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Subire una truffa non significa solo dover fare i conti con una perdita finanziaria, ma anche dover affrontare un vero e proprio trauma emotivo. Familiari, amici e caregiver hanno un ruolo fondamentale in questo percorso: per questo è importante riattivare subito le proprie relazioni sociali, come spiega la psicologa Gabriella Castagnoli.
Castagnoli collabora con l’associazione Anteas all’interno del progetto promosso dal Comune di Bologna dello sportello gratuito di supporto psicologico per vittime di truffa over 65. Nell'ultima puntata del podcast "Non mi convinci mica", consiglia cosa fare e non fare, rivolgendosi non solo alle vittime di truffa, ma proprio a caregiver, familiari e amici. -
Senso di colpa, rabbia, vergogna: sono le principali emozioni negative che può provare chi ha subito una truffa. Per superarle, spesso c’è bisogno dell'aiuto esterno di una persona esperta, ed è per questo che il Comune di Bologna ha attivato uno sportello gratuito di supporto psicologico per chi ha subito traumi derivanti da furti, truffe e raggiri.
Tra i professionisti e le professioniste dello sportello, gestito dalle associazioni Anteas e Rivivere, c'è Francesca Bonarelli, psicologa clinica specializzata nella psicologia delle situazioni di crisi. Nella quarta puntata del podcast "Non mi convinci mica", Bonarelli offre spunti di riflessione e suggerimenti utili a chi ha vissuto in prima persona situazioni simili, ma anche a familiari, amiche e amici. -
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Riconoscere un truffatore non è affatto scontato. Nella terza puntata del podcast "Non mi convinci mica!", l'Ispettore della Polizia locale di Bologna Nicola Vazzaz fornisce una serie di consigli utili per imparare a riconoscere le tattiche che mettono in atto.
I truffatori potrebbero fingersi operatori telefonici e vantare crediti inesistenti, finti agenti di polizia che si presentano alla porta chiedendo di controllare i beni di chi vi abita “perché in zona ci sono dei ladri”; oppure, con la scusa dell'abbraccio, potrebbero sottrarre il portafoglio o inscenare incidenti ad hoc per chiedere denaro.
Le tattiche, insomma, sono numerose, ma è possibile imparare a riconoscerle per reagire e contattare prontamente le forze dell’ordine. -
La seconda puntata del podcast "Non mi convinci mica!" è interamente dedicata a come il Covid-19 sia diventato un nuovo espediente per mettere a punto una truffa.
Presunti vaccini, tamponi, mascherine: il raggiro può arrivare sotto diverse forme, online o a casa, al telefono o per strada, come illustra l’Ispettore della Polizia Locale di Bologna Nicola Vazzaz; mentre le psicologhe Francesca Bonarelli e Gabriella Castagnoli, dello sportello gratuito gestito dalle associazioni di volontariato Anteas e Rivivere, fanno luce sul sentimento di timore diffuso che sfruttano i truffatori e spiegano come difendersi dalle situazioni di rischio.
Lo sportello psicologico è infatti uno dei servizi di contrasto alle truffe che il Comune di Bologna ha voluto potenziare a seguito della pandemia, come chiariesce l’assessore alla Sanità e al Welfare Giuliano Barigazzi, insieme a un contributo rivolto alle vittime di truffa over 65. -
In questa prima puntata del podcast "Non mi convinci mica!", l'assessore alla Sanità e al Welfare di Bologna Giuliano Barigazzi illustra i servizi attivati dal Comune per prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe: un contributo per il danno subito in caso di furto, truffa e rapina per i residenti over 65 e uno sportello gratuito di supporto psicologico.
Tutti questi interventi sono resi possibili grazie all'attivazione di un "welfare di comunità", che vede la collaborazione di psicologhe e psicologi delle associazioni Anteas e Rivivere, il supporto di Cgil-Sindacato Pensionati Italiani, Cisl-Federazione nazionale pensionati, Uil-Unione Italiana Lavoratori Pensionati, Cna pensionati e Gruppo San Bernardo. -
Non mi convinci mica! Preveniamo insieme le truffe, è una campagna del Comune di Bologna in collaborazione con la Prefettura