Folgen
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Il mostro è chi devia dalla norma e, per questo, suscita terrore. Mostruosa è allora Medusa, mostruose le Sirene, mostruosa Fevvers. Mostruosa è una donna rabbiosa e vendicativa, che prende parola o rifiuta il linguaggio maschile. Mostruosa è la difforme, l'animalesca, colei che esiste fuori dal tracciato domestico e addomesticabile. Mostruosa è chi si si è sottratta al controllo maschile.
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TW: disturbi alimentari
Marian, Yeong-hye, Roberta, Cassie e Sole rifiutano di alimentarsi in maniera convenzionale. Sotto al rifiuto, ragioni dense e spesso inespresse. Rifiutare la dialettica patriarcale divorata-divoratore, rifiutare la carne e la brutalità dei carnivori, rifiutarsi di rinsecchire e restare invisibili, rifiutare il legame tra restrizioni alimentari e vanità. Rifiutare il riconoscimento delle proprie fallacie, l'ammissione della propria imperfezione. -
Fehlende Folgen?
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I corpi definiscono i confini della nostra rilevanza, sono un marcatore di identità quasi impossibile da rifiutare. Un mito di Eco rivisitato e ancora: Lucy, Pecola, Claudia, Frieda e Pauline ci raccontano un corpo che, lo si desideri o no, resta ai margini dell'accettabile. Non ci sono, sembra, vie di mezzo percorribili. O si scompare, realmente o nel desiderio di un corpo conforme, o si rivendica la propria marginalità, in un'ode agli aspetti più tangibili e putridi che tengono compagnia nelle intemperie dell'esistenza.
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Lilith, Annie Ernaux, Paula e Brigitte di Elfriede Jelinek, Therese e Isabelle di Violette Leduc e Suzie ci raccontano, con le loro storie, quante false partenze e quanti tentativi traballanti sono necessari per entrare in rapporto col piacere e, soprattutto, il desiderio di essere soggetti che si definiscono da sé.
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Vecchiaia come condanna, vecchiaia come liberazione, vecchiaia come preludio a uno dei più grandi tabù della società occidentale. Ma anche: vecchiaia come accidente che non spegne la sete di ribellione, come cornice di amicizie, di rapporti non necessariamente di sangue, di cura gentile di sé e degli altri. Vecchiaia come accettazione della propria fragilità. Ne parliamo attraverso le personagge di Iris, Hagar, il trio Jude-Wendy-Adele, Janina e Ah Tao.
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Riniziamo come tutto si è concluso: con una puntata speciale in cui parliamo di libri. Abbiamo testi per tutti i gusti+1: quello da regalare alla zia che fa bodyshaming, quello per chi vuole lanciarsi in un trip allucinogeno senza allucinogeni, ma anche le classiche storie per abbandonarsi ai piantini. Musechristmas e felice muso nuovo!
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Nell’ultima puntata della prima stagione discutiamo di sessismo nella cultura e nell’editoria, Sputiamo su Hegel e decotti all’alga spirulina. Né intervista né monologo, si sa solo quello che non è.
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Il pieno accesso delle donne alle cariche politiche, dai miti alle narrazioni fantasy, rimane qualcosa di potentemente irreale. E allora cosa c’è di meglio della narrativa per parlare anche di ciò che ancora non è, ma potrebbe essere?
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Solnit definisce l’interrogativo sulla maternità come la madre di tutte le domande. Ma da dove viene questo desiderio di maternità? E cosa significa davvero essere madre? Cerchiamo una risposta alla madre di tutte le domande.
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Chi sono oggi le streghe e cosa significa il loro incantesimo? Perché la parola strega rimane un insulto per le donne di ogni generazione e come è possibile ribaltare questa prospettiva? Lasciamo che a parlare siano le streghe, da Circe a Lolly Willowes, da Melisandre a Elaine.
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Sono sgradevoli tutte quelle donne che non fanno ciò che gli viene detto. Sono sgradevoli le donne che si arrabbiano, che non sorridono, che rispondono male. Sono sgradevoli Medea, Lila, Eileen di Ottessa Moshfegh, Camille e Amy di Gilliann Flynn, Jessica Jones e la protagonista di Fleabag.
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Annie Ernaux, Roxane Gay, Marie di Unbelievable, Michelle di Elle: sono donne che vivono e raccontano la violenza sessuale uscendo dai classici stereotipi narrativi rinforzati dalla stampa, che dipinge la donna o come muta evanescente o come eterna vittima.
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Musecolmuso parla del nostro amore verso le donne complesse e interessanti, che abbiamo conosciuto nei libri, nei film e nelle serie TV.