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Dormire poco e male può determinare il restringimento di aree cerebrali associate all'Alzheimer. Questo è quanto evidenzia uno studio della Scuola di Medicina dell'Università di Yale e dell'Università Statale della Pennsylvania che commentiamo a Obiettivo Salute con il prof. Alessandro Padovani, presidente della società italiana di neurologia.
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Chi mangia bene invecchia meglio. Uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open evidenzia l’importanza della salute metabolica sull’invecchiamento del cervello. A Obiettivo Salute il commento del prof. Piero Barbanti, neurologo all'Università Istituto Scientifico San Raffaele di Roma.
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Due studi recenti, il primo pubblicato su Nature Communications e il secondo su GutMicrobes, suggerirebbero che consumare più latticini ridurrebbe il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto. A Obiettivo Salute il commento del dottor Pietro Paolo Vitiello, ricercatore IFOM, l’Istituto di oncologia molecolare di Milano di AIRC e oncologo medico presso l'università di Torino.
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L'infezione da Papilloma Virus può aumentare del 40% il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Questo è quanto sottolinea uno studio fatto su 250.000 pazienti e presentato all'American College of Cardiology. A Obiettivo Salute il commento del prof. Claudio Borghi, direttore dell'unità operativa di medicina interna al Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna.
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Buone notizie arrivano dalla ricerca sulla Leucemia Mieloide acuta, un particolare tipo di tumore che si sviluppa rapidamente nel midollo osseo e che interessa le cellule del sangue. Secondo uno studio dell’Ematologia del Sant’Orsola di Bologna e pubblicato su Nature Communications le cellule malate sarebbero in grado di comunicare tra loro, scambiandosi delle informazioni attraverso una sorta di «messaggio in codice». È proprio facendosi guidare dalle “parole” di questa specie di linguaggio che i ricercatori potrebbero, raccogliere informazioni preziose per migliorare le terapie e rendere la diagnosi sempre meno invasiva. A Obiettivo salute il commento del dott. Antonio Curti, responsabile del gruppo di ricerca.
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È una malattia invalidante, che colpisce 3 milioni di donne in Italia e oltre 150 milioni nel mondo, troppo spesso sottovalutata con un ritardo nella diagnosi fino a 7-10 anni. Un dato che viene confermato anche da una review dell’University College di Londra e dell’Università di Birmingham, pubblicata sul Journal of Pediatric & Adolescent Gynecology. I ricercatori esaminando 19 studi, condotti tra il 2011 e il 2019, su un totale di 1243 ragazze, di età compresa tra i 10 e i 25 anni, con dolore mestruale cronico, hanno scoperto l’incidenza dell’endometriosi in 6 giovani donne su 10, con un impatto anche sull’istruzione per la perdita media di 19 giorni di scuola all’anno. A Obiettivo Salute il commento del dottor Marcello Ceccaroni, Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’IRCCS Negrar (Verona).
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I farmaci dopaminergici che agiscono sui recettori della dopamina sono in grado di estendere la memoria a breve termine. Ora uno studio dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del CNR pubblicato su Nature Communications ne chiarisce i meccanismi. Ne parliamo a Obiettivo Salute con la dottoressa Elvira De Leonibus, dirigente di ricerca all'Istituto di biochimica e biologia cellulare del CNR che ha condotto lo studio.
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Il cardiologo, un algoritmo matematico, i comuni parametri rilevati da un semplice elettrocardiogramma e l’aiuto dell’intelligenza artificiale: sono gli ingredienti della ricetta che potrebbe predire e stimare con maggiore precisione il rischio cardiovascolare. A formulare la combinazione, tra i primi in Europa e a livello internazionale, è stato uno studio multicentrico pubblicato sulla prestigiosa rivista nordamericana Journal of Electrocardiology che commentiamo a Obiettivo Salute con il suo coordinatore il dottor Paolo Giovanardi, cardiologo del Dipartimento Cure Primarie dell’Azienda USL di Modena e della cardiologia dell’Ospedale Civile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
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Questo è quanto evidenzia uno studio svedese su oltre 300 mila persone che verrà presentato a maggio al Congresso europeo sull'obesità. Ne parliamo con il dottor Alessandro Giovanelli, responsabile INCO, Istituto Nazionale per la Cura dell’obesità, presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano.
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Secondo i ricercatori dell’Università della California di San Francisco nelle donne over 80 la sonnolenza diurna potrebbe essere un marcatore o fattore di rischio per il declino cognitivo. A Obiettivo Salute il commento del dottor Renzo Rozzini, direttore del dipartimento geriatrico dell’istituto ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia.
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Le piastrine, che svolgono un ruolo importante nella coagulazione del sangue, giocherebbero un ruolo chiave anche nella comunicazione cervello-corpo. Questo è quanto sottolinea uno studio pubblicato su Cell Reports che commentiamo a Obiettivo Salute con la prof.ssa Cristina Limatola del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell'università Sapienza di Roma, che ha coordinato la ricerca.
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Il cervello a riposo? Mai davvero spento anche nei momenti di apparente inattività, continua a lavorare dietro le quinte, rievocando schemi e preparandosi per il futuro. A dimostrarlo è un team internazionale di ricerca guidato dal professor Maurizio Corbetta, del dipartimento di neuroscienze all’università di Padova e dell’istituto veneto di medicina molecolare, ospite di Obiettivo Salute al microfono di Nicoletta Carbone.
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Un team di ricercatori australiani ha osservato l’esatta struttura e il meccanismo d’azione di Pink1, la proteina all’origine di questa malattia neurodegenerativa. Commentiamo lo studio pubblicato su Science con il dottor Roberto Eleopra, Direttore Dipartimento Neuroscienze Cliniche dell'Istituto Besta.
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L’insufficienza cardiaca rappresenta una delle principali cause di mortalità legate all’ipertensione, una condizione che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo. Ora uno studio guidato dall’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Immunity, svela un meccanismo biologico che coinvolge il cuore, il cervello e la milza nella risposta cardiaca al sovraccarico emodinamico cardiaco provocato dall’ipertensione arteriosa. A Obiettivo Salute il commento della prof.ssa Daniela Carnevale, Professore Ordinario dell’Università Sapienza di Roma e I.R.C.C.S. Neuromed, autore dello studio.
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Le immunoterapie, pur avendo rivoluzionato il trattamento di molti tumori solidi, non risultano efficaci allo stesso modo in tutti i pazienti. In particolare, numerosi studi evidenziano una differente risposta terapeutica nei due sessi. Questo è quanto sottolinea una review appena pubblicata su Cancer Cell dal dott. Fabio Conforti, oncologo medico di Humanitas Gavazzeni e ricercatore di Humanitas University e il prof. Alberto Mantovani, Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca e professore emerito dell’Ateneo. A Obiettivo Salute il commento del dottor Conforti.
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Lo spazio di oggi è dedicato alla Settimana del Cervello e anche oggi abbiamo l’opportunità di conoscere il lavoro dei ricercatori di Mnesys il più ampio programma di ricerca sulle neuroscienze mai realizzato in Italia e ora diventato il più grande e all’avanguardia in Europa. Oggi parliamo degli studi sui i meccanismi responsabili dell’epilessia al fine offrire nuove opportunità di trattamento per l’epilessia pediatrica. In linea con noi Maurizio Taglialatela, ordinario di Farmacologia dell’Università “Federico II” di Napoli.
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Il progetto Mnesys, che è un ampio network di istituti scientifici italiani, ha lo scopo di partecipare alla definizione di quelle che sono le alterazioni patologiche alla base della malattia di Alzheimer, una malattia che è la principale causa di decadimento cognitivo nella popolazione anziana. L’obiettivo di questo progetto è, non solo comprendere meglio i meccanismi biologici alla base della malattia, ma anche sviluppare approcci innovativi per la diagnosi precoce e per la cura, cercando di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Facciamo il punto con la prof.ssa Federica Agosta, Associata di neurologia all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano.
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Prosegue il nostro speciale dedicato alla settimana del cervello, un viaggio all’interno di Mnesys, il più ampio programma di ricerca sulle neuroscienze mai realizzato in Italia e ora diventato il più grande e all’avanguardia in Europa. Oggi ci occupiamo di un filone di ricerca che vuole identificare i biomarcatori per il monitoraggio e la diagnosi di patologie del neurosviluppo. Ne parliamo a Obiettivo Salute con il prof. Luca Bonini, docente di psicobiologia e Psicologia Fisiologica Università di Parma.
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