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Dove non c’era niente è nato Sassicaia, e poi un territorio. Dove c’era un territorio si è provato a dimenticarlo, per far nascere i Supertuscan. La libertà è la matrice alla base di questi vini dal gusto internazionale. L’assenza di ogni regola e tradizione, nel caso di Sassicaia. La presenza di regole da cui svincolarsi, nel caso dei Supertuscan nati nel Chianti. Entrambi hanno avuto come riferimento la finezza dei vini francesi, e hanno raggiunto la notorietà internazionale grazie alla critica anglosassone. Graziano Nani e Jacopo Cossater, con Priscilla Incisa della Rocchetta e Antonio Boco, percorrono questi due binari, che oggi si incontrano grazie all’identità.
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In Valpolicella si fa vino dai tempi dei tempi, ma si faceva anche tanto altro fino a qualche decennio fa. Poi è arrivato l’Amarone ed è cambiato tutto. Merito di un Recioto scappato e di un uvaggio particolare. Merito dell’appassimento, che ha raggiunto livelli tecnici altissimi, e di una generazione di produttori che ha saputo dare vita al vino giusto per i palati giusti, come a Bordeaux. Graziano Nani e Jacopo Cossater, insieme a Fiorenza Quintarelli e ad Angelo Peretti, raccontano le tappe di questa storia intensa e recente.
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Il Barolo è nato due volte. All’inizio dell’Ottocento, per mano di persone illuminate dei ceti nobili, e negli anni Settanta, grazie alla voglia di riscatto di una giovane generazione. La seconda volta è stata una rivoluzione che ha travolto le Langhe; portando qualche strappo doloroso, ma anche rendendo i produttori molto più consapevoli del proprio potenziale. Jacopo Cossater e Graziano Nani, con la produttrice Elena Penna e la giornalista Veronika Crecelius, ripercorrono la storia del Barolo fra re, contadini, conflitti e motoseghe.
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Come sono nati Barolo, Amarone della Valpolicella e Supertuscan? Quali percorsi storici, culturali ed economici li hanno portati a diventare icone riconosciute in tutto il mondo? "Vini mito" è un viaggio sonoro per rispondere a queste e molte altre domande. Attraverso le voci di Jacopo Cossater e Graziano Nani, e a quelle di diversi ospiti, tra cui produttrici vinicole, esperti e giornalisti.