Episodes
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Roma, 12 maggio 1977. Il Partito Radicale scende in piazza per festeggiare l'anniversario della vittoria al referendum sul divorzio e per raccogliere firme per nuove iniziative. Si aggrega anche la sinistra extraparlamentare, comprese le frange più violente, il cui principale intento è invece la protesta contro le misure di sicurezza messe in atto dal governo. Cossiga ha infatti vietato le manifestazioni pubbliche a Roma fino al 31 maggio a seguito dell'omicidio dell'agente Passamonti. Il centro della capitale si riempie di agenti in tenuta anti-sommossa e diverse testimonianze video-fotografiche confermano la presenza di numerosi poliziotti in borghese armati di pistola e «mimetizzati» tra i dimostranti. La diciannovenne Giorgiana Masi morirà uccisa da un proiettile all'addome.
Audio dall'archivio Associated Press -
Roma, 24 aprile 1974. Un corteo di studenti di estrema sinistra scende in piazza contro l'abrogazione della legge sul divorzio. Tra striscioni di Lotta continua e del Movimento studentesco si possono udire slogan come «Almirante a testa in giù ci piace di più»; «Divorzio sì, abroghiamo la DC», «MSI fuorilegge, a morte la DC che lo protegge».
Audio dagli archivi Associated Press -
Missing episodes?
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Roma, 8 marzo 1977. Tra striscioni e slogan anticlericali, un corteo di studentesse femministe sfila per le strade della capitale contro la violenza sulle donne, per il diritto all'aborto assistito e per la libera informazione su sessualità e contraccezione.
Audio dagli archivi Associated Press -
Roma, 31 Marzo 1977. Un indiano metropolitano soprannominato «Gandalf il viola» siede accanto al segretario della FGCI Massimo D'Alema durante una conferenza stampa. Tra i presenti si fa notare Mario Appignani, detto «Cavallo pazzo», personaggio bizzarro e controverso che qualche mese dopo si inietterà eroina davanti alle telecamere dopo aver convocato in strada giornalisti e fotografi. Negli anni '90 diventerà famoso per le sue numerose azioni di disturbo in diretta televisiva, come l'irruzione al Festival di Sanremo nel 1992 e l'invasione di campo all'Olimpico durante Roma-Cagliari nel 1994. Morirà di AIDS nel 1996.
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Torino, 25 luglio 1979. Angelo Pezzana, leader del FUORI (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) movimento di liberazione omosessuale da lui fondato nel 1971 assieme a Mario Mieli ed altri attivisti, propone in accordo con l'IGA (International Gay Association) una taglia da un milione di dollari sull'Ayatollah Khomeini: «Chiunque lo rapirà e ce lo porterà a Torino, presso la sede del FUORI, riceverà un milione di dollari!» Secondo Pezzana, la guida spirituale della rivoluzione islamica dovrà essere sottoposta ad un processo per via delle vessazioni alle quali sottopone omosessuali ed altre minoranze iraniane.
Proponiamo di seguito il comunicato internazionale del leader del FUORI.
Audio dagli archivi Associated Press -
Milano, estate 1976. Dal 26 al 30 giugno si tiene la sesta ed ultima edizione del «Festival del proletariato giovanile», noto anche come Festival del Parco Lambro, il grande raduno musical-culturale promosso dalla rivista «Re Nudo» come risposta italiana alle storiche aggregazioni di Woodstock.
L'evento, durante il quale si esibiscono artisti come gli Area, Don Cherry, Eugenio Finardi ed altri grandi nomi della musica italiana, è segnato da notevoli problemi di ordine pubblico e tra aggressioni, risse, scontri con la polizia, «espropri proletari» e spaccio di droga, chiuderà per sempre i battenti.
Uno degli aspetti più drammatici ad aver segnato la cattiva riuscita dell'evento è la diffusione capillare di eroina. Un triste fenomeno approdato tra i giovani italiani soltanto da pochissimi anni ma destinato a divenire una delle principali piaghe del Paese. -
Milano, 1976. Dal 26 al 30 giugno si tiene la sesta ed ultima edizione del Festival del proletariato giovanile, noto anche come Festival del Parco Lambro, il grande raduno promosso dalla rivista Re Nudo come risposta italiana a Woodstock. L'evento, durante il quale si esibiscono artisti come gli Area, Don Cherry, Eugenio Finardi ed altri, è segnato da notevoli problemi di ordine pubblico e tra aggressioni, «espropri proletari» e spaccio di droga, chiuderà per sempre i battenti
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Trapani, 2012. Renato Curcio è chiamato a deporre in qualità di teste nel corso di un'udienza del processo per l'omicidio di Mauro Rostagno.
Fonte: radioradicale.it