Episodes
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Il manoscritto autografo di Madama Butterfly fu rubato dai soldati tedeschi a Torre del Lago durante la seconda guerra mondiale. Ritrovato di recente a Bologna, al suo interno c'erano bozze inedite dell'opera lirica che mostrano che alcune parti musicali erano inizialmente molto diverse da quelle della versione finale. Sullo sfondo l'incidente d'auto in cui Giacomo Puccini rischiò di perdere la vita e che lo portò a presentare la Butterfly alla prima scaligera in leggero ritardo. Fu un clamoroso fiasco, forse pilotato dalla claque avversa organizzata dall'editore Sonzogno. Pochi mesi dopo, a Brescia, il successo della Butterfly fu immenso.
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Per una volta ad essere "gabbati" sono stati i ladri, che hanno trafugato una copia falsa della "Crocifissione" di Pieter Brueghel il giovane dalla chiesa di Santa Maria Maddalena a Castelnuovo Magra. Grazie ad una soffiata, i Carabinieri hanno sostituito l'originale con una fotografia. Tre volte negli anni i ladri hanno tentato di rubarla. In un caso, negli anni '70, ci sono riusciti ma fortunatamente l'opera è stata ritrovata pochi mesi dopo. Un quadro rubato due volte, anzi: una volta e mezzo!
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Missing episodes?
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Marco Polo è morto 700 anni fa e per ricordarlo due grandi mostre - una a Pechino e una a Venezia - espongono opere d'arte ed oggetti antichi più o meno direttamente influenzati dal Milione, il romanzo delle imprese del grande viaggiatore veneziano trascritto da Rustichello da Pisa nelle carceri di Genova. Trafug'Arte - in trasferta in Cina - vi racconta la genesi delle prime edizioni originali del Milione di Marco Polo, andate perdute per sempre e il successo che ebbero le copie medievali del manoscritto poliano.
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Una preziosa terracotta invetriata di Luca della Robbia, raffigurante una Madonna col bambino. Fu ceduta per poche lire alla fine dell'Ottocento dal Comune di Santa Fiora in Toscana. Ora è stata acquistata negli Stati Uniti ad un asta di Sotheby's da un miliardario brasiliano che l'ha riportata in Italia ed esposta in un museo privato creato nella sua tenuta di Argiano, dove si produce il Brunello di Montalcino e si ammirano meravigiose opere d'arte. La Madonna col bambino di Luca della Robbia - commissionata nel 1462 da Guido Sforza per la viista di Papa Pio II - torna così in Toscana, a pochi chilometri dal paese in cui era rimasto esposto per secoli.
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La più grande restituzione di reperti archeologici dell'Italia alla Cina. Circa 800 oggetti messi all'asta da un'azienda di televendite bresciana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela di Monza e riconsegnati a Pechino. A trafug'Arte, il racconto inedito della consegna dei reperti nelle mani di Xi Jinping, il presidente della Repubblica Popolare Cinese che in quei giorni si trovava in Italia per la firma dei memorandum sulla Via della Seta. Fu così contento da organizzare subito, tornato in Cina, una grande mostra a Piazza Tienanmen.
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Scoprire un quadro rubato mentre si è in gita con la scuola. E' quanto accaduto al professor Mario De Luise, mentre accompagnava i suoi alunni in visita alla Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino. E' bastata un'occhiata al professore per riconoscere in un quadro presentato come opera del celebre pittore Federico Barocci, autore cinquecentesco, un dipinto di un autore napoletano del secolo successivo: Angelo Solimena, rubato quarant'anni prima a Nocera inferiore. Subito la denuncia ai Carabinieri del Nucleo tutela di Napoli che nel giro di un mese hanno riportato il quadro nella chiesa di origine, San Matteo Apostolo. A trafug'Arte parlano tutti i protagonisti di questa incredibile vicenda.
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Notizia clamorosa! A poche ore dalla pubblicazione di questo podcast, arriva la conferma: il mare antistante la zona di Riace Marina in località "Porto Forticchio" resta chiuso e interdetto a transito, navigazione e balneazione fino al 30 novembre 2024. Altri 4 mesi per cercare nuovi "Bronzi di Riace", dopo i 32 giorni già concessi nell'aprile scorso. Segno che qualche cosa si muove se la Capitaneria di Porto ha deciso di accettare la richiesta della Soprintendenza della Calabria. A trafug'Arte parlano quattro grandi appassionati delle antiche statue greche: Giuseppe Braghò, Daniele Castrizio, Antonella Privitera e il direttore del Museo di Reggio Calabria Fabrizio Sudano. Tutti sicuri che il mare di Riace nasconda ancora incredibili tesori.
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L'incredibile impresa di Pasquale Rotondi che insieme alla moglie Zea Bernardini, l'autista Augusto Pretelli, i custodi della Rocca di Sassocorvaro, salvarono buona parte del patrimonio artistico italiano. Per ricordare Rotondi, il Parlamento Italiano nel 2009 ha istituito con legge approvata all'unanimità il Premio internazionale Rotondi che ogni anno premia chi si è distinto nell'arte di salvare l'arte. Nel 2024 il Premio speciale per la Comunicazione è andato a Trafug'Arte - Sky Tg24.
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Nerone imperatore tiranno che incendiò Roma per costruire la Domus Aurea? E' vero o è solo propaganda degli storici del tempo al soldo dei senatori? Alla luce della scoperta di un inedito ritratto in marmo dell'imperatore dalla "barba rossa", vi racconto un "nuovo" Nerone con l'aiuto di ospiti d'eccezione come Andrea Carandini, Alfonsina Russo e Marina Mattei e la guida di massimi esperti come Alice Bonandini, Alessandro Galimberti e Fabrizio Paolucci. Perchè "Nerone non fu così cattivo come lo dipingono!"
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Un processo per stupro tenutosi nel '600. Un altro in corso a Bari per l'esportazione di due preziosi dipinti. Due processi a distanza di quattro secoli per parlare della stessa grande artista: Artemisia Gentileschi. Insieme al Procuratore Capo di Bari, a grandi esperti e storici dell'arte, vi racconto la storia della grande pittrice romana e di due suoi capolavori: la "Caritas romana" e il "suicidio di Lucrezia". Sullo sfondo le proteste di attivisti contro la spettacolarizzazione del concetto dello stupro nelle mostre italiane.
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Che fine hanno fatto i Fasti di Napoleone che abbellivano la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano? Sono stati distrutti dalle bombe del 15 agosto 1943 o sono finiti altrove? Insieme all'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, al direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina e a molti altri illustri ospiti, vi racconto la storia della più grande sala da ballo "reale" dell'Ottocento in Europa e delle sue bellissime padrone di casa, le 40 statue delle Cariatidi, rimaste mutilate per sempre e mai restaurate a perenne monito dell'orrore della guerra.
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Gli arazzi raffaelleschi di Palazzo Ducale di Mantova sono forse i più belli e meglio conservati delle serie realizzate sui cartoni disegnati da Raffaello inizialmente per la Cappella Sistina. Così belli da essere portati via da Mantova dagli austriaci nel 1866 e solo grazie al ritrovamento di documenti inoppugnabili restituiti al nostro paese alla fine della Prima guerra mondiale. Vi raccontiamo questa storia e quella del trafugamento da parte di Isabella d'Este di due arazzi originali realizzati per la Cappella Sistina e del successivo furto degli stessi da parte dei pirati tunisini.
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Abel Ferrara interpreta Michelangelo nella lettura delle poesie "Laments" di Gabriele Tinti. Un evento tenuto presso la sala dell'Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco, dove si trova l'ultima statua scolpita dal grande artista toscano fino a pochi giorni prima di morire: la Pietà Rondanini. In questo podcast, vi racconto due misteri: quello della scomparsa della statua per oltre 200 anni e quello per cui Michelangelo continuò ad accanirsi sulla statua modificandola e distruggendo una prima versione del Cristo sottostante. Ospiti lo scrittore Filippo Tuena, la presidente della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze Cristina Acidini, l'ex soprintendente del Castello Sforzesco di Milano Claudio Salsi e l'attuale soprintendente Francesca Tasso.
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"Chi ha rubato il mio tesoro?" Gollum-Quirino Principe recita per trafug'Arte i versi da lui stesso composti 50 anni fa per il Signore degli Anelli, tradotti dalla versione inglese di Tolkien. In questa puntata vi racconto l'epopea editoriale di un capolavoro che fece la fortuna della casa editrice Rusconi e la vicenda della scomparsa della cartella con i bozzetti originali delle copertine del libro, realizzati da PIero Crida. Ospiti del podcast, oltre a Principe e Crida, la scrittrice Velania La Mendola e Oronzo Cilli, organizzatore di una grande mostra su John Ronald Reuel Tolkien.
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Come sono andate veramente le cose nella vicenda del Discobolo di Mirone? A trafug'Arte, il direttore del Museo Nazionale Romano Stephane Verger racconta tutta la storia della statua, dal momento in cui fu trovata a Villa Palombara nel 1781 alla recente rivendicazione tedesca sulla proprietà della stessa, in quanto comprata da Hitler per 5 mlioni di lire. Tra gli ospiti del podcast, anche il principe Fabrizio Massimo, uno dei proprietari di Palazzo Massimo alle Colonne, dove il Discobolo fu custodito tra fine Settecento e fine Ottocento e infine Angelo Polimeno Bottai, nipote del ministro dell'Istruzione fascista Giuseppe Bottai nonché autore del libro biografico sul nonno: "Mussolini, io ti fermo".
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Una lettera di cui si erano perse le tracce da più di 70 anni, forse la più importante inviata da Gioacchino Rossini alla sua città di adozione, Bologna, per ringraziare le autorità dell'incarico di consulente perpetuo onorario del liceo musicale della città, dove il grande artista aveva studiato prima di diventare uno dei più celebri compositori dell'Ottocento. In questa puntata vi raccontiamo la storia del furto della lettera di Gioacchino Rossini e il suo rapporto di amore e odio con la città di Bologna.
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Una tempesta sorprende Cristoforo Colombo al suo ritorno in Europa. E' il febbraio del 1493. In caso di naufragio, la sua scoperta sarà stata vana. Per questo scrive una lettera che sigilla in un barile e butta in mare. Ma Colombo è un ottimo ammiraglio e fa ritorno sano e salvo sulle coste portoghesi dove, appena sbarcato, si affretta a mandare la lettera ai re spagnoli. Poi, a Roma, viene stampata in meno di dieci copie la traduzione in latino dello scritto: l'incunabolo. Oggi vi raccontiamo la storia del trafugamento dell'incunabolo di Cristoforo Colombo.
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Il giardino delle Camelie - nido d'amore del granduca Mattias De' Medici - è rimasto chiuso per moltissimi anni. Solo ora riapre, dopo un attento restauro, a piccoli gruppi di visitatori in occasioni speciali. Vi raccontiamo le storie e i segreti di quello che è considerato il primo giardino all'italiana in Europa, fortemente voluto da Eleonora di Toledo, antesignano di parchi come quelli di Versailles, del Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo e di Schonbrunn a Vienna. Luogo del cuore di artisti e scrittori come Fiodor Dostoevskij, il Marchese De Sade, Hermane Hesse e Luigi Pirandello. E vi parliamo anche del manoscritto perduto di Dino Campana, una poesia dedicata proprio al giardino di Boboli.
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Alla veneranda età di 101 anni e mezzo, Pia Ucelli di Nemi ricorda ancora quel giorno del 1944 quando arrivò la notizia dell'incendio delle navi di Nemi. Le imbarcazioni in legno di Caligola che suo padre Guido - futuro fondatore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano - era riuscito a recuperare, prosciugando il lago di Nemi. E' stata forse la più grande impresa archeologica in Italia nel Novecento. Vi raccontiamo la storia delle navi, dalla loro costruzione su ordine di Caligola fino all'incendio durante la seconda guerra mondiale. Di chi fu la colpa? Ve lo sveliamo in questa puntata di trafug'Arte, raccontandovi dettagli inediti che risolvono - grazie al lavoro di Flavio Altamura e Stefano Paolucci - un cold case di 80 anni fa.
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Un mondo intero è perduto, resta solo un piccolo reperto a ricordarlo: il Volto d'Avorio. Nel IV secolo d.C. a Roma esistevano sessanta statue di culto criso-elefantine. Di questa incredibile schiera di sculture fatte d'oro, avorio e pietre preziose non ci resta che un unico reperto al mondo, una maschera di una statua trovata sottoterra nelle campagne romane, nei pressi di Anguillara Sabazia. Potevamo perdere anche quella! Trafugata dal "re dei tombaroli" Pietro Casasanta, venduta al mercante londinese Robin Symes, è stata recuperata dai Carabinieri del Tpc e riportata in Italia. Oggi fa bella mostra di sé a Palazzo Massimo, una delle quattro sedi del Museo Nazionale romano. Andatela a vedere, ne vale la pena!
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