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  • Questa nuova puntata “Woodpunk” di Ecotoni è speciale perché è corale. Non è la storia di un singolo, ma di un gruppo.

    Si tratta della Rete di imprese “Si parte dal bosco”, nata tra le montagne del biellese, che siamo andati a conoscere questa estate in Valle Cervo, durante un evento illuminante, intitolato “Il bosco del futuro”.

    La cosa che più ci ha colpito di questa Rete è stata indubbiamente la biodiversità. Non quella naturale in questo caso, ma la “biodiversità umana”, perché a parlare di bosco e filiere non c'erano solo tecnici e operatori forestali, ma anche artigiani, imprenditori, ingegneri, sociologi, economisti, guide ambientali, giornalisti, amministratori, educatori, volontari, operatori dell'accoglienza, esperti di partecipazione, artisti…

    Raccontare questa Rete e ascoltare le voci dei suoi protagonisti è stata l’occasione per approfondire il concetto di multifunzionalità del bosco, che durante l’evento a cui abbiamo assistito non era vissuta - come troppo spesso accade - come un compromesso inevitabile, ma bensì, al contrario, come una vera e propria strategia politica da attuare e per la quale lottare. Una filosofia di sopravvivenza creativa della montagna, un manifesto per ribadire che oggi, nel bosco, c'è posto per tutti, a patto di conoscersi e rispettarsi, di impegnarsi insieme nel difficile ma necessario sforzo di intraprendere una strada comune.

    Questo manifesto multifunzionale è esattamente ciò che la Rete “Si parte dal bosco” sta provando a mettere in pratica, creando nuovi prodotti in castagno locale e mantenendo strutture ricettive in luoghi difficili, facendo educazione ambientale nelle scuole e sperimentando usi innovativi dei funghi, organizzando esperienze di benessere in bosco e promuovendo la selvicoltura e la pianificazione forestale.

    Insomma... si parte dal bosco, ma per andare lontano!

    Buon ascolto!

    Luigi & Ferdinando

    - Questa puntata di Ecotoni è stata finanziata dal GAL Montagne Biellesi, che ringraziamo per il supporto -

  • Il 2023 è stato "l'anno dell'orso" in Italia... purtroppo non per i migliori motivi.

    Prima c'é stata la morte, investito su una strada, di "Juan Carrito", l'orso marsicano d'Abruzzo che era divenuto, suo malgrado, una "star dei social".
    Poi c'è stata la tragedia di Andrea Papi, in Trentino, il runner vittima dell'orsa JJ4. Le polemiche sono state furiose, tra chi voleva una montagna senza persone e chi voleva eliminare la metà degli orsi reintrodotti a partire dal progetto Life Ursus.

    In questa puntata speciale sugli orsi proviamo ad allargare lo sguardo, e vedere come se la cavano in territori diversi dai nostri, che però spesso hanno gli stessi problemi che abbiamo noi: i grandi spazi del Nord America.
    Lo facciamo a partire da un libro che parla di gestione dei conflitti tra gli esseri umani e la fauna, «Wanted! Quando la natura reagisce alla prepotenza dell'uomo e infrange le sue leggi», della giornalista scientifica Mary Roach (Aboca). Una storia di gestione sostenibile e complessità, di orsi che entrano nelle case per rubare la cioccolata e le uova, di sfide che sono fondamentali per la nostra civiltà.

    Buon ascolto!

    Luigi & Ferdinando

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  • Qualcuno ha scritto che se c’è una cosa bella del ciclismo su strada è che per assistere a questo sport non bisogna andare a vederlo chiudendosi in un palazzetto o in uno stadio. È il ciclismo, attraverso i suoi percorsi, che viene a trovarci sulle nostre strade, quelle che percorriamo ogni giorno, immerse nei nostri territori.

    Le immagini trasmesse in mondovisione in occasione del Giro d’Italia ci raccontano ogni anno la variegata realtà paesaggistica del nostro Paese, regalandoci panorami spettacolari, scorci di borghi tradizionali, città, campi coltivati, pascoli e, soprattutto, boschi: diversissimi tra loro e, proprio per questo, ricchi di biodiversità, legati indissolubilmente da millenni alle attività umane e quindi, oggi, laboratori a cielo aperto di sostenibilità.

    Il Giro d’Italia non è solo sport, è territorio, nel senso più ampio del termine. Seguirlo significa anche scoprire l’Italia e noi crediamo che possa essere un ottimo modo per conoscere meglio il più sconosciuto dei tesori del nostro Paese: le foreste. Nelle tre settimane di corsa rosa le abbiamo raccontate su Lifegate, curva dopo curva, salita dopo salita, scatto dopo scatto, da una montagna all’altra, lungo un Giro parallelo: un Giro forestale d’Italia.

    E alla fine del Giro, mentre seguivamo in diretta la tappa finale di Roma… abbiamo registrato una puntata speciale di Ecotoni, in cui ripercorrere assieme tutti i boschi attraversati dalla carovana rosa.

    Buon ascolto!

    Luigi, Ferdinando e Giorgio

  • Puntata speciale per un giorno speciale! In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste vi proponiamo una "intervista woodpunk" di Ecotoni con un ospite davvero particolare: non un selvicoltore, non un operatore forestale o un tecnico ma… un fotografo!

    Un fotografo e giornalista che nel suo lavoro si è trovato a raccontare un’incredibile storia che intreccia uomini, donne e alberi. Stiamo parlando di Andrea Semplici, originario di Firenze ma che da ormai quindici anni si è trasferito a sud, a Matera precisamente... e uno dei motivi che l’ha spinto a restare in Lucania è proprio la storia, le storie, che raccontiamo in questa puntata.

    Parliamo dei “riti arborei”, feste degli alberi (chiamarle feste è sicuramente riduttivo, ma in fondo lo sono), che si svolgono in alcuni paesi della Basilicata e della Calabria. Antichi rituali di comunità fortemente legati al bosco e alla cultura forestale. Il più “famoso” è il Maggio di Accettura, ma feste simili si svolgono a Pietrapertosa, a Rotonda, Viggianello e in altri paesi vicini. Nove in tutto.
    Per l’occasione torna con noi ad Ecotoni anche Andrea Barzagli, che ci ha aiutato in questa intervista. Partendo dal libro "Alberi e uomini - Feste dei boschi tra Basilicata e Calabria", che raccoglie le foto e le storie trovate da Andrea Semplici in dieci anni di frequentazione dei “maggi”, ci siamo interrogati assieme sull’importanza di queste feste per le comunità locali.

    È la comunità che rende possibile l’organizzazione della festa o è l’esistenza della festa a permettere alla comunità di esistere? In questo mondo in veloce evoluzione, quale sarà il futuro di questi rituali?

    Una puntata davvero emozionante, tra grandi cerri sradicati e trascinati in paese con decine di buoi, agrifogli portati in spalla da ragazzi e ragazze, musica, vino e buon cibo.
    E poi il grande albero che si innalza nella piazza del paese e le funamboliche imprese di chi sale fino alla cima.

    Foresta e paesi si incontrano e si mescolano in questi riti che proprio come il nostro podcast sono veri e propri... ecotoni, tra bosco e società.

    Buon ascolto!

    Luigi & Ferdinando

  • Ciao a tutte e a tutti e prima di ogni altra cosa… ancora buona Giornata Internazionale delle Foreste e buon compleanno a noi, a noi e a voi, alla comunità di Ecotoni che compie due anni!

    Ci siamo fatti (e vi abbiamo fatto) un doppio regalo per questa giornata: due puntate speciali!

    Questa è una puntata live, registrata durante un talk che è andato in scena a Milano in una cornice davvero unica e anche molto “woodpunk”: quella del Parco Nord Milano, un parco con una storia quarantennale, esteso quasi per 800 ettari, che gestisce, conserva e incrementa costantemente una foresta urbana davvero unica.

    Parco che collabora a diversi progetti insieme all’Università di Milano e quindi anche con il nostro compagno di avventure Giorgio Vacchiano.

    Ferdinando Cotugno e Giorgio Vacchiano hanno realizzato al Parco Nord Milano una chiacchierata come sempre piacevole, divertente e ricca di spunti e informazioni insieme ad un nuovo ospite di Ecotoni, Riccardo Gini, il Direttore del Parco Nord Milano, che ringraziamo davvero tanto per averci invitato a parlare di boschi in città.

    Buon ascolto!

  • Torna Ecotoni, con la prima puntata del 2023!
    Continua la stagione “WOODPUNK”, ma con una nuova parola chiave a cui teniamo tantissimo: “COMUNITÀ”!

    Perché? Facciamo un passo indietro.

    Questo immenso piano che si chiama “transizione ecologica” dovrà avere due caratteristiche per essere messo in pratica davvero: essere brusco ed essere radicale. Più o meno tutto quello che facciamo e il modo in cui lo facciamo dovrà cambiare nel giro di un paio di decenni. Questa rivoluzione avrà un impatto sulle comunità, e quell’impatto andrà gestito, comunicato, guidato, governato.

    La transizione sarà un misto di alto e di basso.
    Dall’alto: investimenti, tasse, regole, PNRR, Green Deal.
    Dal basso: lavoro delle comunità, nuovi modi di vivere, produrre energia e beni, organizzarsi, stare sui territori.

    Non ci potrà essere né troppo basso (la transizione non avrebbe gambe) né troppo alto (non avrebbe consenso). Il link tra queste due dimensioni saranno proprio le comunità ed è per questo che saranno decisive le persone che sapranno animare, grazie a passione e professionalità, le comunità rurali mediandone interessi e aspettative in un’ottica di piena sostenibilità. Per interpretare questo mestiere difficile serviranno “anime woodpunk”, ne siamo convinti.

    Proprio per questo nel 2023 abbiamo scelto di raccontarvi storie di comunità forestali in transizione e di chi ha scelto di vivere traghettandole nel futuro. Lo facciamo a partire da Tiziana Stangoni, che fa parte di una comunità di montagna e lavora con i boschi, il legno, la montagna e le comunità di montagna. Tiziana vive e lavora in Lombardia, in Valtellina, è una Dottoressa forestale e la sua comunità è fatta di boscaioli ma anche di proprietari di boschi, di segherie e poi di amministratori locali, degli abitanti della valle e pure di turisti: tutti con le loro mille diverse esigenze, visioni e sensibilità rispetto al bosco.

    Buon ascolto!!!

    Luigi & Ferdinando

  • Questo è un regalo di fine anno, una puntata speciale dedicata a due cose che amiamo alla follia, due cose piene di vita e di storie: il legno e lo sport!

    La puntata nasce da una pubblicazione. Perché un gruppo di grandi esperti di legno, italiani e non solo, ha recentemente deciso di raccogliere tutte le conoscenze su legno e sport in un volume, intitolato “Wood in sports equipment: heritage, present, perspective”.

    Un libro realizzato grazie alla “World Wood Day Foundation” e curato da Francesco Negro, ricercatore tecnologo del legno dell’Università di Torino. E’ in inglese e lo potete scaricare gratuitamente in PDF.

    Vi consigliamo davvero di sfogliarlo perché è ricchissimo di informazioni interessanti e curiosità:
    https://www.swst.org/wp/wp-content/uploads/2022/05/Wood-in-sport-equipment_Heritage-present-perspective.pdf

  • Ferdinando Cotugno ha scritto un nuovo libro, che è una piccola grande perla preziosa. Si chiama “Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra”.

    Un libro necessario, urgente, che profuma di futuro. Un libro che tutti dovremmo leggere perché fa tornare la voglia di interessarsi alla cosa pubblica… e non c’è cosa più pubblica, non c'è bene più comune del clima, che a causa nostra ci sta sfuggendo di mano.

    "Per chi crede che il futuro esiste ancora”, scrive Ferdinando, “il decennio che si chiude nel 2030 deve essere quello di una primavera ambientale, una sollevazione globale contro l'estinzione, per trasformare il capitale culturale degli ultimi cinque anni in capitale politico".

    Vi presentiamo il libro di Ferdinando (e non solo!) in questa puntata speciale di Ecotoni che esce alla vigilia della COP27, la 27a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 6 al 18 novembre 2022 a Sharm El Sheikh, in Egitto… con l’augurio di essere tutti parte della "primavera ambientale" che non può più attendere.

    Ciascuno di noi può, anzi deve, fare la propria parte. Lo dobbiamo ai nostri figli e nipoti.

    Luigi

  • In questa puntata usciamo dal bosco, ma rimaniamo ovviamente tra gli alberi!

    Abbiamo deciso di affrontare un grandissimo ecotono: le piantagioni di alberi, che sono fuori foresta e molto vicine alle nostre città e che possono assolvere a tante funzioni: clima, ricreazione, biodiversità… e anche produzione legnosa.

    La storia “woodpunk” che abbiamo scelto di raccontarvi è quella di un agricoltore (o meglio, un arboricoltore) che nella sua vita ha piantato, curato, gestito, tagliato e ripiantato qualcosa come trecentomila alberi. Non certo i numeri propagandati dai politici, ma qualcosa di molto, molto più tangibile, reale, concreto, anche perché il legno prodotto da Francesco Mattioli, il protagonista di questa puntata, è probabilmente finito anche nelle case o negli uffici di tanti di noi, anche se non lo sappiamo.

    Ma quello che ci interessa di più raccontarvi è come Francesco ha scelto di realizzare e gestire queste piantagioni. Perché la sua storia è quella di un agricoltore che, in un momento importante della sua vita, ha scelto di andare contro la monocultura del pioppo, di uscire dalla “nuvola” di trattamenti fitosanitari necessari agli impianti intensivi, aprendo così una strada diversa e più sostenibile.

    Le sue “Piantagioni 3P”, che vi raccontiamo anche con l’aiuto dell’amico Luca Mercalli, sono oggi una buona pratica replicabile e vengono prese da esempio anche in documenti nazionali e internazionali.

    La filiera del legno derivante da impianti dedicati, quelli puri di pioppo così come quelli misti e policiclici, è fondamentale per la nostra industria: rendere più sostenibili e meno impattanti queste coltivazioni è una sfida che dobbiamo avere il coraggio di accettare!

    Buon ascolto!

    Ferdinando & Luigi

  • Nel pieno di una terribile ondata di calore e mentre in Toscana e in Friuli-Venezia Giulia bruciano centinaia di ettari di boschi, abbiamo scelto di dedicare una nuova puntata al tema incendi, uno dei più grandi rischi per le nostre foreste nel contesto della crisi climatica e dell’abbandono dei territori rurali.

    Il WOODPUNK che abbiamo scelto di raccontarvi si chiama Luca Tonarelli ed è il Direttore del Centro di Addestramento anti-incendi della Regione Toscana “La Pineta di Tocchi”.
    La sua storia è WOODPUNK perché Luca, insieme a tutto il sistema AIB della Toscana, ha scelto da ormai diversi anni di percorrere nuove strade per far fronte a questo problema sempre più impattante, comprendendo che la lotta alle fiamme, da sola, non basta più.

    I nuovi incendi infatti, sempre più intensi e violenti a causa di siccità e ondate di calore da un lato, ma anche dall’aumento spesso incontrollato della vegetazione dall’altro, rischiano di trasformarsi in veri e propri “megafires” che mandano in crisi i servizi di lotta e che si avvicinano sempre più ai nuclei abitati. Per contrastarli bisogna quindi "disinnescarli" prima che esplodano in tutta la loro forza devastatrice.

    Come fare? Non affidarsi più soltanto alla lotta, ma anche ad attività di previsione e soprattutto di prevenzione, sui territori, e gestendo questi tre pilastri dell’antincendio moderno (previsione, prevenzione e lotta) in modo coordinato e strategico.

    Occorre adattare velocemente la nostra visione, i nostri sistemi e i nostri territori rurali al clima che cambia, mitigando il rischio di incendi devastanti che distruggono ecosistemi, emettono enormi quantitativi di CO2 e ovviamente mettono anche a rischio vite umane e infrastrutture.

    Buon ascolto e buona estate!

    Ferdinando e Luigi

  • Ciao a tutte e a tutti!
    Questa è una puntata speciale di Ecotoni, registrata al Festival Foglia Tonda di Razzuolo, in Appennino Tosco-Romagnolo, dove per la prima volta il nostro podcast ha fatto un vero e proprio “live”…
    Oltre a Luigi Torreggiani e Ferdinando Cotugno ha partecipato anche l'amico di Ecotoni Giorgio Vacchiano e la serata è stata coordinata da Andrea Barzagli, dottore forestale di Compagnia delle Foreste nonché co-organizzatore del Festival.

    È stato molto bello: sul prato, tra gli alberi, al margine del bosco - in un ecotono -insieme a tanta bella gente… e soprattutto all’interno di un Festival che incarna tanti dei valori e delle riflessioni portate avanti da Ecotoni. Foglia Tonda infatti tratta di vita in Appennino, di opportunità per le terre alte, si occupa di spopolamento e di ritorni, di comunità e di paesi, della necessità di un diverso modo di vivere e di raccontare la montagna.
    Ovviamente, dato che la maggior parte delle nostre tante foreste sono in montagna, e che le filiere forestali possono essere al centro di un’economia locale in equilibrio con l’ambiente, ci siamo sentiti pienamente parte di questo progetto. E poi bisogna dire che Foglia Tonda è davvero un Festival molto WOODPUNK!
    Come tutte le registrazioni in presa diretta non è perfetta come qualità audio, ma questo sound “lo-fi” che fa molto “live from Woodstock” ci piace tantissimo… e poi ci tenevamo a condividere con tutti voi che ci seguite i contenuti di questa bella serata.
    Grazie Foglia Tonda, grazie Andrea e buon ascolto!

    Ferdinando & Luigi

  • La storia di Daiana Fidanza è una storia “woodpunk” per tanti motivi. Il primo è che lei, trentenne svizzera del Canton Ticino, donna e mamma, ha scelto un lavoro che normalmente è associato ai soli uomini: l’operatrice forestale. Il secondo è che questo lavoro lo ha scelto relativamente tardi, quando ha finalmente deciso di cambiare vita, di allontanarsi dal buio delle sale di regia di una TV locale per ritrovare la luce del bosco, quelle che aveva imparato a conoscere e ad amare fin da bambina.

    Ma la storia di Daiana è anche una storia di superamento di stereotipi, di rivincita personale, di sogni che si avverano, di fatica, determinazione e soprattutto passione. Una storia in grado di insegnarci che il bosco può essere un luogo di opportunità per tanti giovani che, grazie a un’adeguata formazione, potranno contribuire a una gestione sempre migliore delle nostre foreste per il futuro.

    Una storia che viene dalla Svizzera, da un contesto molto diverso dal nostro, ma che può rappresentare un piccolo seme ideale che piantiamo nel nostro ecotono, con l’augurio che storie così possano crescere rigogliose anche nel nostro Paese.

    Buon ascolto!
    Stay hungry, stay woodpunk!

    Ferdinando & Luigi

  • Questa volta vi parliamo di un "servizio ecosistemico" di cui non vi abbiamo ancora accennato: arrampicarsi sugli alberi, che poi è un modo per toccarli, viverli, imparare a conoscerli.
    Quella di Mario De Angelis, il secondo "woodpunk" che abbiamo scelto di raccontarvi, è una storia di incontri, di visioni, di nuove idee, di multifunzionalità, di rivincita della montagna sul mare.
    Mario era addetto nell'industria aerospaziale, poi ha scelto di mollare il posto fisso, cambiare vita, tornare al bosco, fondare una cooperativa forestale. Ironia della sorte, ora il suo mestiere è far volare bambini e adulti tra gli alberi, in uno dei parchi avventura più belli e attrezzati d'Italia: Daunia Avventura, a Biccari, in Puglia.
    Fondamentale l'incontro con un giovanissimo sindaco con il quale scatta un'alchimia woodpunk: l'obiettivo comune è ridare vita all'entroterra, anche attraverso i boschi, fino ad allora sostanzialmente abbandonati. L'alchimia si trasforma non solo in numerosi percorsi avventura tra le fronde, ma anche in aule didattiche sospese, percorsi per mountain bike, aree adibite al tiro con l'arco e alla musica, attività di terapia forestale e case sugli alberi dove poter dormire per entrare così in totale sintonia con l'atmosfera del bosco.
    Una storia di persone che è anche storia di comunità, una comunità rurale che attraverso il bosco, il paesaggio, l'ospitalità e il "green care" ha scelto di scrivere una storia nuova, perché come dice Mario: "Se non si scrivono storie nuove, per questi territori non c'è futuro".

    Buon ascolto! Stay hungry, stay woodpunk!

    Ferdinando & Luigi

  • Cosa significa WOODPUNK?
    È un termine che abbiamo coniato pensando a tutti coloro che, con passione, competenza e un pizzico di follia rivoluzionaria, dedicano anima e corpo alla Gestione Forestale Sostenibile, nel mezzo della crisi climatica e della transizione ecologica, per garantire a tutti noi i Servizi Ecosistemici dei boschi. Donne e uomini caratterizzati da una passione viscerale per alberi e legno, per montagne, comunità e territori rurali, che costruiscono ogni giorno l'equilibrio possibile tra conservazione e valorizzazione delle nostre foreste.
    La prima WOODPUNK che vi raccontiamo è una donna, che il Corriere della Sera ha definito “La Signora del legno etico”. Il suo nome è Maria Rita Gallozzi, auditor FSC e PEFC e grande esperta di certificazione, in particolare per le foreste africane.
    La puntata è quindi un viaggio tra Africa e Italia, che tocca serie problematiche ambientali e opportunità legate alla gestione responsabile delle foreste, siano esse tropicali o europee. L’esperienza, la passione e le emozioni di Maria Rita portano a conoscere un ambito troppo spesso opaco e sottolineano che il “Mal d’Africa” esiste, anche in campo forestale!

    Buon ascolto, buona seconda stagione di Ecotoni e... stay hungry, stay woodpunk!

    Ferdinando & Luigi

  • Buona Giornata Internazionale delle Foreste a tutti! E… buon compleanno Ecotoni!

    Esattamente un anno fa usciva la nostra prima vera puntata, la “Puntata zero” che abbiamo chiamato “Preparare lo zaino”. In effetti eravamo in partenza per un viaggio, per un cammino nella “terra di mezzo” tra foreste e società, alla scoperta dei servizi ecosistemici del bosco e della gestione forestale sostenibile.
    Un anno dopo si chiude il cerchio, lo zaino ora lo svuotiamo e vi raccontiamo di cosa lo abbiamo riempito, quali “souvenir” abbiamo raccolto, cosa abbiamo imparato in questa bella esperienza.
    E vi lanciamo anche l’idea di fondo che abbiamo in mente per costruire la nuova stagione, perché oggi finisce un ciclo, il primo anno assieme, ma Ecotoni non si ferma!
    Con noi, in questa puntata conclusiva della prima stagione, c’è come sempre anche Giorgio Vacchiano, che ci regala una “Radura” davvero interessante dedicata ad un grande personaggio ecotonico: Aldo Leopold.
    E infine c’è anche una sorpresa di fine stagione: non solo vi consigliamo due libri molto ecotonici da leggere, ma vi leggiamo noi stessi un paio di passaggi che ci hanno particolarmente colpito.

    Insomma, una puntata di festa, un compleanno con regali per noi e per voi!
    Ci sentiamo nella nuova stagione, ma intanto… buon ascolto!

    Ferdinando e Luigi

  • Finalmente possiamo dirlo: abbiamo una strategia! Non noi di Ecotoni eh, ma le nostre amate foreste…
    Pochi giorni fa è stata infatti pubblicata la prima Strategia Forestale Nazionale, un documento importantissimo per dare valore alla Gestione Forestale Sostenibile e ai servizi ecosistemici.

    Si tratta di una “mappa”, dettagliata e condivisa, per intraprendere il viaggio verso le foreste del futuro e per fare un po’ quello di cui qui, su Ecotoni, discutiamo spesso: riavvicinare la nostra società alle proprie foreste, un terzo d’Italia: alla loro conservazione ma anche alla loro attiva gestione.
    Per celebrare questo documento strategico così importante abbiamo realizzato una puntata speciale, dove assieme a noi c’è anche il nostro “cantastorie scientifico” Giorgio Vacchiano e in cui ospitiamo alcuni estratti audio di Alessandra Stefani, direttrice della Direzione Foreste del Mipaaf e Davide Pettenella, professore di economia forestale e coordinatore della Strategia.
    Questa è la quinta e ultima puntata della serie realizzata con Rete Rurale Nazionale ed è una delle più importanti in assoluto, perché riguarda il nostro futuro sostenibile.

    Allora vi invitiamo a salire insieme a noi sulla “Delorean 4x4” di Ecotoni, inizia il “Ritorno alle foreste del futuro”!

    Buon viaggio e buon ascolto!

    Ferdinando e Luigi

  • C’è un tema che riguarda alberi e foreste e che, negli ultimi tempi, è sulla bocca di tutti: il loro ruolo nella “grande partita” del clima.
    Quanto e come possono aiutarci nella mitigazione della crisi climatica? A quanto ammonta la loro capacità di assorbimento e immagazzinamento del carbonio atmosferico? Quanto è stabile e affidabile questo “grande magazzino naturale” di carbonio a nostra disposizione? Come gestire alberi e foreste per far sì che possano assolvere al meglio al ruolo che vogliamo affidare loro in questa enorme sfida globale?
    Foreste e carbonio: un tema complesso, domande enormi, insomma… una puntata difficile che, a modo nostro, abbiamo provato a semplificare e rendere piacevole.
    Lo abbiamo fatto parlando di calcio e di maglie numero 10, di photo opportunity con politici un po’ goffi armati di vanga e di ricerche scientifiche un po’ sballate, citando Jean Giono e il mitico Fantozzi. Ma come sempre anche attraverso le storie scientifiche di Giorgio Vacchiano e la testimonianza di un ospite, Saverio Maluccio, che fa parte del “Nucleo Monitoraggio Carbonio”, un gruppo di lavoro che analizza da diversi anni la situazione dei progetti forestali di compensazione delle emissioni in Italia.
    Anche questa puntata è stata realizzata in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale, che ringraziamo come sempre per il sostegno.
    Non ci resta che augurarvi buon ascolto con un grazie speciale: Ecotoni, appena prima della pubblicazione di questa puntata, ha superato i 10.000 download! Se esiste è soprattutto grazie a voi che ci ascoltate!
    Quindi, a maggior ragione… buon ascolto!

    Ferdinando e Luigi

  • Vi abbiamo parlato di terra, di suolo, di fuoco, grandi elementi naturali che interagiscono con le foreste e anche, ovviamente, con noi, con le nostre vite. Vi abbiamo descritto cosa sono i servizi ecosistemici e come si possono valorizzare al meglio.

    Oggi, in questa terza puntata realizzata in collaborazione con Rete Rurale Nazionale, dalla natura passiamo agli esseri umani: vi parliamo di chi interagisce con il bosco per “estrarre”, in modo sostenibile, buona parte dei servizi ecosistemici che, come società, “chiediamo” costantemente al alle nostre foreste.

    Stiamo parlando dei boscaioli, o meglio, degli “operatori forestali”, figure determinanti nella gestione del territorio, nella manutenzione, nella prevenzione e nella valorizzazione dei servizi ecosistemici. Figure per le quali il bosco è luogo di LAVORO.
    Vi raccontiamo antichi stereotipi e questioni attualissime, come la formazione professionale e la parità genere. Lo facciamo, come sempre, attraverso citazioni rock e non solo: da Gianni Rodari a Bob Dylan.
    E vi raccontiamo tutto questo anche ospitando un esperto impegnato nel progetto For.Italy - formazione forestale per l’Italia: Damiano Penco.
    For.Italy, realizzato a seguito dell’uscita del Testo Unico su Foreste e Filiere Forestali (TUFF) sta formando oltre 90 Istruttori forestali, fondamentali per contribuire a formare gli operatori del futuro, che dovranno essere sempre più professionali, sicuri ed esperti per operare in un campo così delicato come quello della gestione sostenibile del bosco.

    È l’ultima puntata del 2021, ma Ecotoni non finisce certo qui!
    Ma intanto ci sentiamo di dirvi un immenso GRAZIE per averci seguito, supportato e suggerito durante questo primo anno di podcast!

    Buon ascolto!

    Ferdinando & Luigi

  • Luigi ha scritto un libro, un romanzo per ragazze e ragazzi dai 10-11 anni ai 100... e questo libro è un po' un "figlio di Ecotoni", la "versione under 14" del nostro podcast, non solo per i temi trattati ma anche perché l'introduzione "Istruzioni per i genitori" l'ha scritta Ferdinando!
    Per questo abbiamo deciso di realizzare una breve puntata speciale per parlarvi di "Il mio bosco è di tutti".
    Ferdinando intervista Luigi ma anche Luigi intervista un po' Ferdinando... non ci resta che augurarvi buon ascolto!

    Per acquistare il libro: https://www.ecoalleco.it/libri-cdf/il-mio-bosco-e-di-tutti-305.html

  • Oggi è il 21 novembre, buona Giornata nazionale degli alberi a tutti!

    Il bosco è tante cose, ve lo diciamo sempre, ed è anche... CULTURA.
    In questa puntata, realizzata in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale, il programma di sviluppo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, parliamo proprio di questo.
    Il legno ha accompagnato la storia dell'umanità ed è alla base di strumenti importantissimi di cultura, basti pensare alla musica, all'arte, all'architettura...
    Ma oltre al legno c’è anche l’albero, come elemento naturale estremamente simbolico, anche spirituale, per tutti noi, fin da piccoli. E la foresta, che da sempre ispira pittori, scrittori, musicisti, poeti, che entra nelle favole come nei grandi romanzi, dal bosco di cappuccetto rosso alla selva oscura della Divina Commedia. Foresta che diventa addirittura sacra, come le tante “Sacred Forest” presenti nel mondo, boschi conservati da sempre proprio perché da tempo immemorabile associati al culto.
    Parliamo di tutto questo assieme al nostro "cantastorie scientifico preferito", Giorgio Vacchiano, che ci porta in uno dei luoghi più remoti della Terra, e ad una ospite d'eccezione: Alessandra Stefani, direttrice della Direzione Generale Economia Montana e Foreste del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
    Con Alessandra trattiamo di “monumenti viventi”, gli alberi monumentali, e di paesaggi rurali storici associati agli alberi, di quelli scomparsi ma anche di quelli che possono rappresentare qualcosa di molto importante per il futuro.

    Ma tranquilli, come sempre lo facciamo attraverso improbabili metafore, colte citazioni rock e un po’ meno colti aneddoti cinematografici, insomma… “alla maniera” di Ecotoni.

    Buon ascolto!

    Ferdinando & Luigi