Эпизоды

  • Con la notte, il sole si spegne e la luna ne prende il posto, accompagnandoci nel sonno e nei sogni. Quello che accade durante la notte e nei propri sogni ha sempre ispirato e affascinato gli uomini. Non sapendo di cosa sono fatti i sogni, ci si augura un buon sonno per rialzarsi riposati e pieni di energia.

    Le frasi dolci per la buonanotte è una raccolta di citazione per augurare sogni d’oro a una persona speciale.

    La notte fa nascere varie emozioni, a volte contrastanti. La notte è scura e ci rende insicuri e paurosi, ma allo stesso tempo la luna e le stelle ci affascinano e ci ispirano. Di notte si dorme e si sogna. Non tutti si ricordano i propri sogni la mattina, ma un incubo può rovinare l’intera nottata. Per questo motivo andare a letto augurando sogni d’oro a una persona speciale ci può aiutare anche a dormire meglio. Sapendo che la persona che amiamo ci sta pensando, ci aiuta ad addormentarci sereni e tranquilli.

    Il sonno non è importante solo per vivere una vita sana, ma è fondamentale anche per vivere sereni e tranquilli con noi stessi. Per questo dormire adeguatamente e senza disturbi è fondamentale.

    Quante volte, leggendo un messaggio della buonanotte, il nostro umore è migliorato? Fai provare le stesse emozioni anche alle persone per te importanti e trova l’ispirazione con le frasi dolce della buonanotte. Invia un messaggio con immagine o senza a una persona speciale per farle sapere che è nei tuoi pensieri e forse anche nei tuoi sogni.

  • Stare bene e sentirsi bene sono due cose diverse ma complementari. Far star bene il corpo aiuta a sentirsi bene e aiuta anche a superare le giornate.

    Le frasi sul vivere bene ci ricordano di cosa ci serve per vivere bene.

    Per vivere bene c’è bisogno di un insieme piccole cose come un’alimentazione salutare, un’adeguata attività fisica e anche una sana vita sociale. Tanti piccoli fattori della vita quotidiana possono influire sul benessere generale di una persona e amici e parenti sono una parte importante per stare bene con se stessi.

    L’uomo è un animale sociale e come tale ha bisogno di socializzare e stringere i legami e questi sono una parte importante della vita di ognuno. Oltre a stringere legami, questi si devono anche curare giorno per giorno e anche un messaggio su Whatsapp può rendere felice una giornata iniziata male o far trovare il sorriso a un amico un po’ abbattuto.

    Cogli al volo l’occasione di far sapere a un amico che stai pensando a lui con una frase sul vivere bene.

  • Пропущенные эпизоды?

    Нажмите здесь, чтобы обновить ленту.

  • Alessandro Manzoni è uno dei più importanti scrittori del panorama letterario italiano e massimo esponente di quel movimento Romantico che tra il XVIII e il XIX si affaccia in Europa. Rispetto all’Illuminismo, che valutava tutto nell’ottica della ragione, il Romanticismo basa tutto sul sentimento appunto, sulla spiritualità e sulla natura, selvaggia e maestosa.

    Le frasi su Manzoni ci avvicinano a questo grande artista.

    In tutte le città, piccole o grandi che siano, si incontrano piazze o strade dedicate ad Alessandro Manzoni a dimostrazione della sua grandezza.

    Il ribelle Alessandro e l’incontro con Enrichetta

    Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785: suo padre era un nobile mentre la madre era la figlia di Cesare Beccaria (autore dell’opera “Dei Delitti e delle Pene”) e si chiamava Giulia. La donna, quando Alessandro aveva appena 7 anni, lascia Milano per scappare a Parigi con l’amante Carlo Imbonati: il piccolo viene affidato alle cure del solo padre, che iscrive il figlio a collegi religiosi dove Alessandro manifesterà tutto il suo astio nei confronti degli ambienti clericali. Egli infatti preferiva giocare a carte nei locali milanesi piuttosto che studiare, tanto che fu rimproverato persino dal grande poeta Vincenzo Monti.
    All’età di 20 anni raggiunge la madre a Parigi e qui comincia a frequentare i più importanti circoli letterari. Nel frattempo incontra Enrichetta Blondel, una giovane calvinista e nobile, sposandola nel 1808 ad appena 23 anni: sarà Enrichetta ad avviare Alessandro sulla strada della conversione al cristianesimo, all’inizio da lui stesso tanto osteggiato.

    Le principali opere di Alessandro Manzoni

    Nel 1821 il Manzoni inizia a scrivere il romanzo simbolo della sua attività letteraria, “I Promessi Sposi”, per il cui completamento ci vollero ben 20 anni. La storia dell’amore contrastato tra Renzo e Lucia si ambienta nell’Italia rurale del 1628 e, oltre alle vicende dei due giovani, la protagonista indiscussa è la Provvidenza ossia Dio che aiuta gli uomini di fede. In questo romanzo Alessandro Manzoni utilizza un italiano frutto di studio e meticolose ricerche, comprensibile da nord a sud di un Italia che ancora era in divenire. La sua passione per la lingua italiana (il Manzoni considerava perfetta quella toscana) lo ha portato a diventare prima senatore del Regno nel 1860 e poi un membro della Commissione Parlamentare sulla Lingua.
    Tra le altre opere scritte dal Manzoni si segnalano in particolare “5 Maggio”, un ode dedicata alla morte del generale Napoleone, “Inni Sacri” che decretano la totale conversione alla fede cristiana, l’“Adelchi” ambientato in epoca longobarda e “Il Conte di Carmagnola”.
    Alessandro Manzoni morì nella sua Milano nel 1873, in seguito a una meningite scatenata da una sfortunata caduta all’uscita dalla Chiesa di San Fedele.

  • La danza e il balletto sono arti antiche che hanno origine nella notte dei tempi. Sono nate con l’uomo e tutt’oggi vengono praticate in ogni parte del mondo sebbene con scopi e caratteristiche molto diverse le une dalle altre.

    Le frasi sul balletto ci parlano di questa forma d’arte espressiva e non solo.

    La necessità di esprimere le proprie emozioni agli altri con le movenze del corpo è una necessità primordiale. Nel corso dei millenni il balletto è stato codificato e dall’essere uno strumento di comunicazione indispensabile, è diventata una vera e propria arte assai raffinata. Ci sono danze che vengono fatte dai vari popoli in occasioni particolari, altre fanno parte di riti religiosi o pagani. Ogni movenza ha un significato ben preciso e serve per comunicare a chi guarda qualcosa di definito.

    Il balletto a tutti gli effetti è un linguaggio alternativo all’uso della parola che può essere compreso anche da chi ha usi e costumi differenti dai propri. Con il corpo si possono esprimere pensieri, stati d’animo e concetti sofisticati. È possibile mettersi a nudo senza avere la necessità di pronunciare alcunché e far arrivare il messaggio a tutti. Si può ballare freneticamente come nella pizzica o abbandonarsi a movenze più leggere e complesse come nella danza classica.

    La danza e il balletto sono arti supreme e nel corso degli anni sono state a loro dedicate pagine e romanzi memorabili, film indimenticabili e sublimi tele dipinte come quelle di Degas. Al balletto possono essere attribuiti significati diversi ma quello che è certo che quando si danza, non può mai mancare la musica. Solo seguendo una melodia o un ritmo ci si può muovere tenendo il tempo e sprigionare la propria energia ed eleganza. I più grandi ballerini di tutti i tempi hanno fatto del balletto la loro ragione di vita rivendicando il proprio ruolo nel mondo.

    Non sono pochi gli esperti danzatori ma anche i letterati e i poeti che hanno scritto pensieri e frasi memorabili pensando al balletto. Quest’arte sublime è grande fonte di ispirazione per chi ama mettere nero su bianco le proprie emozioni. Protagonista di grandi romanzi, il balletto occupa d sempre un posto di rilievo in testi letterari. Leggere le frasi dedicate al balletto è un po’ come ritrovarsi nel magico mondo della danza, fatto certamente di impegno e dedizione ma anche di tanta eterea bellezza.

  • Steve Jobs è stato un imprenditore di assoluto successo: fondatore di Apple, società che non ha davvero alcun bisogno di presentazioni, con le sue invenzioni ha contribuito in maniera epocale ai progressi tecnologici su scala mondiale.

    Le frasi di Steve Jobs ci ricordano il genio dietro l’imprenditore.

    Jobs è deceduto nel 2011 e ciò che più affascina del suo ricordo non sono soltanto gli eccezionali successi professionali ed imprenditoriali che è riuscito a conseguire, ma anche, anzi soprattutto, la sua storia di vita e i bellissimi insegnamenti che è riuscito a trasmettere.

    Se ci si chiede quale sia stata la vita di Jobs, non c’è fonte migliore dello splendido discorso che l’imprenditore statunitense tenne presso l’Università di Stanford, dove fu invitato per una cerimonia di proclamazione di giovani laureati.

    Nell’occasione, Jobs parlò anzitutto della sua vita, una vita che in gioventù era priva di particolari agi, ma nonostante questo la sua famiglia faceva grandi sforzi per potergli garantire gli studi.
    Studi in cui Jobs, tuttavia, non avvertiva particolare motivazione, anzi non riusciva a capire come mai i suoi genitori spendessero così tanto per fargli conseguire un titolo che non avrebbe di certo potuto garantire una svolta.
    Da questa sua consapevolezza, Jobs iniziò a seguire le sue passioni, anche laddove non vi fosse, nell’immediato, alcuna possibilità apparente di farle fruttare.
    Emblematico, da questo punto di vista, fu il corso di calligrafia, che Jobs seguì non essendo neppure iscritto, ma stimolato dall’idea di ammirare quei caratteri così belli ed armoniosi; quel corso che era apparentemente inutile gli si rivelò utilissimo molti anni dopo, quando era intento a perfezionare i suoi prodotti Apple.

    Una carriera di successi, quella di Jobs, ma anche di delusioni cocenti di cui l’imprenditore non ha mai fatto mistero, ma nonostante questo ha sempre continuato a lottare e a cercare una strada, senza mai demoralizzarsi.
    Celebre è, infine, il consiglio ai giovani ad essere “affamati e folli”, un invito a non seguire necessariamente le strade canoniche, come può essere conseguimento della laurea, candidatura ad un’azienda e successiva assunzione, ma a prendere decisioni coraggiose e magari apparentemente poco razionali.
    Come ha sottolineato lo stesso Jobs, infatti, nella vita i “cerchi” possono chiudersi soltanto dopo, di conseguenza una passione che viene coltivata pur senza la possibilità di renderla fruttuosa nell’immediato, un domani potrebbe rivelarsi utilissima.

  • Il rapporto fra gatto e topo può esser di pura rivalità, di cacciatore e prenda ma anche di profonda amicizia sia nella realtà così come nella finzione letteraria. A seguire vi proponiamo frasi su gatti e topi che autori più o meno celebri hanno dedicato a gatti e topi nel corso dei secoli. Ci sono testi che fanno riflettere e altri che sono stati scritti per destare un sorriso in chi li legge.

    I gatti sono fra gli animali domestici più amati e coccolati dalle persone. L’addomesticamento dei felini di piccola taglia è nato proprio dall’esigenza non tanto di avere una compagnia ma per riuscire a cacciare i topi che riescono a colonizzare anche gli ambienti più ostili. La coesistenza di gatti e uomini ha origini remote ed è probabile che abbia avuto inizio quando c’era la necessità di immagazzinare le scorte di grano e altri cereali per superare l’inverno. I topi avrebbero lasciato le persone senza cibo se non fossero intervenuti i gatti a cacciarli.

    Al di là degli stereotipi, nella letteratura non sempre i gatti recitano la parte dei bravi lasciando a ai topi il ruolo di cattivi. Non raramente i ruoli si rovesciano dando corpo a storie surreali ma assai accattivanti. Stesso cosa vale per testi letterari capaci di tenere incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina, alla stregua dei più appassionanti thriller di tutti i tempi. Il binomio gatti e topi sembra oramai imprescindibile. I gatti di città I gatti sono fra gli animali domestici più amati e coccolati dalle persone. L’addomesticamento dei felini di piccola taglia è nato proprio dall’esigenza non tanto di avere una compagnia ma per riuscire a cacciare i topi che riescono a colonizzare anche gli ambienti più ostili.

    La coesistenza di gatti e uomini ha origini remote ed è probabile che abbia avuto inizio quando c’era la necessità di immagazzinare le scorte di grano e altri cereali per superare l’inverno. I topi avrebbero lasciato le persone senza cibo se non fossero intervenuti i gatti a cacciarli. Al di là degli stereotipi, nella letteratura non sempre i gatti recitano la parte dei bravi lasciando a ai topi il ruolo di cattivi. Non raramente i ruoli si rovesciano dando corpo a storie surreali ma assai accattivanti. Stesso cosa vale per testi letterari capaci di tenere incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina, alla stregua dei più appassionanti thriller di tutti i tempi. Le storie e gli aforismi che hanno come protagonisti gatti e topi sono amate da grandi e piccini. Coinvolgenti al punto giusto, mettono sempre di buon umore regalando un sorriso.

    Il binomio gatti e topi sembra oramai imprescindibile sia nei testi letterari che nella vita contadina. I gatti di città che vivono esclusivamente fra le quattro mura domestiche senza la possibilità di mettere il muso fuori di casa, nel corso dell’intera esistenza non avranno probabilmente mai a che fare con un topo da cacciare mentre i gatti di campagna portano le loro numerose prede all’amico bipede come segno inequivocabile di stima e affetto. I gatti e i topi nel corso degli anni sono stati protagonisti di romanzi, di storie più o meno avvincenti, di film e finanche di cartoni animati come il celeberrimo duo Tom e Jerry.

  • Per essere madre non basta semplicemente partorire e generare la vita. La mamma deve pensare da subito che i figli non saranno mai suoi, non si tratta di persone di proprietà. I piccoli avranno bisogno di lei per molti anni, saranno al suo fianco ma poi essere madre vuol dire anche capire quando bisogna lasciar andare i propri figli per consentire loro di vivere la vita come desiderano, seguendo le loro inclinazioni ed i loro desideri.
    le frasi sull’essere madre ci parlano proprio di ciò.

    Essere madre non vuol dire soltanto partorire, cambiare pannolini e occuparsi di una nuova vita. Essere madre è soprattutto capire di poter fare qualsiasi cosa per quel piccolo esserino che ha generato. Diventare mamma significa modificare la propria vita, cambiare lo stile di vita, modificare la gestione del tempo e adattarlo alla vita dei figli. Essere madre vuol dire mutare il punto di vista verso quello che ci circonda e modificare la propria ragione di vita. Non si tratta di un cambiamento facile e deve essere gestito per cercare di godersi e viversi ogni momento di crescita del bambino in modo positivo, trasformandolo in un momento di crescita anche personale.
    Quello di una madre nei confronti dei suoi figli è indubbiamente l’amore più vero, puro e sincero. Si tratta di un sentimento eterno, infinito, destinato ad intensificarsi ad ogni piccolo grande passo del bambino prima, dell’adulto poi. Essere mamma significa imparare ad amare in modo incondizionato, smettendo di pensare soltanto a se stessi e pensando sempre prima al bene dei propri figli. Ma essere mamma vuol dire anche piangere e soffrire, stare in ansia, preoccuparsi, togliere del tempo a se stessa per dedicarlo ai figli e alle loro attività. Mesi e anni spesi a sopportare litigi, a tollerare incomprensioni e a gestire situazioni complicate, soffrendo se il proprio figlio soffre.

    Passare dall’essere semplici donne al trasformarsi in madri consente di trovare una forza e una tenacia che forse non si pensava neppure di avere. Le debolezze delle mamme sono anche il loro punto di forza più grande. Di fronte ad ogni difficoltà. anche quando queste sembreranno insuperabili, basterà guardare negli occhi il proprio figlio per trovare la grinta e superare ogni ostacolo. Diventare mamma, insomma, porta a svolgere un lavoro per il quale nessuno ci prepara, un mestiere complicato e spesso tortuoso ma che è anche quello più bello del monto.

  • Di frasi diventate celebri scritte da Michelangelo Buonarroti ce ne sono davvero tante e alcune addirittura sono entrate di diritto nel linguaggio comune. Non parlava né scriveva mai a caso Michelangelo e i suoi scritti fanno parte del patrimonio culturale mondiale. Le sue parole aprono il cuore e la mente di chi ha voglia di imparare sempre di più da coloro che hanno avuto la sorte di calcare questa terra prima di lui.

    A seguire troverete le frasi su Michelangelo.

    Michelangelo è il genio indiscusso del Rinascimento. Scultore prima di tutto ma anche grande pittore, architetto e scrittore di versi e di memorabili lettere che hanno fatto tremare papi, cardinali, re, principi e duchi. Il suo carteggio è infinito così come sono innumerevoli le frasi divenute nel corso dei secoli celebri destinate ai parenti più prossimi come al padre e ai fratelli, agli amici ma anche ai potenti del mondo di allora.
    Sfrontato con chi dall’alto governava le sorti delle genti e amorevole e gentile con le persone amate come Tommaso de’ Cavalieri e Vittoria Colonna. Ha dedicato versi indimenticabili a chi era capace di fargli battere il cuore, scrivendo al contempo parole di fuoco contro una chiesa che vedeva allontanarsi sempre di più da Cristo.

    Michelangelo ha lasciato ai posteri opere straordinarie: basta pensare al David, alla Pietà Vaticana o ai mirabili affreschi della volta e del Giudizio Universale all’interno della Cappella Sistina. Ogni cosa per lui era degna di nota e riempiva interi faldoni annotando qualsiasi cosa: dai pagamenti da riscuotere o da fare fino ai pensieri che la notte gli portava, quasi fossero un dono per le ore trascorse insonni.
    In alcuni studi di figure si continuano a leggere versi frammentari o pensieri fermati sulla carta rapidamente prima che il passare dei minuti li cancellasse per sempre. Acuto e amante degli scritti danteschi, profondo conoscitore delle Sacre Scritture e dei testi di Marsilio Ficino, Michelangelo era molto di più che un grande artista.

    Le frasi di Michelangelo estrapolate dalle lettere e dai suoi componimenti poetici continuano a meravigliare chi non lo conosce così bene. Capace di una grande ironia mischiata talvolta al sarcasmo, riusciva a scrivere versi molto profondi, in grado di far vibrare le corde più nascoste dell’animo umano. Per avere un’idea più precisa di chi fosse questo immenso artista, non è sufficiente conoscere le sue opere ma è indispensabile immergersi nella lettura dei suoi componimenti e del carteggio.

  • Gli aforismi sui viaggi sono sempre più popolari in questo periodo. Grazie al dilagare dell’utilizzo dei social, vengono sempre più utilizzati per ispirare i propri follower.

    Le frasi sui viaggi ci presentano il significato di viaggiare e fare nuove esperienze.

    Posizionate sotto foto accattivanti di luoghi straordinari, le frasi dedicate ai viaggi sono un’interessante forma di espressione incisiva e breve che cattura subito l’attenzione di chi legge. Le frasi che hanno come tema i viaggi sono sempre motivazionali e regalano belle sensazioni.
    I grandi autori del passato hanno scritto frasi straordinarie ispirate al proprio vagabondare per il mondo oppure dalla loro immaginazione che ancora oggi stupiscono per il loro essere senza tempo.

    Viaggiare è quanto di più bello ci possa essere per scoprire luoghi, persone e ci permette di scoprire la natura più profonda di sé stessi. Gli aforismi dedicati al viaggio riescono in poche parole a esprimere concetti chiari, efficaci e consentono di riflettere sull’importanza del conoscere quotidianità diverse dalle nostre.
    Le citazioni sui viaggi catturano sensazioni e instanti unici ma che rendono ogni spostamento fondamentale per la crescita personale. La condivisione delle frasi sui viaggi permette di scoprire cosa hanno pensato e provato autori, poeti e artisti celebri muovendosi da un luogo all’altro del mondo. Possiamo provare sulla nostra pelle i loro stessi desideri e le loro stesse emozioni.

    Le frasi sui viaggi a seguire sono frutto della fantasia e dell’abilità letteraria di romanzieri, artisti, poeti e tanti altri letterati. Chi è abituato a tenere la penna in mano non può non mettere nero su bianco ogni singolo pensiero. Ecco perché di aforismi sul viaggiare ce ne sono così tanti e tutti straordinariamente intensi e profondi. Alcuni aforismi dedicati al viaggiare possono essere intesi come metafora della vita. Cos’è la vita se non un avventuroso viaggio da fare a tratti da soli e a volte in compagnia? Aprendo la mente si vivono sempre le migliori esperienze, in viaggio così come durante la propria esistenza.

  • La condizione di stress si verifica nel momento in cui l’individui percepisce squilibrio tra risorse in possesso e sollecitazioni ricevute, in genere dall’esterno. La reazione, denominata appunto stress, è necessaria per cercare di ristabilire di nuovo un equilibrio interiore e tornare alla normalità.

    Le frasi sullo stress ci raccontano di questa “malattia” tipica dei giorno odierni.

    Lo stress spesso viene considerata una condizione negativa per la salute fisica e per quella mentale. Tuttavia, imparare a gestirlo aiuta sia a migliorare lo status ma permette anche di riuscire a sfruttarlo, migliorando la resa e la performance generale. Sentirsi sotto pressione può aumentare l’intelligenza, consentendo anche di sviluppare una maggiore tendenza al problem solving.

    Ogni singolo individuo è in possesso degli strumenti necessari per trasformare lo stress e sfruttarlo in modo positivo. Bisogna imparare innanzitutto capire la dose di ansia che si riesce a gestire in maniera serena senza che questa diventi prevalente. Adottando un approccio costruttivo, invece di focalizzarsi sul fatto che ci si sente stressati e che niente va come si vorrebbe, si comincia a lavorare verso le potenzialità positive che ansia, stress e pressione mentale possono dare.
    Fingere di vivere lo stress come se fosse qualcosa di entusiasmante ostentando positività aiuta a “ingannare” il cervello. L’attività cerebrale, quindi, lavorerà in modo da produrre ormoni e trasmissioni relative alla positività. A lungo andare, questa facciata e questo atteggiamento relativamente finto si trasformeranno in qualcosa di reale e concreto e lo stress sarà diventato un ricordo, lasciando spazio a vero entusiasmo.

    Lo stress deve essere subito a partire dalla tenera età, evitando di proteggere i più piccolo da esso. Imparare a gestirlo a piccole dosi, con esposizioni costanti permetterà di crescere con maggiore consapevolezza verso questa condizione. I bimbi che vivono moderate forme di stress da piccini sviluppano minori livelli di cortisolo (il cosiddetto ormone dello stress) durante la crescita. Aver passato piccole grandi difficoltà aiuta anche ad aumentare la resistenza al dolore fisico e mentale.
    Ovviamente non si deve per forza vivere ed esporsi a stress e ansia, soprattutto se si parla di bambini. Fargli sperimentare situazioni di stress aiuta anche i genitori a capire ed accettare che la vita, anche quella dei propri figli, sarà fatta di gioie e problemi e che non si potrà proteggerli da tutto. Infine, è stato ampiamente dimostrato che convivere con piccole dosi di ansia e preoccupazione, aiuta a mantenere alta la concentrazione, aumentando la resa e imparando a gestire meglio le proprie emozioni.

  • Guardate i fiori nei campi, nemmeno Salomone con tutta la sua gloria vestiva come uno di loro.
    Cosi scriveva l’evangelista Matteo e mai definizione è stata più appropriata per descrivere la bellezza, l’eleganza e la magnificenza dei fiori che si rinnovano in ogni stagione.
    Le frasi su piante e fiori ci parlano di questi gioielli della natura.

    I fiori sono forse la creazione più meravigliosa che la natura potesse inventare: colorati, sgargianti, dalle mille forme e dai profumi intensi per attirare gli insetti che hanno il compito di riprodurre la vita in un ciclo infinito.
    Ecco quindi il bianco delle pratoline, il giallo delle ginestre, il blu delle genziane, il viola delle pervinche, il rosso scarlatto dei papaveri, il rosa dei fiori di pesco in una tavolozza dove ogni sfumatura trova il suo posto e la sua funzione.
    Da questi fiori selvatici e splendidi abbiamo poi selezionato le varietà da giardino come le rose multiple, le orchidee, le gerbere, i garofani, i gigli e tante altre tipologie di fiori che oggi usiamo per abbellire le nostre case o fare un gradito regalo.
    Se ci pensiamo bene ogni momento importante della nostra vita è accompagnato dai fiori: si portano i fiori alle neomamme al momento della nascita di un bebè, le spose portano all’altare un piccolo bouquet, si regalano piante e fiori ai compleanni, agli anniversari, alla laurea e in tante altre occasioni.
    E’ bene quindi sapere che ogni fiore ha un significato preciso e scegliere di conseguenza per veicolare meglio il messaggio che vogliamo mandare ma anche per evitare figuracce.
    Gli anemoni, ad esempio, rappresentano l’attesa e sono perfetti per dire a qualcuno che ci manca. La rosa rossa (ma anche il tulipano) è una dichiarazione d’amore, quella gialla esprime gelosia, la rosa bianca significa purezza e quella rosa dolcezza.
    Il narciso indica vanità, il mughetto felicità ritrovata è quindi indicato per una guarigione o per incontri con vecchi amici.
    La strelizia esprime nobiltà, la margherita semplicità e purezza d’animo, il fior di loto è il simbolo della vita, la lavanda indica diffidenza, va quindi usata per dire a una persona cara di porre attenzione a qualcosa.
    L’ibisco esprime il colpo di fulmine e va regalato alla persona che vi ha stregato al primo sguardo, il glicine è per gli amici di vecchia data, il girasole con il suo colore giallo intenso esprime allegria e vitalità, il giglio rappresenta la purezza se bianco oppure la nobità d’animo in ogni suo altro colore. Con la gerbera possiamo comunicare la gioia di stare insieme, col garofano rosa la fedeltà e con la fresia celebriamo il fascino.
    Insomma qualunque sia l’occasione, se non troviamo le parole, possiamo esprimerci con un fiore.

  • Picasso fu uno dei più influenti artisti del ventesimo secolo. Assieme a Georges Braques diede vita al movimento del cubismo e lasciò ai posteri un’incredibile eredità artistica. Non fu solo un apprezzato pittore ma anche incisore, scultore, scenografo e ceramista.

    Le frasi su Picasso ci raccontano la vita sul pittore.

    Picasso visse 91 anni e nel corso della sua lunga esistenza ebbe modo di portare a termine un gran numero di lavori come la sua dolorosa e iconica Guernica.
    Picasso svolse un ruolo fondamentale nello sviluppare l’arte moderna e ancora oggi i suoi insegnamenti continuano a fare scuola. È un punto fermo nella storia dell’arte: da lui in poi cambierà completamente il modo di approcciarsi all’arte, soprattutto alla pittura.

    Eclettico e sempre pronto a dire la sua sulla situazione politica del momento, Picasso ha vissuto sicuramente in un’Europa martoriata dalle due guerre, insanguinata e dolorante ma non ha mai perso la sua energia creativa. Le frasi che ha pronunciato nel corso delle interviste o che ha annotato in prima persona sono diventate fonte di ispirazione non solo pere gli artisti venuti al mondo dopo di lui ma per tutti coloro che amano il mondo dell’arte.

    La creatività e Picasso sono un binomio imprescindibile. Non si può non pensare a lui come innovatore di forme e linguaggi artistici rivoluzionari e fuori dagli schemi. Sicuramente a Picasso le convenzioni stavano strette ed è impossibile definirlo con descrizioni asettiche. È molto più semplice leggere i suoi pensieri messi nero su bianco per farsi un’idea più precisa del suo carattere e del suo personalissimo modo di dar forma e corpo alle opere che hanno sconvolto il Ventesimo secolo.
    Le frasi, i motti e gli aforismi di Picasso scritti a seguire sono una grande fonte di ispirazione sia per chi si approccia adesso al mondo dell’arte, sia per chi è alla ricerca di una buona motivazione per proseguire lungo il difficile e tortuoso cammino dell’arte. Arrendersi mai: proprio Picasso ce lo ha insegnato nei momenti meno facili e più bui della propria esistenza, in un’Europa insanguinata e poco incline a dar credito agli artisti della sua epoca.

  • Il fine settimana: agognato, atteso, per alcune persone un vero punto di riferimento grazie al quale farsi forza nell’intera settimana lavorativa.
    Eh si, perché quando si parla di fine settimana non si fa semplicemente riferimento ad alcuni giorni dei canonici 7: il fine settimana è un simbolo, è un obiettivo, e soprattutto è uno stato mentale.

    Le frasi sul fine settimana ci parlano proprio di come sia importante il weekend.

    Oggi più che mai il concetto di fine settimana può essere applicato anche a giorni diversi da quelli che effettivamente corrispondono alla conclusione della “week”.
    Tantissime persone, infatti, trascorrono il fine settimana a lavorare e vivono così il loro personalissimo weekend il lunedì, oppure il martedì, il mercoledì e via discorrendo.
    In un passato non lontano il weekend era quello canonico, quindi dal venerdì sera fino alla domenica sera, in vista della ripresa del lunedì mattina, ma oggi l’enorme flessibilità del mercato del lavoro ha reso questo concetto estremamente “fluido”.

    Un’altra riflessione molto interessante sul fine settimana è inoltre quella relativa a quanta importanza gli viene soggettivamente conferita.
    Chiunque, ovviamente, ha l’esigenza di avere dei giorni liberi, di trascorrere del tempo con i propri amici e con i propri cari e di staccare la spina, ma vivere una sorta di dicotomia tra settimana lavorativa e fine settimana è un qualcosa che, per certi versi, potrebbe essere poco positivo.
    Il perché è presto detto: l’attesa eccessiva, quasi smaniosa, del weekend, potrebbe essere indice di insoddisfazione lavorativa, di scarsa passione verso ciò che si sta facendo.
    Se è senz’altro vero che i giorni liberi non possono che essere piacevoli, è vero anche che vivere come una sorta di giano bifronte, felice nel fine settimana e con lo sguardo costantemente rivolto al calendario nei giorni lavorativi, non è un qualcosa di particolarmente apprezzabile.
    È molto meglio, da questo punto di vista, cercare di costruire una vita più equilibrata, godendo di cose belle anche durante i giorni lavorativi senza ritrovarsi ad attendere il weekend che verrà.

  • Audrey Hepburn è un’icona dell’immaginario collettivo grazie alla sua bellezza ma soprattutto per la sua eleganza e lo stile senza tempo.

    Le frasi di Audrey Hepburn ci raccontano questa icona intramontabile di stile e eleganza.

    Nata nel 1929, Audrey ha un’infanzia legata a due tragici eventi, l’abbandono di suo padre e l’occupazione nazista, dalla quale scapperà per rifugiarsi in Olanda. La danza, praticata fin da quanto era bambina, le regala un fisico ed una silhouette snello ed una postura elegante e raffinata, qualità che verranno ampiamente apprezzate a Hollywood, dove la Hepburn troverà la sua strada verso il cinema, diventando una delle attrici più famose ed influenti di sempre.

    Il debutto nel film “Vacanze Romane” diventa per lei il trampolino di lancio nel mondo del cinema facendole vincere persino il “Premio Oscar” come “Miglior Attrice Protagonista”. Intorno alla metà degli anni Cinquanta Audrey Hepburn è ormai diventata una delle attrici più importanti del momento, capace di brillare anche grazie al suo stile e alla sua classe fatta di abiti dalle linee sobrie che però diventavano maestosi semplicemente perché indossati da lei. La consacrazione arriva nel 1961 con “Colazione da Tiffany”, dove l’immagine di Audrey con l’immancabile tubino nero trasformano l’attrice in icona di moda chic e raffinata. Il suo “little black dress”, ideato da Chanel nel 1926 e riprodotto dal suo sarto e amico Givencgy, si trasforma da semplice abito a must have sempre attuale. Il tubino nero, infatti, è ancora oggi il capo da avere nel guardaroba, quello perfetto per tutte le occasioni.

    Dopo una brillante carriera nel mondo del cinema, Audrey decide di ritirarsi dalle scene e vivere nella città di Roma, quella che diversi anni prima aveva segnato l’esordio sul grande schermo. Nella Capitale si dedica alla vita da casalinga, diventando una vera “donna di casa” e legando con il quartiere. Il sorriso luminoso celava la tristezza derivante dalla realtà sentimentale che la affliggeva, tanto che nel 1988 decide di diventare ambasciatrice UNICEF per dedicarsi ad aiutare ii bimbi in difficoltà tra guerra e fame, proprio come era stato per lei.
    Audrey Hepburn muore nel 1993, ma dopo quasi 30 anni il suo volto e il suo stile restano quelli di un tempo, fermi e immutabili per sempre. Del resto, l’attrice amava parlare spesso del concetto di bellezza, definendo quest’ultima come qualcosa che con il tempo è necessariamente destinato a cambiare, a sparire, a sfiorire letteralmente con l’avanzare degli anni. Diverso, invece, il discorso relativo all’eleganza. Quella è innata, ce l’hai dentro ed è di fatto l’unica bellezza capace di non sfiorire mai, di non svanire nel nulla e di restare vivida e forte anche dopo la fine della vita terrena.

  • La lettura è un viaggio low cost, un biglietto aereo all inclusive che permette di atterrare in qualsiasi città del mondo rimanendo seduti comodamente nel salotto di casa. Basta una semplice pagina per andare a New York, a Parigi, in un paesino ai confini del mondo ma anche in un mondo immaginario dove la fantasia è l’unica regola che conta.

    Le frasi sulla lettura ci raccontano della bellezza di giocare tra le righe di un libro.

    La lettura ci offre un posto dove andare, dove rifugiarci. Al pari di una preghiera silenziosa, diventa lo strumento per ritrovare se stessi oppure per mettere la prima pietra di un nuovo io. Parole che si rincorrono, disegni nascosti tra le righe: in un libro c’è tutto quello che ci serve e forse anche di più.

    Abbiamo tutti un ruolo unico e prezioso nella vita. Ma molti di noi, anche se soddisfatti, spesso si chiedono come sarebbe vivere, lavorare in un nuovo contesto o addirittura essere una persona completamente diversa. I libri ci portano oltre il nostro mondo, ci regalano la possibilità di trovare la risposta a una delle domande più strane e inafferrabili “E se?”

    I libri sono magici, basta averne uno a portata di mano per far svanire la realtà. Frasi e parole si rincorrono, modificando in un attimo la percezione dell’esistenza, strappandoci un sorriso, una piccola smorfia o un’insostenibile leggerezza del cuore. Un libro evoca mille immagini e sentimenti sconosciuti. È il porto e la tregua dalla tempesta, il rifugio che ci dà il benvenuto senza pretendere nulla in cambio. La lettura è un’attività rigenerante che rinnova la nostra energia ed eleva l’umore. Leggere regala uno scopo, aiuta a superare le difficoltà e sblocca parti di noi stessi che non sapevamo nemmeno di avere. La lettura ci fa sentire ottimisti, senza fiato, tenacemente vivi. Le storie vivono con noi, diventano una parte importante del nostro io, ci offrono un posto dove andare quando abbiamo smarrito le chiavi della nostra anima.

    La lettura ci permette di vedere la vita con gli occhi di un altro, con le sensazioni di protagonisti così diversi da noi da regalarci l’illusione di vivere mille vite insieme. Ed è proprio questo cambio di prospettiva che nutre i pensieri e ci offre la chiave per trovare nuove soluzioni. Leggere permette alla nostra mente di concentrarsi su cose diverse dalle sfide e dalle incombenze quotidiane. La lettura offre un’oasi sicura ed efficace per combattere con tenacia il pensiero negativo. Dà alla nostra mente un posto sicuro dove riposare con calma per riacquistare la forza di cui abbiamo bisogno per superare i nostri personali fantasmi. Per tutti questi motivi, e per mille altri ancora, la lettura ci fa sentire tenacemente vivi e invincibili.

  • Marilyn Monroe è indubbiamente una diva senza tempo, un’icona rimasta sempre viva nell’immaginario collettivo, simbolo di una bellezza che andava oltre la perfezione, che superava le barriere dettate da taglie e misure standard.

    Le frasi su Marilyn Monroe ci raccontano la vita di questa donna affascinante.

    Nata il 1 giugno del 1926, Marilyn si trova fin da piccola a combattere con i fantasmi di sua madre, ricoverata frequentemente per disturbi psichiatrici. Il suo vero nome era Norma Jean Baker Mortenson e la sua infanzia trascorrerà in modo travagliato, venendo trasferita da una famiglia all’altra. La sua carriera inizia per puro caso, quando comincia a lavorare come modella per una rivista.
    Da quel momento, sotto la guida del fotografo André de Denes, inizia a farsi strada a Hollywood posando per copertine e servizi fotografici pubblicati sulle riviste patinate. La volta arriva quando Norma viene notata dalla Fox che le spalanca le porte del mondo del cinema. Ad appena 20 anni divorzia, si tinge i capelli di biondo e si trasforma nella Marilyn che tutti conoscono. Cambia il suo nome e sceglie di adottare il cognome da nubile di sua mamma: Monroe.

    Marilyn diventa una star amata dal pubblico proprio per il suo modo di rappresentare una bellezza diversa dai classici canoni visti fino a quel momento. Lei è una donna semplice, la classica “ragazza della porta accanto”, fatta di una bellezza semplice, genuina, formosa e sensuale e decisamente lontana dall’aura di irraggiungibilità che circondava tutte le dive hollywoodiane.
    Suo malgrado, però, Marilyn è stata spesso associata allo stereotipo della “bionda svampita” e questo ha purtroppo ha influenzato la sua carriera. Più volte l’attrice ha dichiarato di voler recitare in ruoli diversi e drammatici soffrendo molto per la scarsa volontà dei registi nell’offrirle delle parti più serie ed impegnate.
    A causa della sua instabilità emotiva e sentimentale, Marilyn deciderà di rifugiarsi nell’alcool e nei farmaci, iniziando ad entrare ed uscire da ospedali e cliniche fino alla notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962 quando viene trovata morta a causa di un’overdose. Si trovava nella sua casa di Los Angeles e aveva appena 36 anni.

    La scomparsa prematura e la sua vita burrascosa hanno paradossalmente reso Marilyn immortale. La sua bellezza semplice, in grado di avvicinarla alle donne comuni è ancora oggi un esempio per milioni di ragazze. Il suo stile inevitabile, le curve del suo corpo ispirano stilisti di tutto il mondo nella creazione di abiti in grado di esaltare la sensualità del corpo femminile, superando i concetti legati alla taglia 42, mentre il suo sguardo resterà per sempre vivo, nonostante siano passati quasi 60 anni dalla sua morte.

  • Nella storia ci sono stati molti personaggi che si sono distinti per i loro ideali di pace, fratellanza e uguaglianza tra i popoli: Mahatma Gandhi nel corso della sua vita li ha sposati tutti, sublimandoli con un’esistenza segnata da una lotta non violenta che lo ha reso per sempre il simbolo dei pacifisti di tutto il mondo.
    Le frasi su Mahatma Gandhi ci raccontano le imprese di questa persona straordinaria.

    La nascita di Mahatma Gandhi

    Mohandas Karamchand Gandhi è stato il maggiore leader politico indiano della storia, ma sopratutto promotore di un movimento di lotta per l’indipendenza dell’India dall’Impero Britannico basato sul Satyagraha, ossia la NonViolenza.
    Mahatma Gandhi nasce a Porbandar nel 1869 e ad appena 12 anni sposa la sua coetanea Kastürbā Gāndhi, dalla quale avrà ben quattro figli.
    Laureatosi in Giurisprudenza a Londra, comincia ad esercitare la professione a Bombay: proprio per seguire un processo civile, Gandhi parte per il Sudafrica, dove resterà per quasi vent’anni. Qui Mahatma formò la sua personalità, conobbe le disuguaglianze che subivano i suoi concittadini (egli stesso conobbe sulla sua pelle la discriminazione razziale sul treno tra Pretoria e Durban) e le loro difficili condizioni di vita. Proprio in Sudafrica Mahatma Gandhi fondò quella forma di lotta non violenta per i diritti civili, trasferendola in India per protestare contro il governo britannico.

    Il movimento della Nonviolenza

    Nonostante la sua protesta non violenta, Mahatma Gandhi smuoveva le masse e, con essa, le loro menti contro gli oppositori: il culmine della resistenza si verificò in seguito all’uccisione e al ferimento di 1500 persone durante un comizio nell’aprile del 1919, su ordine del generale Dyer.
    Mahatma Gandhi molte volte fu arrestato e ogni volta, uscito di prigione, rivendicava pacificamente l’indipendenza dell’India. Fu lui a partecipare ai negoziati che porteranno alla tanto desiderata proclamazione dell’indipendanza dell’India il 15 agosto del 1947, vivendo ogni singolo momento con una profonda partecipazione spirituale che lo porterà spesso anche a digiunare.
    La nascita di due stati, il Pakistan musulmano da una parte e l’India induista dall’altra, accese la guerra tra le due fazioni, ma anche in questo caso Mahatma Gandhi promuoveva sempre la pace e la nonviolenza. All’estremista Nathuram Godje questo atteggiamento di Gandhi non piacque e il 30 gennaio del 1948 uccide Mahatma Gandhi mentre era in preghiera, interrompendo la vita di un grande uomo che ancora oggi insegna come anche le più grandi lotte possono portare a grandi risultati senza lotte e guerre, ma con la forza di forti ideali.

  • Dinnanzi alle ostilità della vita ci si può volgere dall’altra parte scappando a gambe levate oppure affrontare a testa alta ciò che più ci spiazza e spaventa, rimboccandosi le maniche.

    Le frasi sul valore del coraggio ci raccontano cosa significa avere coraggio e sconfiggere la paura.

    Il valore del coraggio sta proprio nel prendere in mano le redini della situazione e far fronte ad ogni situazione. Aver coraggio non significa non provare alcuna paura ma bensì affrontare le proprie insicurezze e i timori che talvolta ci inibiscono.
    La parola coraggio è collegata direttamente al termine cuore inteso come l’ardire di fare certe scelte e forza d’animo. Audacia e temerarietà sono sinonimi di coraggio ma ci vuole forza d’animo anche nell’affrontare situazioni emotive che ci fanno stare male.

    A volte sembra impossibile far fronte ad alcune situazioni e circostanze ed è proprio lì che si riesce a misurare il valore del coraggio che si ha dentro di sé. Non è possibile comprendere fino a che punto si è disposti a spingersi fino a quando la vita non ci mette a dura prova.
    Le situazioni che nella quotidianità dobbiamo affrontare sono numerose. Senza veli e senza filtri non è semplice mostrarsi e ci vuole coraggio anche per proporsi agli altri così come si è, con le proprie paure e fragilità. Il valore del coraggio non è solo dimostrabile mettendo in essere la propria audacia ma a volte basta davvero poco per mostrarsi forti e determinati nel fare scelte che agli altri appaiono inadeguate ma che per noi sono fondamentali.

    Chiunque può attingere alle proprie capacità per trovare il valore del coraggio. Lo abbiamo tutti e nelle situazioni peggiori possiamo dare il meglio di noi con gesti audaci. Per fortificarsi e trovare le giuste motivazioni, non c’è niente di meglio che affrontare ogni cosa a testa alta come se non avessimo paura. Leggere le frasi dedicate al valore del coraggio che celebri autori hanno messo nero su bianco è un ottimo modo per riuscire ad affrontare al meglio ogni circostanza. Basta poco a volte per sentirsi motivati e riuscire a capire quanto possa essere forte e profondo il proprio coraggio di agire.

  • Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé sono alcuni di quei letterati considerati poeti maledetti: all’elenco manca un altro grande esponente della letteratura internazionale, Edgar Allan Poe, un vero genio incompreso quando era in vita ma rivalutato solo alla sua morte.

    Le frasi su Edgar Allan Poe ci parlano di questo straordinario artista.

    La vita di Edgar Allan Poe, alla stregua delle sue opere, colpisce per la tragicità, la sofferenza e i dolori che hanno colpito Poe sino agli ultimi istanti, ancora oggi misteriosi, della sua breve vita.

    La triste vita di Edgar Allan Poe

    Edgar Allan Poe nasce a Boston nel gennaio del 1809 ma ad appena due anni i suoi genitori, due teatranti, muoiono, lasciando il piccolo Edgar alle cure di un tutore, lo zio John Allan. Il piccolo Edgar viaggia con lui in Inghilterra, frequentando una scuola le cui lezioni si svolgevano spesso all’interno di un cimitero: questa esperienza si rifletterà in seguito sulla sua produzione letteraria.
    Tornato negli Stati Uniti d’America, comincia a frequentare l’Università ma la lascia ben presto per entrare nell’esercito, con lo scopo di guadagnare qualcosa dopo aver sperperato nel gioco i soldi che gli inviava suo zio.
    Da amante della scrittura, Edgar lascia la carriera militare per fare della sua passione il suo lavoro: a quell’epoca però, nel XIX secolo, era difficile sopravvivere con la scrittura non essendoci ancora una legge sul Diritto d’Autore.

    Le sue opere più importanti

    I racconti di Edgar Allan Poe si rivelano particolari e appassionanti, seppure non gli fecero guadagnare molti soldi: in questo periodo scrive, oltre al “Tamerlano”, anche “Manoscritto trovato in una bottiglia”, “Le avventure di Gordon Pym”, “La caduta della casa degli Usher” e “I delitti della Rue Morgue” che ispirerà A.C.Doyle nella scrittura del famoso personaggio di Sherlock Holmes.
    Ad essi seguono quei racconti del terrore che hanno ispirato anche Stephen King, da “La maschera della morte rossa”, “Il gatto nero”, “Il pozzo e il pendolo” e soprattutto la poesia “Il corvo” scritta nel 1845.
    Edgar Allan Poe manifesta uno spirito instabile, fragile e tormentato e la morte per tubercolosi della moglie Virginia, sposata quando la giovane aveva appena 14 anni, peggiora la situazione.
    Edgar Allan Poe viene trovato in fin di vita a Baltimora sul marciapiede, sofferente, in stato confusionale e in condizioni di povertà. Non si conoscono i motivi reali della sua morte, sul perché si trovasse a Baltimora e indossasse laceri vesti non sue.
    Poe morì completamente solo e al suo funerale non parteciparono nemmeno dieci persone: ma purtroppo fu proprio la sua triste esistenza a portarlo a scrivere opere straordinarie che ancora oggi lasciano un segno a chiunque le legga.

  • Il concetto di leadership è citato molto spesso, nel mondo del lavoro, senza dubbio, ma anche nelle varie dinamiche relazionali e di gruppo, ma cosa significa esattamente?

    Le frasi sulla leadership ci parlano di cosa significa essere una figura di riferimento.

    In lingua inglese il verbo “to lead” significa condurre, di conseguenza il “leader” è un condottiero, è colui che prende le redini di un gruppo guidandolo verso un obiettivo, gestendo le diverse dinamiche e criticità che possono venire a presentarsi.
    Capire cosa si intenda per leadership, dunque, non è difficile, ma quest’argomento è particolarmente interessante soprattutto per una ragione: ciò che è più suggestivo, infatti, non è il chiedersi chi sia il leader, bensì come lo si diventi.

    In contesti lavorativi, militari, politici e di altro tipo ancora, il leader è semplicemente colui che occupa una posizione gerarchica superiore rispetto ad altri.
    Si presume, chiaramente, che se il leader ha raggiunto la sua posizione è perché ha avuto i suoi meriti, ma lo stato dei fatti è che, in questi casi, il leader è tale perché è prevista una struttura gerarchica ufficiale.
    Ma cosa accade, invece, se in un gruppo non ci sono gerarchie? Cosa succede se un gruppo deve raggiungere un obiettivo e tutti i suoi elementi sono al medesimo livello?
    È proprio questo l’aspetto più intrigante: in situazioni come queste, in cui tutti i membri di un gruppo sono su un livello paritario, il leader si delinea naturalmente, senza bisogno di cariche, riconoscimenti ufficiali o di strutture ben definite.

    Una domanda che viene posta molto spesso nell’ambito della psicologia sociale, e alla quale si cerca di rispondere anche tramite degli specifici studi, è appunto la seguente: come emergono i leader in un gruppo non gerarchizzato?
    Sicuramente gioca un ruolo importantissimo la personalità dei membri che lo compongono, quindi bisogna avere una propensione a prendere responsabilità, a pianificare, a fornire suggerimenti e a quant’altro possa contraddistinguere un buon leader, ma anche le dinamiche relazionali sono importantissime.
    Anche chi è un leader per natura, infatti, potrebbe di fatto non esserlo in un gruppo in cui la sua leadership non è riconosciuta, da quì possono dunque aprirsi infiniti spunti di riflessione e di analisi che rendono il concetto di leadership straordinariamente ricco di fascino.