Episodes
-
Benvenuti a un nuovo episodio del mio podcast dedicato al tema del "piano del parto".
Oggi parleremo dell'utilità di questo strumento e della diffidenza che il personale sanitario potrebbe manifestare nei confronti di chi lo utilizza, vedendolo come un segno di sfiducia.
Il motivo per cui il piano del parto è utile è che vi consente di comunicare in modo chiaro e anticipato le vostre preferenze al personale medico.
Spesso, durante il travaglio, si possono presentare situazioni impreviste o decisioni da prendere al volo.
Avere un piano del parto vi dà la possibilità di esprimere le vostre scelte e avere un ruolo attivo nel processo decisionale.
Per dare una prospettiva più ampia su questo argomento, ho condotto un sondaggio su 13.000 persone, tra mamme e operatori, in collaborazione con Unimamma.
I risultati hanno rivelato che la maggioranza delle mamme considera il piano del parto uno strumento utile per esprimere le proprie preferenze e sentirsi più coinvolte nel processo.
D'altra parte, alcuni operatori sanitari hanno espresso preoccupazione riguardo alla rigidità del piano del parto e alla sua potenziale incompatibilità con le necessità mediche che possono emergere durante il parto.
È importante trovare un equilibrio tra le preferenze delle mamme e le esigenze cliniche.
Nella parte finale dell'episodio, vorrei condividere alcune raccomandazioni personali.
Sconsiglio vivamente di scaricare a caso moduli standardizzati da internet per il piano del parto.
Ogni situazione è unica, e quindi è importante avere un piano del parto personalizzato.
Il mio primo consiglio è quello di verificare se la struttura scelta per il parto offre un ambulatorio dedicato alla stesura del piano del parto con l'ostetrica.
Questo vi permetterà di lavorare a stretto contatto con un professionista per creare un piano del parto su misura per voi.
Tuttavia, se non avete accesso a un servizio del genere, ho preparato una mini guida gratuita sul mio sito web, www.unimamma.it, che vi permetterà di "scrivere insieme a me" il vostro piano del parto.
Clicca qui per scrivere insieme a me il tuo piano del parto
È importante sottolineare che questa guida non sostituisce la consulenza con l’ostetrica, ma vi offre un punto di partenza per iniziare a pensare alle vostre preferenze per poi poterle discutere nella sede adeguata.
Ricordate che il piano del parto è uno strumento che può aiutarvi a comunicare le vostre preferenze e a sentirvi più coinvolte nel processo del parto, è un pretesto per creare una comunicazione che tenga conto dei vostri desideri e delle vostre necessità UNICHE. -
Benvenuti a questa puntata speciale del nostro podcast, in cui affrontiamo un tema estremamente delicato ma di fondamentale importanza:
La violenza ostetrica.
È un problema diffuso in tutto il mondo e non si limita solo al nostro paese.
Vogliamo iniziare facendo il punto della situazione in Italia, per comprendere appieno l'entità di questo fenomeno. Esploreremo le indagini esistenti, che ci offrono uno sguardo approfondito sulla questione.
Tuttavia, ci rendiamo conto che affrontare questo argomento può generare paura e disagio.
Pertanto, cercheremo di trattarlo con la massima delicatezza e rispetto.
Vogliamo offrire un punto di vista completo, che tenga conto non solo dei dati statistici, ma anche dell'esperienza vissuta dalle madri, dalle loro famiglie e dagli operatori sanitari coinvolti.
Vogliamo comprendere le emozioni, le paure e le difficoltà che queste persone hanno affrontato
.Per approfondire l'argomento, vi invitiamo a leggere i risultati dell'indagine condotta da UniMamma nel febbraio 2023.
Troverete ulteriori informazioni cliccando QUI
Inoltre, vogliamo dare voce a chi desidera condividere il proprio vissuto personale, sia come paziente che come operatore sanitario.
Se vuoi raccontare la tua esperienza, ti invitiamo a scriverci una mail all'indirizzo [email protected].
Sarà un modo per far sentire la tua voce e contribuire a una maggiore consapevolezza su questo tema.Ricordiamo che discutere di violenza ostetrica richiede una sensibilità particolare, quindi vi preghiamo di essere rispettosi e comprensivi.
Vogliamo creare uno spazio in cui le voci delle persone coinvolte possano essere ascoltate e comprese, nella speranza di contribuire a un cambiamento positivo. -
Missing episodes?
-
Cosa si nasconde dietro a questa continua necessità di classificare le madri come 'mamma di serie A e B' e di tranquillizzarle riguardo alla loro appartenenza alla prima categoria?
In questa puntata, esploreremo i motivi che spingono donne, madri e la società nel suo insieme a creare aspettative idealistiche sul modello di 'buona madre', mettendo al centro l'operato delle madri invece delle loro necessità.
Se anche tu ti senti imprigionata nello stereotipato podio della 'buona madre', unisciti a noi in questo episodio e lascia il tuo contributo nei commenti! -
Latte materno VS formula artificiale: come l'industria cerca di imitare la natura.
Maneggiamo con estrema cura questo tema molto delicato e divisivo, rispettose di ogni tipo di alimentazione, rispondendo a domande importanti e dovute, fondamentali per scelte consapevoli.
Il latte materno è il miglior nutrimento per il neonato?
Come viene prodotta la formula artificiale?
Quanto quest'ultima somiglia al latte materno?
anche l'allattamento artificiale dovrebbe essere "a richiesta" oppure "a orari"?
Una puntata molto interessante per tutti, genitori e non che offre nuove prospettive per comprendere la realtà che ogni giorno viviamo e che spesso, diamo per scontata. -
“Cosa ne penso dell’epidurale?
Non riesco a contare le volte in cui mi è stata rivolta questa domanda da future mamme preoccupate rispetto alla gestione del dolore durante quello che sarebbe stato il loro travaglio e parto.
Durante questa puntata, grazie alle domande di Daniela Pesce, vi racconto il mio pensiero rispetto a questo delicato tema partendo dalle origini del dolore e il suo significato fino ad arrivare all’importanza dell'epidurale, uno strumento che in alcuni casi può essere salvifico."
Non fermarti alle apparenze, ascolta la puntata fino alla fine. -
E' facile allattare?
Perchè per alcune madri l’allattamento è un'esperienza meravigliosa e gratificante e per altre un percorso doloroso e frustrante?
Perché non tutte le mamme hanno “abbastanza” latte per sfamare il loro neonato?
Rispondiamo a queste domande e, per farlo, è importante lasciare andare tutte le aspettative e preconcetti che riguardano l'allattamento al seno.
Questo ci permette di osservare la realtà dell'assistenza alle neomamme per quella che è oggi.
Ogni madre e ogni esperienza di allattamento è unica, quindi è importante affrontare il tema in modo aperto e senza giudizio.
In questa puntata molto intensa e forte, cerchiamo di sfatare la diffusa semplificazione dell'allattamento al seno, che può essere responsabile della frustrazione e del senso di inadeguatezza di molte madri che, nonostante il desiderio di farlo, non sono riuscite ad allattare al seno.
Parleremo di quali sono le strategie a breve e lungo termine per garantire a madri e bambini di riuscire a portare avanti l’allattamento in modo soddisfacente e quanto sia indispensabile che ciascuna donna possa essere adeguatamente informata per scegliere consapevolmente il modo in cui alimentare il suo bambino nel rispetto del benessere fisico e psicologico di tutti i soggetti coinvolti in questa esperienza.
Una puntata schietta e onesta con tutto quello che ogni madre vorrebbe sentirsi dire prima e durante il percorso della maternità.
Sono curiosa di sapere cosa ne pensate e cosa rispondereste a queste domande oltre che, naturalmente, i vostri commenti alla puntata.
Se vuoi scoprire di più sul mio progetto clicca qui -
Tutte noi, in gravidanza, costruiamo nella nostra mente delle aspettative sia rispetto al bambino che alla nuova vita che ci attende, e questo è un processo naturale che in qualche modo ci aiuta a familiarizzare con l’idea di genitorialità… quando però l’aspettativa può diventare un ostacolo?
Il PARTO è spesso il primo scontro con la realtà; anche quando questo va secondo le proprie aspettative rappresenta a tutti gli effetti il momento in cui si tocca con mano il vero significato della genitorialità.
Una volta superato questo primo bagno di realtà ci troviamo ad affrontare il post partum, momento delicatissimo per la donna nel quale più che mai ci si sente fragili e spesso impreparate…
Quando il cerchio torna a chiudersi per far ritrovare l‘equilibrio pre-esistente?
Quanto sarà importante scendere a compromessi con le proprie aspettative e con quelle degli altri?
Parliamone insieme in questa puntata introduttiva che aprirà un varco offrendoci nuovi spunti di riflessione e nuovi interrogativi su cosa significa diventare madri qui e oggi. -
In un paese ideale, ma non troppo, la donna viene accompagnata al parto in maniera empatica, con sincerità e in trasparenza, anche attraverso il coinvolgimento del partner.
Le viene data l’opportunità di scegliere come partorire e come nutrire il proprio bambino, senza dubbio alla luce delle evidenze scientifiche che le vengono rese disponibili in maniera comprensibile e chiara, ma mettendola in condizione di poter fare una scelta consapevole e non indotta da esigenze altre.
Tutto il supporto di cui necessita le viene offerto da personale sanitario qualificato e preparato anche sul piano psicologico di modo che l’aiuto lasci sempre e comunque lo spazio alla riflessione ed alla libera scelta. Infine viene incoraggiata, sostenuta e guidata, se crede, nel prendersi cura del suo bambino affinché disponga di strumenti e non di regole.
E quindi, il nostro è un paese per mamme?
Parliamone insieme e senza tabú, partendo dalla gravidanza e dalla sua ricerca al momento del parto, passando dalla scelta di allattare al seno e le sue sfide al rientro a casa e allo scontro con la realtà.
Consapevoli di essere alla ricerca di un equilibrio tra l’essere donna e madre, ma anche madre e compagna, madre e lavoratrice in un paese che forse… non è poi tanto per mamme.
In questo podcast troverai tutto quello che ti serve sentire per sapere di non essere sola ma al contrario, parte di una grande comunità in cui è necessario sostenersi e comprendersi, perché le tue difficoltà sono anche le nostre e insieme possiamo davvero cambiare le cose.