Episodi

  • Andiamo subito al dunque: i prossimi 7,8 e 9 luglio a Chiusi, in provincia di Siena, si terrà la decima edizione del Lars Rock Fest! Per parlarne abbiamo invitato nel nostro headquarter Luca e Giacomo, due delle persone dietro all’organizzazione di questo meraviglioso festival.

    Parlarne ai microfoni? Sì, avete capito bene! Siamo tornati nelle vecchie vesti del podcast più amato dalle casalinghe annoiate proprio per questa occasione. Perché vi vogliamo bene e ci piace farvi scoprire realtà belle e nuova musica.

    In questo episodio, quindi, oltre a spiegarvi cosa è il Lars, vi faremo anche ascoltare alcuni degli artisti che potrete beccarvi live in quei giorni.

    And So I Watch You From Afar Leatherette Wake Up In The Cosmos The Notwist Scrounge Molly Brian Jonestown Massacre Moonwalks

    Ah, fondamentale: è tutto gratis. E no, non ci riferiamo solo al podcast, ma all’intero festival! Qui tutte le informazioni.

    Quindi, le cose da fare sono due: ascoltare l’episodio e organizzarvi per fare un giretto a Chiusi.

    Ci si lì!

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  • Ebbene sì, abbiamo deciso di fare questo esperimento perché eravamo un po' curiosi e perché, insomma, non è sempre facile trovare argomenti interessanti da trattare.
    L'IA in questione, che poi è ChatGPT, ha scelto come protagonista dell'episodio "An empty bliss beyond this world" di The Caretaker. Un album effettivamente particolare e ricercato.
    All'interno dell'episodio io, @protofra, farò da narratore, dando voce a quello che è stato pensato dall'IA.
    Fateci sapere cosa ne pensate e dell'album e di questo esperimento!
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  • Episodi mancanti?

    Fai clic qui per aggiornare il feed.

  • Ciao a tutte e a tutti, qui @protofra. In questo nuovo episodio vi racconto la storia di un disco che, probabilmente, nessuno di noi ascolterà mai.

    Detto questo, non mi dilungo in spoilerz - vi tocca ascoltare! - e vi invito a seguirci sui social e a farci sapere anche cosa ne pensate di questo disco e di questo episodio.

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    LINK APPROFONDIMENTO

    https://noisey.vice.com/en_us/article/rgp3qq/martin-skhreli-vice-profile-wu-tang; https://www.bloomberg.com/features/2015-martin-shkreli-wu-tang-clan-album/; https://www.billboard.com/articles/news/8232213/timeline-martin-shkreli-wu-tang-clan-album; http://www.musictimes.com/articles/30821/20150306/wu-tang-clan-statement-once-upon-time-shaolin-release.htm; https://www.theguardian.com/music/2015/jan/08/wu-tang-clan-once-upon-time-shaolin-auction-paddle8; https://pitchfork.com/news/buyer-of-wu-tang-clans-once-upon-a-time-in-shaolin-revealed/; https://www.documentcloud.org/documents/21173963-leopold-doj-usms-foia-wu-tang

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  • La regolarità ormai è di casa a SpinnIt. Chi l'avrebbe mai detto? Io no di sicuro. Qui @protofra, oggi vi parlo di London Brew, un album uscito lo scorso 31 marzo e volutamente escluso dall'ultima newsletter - iscrivetevi! - perché troppo bello per non ricevere un approfondimento dedicato. Il brano che sentite in sottofondo è Miles Chases New Voodoo in Church. Seguiteci su instagram, ci trovate at protofra e spinn.it per restare aggiornati e farvi due grasse risate con i nostri memini handmade. Ci si ad un prossimo episodio. Bella

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  • Bella a tutt* io sono @protofra e in questo nuovo episodio vi racconto la storia di Sun Ra, il jazzista venuto da Saturno to speak through sound.
    Partendo dalla sua storia, passando per le caratteristiche della sua opera artistica, fino ad arrivare ad alcuni consigli musicali, vi porterò all'interno dello spazio e dei suoi anfratti sonori.
    Questo episodio è anche in video, come suggerito da voi su Instagram e Telegram, e rappresenta un piccolo sforzo per SpinnIt: quindi lasciate le stelline, condividetelo e, in generale, mostrateci un po' d'amore. Ah, iscrivetevi anche alla newsletter!
    Ci trovate su Instagram, dove abbiamo i memini, e anche su YouTube, dove oltre agli episodi abbiamo le video session registrate nei nostri studi; sono una bomba, dategli un'occhiata.
    Ci si al prossimo episodio!

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  • Episodio finale. Chiudo la miniserie parlando di una band di cui non avevo ancora parlato, ovvero gli Sleep e di chi, ancora oggi, porta avanti la bandiera dello stoner.
    Vi lascio anche una playlist riassuntiva di tutto quello che ho raccontato nel corso di questi episodi, la trovate qui.
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  • Abbiamo parlato dei Kyuss, adesso parliamo dei suoi figli: Queens of The Stone Age, Fu Manchu, Brant Bjork e tutti gli altri.
    Un episodio che racconta come si è evoluto lo stoner dopo lo scioglimento dei Kyuss. Parlerò, ovviamente, anche di Josh Homme, uno dei musicisti più importanti degli ultimi trent’anni di musica, rock e non solo.
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  • Dopo aver parlato dei nonni dello stoner, iniziamo a parlare di chi l’ha davvero portato all’apice: i Kyuss.
    In questo episodio vi racconto la storia della band di Palm Desert e dei due album manifesto dello stoner: Blues for The Red Sun e Welcome to Sky Valley.
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  • Nuovo episodio di SpinnIt, anzi no: nuova serie di SpinnIt. Sembra incredibile, lo so, eppure è vero.
    Nel corso dei prossimi episodi, con un ritorno alle origini, vi racconteremo la storia dello stoner rock, attraverso la musica delle band e degli artisti che l’hanno reso celebre.
    In questo primo episodio, quello delle origini, parliamo di Black Sabbath.
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  • Come annunciato all'interno dell'Episodio 53, siamo stati ospiti della festa di compleanno di Lungarno, realtà fiorentina da cui tutti abbiamo qualcosa da imparare.

    Abbiamo tenuto un talk, lo chiamiamo così per darci serietà visto il nostro ingresso ufficiale nell'intellighenzia fiorentina, nel quale abbiamo parlato di noi; di SpinnIt.

    È stato molto bello e ringraziamo ancora una volta Lungarno per l'opportunità e la fiducia, e tutti voi che eravate lì presenti: vi si vuole bene.

    Per chi non ha potuto presenziare, però, abbiamo una sorpresa: l'intera situa è stata registrata ed è ora disponibile ovunque.

    P.s. gli applausi che sentite sono veri; giuriamo sollennemente!

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  • Se stavate aspettando l'ufficialità della fine delle vacanze estive potete tirare un sospiro (se di sollievo, o di sconforto, lo lasciamo decidere a voi). La testimonianza ultima del ritorno alle sudate carte ce l'avete davanti agli occhi e nelle righe che seguono, il nuovo episodio di Stati di Alterazione è il segnale definitivo che i giorni dell'ozio sono giunti al termine e che ai bagni rigeneranti, al calore del sole sulla pelle e a quel mood leggero e sornione subentrerà l'ordinarietà, il tempo perso nel commuting e l'infinito diviso in settimane (cit.).

    Ma, hey, non tutto è perduto: Spinnit è con voi. Ci abbiamo messo un po' di tempo a disfare i bagagli, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Il passo successivo, manco a dirvelo, è stato rimettere piede in studio, cablare il cablabile e registrare questo nuovo episodio.

    Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati, cioè dalle buone vibrazioni. In questa puntata abbiamo pescato principalmente dalla borsa delle novità (che noi eravamo in vacanza, si, ma il sistema-musica non dorme mai): jazz, afro, punk HC, psych-rock ed elettronica; perchè Spinnit è per l'inclusività.

    Oltre alle diggate, in questo episodio troverete un report sui migliori concerti che abbiamo visto quest'estate, una risposta alla domanda che nessuno ha posto, ovvero sul perchè ci siamo dileguati misteriosamente e un annuncio GROSSO, che riportiamo anche per iscritto:

    SPINNIT @LUNGARNO #DA10

    Chi (chi?) volesse sentirci dal vivo potrà farlo il 17 settembre alla festa per i 10 anni di Lungarno magazine.

    Tutti invitati alla Limonaia di Villa Strozzi a Firenze, quindi.

    Dalle 19:30 registreremo un breve episodio in cui raccontiamo la nostra esperienza nel mondo del podcasting e della divulgazione musicale.

    L'invito è ovviamente esteso a tutte e tutti; il talk è aperto, quindi se vorrete partecipare o farci delle domande non avete che da chiedere il mic.

    In chiusura d'episodio, un necessario omaggio a jaimie branch, meravigliosa trombettista e compositrice, vulcanica performer, improvvisamente scomparsa il 22 Agosto appena passato. You'll be missed.

    Qui di seguito la scaletta completa:

    Osees - Too Late For Suicide (A Foul Form, 2022); The Bryan Jonestown Massacre - Ineffable Mindfuck (Fire Doesn't Grow On Trees, 2022); Vieux Farka Traorè & Khruagbin - Tongo Barra; The Shaolin Afronauts - Valley Of The Crucible; Moor Mother - Barely Woke (Jazz Codes, 2022); Neue Grafik Ensemble - Officer, Let Me Go To School (Foulden Road pt. 2) jaimie branch - prayer for amerikka pt. 1 & 2 (FLY or DIE LIVE, 2021).

    Da Spinnit è tutto. Ci vediamo alla Limonaia il 17, ma se nel frattempo voleste contattarci potete farlo come sempre tramite il benedetto canale Telegram, la hotline Whatsapp al +39 3791449026, oppure Instagram e Facebook.

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  • Stati di Alterazione, il podcast che, a 'sto giro, vi da le dritte sui festival musicali estivi. Birètte frèsche, paesaggi bucolici tra Toscana e Umbria e volumi SMODATI, what else?

    Ladies and gentlemen, Spinnit è tornato. Ci siamo fatti attendere, come nostro solito, ma alla fine torniamo sempre dove si è stati bene: a spittare fatti dentro ad un mic.

    Grazie ad un complesso sistema di cablaggi e norme di sicurezza infrante, il nostro @protofra ha apparecchiato il più grande set-up mai visto in salotto di registrazione per fare gli onori di casa ed accogliere al meglio i due ospiti di questo cinquantaduesimo episodio del podcast.

    In studio con noi, infatti, ci hanno raggiunto Giacomo e Luca, nobili ambasciatori del Gruppo Effetti Collaterali (GEC) che dal 2012 organizza quella meravigliosa manifestazione musicale altresì chiamata Lars Rock Fest.

    Il Lars si tiene a Chiusi, in provincia di Siena, e quest'anno sarà dall'8 al 10 luglio,  ma aprirà ufficialmente le danze già a partire dal 5 luglio, con una notevole anteprima.

    Vi chiederete: ma fra tutti i festival che ci sono questa estate, perchè proprio il Lars? Ovviamente vi invitiamo ad ascoltare l'episodio per farvelo raccontare direttamente da chi, ogni anno, versa sudore e sangue per portare musica di qualità e cultura in un paesino ai confini della Toscana.

    Se poi aveste bisogno della nostra opinione di riconosciuti e affermati influencer musicali, vi accontentiamo subito:

    oltre ad essere un festival accessibile e gratuito, organizzato dal basso e con un'occhio di riguardo sia alla qualità dell'intrattenimento che all'inclusività, in 8 edizioni del festival sono saliti sul palco ospiti internazionali come The Pop Group, Wire, Gang Of Four, Suuns, Public Service Broadcasting, Protomartyr, Cloud Nothings, Metz, Wolfmother, Japandroids: roba da talebani dell'alternativismo.

    Quest'anno le aspettative sono state sicuramente rispettate: The Tallest Man On Earth sarà l'headliner della serata di anteprima del Lars, mentre a seguire, da venerdì: Duke Garwood, Algiers, a/lpaca, Porridge Radio, Nothing, The Winstons e un'istituzione del kraut come i fAUST, a chiudere la rassegna.

    In puntata, tra una chiacchiera e l'altra con i nostri ospiti, potrete farvi un'idea degli artisti che si esibiranno. Sul nostro sito la scaletta completa.

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  • Stati di Alterazione, l'ultimo baluardo di speranza in un mondo di contenuti DIVISIVI. Un podcast realizzato e condotto da @franznardi e @protofra. 

    Dopo aver raggiunto l'enorme traguardo del cinquantesimo episodio, ci siamo presi qualche settimana per adagiarci sugli allori, uscire, vedere gente e fare cose. Sembra una cosa banale, ma in realtà dopo questi due anni di restrizioni e allentamenti parziali, non dovremmo dare niente per scontato: noi non l'abbiamo fatto e  ci siamo goduti edonisticamente questo mese di aprile come fossimo nel 2019.

    Ripresi dai bagordi, siamo tornati in studio carichi a pallettoni per registrare uno dei più corposi episodi mai visti nella storia di questo podcast. La scaletta completa dell'episodio la trovate, al solito, su www.spinnit.it

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  • Chi l'avrebbe mai detto.
    Per CINQUANTA volte ci siamo seduti davanti ai rispettivi microfoni per inscenare il rituale e dare vita a quell'esperimento creativo chiamato Spinnit.
    Per cinquanta volte vi abbiamo proposto la nostra idea di musica, che si muove sotto il mainstream, esce dai confini del mero intrattenimento e dell'insipido formato pop.
    Sembrano bazzecole, ma per noi Spinnit è stato forse l'unico punto fermo in questo biennio 20-22 a dir poco bizzarro.
    Ovviamente, se siamo arrivati all'episodio 50 è anche grazie a voi che ci seguite e sostenete attivamente. In questi due anni di vita del podcast, e grazie ad esso, abbiamo avuto modo di conoscere persone eccezionali: ogni messaggio di supporto ricevuto, ogni consiglio musicale che ci avete inviato è stato benzina per il nostro motore. Dalla nostra, speriamo di avervi fatto conoscere qualcosa di nuovo e di avervi tenuto compagnia, sia nei momenti di spensieratezza, che in quelli più uggiosi.

    La scaletta completa di questo episodio la trovate su www.spinnit.it

    I canali per contattarci li conoscete: Telegram e Whatsapp al +39 379 144 90 26, Instagram e Facebook. Ogni tipo di feedback è sempre ben accetto.
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  • Siamo ad un passo dal mezzo centone e non abbiamo intenzione di smettere.

    In un clima teso e nebuloso ci siamo ritrovati in studio a togliere la polvere dal nuovo cablatissimo set-up, e l'abbiamo fatto con gli ampli incendiati.

    In questo nuovo episodio non troverete perle nascoste o dischi che conosciamo in 4 persone; ci siamo lasciati ispirare dalla scomparsa di una delle voci più autentiche della nostra scena, quella che ci ha cresciuto e ci ha cullato quando più ce n'era bisogno. La scomparsa di Lanegan ha aperto uno squarcio nei nostri ricordi e la scaletta dell'episodio è venuta un po' da sè: gli anni '90 sono prima di tutto uno stato mentale.

    L'episodio 49 si dipana tra Seattle e Washington D.C.; tra grunge, post-hardcore e fughe nel deserto, dove lo storture della società moderna vengono lasciate a kilometri di distanza e si può vivere l'esperienza mistica di riconciliazione con la natura e lo spirito. Questa la scaletta completa dell'episodio:

    Queens of the Stone Age – Songs For the Dead (Live at Werchter 2002); Fugazi – Arpeggiator; Unwound – Message Received; Kyuss – Gardenia; Morphine – Thursday; Marlene Kuntz – Retrattile; Helmet – Milquetoast; Soundgarden – Jesus Christ Pose; Melvins – Revolve; Swans – Mind / Body / Light / Sound; C.S.I. - M’importa ‘na sega;

    Riff graffiati, batterie maltrattate, bassoni vibranti e microfoni in picco-zona-rossa: questa la ricetta dell'undicesimo Stato di Alterazione. Ricetta infallibile per tempi difficili.

    I canali per contattarci li conoscete: Telegram, Whatsapp al +39 347 144 90 26, Instagram e Facebook. Ogni tipo difeedback è sempre ben accetto.

    P.s.: rispolverate il nostro canale Twitch, che la storia è ciclica e tutto prima o poi ritorna.
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  • Amiche e amici di Spinnit,

    Sono giorni un po’ complicati. Eravamo già tutte e tutti in trepidante attesa della prossima stagione di musica live per ritrovarci sotto ad un palco con un po’ di rinata spensieratezza, ad abbracciarsi e a pogare come non si fa da almeno un paio d’anni, che nuovi e forse ancora più tristi scenari si sono delineati davanti ai nostri occhi increduli.

    A tal proposito, ci siamo interrogati sul ruolo di questo podcast in un momento così delicato e sul significato della nostra attività: non è facile creare un contenuto di intrattenimento quando le prospettive di ognuno di noi sono oscurate da un clima di incertezza, di instabilità e di tensione.

    Tuttavia, come è successo durante i giorni di quarantena, abbiamo trovato una risposta alle nostre perplessità e un appiglio di salvezza proprio nella musica, sia intesa come attività di intrattenimento momentaneo, capace di regalarci quei 40 minuti di sollievo davanti ad un giradischi, sia nella sua concezione più assoluta di espressione artistica, un manifesto del genio umano rivolto alla ricerca del bello.

    Forti di questa consapevolezza, abbiamo deciso quindi di pubblicare un nuovo episodio che speriamo possa intrattenervi e darvi quei 60 minuti di spensieratezza, anche solo per rifiatare un attimo dalla guerra in 4k a cui stiamo assistendo.

    Stiamo sperimentando un po’ di cose nuove, con un nuovo intricato sistema di cavi, controllerini e blip-blops cibernetici. Questo episodio l’abbiamo registrato una settimana fa e ancora non si era aperto alcun fronte. Al suo interno ci trovate diverse perle fresche di uscita; qui di seguito la scaletta completa:

    The Fearless Flyers – Three Basses; Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp – Lost and Found; Entran de L’Air - Imouwizla; Big Thief – Time Escaping; Fatima - #1 (ft. Joe Armon-Jones); Sons of the Sun – Underwater Dreaming; Khruangbin – Doris (ft. Leon Bridges); Cahill Costello – Pylons I; Binker and Moses – Feed Infinite (ft. Max Luthert); Greg Spero – Cloud Jam; GoGo Penguin – Ascent;

    I canali per contattarci li conoscete: Telegram, Whatsapp al +39 347 144 90 26, Instagram e Facebook. Ogni tipo di feedback è sempre ben accetto.

    P.s.: rispolverate il nostro canale Twitch, che la storia è ciclica e tutto prima o poi ritorna.

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  • Spinnit, il podcast che corre in soccorso di ascoltatrici ed ascoltatori proprio quando ce n’è più bisogno. Restando umile, persino.

    Rientriamo in studio con sorprendente regolarità per registrare un nuovo episodio che speriamo possa aiutarvi a sopportare la shitstorm mediatica più farlocca dell’anno solare.

    Lo abbiamo fatto a modo nostro, scegliendo alcune delle novità discografiche che ci sono piaciute di più, recuperando qualche uscita ingiustamente lasciata da parte e qualche classico intramontabile. Rigorosamente fuori dal mainstream, che per gli amanti del folklore nazionale (o del trash) questa settimana avrà tanto da offrire.

    Quindi, in questa nuova puntata ci ascoltiamo i morbidissimi beats di Flofilz, insaporiti dalle vibrazioni blu del nostro amico Alfa Mist. Rimanendo oltremanica, ci faranno compagnia: The Smile, il nuovo progetto di Thom Yorke, Johnny Greenwood e Tom Skinner, con il loro alt-rock dalle spiccate influenze post-punk, ed Ezra Collective, che hanno composto la musica giusta per le barre grime di Novelist. Passiamo poi alla psichedelia jazz del nostro amico John Dwyer, con un brano estratto dal recente Gong Splat, e degli elvetici L’éclair, freschi di pubblicazione del gigantesco lavoro intitolato Confusions. La sezione elettronica invece l’abbiamo affidata ai beat sempreverdi del buon Gramatik; ai Jazzanova, con il loro omaggio al Detroit-sound, remixati da Henrik Schwarz; al sorprendente produttore georgiano Gacha Bakradze; Richard D. James, in arte Aphex Twin, ultimo della fila, chiude la porta e spegne la luce.

    La scaletta completa dell’episodio la trovate sul nostro sito: www.spinnit.it

    Potete scriverci, inviarci note vocali, consigliarci musica o darci feedback su questo episodio sempre tramite gli stessi canali: Whatsapp al +39 3791449026, Telegram (ISCRIVETEVI AL CANALE, PER DIO!), Instagram e Facebook.

    A presto,

    Peace

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  • L'eterno ritorno del podcast più umano del panorama contemporaneo. Ci ritroviamo in studio dopo una vacanza mainstream offerta dalle Omicron Airlines e dopo il nostro "controconcerto di Capodanno" con gli Electric Souls, che se vi siete persi potete recuperare sul nostro canale YouTube o direttamente dal nostro sito: www.spinnit.it 
    Il format di Stati di Alterazione ormai lo conoscete: due ore circa di buona musica e chiacchiere sconnesse registrate a notte fonda.
    Per questa ottava puntata abbiamo scelto una serie di titoli che ci hanno accompagnato spesso e volentieri in questo inizio di 2022. Come sempre: qualcosa di nuovo e qualche recuperone necessario. La scaletta completa la trovate sempre sul nostro sito.
    Stati di Alterazione #8 è in formato audio su Spotify e Mixcloud. I nostri profili social son sempre gli stessi: Facebook e Instagram. Per contattarci direttamente abbiamo un animatissimo canale Telegram di cui andiamo molto fieri e su cui vi invitiamo ad iscrivervi, se ancora non l’avete fatto, mentre su Whatsapp al +39 3791449026 ci potete inviare suggerimenti, note audio e messaggi diretti h24 (fatelo ad orari improbabili, che tanto la hotline spinnica la segue @protofra eheh).
    Ci sentiamo presto, che tanto siamo tornati (era stato detto?)
    Peace

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  • Siamo arrivati al settimo episodio di Stati di Alterazione, il podcast più ascoltato nelle palestre italiane dopo l’orario di chiusura. La nostra crociata per una sonorizzazione migliore dell’etere continua a testa bassa, nonostante la domenica lisergica e i postumi del fine settimana di bagordi. Dopo l’indigestione di riverbero dell’ultima puntata, abbiamo deciso di rimanere all’interno dei confini nazionali e creare una playlist molto italiana. Ovviamente a modo nostro, eh… quindi se vi aspettavate la sagra del mainstream nazional-popolare, siamo pronti a darvi l’ennesima cocente delusione. Potete scriverci, inviarci note vocali, consigliarci musica o darci feedback su questo episodio sempre tramite gli stessi canali: Whatsapp al +39 3791449026, Telegram (ISCRIVETEVI AL CANALE, PER DIO!), Instagram e Facebook.

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  • Sesto episodio di Stati di Alterazione (stavolta abbiamo fatto bene i conti) a stretto giro di boa dal precedente.
    Sfruttando l’occasione dell’uscita del live album degli Helmet di Page Hamilton e John Stanier ci siamo lanciati in una selezione di brani rigorosamente nella loro versione live. Ovviamente i veri protagonisti dell’episodio sono gli amp in fiamme e i chitarroni, quindi consigliamo di regolare i volumi in alto e immergersi nel riverbero di questa simulazione di pogo.
    Partiamo con il sound desertico dei Queens of the Stone Age e proseguiamo con i già citati Helmet degli esordi al CBGB di Ney York. Marlene Kuntz e CCCP a fare gli onori di casa; sezione centrale con tre pezzi grossi della scena contemporanea: Metz, Thee Oh Sees e IDLES.
    Tenendoci le chitarrazze, viriamo sul blues di Gary Clark Jr. in un live energico e potente. Ormai entrati nella sezione cool dell’episodio, andiamo avanti con l’estro di Jamie Branch e i BADBADNOTGOOD in grande spolvero. Chiusura lisergica a cura di DARKSIDE, progetto elettro-strumentale composto da Nicolas Jaar e Dave Harrington, e un estratto dal live a BBC 6Music dei Sunn O))) accompagnati dalla bravissima Anna Von Hausswolff. Roba da non credere: solo su Stati di Alterazione.
    Mettetevi comodi e schiacciate play.
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