Folgen
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In questa puntata parliamo di come imboccare il bivio tra difesa e clima, del burnout dell’attivismo e di come evitarlo, e chiudiamo con un’intervista a Fabio Ciconte di Terra! che parte dal suo libro “Il cibo è politica”.
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In questa puntata parliamo delle saldature tra misoginia e combustibili fossili, di come leggere le azioni di Trump sul clima e di come trovare il giusto equilibrio sulla Cina. E chiudiamo con un’intervista a Pietro Lacasella, antropologo e scrittore, sulla pista da bob a Cortina per l’Olimpiade.
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Fehlende Folgen?
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In questa puntata parliamo di plastica nei nidi degli uccelli, di come leggere la storia di Elon Musk dal punto di vista delle auto elettriche, dell’autostrada amazzonica in Brasile di cui si discute tanto, e chiudiamo con un’intervista a Francesco Avanzi della Fondazione Cima sul futuro idrico a breve termine dell’Italia.
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In questa puntata parliamo di prezzi del caffè alle stelle, di formazione del budget europeo, di patrimoni e di Germania, e chiudiamo con un'intervista a Simone Pollo, autore di "Considera gli animali".
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In questa puntata ci chiediamo a che serve la manifestazione per l'Europa, come possiamo fare a meno degli Stati Uniti nella lotta alla crisi climatica, raccontiamo l'incredibile storia di un contadino peruviano e di un colosso fossile tedesco, e si chiude con un'intervista a Stefania Divertito, autrice di "Uccidere la Natura".
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In questa puntata commentiamo l'arrivo della motosega trumpiana in Antartide, i risultati della Cop16 e il piano europeo per la reindustrializzazione verde. Chiudiamo con un'intervista al coordinatore di Climate Pride Valerio Gatto Bonanni.
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In questa puntata parliamo degli affari petroliferi del Brasile, spieghiamo l’importanza della biodiversità partendo da una pianta indiana, e chiudiamo con un’intervista sulla protezione climatica delle coste a Giovanni Coppini del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici.
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Il caso cannucce, cosa aspettarci dalla Cop16 sulla biodiversità a Roma e due studi interessanti su come raccontiamo la crisi climatica. Infine un’intervista a Fabio Deotto, autore e curatore dell'antologia "Come ne usciremo".
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Cosa ci insegna il caso dei fondi tagliati da Bezos a Earth Fund, come interpretare i dati sulla qualità dell'aria, e un'intervista a Lisa Di Giuseppe sulle elezioni in Germania.
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Superare i limiti del pensiero ecologico contemporaneo: da che lato? L'eredità della sentenza sulla Terra dei fuochi e il futuro dell'aviazione. Infine, un'intervista al direttore generale di Irena Francesco La Camera.
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Cosa c'è dietro la polemica sui fondi Life della Commissione europea, la penetrazione del centro studi negazionista Heartland al parlamento europeo, e un'intervista a Luciana Grosso, che ci racconta del suo ultimo reportage da Los Angeles post incendi.
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Con che spirito guardare ai prossimi quattro anni di Trump, i dati sulle rinnovabili italiane e le prospettive nucleari, la desertificazione assicurativa della California; e chi paga i danni degli incendi? Infine, un'intervista a Federica Genovese, docente di scienza politica alla Oxford University.
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Il 2025 inizia con Elon Musk, con la diserzione climatica delle grandi banche americane, con la fissazione di Trump per eolico, Groenlandia e Panama: cosa significa tutto questo? E poi un'intervista a Filippo Ungaro, portavoce di Unhcr per l'Italia.
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Ultima puntata dell'anno, bilanci e riflessioni per il futuro, partendo da Diluvio di Stephen Markley, da una nuova crisi nascosta del gas in Italia, dalle parole di Obama e dalla riscoperta della radicalità. Chiudiamo con un'intervista a Bénédicte Peillon di Nativa.
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Cosa ci dicono i guai di Northvolt e dell'automotive tedesco. In più il declassamento della protezione del lupo e la scomparsa delle nuvole. Infine, un'intervista a Giorgio Tomassetti di Octopus su Ia e transizione.
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Cinque buone notizie che ci portiamo da Baku, oltre ai souvenir petroliera. Cosa rischiamo con i Mondiali di calcio del 2026 in Nord America. Parliamo del caso Gkn con la giornalista Gea Scancarello, autrice con Dario Salvetti del libro Questo lavoro non è vita.
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La COP29 di Baku, in Azerbaigian, è finita: un bilancio di cosa è andato, di cosa non è andato, di cosa abbiamo portato a casa e di cosa hanno bisogno le conferenze sul clima per cambiare.
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Aggiornamento di metà negoziato dalla COP29 a Baku, in Azerbaijan, con una serie di riflessioni sulle istituzioni, la democrazia, il multilateralismo, le pompe di benzina in servizio e le pompe di benzina abbandonate, le parole e le loro alternative.
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Prima puntata del podcast da Baku, la città cuore dell’estrazione petrolifera mondiale che ospita il negoziato sul cambiamento climatico. Spieghiamo perché la finanza per il clima è importante e proviamo a immaginare la leadership climatica in un accordo di Parigi senza Stati Uniti. Infine, intervista a Eleonora Cogo, esperta senior di Ecco Climate.
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Cosa dicono gli studi di attribuzione sul disastro di Valencia, cosa contiene la lezione delle alluvioni sul presente e sul futuro dell'Europa. E poi un'intervista a Nicola Armaroli del CNR per entrare già in modalità COP29: come va con rinnovabili, auto elettriche ed efficienza energetica.
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