エピソード

  • Quando sono venuto a conoscenza della Legge di attrazione penso di aver fatto gli stessi ragionamenti di molte persone. Benessere fisico ed economico, amore, fortuna etc.. Ed ho constatato che la positività e la negatività veramente attraggono quel che siamo in quel periodo piuttosto che un altro. Ma la vita ci insegna che bisogna andare incontro a quel che si desidera ed è per questo che la fortuna aiuta gli audaci. Nulla arriva per caso e senza sacrifici.. Quel che ritengo più importante è il sapere veramente ciò che si desidera anche perché il nostro subconscio spesso non è allineato al nostro desiderio mentale.. Trovare il giusto equilibrio non è facile ma nemmeno impossibile, infatti con la meditazione ed altre tecniche è possibile. Ma quanti di noi effettivamente si mettono a meditare o scrivere gli obiettivi ringraziando continuamente . Quando ci si rivolge all'universo spesso lo si fa come si fa quando si prega ad un Dio. Ma quando si inizia a conoscere il concetto di Micro e Macro le cose cambiano.. Si inizia a concepire l'universo come un tutt'uno.. Se guardate il nostro organismo al microscopio noterete che è identico alle nostre Galassie e se guardate l'universo al telescopio noterete l'interno del nostro corpo. Quindi non resta che dire che noi siamo l'universo, siamo un tutt'uno e tutti connessi l'uno con l'altro. Vibriamo ognuno a frequenze diverse ma comunque connessi. I nostri organi assomigliano ai nostri frutti e verdure. I nostri palmi sono uguali a quelli delle foglie. Siamo un unico organismo vivente fatto di innumerevoli cellule.. Tratta questa conclusione la legge di attrazione prende un altro significato e la richiesta all'universo diventa una richiesta di evoluzione umana e connessione totale con il tutt'uno che ci circonda. Una volta presa consapevolezza di questo il desiderio cambia oltre che a voler vivere una vita serena. Il ringraziamento va ad avere avuto la fortuna di vivere in questo mondo e di aver compreso il perché del nostro percorso evolutivo.
    Yuri Estini

  • Inizia a cercare l’ego in te stesso..
    "Tutte le volte che ti senti infelice, meschino, chiudi immediatamente gli occhi: cerca di scoprire dove ha origine questa infelicità, e ogni volta scoprirai che il tuo falso centro è entrato in conflitto con qualcuno.
    Tuttavia, le cause non stanno al di fuori di te. Il motivo fondamentale
    è dentro di te, ma tu guardi sempre al di fuori, chiedi sempre: chi mi rende così infelice?
    Chi provoca questa mia rabbia, questa mia angoscia?
    Se guardi all’esterno, non lo scoprirai mai. Limitati a chiudere gli occhi
    e a guardare sempre dentro di te.
    La fonte di ogni miseria, rabbia, angoscia, è nascosta dentro di te:
    è il tuo ego.
    E se trovi la fonte, sarà facile andare oltre.
    Se riesci a vedere che il tuo stesso ego è la causa di ogni sofferenza, preferirai abbandonarlo, perché nessuno può portarsi dietro la causa della propria sofferenza, una volta che la conosce."

    Osho "L’ego il falso centro"

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  • Perdonare significa fare pace con ciò che è successo.

    "Perdonare qualcuno non significa condonare il suo comportamento. Non significa nemmeno dimenticare il modo in cui ti ha ferito e neppure concedergli di farti ancora del male. Perdonare significa fare pace con ciò che è successo.

    Significa riconoscere la tua ferita, dandoti il permesso di sentire dolore, e di comprendere che quel dolore non ti serve più.

    Significa lasciar andare il dolore ed il risentimento per poter guarire ed andare avanti. Il perdono è un dono a te stesso.
    Ti libera dal passato e ti consente di vivere nel tempo presente.

    Quando perdoni te stesso e perdoni gli altri, sei veramente libero.

    Perdonare significa liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu."

    (L. Hay)

  • Non smettete mai di amare e di fare del bene.

    Anche se gli altri vi hanno ingannato centinaia di volte, lasciate scorrere la vostra sorgente, altrimenti sarete voi a perdere tutto.
    Se vi chiudete, ovviamente nessuno potrà più approfittare di voi e deludervi, ma l'acqua della vostra sorgente spirituale non scorrerà più e voi perderete la vita.
    Sì, perché quando lasciate prosciugare la vostra sorgente, il mondo divino si chiude e voi diventate poveri, vuoti...
    Se, da un punto di vista educativo, a volte è utile chiudersi nei confronti di qualcuno affinché questi impari a correggersi, è invece molto dannoso chiudersi nei confronti degli esseri umani in generale.
    Che le persone lo meritino oppure no, lasciate comunque scorrere in voi la sorgente dell'amore.
    Direte: «Sì, ma è ingiusto, non meritano che io le ami!».
    Non importa, praticate questa ingiustizia, altrimenti diventerete un deserto!

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

  • "Chi sono io?" Chiese un giovane a un maestro di spiritualità.
    "Sei quello che pensi!" Rispose il saggio.
    Te lo spiego con una breve storia:
    Un giorno, dalle mura di una città, al tramonto si videro delle persone che si abbracciavano, sulla linea dell'orizzonte.
    Sono un papà e una mamma. Pensò una bambina innocente.
    Sono due amanti. Pensò un uomo dal cuore torbido.
    Sono due amici che s'incontrano dopo molti anni.
    Pensò un uomo solo.
    Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare.
    Pensò un uomo avido di denaro.
    É un uomo che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra.
    Pensò una donna dall'animo tenero.
    É una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio.
    Pensò un uomo addolorato per la morte di una figlia.
    Sono due innamorati.
    Pensò una fanciulla che sognava l'amore.
    Sono due uomini che lottano all'ultimo sangue.
    Pensò un assassino.
    Chissà perché si abbracciano.
    Pensò un uomo dal cuore arido.
    Che bello vedere due persone che si abbracciano!
    Pensò un uomo di Dio.
    Ogni pensiero, concluse il maestro, rivela quello che sei.
    Esamina di frequente i tuoi pensieri: possono rivelarti molte più cose su di te, di qualsiasi maestro!
    P. Yogananda

  • "Oscurità e Luce sono entrambe della stessa natura, differenti solo nell'apparenza, perché entrambe hanno origine da un'unica Sorgente. L'oscurità è caos. La Luce è Armonia Divina. L'oscurità trasformata è la Luce. Questo, figli miei, deve essere il vostro proposito nell'esistenza: trasformare l'oscurità in Luce! Sappi, o uomo, che tu sei composito. Un essere fatto di Terra e Fuoco. Lascia che la tua Fiamma brilli splendente! Sii solo Fuoco! Diventa il Sole Divino, la Grande Luce! Sappi, o uomo, che tu sei anima! Il corpo è nulla! L’anima è principale. Non permettere al tuo corpo essere catene per te! Le cose che gli uomini ritengono grandi non sono niente per Noi. Noi sappiamo che fra tutto, nient'altro ha significato per voi se non la crescita che potete guadagnare come anime. Sappiamo che il corpo è passeggero. Quando imparerete che alla fine niente conta di più del progresso dell'anima, allora veramente sarete liberi da ogni legame e liberi di lavorare in armonia secondo la sua predestinazione umana. Liberati dal tuo corpo come Io t'insegnavo! Vai ai confini profondi e nascosti!"
    (Ermete Trismegisto)

  • Il 99,99999% delle vostre paure
    vivono solo nella vostra immaginazione,
    nell'attesa e nella memoria.

    Anche se dovesse accadere il "peggio",
    vi troverete ad affrontarlo
    nel momento stesso,
    rispondendo da un luogo di presenza.

    Non dovete affrontarlo ora.
    Lo affronterete allora.

    E chissà:
    La cosa "peggiore" potrebbe rivelarsi
    essere il vostro più grande insegnante,
    la vostra più profonda chiamata al risveglio,
    un invito al tipo di coraggio
    di cui non vi eravate mai ritenuti capaci.

    La paura non è un nemico,
    ma un segnale.

    Respirate in questo momento.

    - Jeff Foster

  • "Per gli sciamani del'antico Messico l'universo è estremamente predatorio, ma non nel senso che attribuiamo generalmente a questo termine, ovvero l'atto di depredare, rubare, ferire o sfruttare gli altri a nostro vantaggio. La condizione predatoria dell'universo significa che l'intento dell'universo è quello di mettere continuamente alla prova la consapevolezza. Il cosmo crea un numero infinito di esseri organici e inorganici. Esercitando una pressione su questi esseri, l'universo li costringe ad ampliare la loro consapevolezza e, in questo modo, tenta di raggiungere la consapevolezza di sè. Gli sciamani della stirpe di don Juan videro che la condizione essenziale dell'energia animata, organica o inorganica, è quella di trasformare l'energia dell'universo nel suo complesso in dati sensoriali. Nell'universo conoscitivo degli sciamani, quindi, la questione finale è la consapevolezza. Gli esseri umani compiono un viaggio evolutivo di consapevolezza che è stato momentaneamente interrotto da forze esterne. Non conoscono la propria essenza e sono colmi di incredibili risorse che non utilizzano mai. Gli uomini si sono ritrovati in una sorta di vortice e continuano a girare in tondo, e hanno l'impressione di muoversi con la corrente mentre invece restano fermi."
    (Carlos Castaneda)

  • A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre, anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse.
    Per ricongiungersi con voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall'altrove, dal cielo. Possono assumere diverse sembianze, ma il vostro cuore le riconosce.
    Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sé in altri luoghi e tempi, sotto il plenilunio dei deserti d'Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia. Avete cavalcato insieme negli eserciti di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati.
    Tra voi c'è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli.
    ~Brian Weiss

  • "Ma come possiamo essere liberi di guardare e studiare la verità quando le nostre menti dalla nascita alla morte sono regolate da una cultura particolare nel limitato modello dei nostri io? Per secoli siamo stati condizionati da nazionalità, casta, ceto, tradizione, religione, lingua, educazione, letteratura, arte, costumi, consuetudini, propaganda di ogni tipo, pressioni economiche, dal cibo che mangiamo, dal clima in cui viviamo, dalla nostra famiglia, i nostri amici, le nostre esperienze, ogni forma di influenza che vi viene in mente, e di conseguenza le nostre reazioni a ogni problema sono condizionate. Siete consapevoli di essere condizionati? Se vogliamo scoprire ciò che è vero, dobbiamo essere completamente liberi da tutte le religioni, da tutti i condizionamenti, da tutti i dogmi, da tutte le credenze e da qualunque autorità che spinga a uniformarci; il che significa, essenzialmente, essere completamente soli e questo è molto difficile. Non è un passatempo da domenica mattina, in cui fate una bella gita e vi sedete sotto gli alberi per ascoltare qualche sciocchezza. Il nostro problema è come liberare la mente da tutti i condizionamenti, non come condizionarla meglio. Capite? La maggior parte di noi è alla ricerca di condizionamenti migliori.
    Solo una mente libera può scoprire la verità, la realtà, che è al di la delle proiezioni mentali. Quindi è importante conoscere se stessi. La conoscenza di sè è l'inizio della saggezza. Conoscere noi stessi significa osservare che cosa pensiamo, che cosa sentiamo, non solo superficialmente, ma con la profonda consapevolezza di ciò che è, senza condanna, senza giudizio, senza valutazione nè comparazione. Provate e vedrete la straordinaria difficoltà per una mente abituata da secoli a paragonare, condannare, giudicare e valutare, fermare questo intero processo e osservare semplicemente ciò che è. L'importante è comprendere da soli, non attraverso la guida di altri, il contenuto totale della coscienza, che è condizionata, che è il prodotto della società, della religione, di vari influssi, impressioni, ricordi, comprendere tutti questi condizionamenti ed esserne liberi. Sto dicendo di conoscervi sempre più in profondità, vedervi come realmente siete, cosa che nessuno può insegnarvi; e non potete vedervi come siete realmente se siete legati da convinzioni, dogmi, superstizioni e paure."
    (Jiddu Krishnamurti)

  • La libertà che cerchiamo è quella di essere noi stessi, di poterci esprimere. Ma se diamo un'occhiata alla nostra vita, vedremo che la maggior parte delle volte agiamo per compiacere gli altri, per essere accettati da loro, anziché vivere per compiacere noi stessi. Questa è la fine che ha fatto la nostra libertà. Nella nostra società e in tutte le società del mondo, novecentonovantanove persone su mille sono completamente addomesticate.
    La cosa peggiore è che molti di noi non si rendono neppure conto di non essere liberi. Qualcosa in un angolo della mente sussurra che non siamo liberi, ma non capiamo di cosa si tratti.
    Il problema è che quasi tutti vivono senza scoprire mai che la loro mente è controllata dal Giudice e dalla Vittima e quindi non hanno la possibilità di liberarsi. Il primo passo verso la libertà è la consapevolezza. Dobbiamo renderci conto che non siamo liberi, per poterci liberare. Dobbiamo conoscere il problema, per poterlo risolvere.
    La consapevolezza è sempre il primo passo, perché senza di essa non si può cambiare nulla. Se non siete consapevoli che la vostra mente è piena di ferite e di veleni emozionali, non potete iniziare a curarla e continuerete a soffrire.

    Passi tratti dal libro
    I QUATTRO ACCORDI
    di Don Miguel Ruitz


  • "I miei DEMONI li ho nutriti con l'accettazione e l'ascolto.

    Li ho fatti sedere intorno a me e li ho chiamati per nome, solo allora hanno smesso di farmi paura e sono diventati alleati potenti.
    Avevano il nome di mia madre, del ricatto, dell'invisibilità, dell'inadeguatezza, del dolore della perdita, della ferita d'amore, della paura.

    Finché li ho combattuti o ignorati hanno divorato la mia vita e le mie relazioni.
    I demoni vanno abbracciati, in quel momento ti apriranno le porte della rinascita.
    Il demone della paura ti parlerà di quanto ti sei allontanata dalla tua natura, ti parlerà delle passioni che hai messo a tacere, della tua voce che non ascolti più, di come sei rimasta incastrata in una vita che non è quella che desideri.
    Il demone dell'invisibilitá ti racconterà del tuo bisogno di brillare, quello dell'inadeguatezza ti mostrerà i tuoi doni e il tuo potere personale.
    Ognuno di loro avrà una storia da raccontarti, ascoltala. I demoni sono come i draghi, vanno baciati, non vanno uccisi."

    (Bride An Geal)

  • Il vero amore contiene l’elemento della gentilezza amorevole, che è la capacità di offrire felicità. Per rendere felice una persona bisogna esserci. Si dovrebbe imparare a guardarla, a parlarle. Rendere un’ altra persona felice è un’arte che si impara. Il secondo elemento che compone il vero amore è la compassione, la capacità di togliere il dolore, di trasformarlo nella persona che amiamo. Anche in questo caso bisogna praticare il guardare in profondità per riuscire a vedere che tipo di sofferenza ha in sè quella persona. Spesso avviene che l’altra persona, compresa e sostenuta, sarà in grado di affrontare più facilmente le difficoltà della sua vita, perché sentirà che siete dalla sua parte. Il terzo elemento è la gioia. Il vero amore vi deve portare gioia e felicità, non sofferenza giorno dopo giorno. Il quarto e ultimo elemento è la libertà. Se amando sentite di perdere la vostra libertà, di non avere più spazio per muovervi, quello non è vero amore.
    (Thich Nhat Hanh)

  • "...Ogni persona è collegata al suo circondario tramite i fili invisibili.

    Escono, come un fascio, dal centro del petto e dalla parte opposta, dalla schiena, collegando ciascuno con molta gente.

    Alcuni fili si manifestano di più e consentono un intenso scambio, altri sono appena visibili e sembra quasi che non ci siano.
    Quando entri in un mezzo pubblico o incontri gente sconosciuta, si formano i nuovi fili, anche quelli temporanei. Ogni anima sembra tendersi verso le anime vicine, e, probabilmente, le anime entrano in risonanza, accendendosi da dentro. La risonanza inizia ad accendere altri cuori.
    Il sesso o l'età non hanno alcun significato, in questi casi. Nella maggioranza delle situazioni non è nemmeno possibile dire chi entra in risonanza e perché, e non ha importanza se sei girato di schiena, se guardi o ascolti gli atri, se li segui consapevolmente. E' un meccanismo al di fuori della volontà e della coscienza.
    L'anima è come un cristallo con molte sfaccettature.
    Coloro che si sono realizzati trasformandosi in un oceano d'amore, non sono collegati tramite i fili, ma tramite i larghi canali. Sembrano avvolgere con la loro energia tutto e tutti, ma è l'Ego che non fa entrare questa energia dentro, non si unisce a loro, e tramite loro, al Creatore. "
    (Maksim Monin)

  • "Più luce si raggiunge, più oscurità si scopre; l’oscurità ferita protesta contro la luce.
    Non si può fare un passo verso l’alto senza fare anche un passo verso il basso; nessuno può raggiungere il cielo se non è passato per l’inferno.
    Più ci avviciniamo alla cima più tocchiamo il fondo, ma tutti i fondi sono la superficie di qualcos’altro.
    Ogni negatività è per forza l’altra faccia di una medaglia positiva.
    Quando incominciamo a chiarificarci, ci accorgiamo che in noi c’è di tutto.
    Il progresso non consiste tanto nell’andare sempre più in alto, quanto nel far decantare tutto ciò che è d’intralcio.
    Il campo di battaglia siamo noi stessi: è in noi che si incontrano tutti i mondi, dal più alto al più basso, dal paradiso al’inferno.
    La soluzione non sta nel fuggire tappandosi il naso o facendosi il segno della croce, ma nello scendere in questi mondi e vincerli.
    Niente guarisce se non viene guarito a fondo, né si può scendere nel fondo se non si sale alle cime più alte.
    Se non vogliamo farci divorare, più intendiamo scendere e più ci occorre una luce potente.
    Dopo la conquista di ogni cima dobbiamo scendere a portare il potere e la luce giù in basso: soltanto così si trasforma la vita: altrimenti potremo continuare a sublimizzare e a spiritualizzare le cime quanto vorremo, ma la vita quaggiù continuerà nel suo solito caos.
    Quando vedete un’ombra molto oscura da qualche parte in voi, qualcosa di davvero doloroso, potete stare sicuri di avere anche la possibilità di raggiungere la luce corrispondente.
    Sempre troverete che in voi l’ombra e la luce vanno di pari passo: se in voi c’è una capacità, c’è anche la negazione di questa capacità.
    Ma se scoprite un’ombra molto fitta e profonda, state tranquilli che da qualche parte in voi c’è una grande luce.
    A voi saper usare l’una per realizzare l’altra.
    Se il ricercatore fa sua quest’ipotesi di lavoro, di salire di livello in livello, accettando di percorrere ogni volta il livello corrispondente in basso senza lasciar fuori niente e di portarvi la stessa luce nascosta sotto ogni maschera, in ogni elemento, anche nel fango più oscuro, anche nell’errore più grottesco e nel male più sordido, vedrà che poco per volta tutto si schiarisce sotto i suoi occhi: e non in teoria, ma tangibilmente.
    Scoprirà allora non solo “cime”, ma “abissi” di verità.
    Ogni caduta lo costringerà a liberare la verità prigioniera nel fondo.”
    Satprem, Sri Aurobindo, L’Avventura della Coscienza

  • Noi nutriamo ciò a cui diamo attenzione...

    “Ci sono esseri nei mondi spirituali per i quali ansia e paura che emanano gli esseri umani, sono un ottimo cibo. Quando gli esseri umani non hanno né ansia nè paura, queste creature muoiono di fame. Coloro che ancora non sono sufficientemente convinti di questa affermazione, possono comprenderla solo come qualcosa con cui si fa un paragone. Ma per coloro che hanno dimestichezza con questo fenomeno, esso è una realtà. Se ansia e paura irradiano dalle persone e sfociano nel panico, allora queste creature trovano nutrimento perfetto e diventano sempre più potenti. Questi esseri sono ostili verso l’umanità. Tutto ciò che si nutre di emozioni negative, di ansia, paura e superstizione, disperazione o dubbio sono in realtà forze ostili nei monti super sensibili che lanciano degli attacchi crudeli sugli esseri umani, mentre loro ne vengono nutriti. Quindi è soprattutto necessario, tanto per cominciare, che la persona che entra nel mondo spirituale, superi paura, senso di impotenza, disperazione e ansia. Ma questi sono esattamente le emozioni che appartengono alla cultura contemporanea e al materialismo perché estraneano le persone dal mondo spirituale e perché questo materialismo è particolarmente adatto per evocare impotenza e paura dell’ignoto e questo fa sì che vengano chiamate queste forze ostili sopraccitate che agiscono contro gli esseri umani” (Rudolf Steiner)

  • SIAMO ANIME IMMORTALI, PERCHE' CI INCARNIAMO ?
    La programmazione che facciamo prima di nascere è estesa e dettagliata. Essa include la selezione delle prove della vita, ma ben al di là di essa. Noi scegliamo i nostri genitori ed essi scelgono noi, dove e quando incarnarci, le scuole che frequenteremo, le case in cui vivremo, la gente che incontreremo e le relazioni che stringeremo. Se qualche volta avete avuto la sensazione di conoscere già una persona appena incontrata, forse eravate nel vero. Quella persona faceva probabilmente parte della vostra programmazione prenatale. La sensazione di dejà vu viene spesso, giustamente, riferita a qualcosa successo nella vita passata, ma molte volte si tratta invece di ricordi delle programmazioni prenatali. Quando entriamo nella dimensione terrestre, dimentichiamo le nostre origini dell'anima.
    Prima di incarnarci, sappiamo che subiremo questa amnesia auto-indotta. La frase "dietro al velo" si riferisce a questo stato di oblio. In quanto anime divine, cerchiamo di dimenticare la nostra vera identità, perchè il ricordo ci darebbe una conoscenza più profonda di noi. Al fine di ottenere questa consapevolezza più profonda, abbandoniamo la dimensione non fisica, un luogo di gioia, pace e amore, perchè non vi sperimentiamo alcun contrasto con noi stessi. Senza contrasto, non possiamo conoscere noi stessi fino in fondo. Provate a immaginare un mondo in cui esiste solo luce. Se non avete mai conosciuto il buio, come potrete comprendere e apprezzare la luce? E' il contrasto tra luce e buio a generare una comprensione più ricca e, infine, un ricordo. Il livello fisico ci fornisce questo contrasto perchè fa parte di una dualità: sopra e sotto, caldo e freddo, buono e cattivo. Il dolore, nella dualità, ci permette di conoscere meglio la gioia. L'odio che potremmo incontrare rende più profonda la nostra comprensione dell'amore. Un'anima è una scintilla del divino, una personalità, un essere umano è una porzione dell'energia di un'anima in un corpo fisico. La personalità è composta di tratti temporanei, che esistono solo durante la vita fisica, e di un nucleo immortale che riunisce all'anima dopo la morte. L'anima è vasta e va molto oltre la personalità, ma quest'ultima è essenziale e l'anima l'adora. Un dato importante è che la personalità è dotata di libero arbitrio. E' dunque possibile resistere o accettare le prove della vita. La terra è un palco sul quale la personalità realizza o devia dal copione scritto prima della nascita. Noi scegliamo come reagire, se con rabbia e amarezza o con amore e compassione. Quando riconosciamo che abbiamo programmato le prove della nostra vita, la scelta diventa chiara e molto più facile.
    Mentre siamo nel corpo fisico, la nostra anima comunica con noi attraverso i sentimenti. Sentimenti come gioia, pace ed entusiasmo indicano che stiamo agendo e pensando in modo coerente con la nostra vera natura di anime amorevoli; sentimenti come paura e dubbio fanno ritenere di no.
    Il nostro corpo è un ricevitore e un trasmettitore di energia straordinariamente sensibile: attraverso i sentimenti ci dice se c'è corrispondenza o meno tra ciò che realmente siamo e il modo in cui stiamo esprimendo noi stessi.

    Tratto dal libro “Anime coraggiose. Come scegliamo le nostre vite già prima di nascere”


  • "L'uomo è un piccolo mondo - un microcosmo dentro il grande universo. Come un feto, è sospeso, da tutti i suoi tre spiriti, nella matrice del macrocosmo; e mentre il suo corpo terrestre è in costante simpatia con la sua terra madre, la sua anima astrale vive all'unisono con l'anima mundi siderale.
    Egli è in esso, come in lui, perché l'elemento che pervade il mondo riempie tutto lo spazio, ed è lo spazio stesso, solo senza riva e infinito. Quanto al suo terzo spirito, il divino, che cos'è se non un raggio infinitesimale, una delle innumerevoli radiazioni che procedono direttamente dalla causa più alta - la luce spirituale del mondo?
    Questa è la trinità della natura organica e inorganica - spirituale e fisica, che sono tre in uno, e di cui Proclo dice che "La prima monade è il Dio Eterno; la seconda, l'eternità; la terza, il paradigma, o schema dell'universo ;' i tre che costituiscono la Triade Intelligibile. "
    ~H.P. Blavatski
    "IL più antico, il più profondo, il più universale di tutti i simboli è il corpo umano. Greci, Persiani, Egizi e Indù consideravano un'analisi filosofica della natura triuna dell'uomo come parte indispensabile della formazione etica e religiosa.
    I misteri di ogni nazione insegnavano che le leggi, gli elementi e i poteri dell'universo erano epitomizzati nella costituzione umana; che tutto ciò che esisteva al di fuori dell'uomo aveva il suo analogo all'interno dell'uomo.
    L'universo, essendo incommensurabile nella sua immensità e inconcepibile nella sua profondità, era oltre ogni stima mortale. Anche gli dei stessi potevano comprendere solo una parte della gloria inaccessibile che era la loro fonte. Quando temporaneamente permeato di entusiasmo divino, l'uomo può trascendere per un breve istante i limiti della propria personalità ed ecco in parte quell'effulgenza celeste in cui è bagnata tutta la creazione. Ma anche nei suoi periodi di maggiore illuminazione l'uomo è incapace di imprimere sulla sostanza della sua anima razionale un'immagine perfetta della multiforme espressione dell'attività celeste.
    Riconoscendo l'inutilità di tentare di far fronte intellettualmente a ciò che trascende la comprensione delle facoltà razionali, i primi filosofi rivolsero la loro attenzione dall'inconcepibile Divinità all'uomo stesso, entro la stretta conf ines della cui natura hanno trovato manifestato tutti i misteri delle sfere esterne. Come crescita naturale di questa pratica si inventò un sistema teologico segreto in cui Dio era considerato il Grande Uomo e, al contrario, l'uomo come il piccolo dio.
    Continuando questa analogia, l'universo era considerato come un uomo e, al contrario, l'uomo come un universo in miniatura. L'universo più grande era chiamato Macrocosmo - il Grande Mondo o Corpo - e la Vita Divina o entità spirituale che controlla le sue funzioni era chiamata Macroprosophus. Il corpo dell'uomo, o il singolo universo umano, era chiamato Microcosmo, e la Vita Divina o entità spirituale che controlla le sue funzioni era chiamata Microprosophus.
    I Misteri pagani si occupavano principalmente di istruire i neofiti sulla vera relazione esistente tra il Macrocosmo e il Microcosmo - in altre parole, tra Dio e l'uomo. Di conseguenza, la chiave di queste analogie tra gli organi e le funzioni dell'uomo microcosmico e quelli dell'uomo macrocosmico costituiva il possesso più prezioso dei primi iniziati.
    ~Manly P Hall: i grandi e segreti insegnamenti{estratti
    Come sopra, così sotto, come dentro, così senza, come l'universo, così l'anima"
    ~Hermes il Trismeista

  • “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
    La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
    La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
    E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
    Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere “superato”
    Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
    La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
    L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita.
    Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
    Senza crisi non c’è il merito.
    E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
    Parlare di crisi significa incrementarla, e tace nella crisi è esaltare il conformismo.
    Invece, lavoriamo duro.
    Finiamola uno volta per tutte con l’unica crisi pericolosa. che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”

    Albert Einstein

  • IL KARMA, IL DESTINO, LE LEGGI DELLA VITA

    "...Il “destino” di una persona è determinato da tre fattori:
    1. Il programma dell'incarnazione corrente (che si prepara dall'anima insieme ai maestri, prima della nascita nel mondo fisico).
    2. il karma delle incarnazioni passate.
    3. il karma dell'incarnazione corrente.

    Il programma dell'incarnazione corrente non è un piano rigido, è uno schema dei probabili eventi della vita, dove la probabilità di un evento è data da molte circostanze e parametri. Molte cose sono determinate dalla scelta che l'uomo fa, coscientemente o no, ma continuamente.
    Questo significa che in ogni momento della vita noi possiamo cambiare gli eventi facendo una scelta occorrente. E come un gioco al computer, dove il giocatore riceve, in partenza, un completo di risorse (il momento della nascita, luogo di nascita, la famiglia). Lo svolgimento del gioco "la vita" è determinato da:
    - le condizioni iniziali,
    - lo scopo del gioco (il senso della vita),
    - l'algoritmo della vita (condizioni esterne)
    - la SCELTA che fa il giocatore.

    Così, una persona che sta giocando al gioco "diventa un bravo insegnante" non potrebbe realizzare un desiderio impossibile tipo "diventa il presidente della nazione".
    Ma d'altra parte, una persona che ha capito il senso del SUO gioco e il suo algoritmo, può ottenere grandi successi.
    Il senso di questo gioco è uno solo per tutti: capire che il mondo è una scuola, smettere di fare i pigri e iniziare a lavorare sia fisicamente sia spiritualmente per finire la scuola con buoni voti.
    Sorge la domanda: come trovare il senso della vita? Molte persone, anche dopo essere arrivati all'età matura, non sanno perché vivono.
    Ci possono aiutare soltanto le conoscenze create dagli uomini o suggerite dai maestri del mondo sottile che in questa epoca ci stanno arrivando in quantità. Conoscere le leggi della vita e capirla significa prima di tutto capire il meccanismo della legge di causa ed effetto e il ruolo delle emozioni nei processi della formazione del karma.
    (Pavel Yakovlev)