Episoder
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Termina ufficialmente la fase, avviata nella primavera del 2022, in cui la politica monetaria ruotava intorno al perno del 2 per cento di inflazione. Inizia la fase in cui è il 2 per cento di crescita a diventare il perno. Sull’inflazione si adotta la linea della disinflazione opportunistica. Tutto questo è musica per le borse e per i crediti ed è agrodolce per i bond lunghi.
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Il rialzo ha bisogno di una pausa. Non si è formata una bolla, ma si sta diffondendo una psicologia da bolla, che sarebbe comunque opportuno contenere. Il rialzo delle borse dovrebbe riprendere almeno fino alla metà dell’anno. Le performance relative di bond e azioni dipenderanno dall'andamento della crescita.
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Manglende episoder?
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Dopo la crisi immobiliare gli investitori cinesi si orientano verso l’oro. I tradizionali strumenti di analisi del mercato dell’oro cedono il passo al semplice squilibrio tra domanda e offerta. Qualcosa di simile, almeno in apparenza, accade al nuovo oro d’occidente, il bitcoin.
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Viviamo in mezzo alle bombe atomiche da 80 anni e riusciremo molto probabilmente a convivere con l’AI nei prossimi 80, ma non pensiamo a uno sviluppo lineare. Per gli investitori si tratterà di non cadere nelle trappole di coloro che promettono miracoli da una parte e di coloro che paventano la distruzione di interi settori produttivi dall’altra.
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Nvidia non produce direttamente Intelligenza Artificiale, ma è come i produttori di badili e setacci che vendevano i loro prodotti ai cercatori d’oro, i quali l’oro a volte lo trovavano e a volte no. E poiché i grandi gruppi che lavorano sull’Intelligenza Artificiale fanno anche molte altre cose, Nvidia è, al momento, il proxy più puro del settore.
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All’attenzione esasperata dei mercati per i dati puntuali sull’inflazione non corrisponde un adeguato approfondimento delle questioni strutturali. Le politiche fiscali espansive, le filiere produttive regionali parallele e il protezionismo renderanno l'inflazione particolarmente volatile nei prossimi anni.
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Come comportarsi in caso di mercati con condizioni al contorno positive ma valutazioni già elevate? Ribadiamo che nei rialzi bisogna starci, anche quando assumono il profilo della bolla, ma con i dovuti accorgimenti. La scelta di questi accorgimenti va fatta caso per caso.
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Per i mercati, che la Fed possa tagliare un po’ meno è compensato, per i bond, dal buon andamento dell’inflazione e, per le borse, dalla crescita economica migliore delle previsioni. Questo quadro strutturale positivo non giustifica corse spensierate o meltup, ovvero esplosioni al rialzo, ma la formazione di bolle in alcune aree di settori ad alto beta è probabile.
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Il modello di sviluppo cinese è fortemente sbilanciato sugli investimenti e troppo dipendente dalle esportazioni da una parte e dal debito dall’altra. Pur con queste distorsioni la Cina continua a crescere. I pro e i contro dell’investire oggi sui suoi mercati finanziari.
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Come si concilia l’ottimismo dei mercati, che si aspettano un lungo ciclo di bassa inflazione e di buona crescita, con l’inquietudine di parti rilevanti dell’opinione pubblica, non solo occidentale, che potrebbe tradursi, in questo 2024 costellato di scadenze elettorali, in significativi cambiamenti politici?
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Possono salire ancora i mercati nonostante già scontino la perfezione? Sì, se si guardano le esperienze passate. Le bolle nascono in contesti di perfezione percepita e vanno cavalcate, purché si indossi il paracadute.
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Gennaio si profila come un mese di distribuzione, poi il mercato dovrà fare i conti con il rischio che le banche centrali non taglino i tassi così velocemente. Quando però i tagli arriveranno l’andamento si farà di nuovo positivo.
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Se la recessione, come crediamo, verrà evitata, bond e azioni hanno spazio per apprezzarsi nel 2024. Se il rallentamento sarà invece marcato i bond compenseranno l’azionario. Pesando le due ipotesi, un portafoglio 60/40 farà meglio di un portafoglio monetario.
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Per il 2024 crescita globale stabile. Proprio per questo le banche centrali potranno permettersi il lusso di continuare la battaglia contro l’inflazione e di non avere fretta di tagliare i tassi. A fare scendere l’inflazione è la ripresa dell’offerta. L’Intelligenza Artificiale sarà ancora un fattore molto importante.
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I problemi strutturali rimangono tutti ancora saldamente al loro posto. Nel breve termine, in ogni caso, è giustificato che i mercati prendano atto dei miglioramenti visibili e del fatto che questi possano generare un circolo virtuoso.
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Il pivot ha tre fasi, non una. La prima, la fine dei rialzi, l’abbiamo vista. La seconda, la fine del Quantitative tightening, avverrà, se l’economia tiene, alla fine del 2024. La terza, l’inizio dei tagli, richiede da manuale che sia prima terminato il Qt. Ecco quindi che credere a Goldilocks e, allo stesso tempo, a quattro tagli dei tassi l’anno prossimo, sembra poco coerente.
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Il rialzo di bond e azioni ha molte cause e si profila una fine anno migliore di quella che si era cominciata a temere. La situazione per il 2024 rimane però molto aperta, anche se l’approssimarsi delle elezioni indurrà a cercare in tutti i modi di evitare una recessione.
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