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  • Dalla mescalina di Aldous Huxley al piscio di renna lisergico di Carsten Holler, l’arte contemporanea è stata profondamente affascinata dalla psichedelia. In questa puntata, che chiude la seconda stagione di ArteFatti, Costantino e Francesco ci parlano di come una caduta abbia spinto Patti Smith alla conversione, dell’inatteso legame tra la Heidi dei cartoni animati e gli incubi di Mike Kelley, di come i Velvet Underground siano figli di uno dei più visionari organisti del Novecento e di come acidi e funghetti abbiano ispirato tanti grandi artisti o li abbiano aiutati a sciogliersi un po’. ArteFatti si prende una piccola vacanza e vi augura un bellissimo trip.

    In questa puntata si parla di Aldous Huxley, Jeremy Shaw, Carsten Holler, Eleonora Brigliadori, Dan Graham, Patti Smith, Olivier Messaien, Alex Ross, Velvet Underground & Nico, Lou Reed, Laurie Anderson, Andy Warhol, Frank Zappa, The Mothers of Invention, Jim Morrison, Jack Nicholson, Julie Christie, Dennis Hopper, 13th Floor Elevators, Roky Erickson, Luke Fowler, Ken Russell, R.D. Laing, Neil Campbell, Vibracathedral Orchestra, Astral Social Club, Mike Kelley, Paul McCarthy, Heidi, Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel il Vecchio, Tadanori Yokoo, Marta Marzotto, Miles Davis, Sun Ra, Sigmar Polke, Gerhard Richter e Julian Schnabel.

  • Secondo il filosofo Bernard Stiegler, per centinaia di migliaia di anni l’umanità non ha percepito alcuna distinzione tra il mondo naturale e quello creato dalla tecnica perché la tecnica si evolveva lentamente, di pari passo con l’evoluzione umana. Ma dalla Prima rivoluzione industriale, i cambiamenti tecnologici sono diventati molto più veloci di quelli evolutivi e culturali: un fenomeno che Stiegler definisce “innovazione permanente”. Per questo, la distinzione tra il mondo naturale e quello modificato attraverso la tecnica si fa sempre più netta. È su questa perdita di prospettiva che si concentrano alcuni dei migliori artisti contemporanei, da Trevor Paglen a Cao Fei, mentre i musei si riempiono di trovate circensi come gli “artisti robot” e un grafico mediocre come Beeple diventa una celebrità grazie a un file venduto per 69 milioni di dollari.

    In questa puntata si parla di Bernard Stiegler, Mauro Corona, Fernando Botero, Igor Mitoraj, Yuk Hai, Martin Heidegger, Parker Ito, Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel il Vecchio, Pablo Picasso, Massimo Bottura, Beeple (Mike Vinkelmann), Trevor Paglen, Charles Manson, Hillary Clinton, Julian Assange, Ai-Da, Jordan Wolfson, Milton Glaser, Pinocchio, Random International, Marco Balich, Cao Fei, Nanni Moretti, Ken Russell, Massimo Gramellini, Mauro Calabresi, Peter Christopherson, David Cronenberg, Jeremy Irons, Kevin Spacey, William Burroughs, Netflix, Hal Ashby, Martin Scorsese e Alvaro Vitali.

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  • L’arte ha sempre subito il fascino della ricchezza e della sua unità di misura per eccellenza: il denaro. Passando dalla finanza quantistica di Hito Steyerl all’economia digitale del Bitcoin, e dal flusso di capitali legati al petrolio alle banconote tarocche di un falsario d’eccezione come JSG Boggs, Costantino e Francesco tracciano il percorso dell’arte contemporanea nel magnifico mondo dei soldi. E se il cesso d’oro di Maurizio Cattelan e il teschio di diamanti di Damien Hirst non entusiasmano i due conduttori, per fortuna c’è l’arte orrenda (ma estremamente redditizia) di negati di successo come Thomas Kinkade e Andrew Vicari a tirargli su il morale.

    In questa puntata si parla di Hito Steyerl, Superflex (Jakob Fenger, Rasmus Nielsen and Bjørnstjerne Christiansen), Ronald McDonald, David Cronenberg, Andrej Tarkovskij, William Burroughs, Nonna Cleofe, Maya Ying Lin, Hassan Sharif, Amanda Boetzkes, Hans Peter Feldmann, JSG Boggs, Zia Elvira, Zia Giuseppina, Zia Maria, Rick Owens, KLF (Bill Drummond e Jimmy Cauty), Pablo Picasso, Rachel Whiteread, Thomas Kinkade, Joan Didion, Frederic Edwin Church, Albert Bierstadt, David Koresh, Jim Jones, John Lennon, Donald Trump, Andrew Vicari, Damien Hirst e Maurizio Cattelan.

  • L’arte può essere un linguaggio universale, capace di mettere in contatto culture diverse e lontane tra loro, ma può anche servire a rivendicare un’identità cancellata e rimossa. Ed è per questo che spesso l’arte ha dato voce a chi è stato costretto a lasciare il proprio Paese per potersi guadagnare da vivere o per veder rispettati i propri diritti di essere umano. Dalle sanguigne performance di Tania Bruguera all’elegante visione del postcolonialismo offerta da Yinka Shonibare, fino alle commoventi intuizioni di Emily Jacir, l’arte ha raccontato in diversi modi l’esperienza della migrazione, ma Costantino e Francesco riescono a portare un po’ di leggerezza anche su un tema duro come questo, parlando del profondo legame tra Kader Attia e i formaggini e offrendo un punto di vista molto originale sulle trovate di Ai Weiwei.

    In questa puntata si parla di CAMP, Tania Bruguera, Yinka Shonibare, Massimo Bottura, William Hogart, Robert Louis Stevenson, Oscar Wilde, Okwui Enwezor, Kader Attia, Emmanuel Macron, Georges Adéagbo, Régine Cuzin, André Magnin, Harald Szeemann, Mona Hatoum, Hillary Clinton, Emily Jacir, Malala Andrialavidrazana, Danh Vo, Ai Weiwei, Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, Victor Burgin e Art & Language.

  • Nella scultura dell’antica Grecia il concetto di bellezza era strettamente legato alle proporzioni: le statue, infatti, raramente superavano in altezza i cittadini che ci passavano davanti. Eppure ancora oggi il mondo è pieno di statue smisurate, perché l’arte non hai mai smesso di confrontarsi, nel bene e nel male, con la rappresentazione fuori scala del mondo. A volte per mettere alla berlina le nostre insicurezze, altre per nasconderle dietro uno sfoggio di potenza che è molto più ridicolo delle debolezze che vorrebbe celare. Costantino e Francesco, dopo aver rivelato delle scottanti pagine del loro passato, ci offrono un’esilarante panoramica dell’arte smisurata che riempie le piazze e i musei di mezzo mondo: dalle orrende statue nordcoreane che hanno invaso l’Africa agli stronzi volanti di Paul McCarthy.

    In questa puntata si parla di Ronald Reagan, Nancy Reagan, Frank Sinatra, Kevin Spacey, Charles Ray, Francois Pinault, Ron Mueck, Harald Szeemann, Abdoulaye Wade, lo studio artistico nordcoreano Masundae, Wole Soyinka, Katharina Fritsch, Maurizio Cattelan, Robert Therrien, Jeff Koons, Ilona Staller, Frank Gehry, Kerry Hill, Paul McCarthy, Paul Klee, Urs Fischer e Fabrizio Moretti.

  • Per l’antropologo francese Marc Augé, gli alberghi (come gli aeroporti e le stazioni) sono dei non-luoghi: eterne zone di passaggio, onnipresenti nella nostra società, ma in cui non mettiamo radici. Forse, proprio per questa loro ambiguità, gli alberghi non hanno mai smesso di stimolare artisti e teorici come David Hockney, Sophie Calle e Beatriz Colomina. Una puntata sorprendente, in cui scopriremo le rivoluzionarie teorie di Costantino sulla ceretta per naso e orecchie, il rapporto tra non-luogo e non-cazzo nella filosofia di Francesco, un’inedita e struggente storia di Massimo Gramellini e la cronaca di una notte da incubo all’Hangar Bicocca, tra dentifrici allucinogeni e letti semoventi.


    In questa puntata si parla di Marc Augé, Hans Ulrich Obrist, Maurizio Cattelan, Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Gilbert & George, Felix Gonzalez-Torres, Lawrence Wiener, Rikrit Tiravanija, Otto Muhl, Michelangelo Pistoletto, On Kawara, Fischli und Weiss, Banksy, Caravaggio, Claude Monet, Hiroshi Sugimoto, Tadao Ando, James Turrell, Charles Ray, Beatriz Colomina, Zadie Smith, Toni Morrison, Andrea Fraser, Sophie Calle, Carsten Höller, David Hockney, Massimo Gramellini, Walid Raad, Hans Haake, Naeem Mohaiemen, Kerry Hill, Geoffrey Bawa e Hauser & Wirth.

  • Nel 1977, il critico Douglas Crimp organizza a New York “Pictures”, una mostra che darà voce ad artisti post-ideologici come Jack Goldstein, Sherrie Levine e Robert Longo. In breve tempo, nella scena dell’arte contemporanea americana, emergono altri artisti con ispirazioni simili: Louise Lawler, Sarah Charlesworth, Richard Prince e Cindy Sherman. Ad accomunarli c’è il loro interesse per l’immagine fotografica e pubblicitaria: tutti troppo giovani per aver vissuto l’attivismo degli anni ’60, troppo disillusi per cadere nella seducente trappola del consumismo. Nel 2009, saranno consacrati al Metropolitan Museum di New York nella mostra “The Pictures generation”.

    In questa puntata si parla di Douglas Crimp, Troy Brauntuch, Jack Goldstein, Sherrie Levine, Robert Longo, Philip Smith, Barbara Krueger, Elizabeth Taylor, Montgomery Clift, Sherrie Levine, Walker Evans, Marcel Duchamp, Lilli Gruber, Elaine Sturtevant, Louise Lawler, Hans Haacke, Benjamin Buchloh, On Kawara, Cindy Sherman, David Robbins, Julian Schnabel, William Gibson, Justin Trudeau, Diana Ross, Angela Merkel, Emmet Miller, Nick Tosches, Bob Dylan, Van Halen, Pete Molinari, Maria Goretti, Giordano Bruno Guerri, Jack Goldstein, Sarah Charlesworth, John Baldessari, David Salle, Francis Picabia, Peter Arno, Mickey Rourke, Mary Boone, Leo Castelli, Richard Prince, Clint Eastwood, Brooke Shields, Garry Gross, Alfred Stieglitz, Stefan Edlis, Gloria Guida, Lilli Carati e Greta Thunberg.

  • Il Turner Prize è uno dei premi più significativi nella scena internazionale dell’arte contemporanea. Dal 1984, viene assegnato agli artisti britannici più interessanti e dirompenti e ogni sua edizione è stata segnata da qualche forma di provocazione. E anche nel 2021, il Turner Prize ha mantenuto fede al suo spirito provocatorio, candidando non degli artisti in senso stretto, ma cinque collettivi di attivisti politici che, fino a ieri, non avremmo mai pensato di vedere esposti nei musei: Array Collective, B.O.S.S., Cooking Sections, Gentle/Radical e Art Work Project.

    In questa puntata si parla di Martin Creed, Chris Ofili, Art & Language, Otolith, Forensic Architecture, Assemble, Array Collective, Michel Houellebecq, Maneskin, B.O.S.S. (Black Obsidian Sound System), Cory Arcangel, Fiorello, Jade Montserrat, Anthony d’Offay, Steve McQueen, Cooking Sections (Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe), Henry Kissinger, Deng Xiaoping, Slobodan Milosevic, Mauro Uliassi, Greta Thunberg, CAMP, RAQS Media Collective, Gentle/Radical, Jack Smith, Project Art Works, Franco Basaglia, ruangrupa, Alex Farquharson, Aaron Cezar, Kim McAleese, Russell Tovey, Zoé Whitley e Todd Solondz.

  • L’architettura moderna è nata nella Vienna cosmopolita di fine ’800 per rispondere al bisogno di ambienti che rispettassero i nuovi standard sanitari richiesti dai medici: spazi ampi, più luce e migliore areazione. Oggi, mentre ci lasciamo lentamente alle spalle una lunga pandemia, il legame tra architettura, salute e stile di vita è tornato a essere un tema cruciale. Costantino e Francesco ci raccontano una storia laterale dell’architettura contemporanea, parlando di anarchitetti batterici come Gordon Matta-Clark e archistar mancati come gli italiani di Archizoom, dell’architettura senza architetti di Yona Friedman e dell’architettura per i poveri promossa da Hassan Fathy e Laurie Baker.

    In questa puntata si parla di Sigmund Freud, Egon Schiele, Arnold Schönberg, Beatriz Colomina, Josef Hoffman, Adolf Loos, Gordon Matta-Clark, Mark Wigley, Holly Solomon, Roberto Matta, Benjamin Ward Richardson, Ludwig Mies van der Rohe, Gunter Sachs, John Zorn, Luis Barragán, Jill Magid, Rolf Fehlbaum, Federica Zanco, Harald Szeemann, Laurie Baker, Josef Albers, Anni Albers, Banksy, Kaws, Takashi Murakami, John Hilliard, Hassan Fathy, Superstudio, Archizoom, Poltronova, Ufo, Gianni Pettena, Rem Koolhaas, Mario Dezzi Bardeschi, Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Rachel Whiteread, Bruce Nauman, Sant’Agostino, Yona Friedman, Toni Negri, Renzo Piano, Richard Rogers, Minecraft, Bernard Rudofsky e Jeff Wall.

  • “Bisogna sempre essere se stessi, a ogni costo. È la forma più alta di moralità.” Questa frase di Candy Darling, icona transgender della Factory di Andy Warhol, morta a soli 29 anni, è la chiave che ci aiuta a comprendere l’arte creata nel pieno dell’esplosione dell’Aids, anni eccezionali e tormentati, anni in cui essere omosessuale voleva dire essere considerato un untore. In questa puntata, Costantino e Francesco raccontano la vita e le opere di artisti che hanno rivendicato, a costo della propria vita, la libertà di essere se stessi. Da Jack Smith a Robert Mapplethorpe, da Derek Jarman a Félix González-Torres.

    In questa puntata si parla di Candy Darling, Jack Smith, Cindy Sherman, John Waters, David Lynch, Maria Montez, Jonas Mekas, Robert Mapplethorpe, Antonio Canova, Dracula, Patti Smith, Sam Wagstaff, Mick Jagger, Rainer Werner Fassbinder, Michel Foucault, Peter Hujar, Richard Avedon, Susan Sontag, William Burroughs, Sylvester, The Cockettes, David Wojnarowicz, Félix González-Torres, Ross Laycock, General Idea (Felix Partz, Jorge Zontal, AA Bronson), Tom Cruise, Robert Indiana, Caspar David Friedrich, Keith Haring, Elio Fiorucci, Salvatore Ala, Vincent van Gogh, Hans Haacke, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol, Paul Morrissey, Paul Thek, Rudi Fuchs, Pontus Hultén, Harald Szeemann, Derek Jarman, Ken Russell, Sex Pistol, Thorbbing Gristle, The Smiths, Jack Birkett (Orlando), Caravaggio, Tilda Swinton, Apichatpong Weerasethakul, Friedrich Nietzche, Diamanda Galás e Phillip-Dimitri Galás.

  • Quando all’arte contemporanea non bastano più le installazioni o le fotografie, il corpo diventa l’ultima frontiera. Dalle performance sadomaso degli azionisti viennesi alla brutale manicure di Valie Export, dalle favolose trasformazioni di Leigh Bowery allo stunt-man esistenziale Chris Burden, dall’arte antipatriarcale di Ana Mendieta a quella facilona di Frida Kahlo: nella body art, buon sangue non mente.
    Costantino, l’Henry Kissinger della Maremma, spiega il concetto di “stato climatico interiore” (che non ha capito neanche lui), mentre Francesco racconta la riscoperta di un antico piacere all’indomani di un miracoloso intervento alla prostata. E, nel finale, una corposa rivelazione per tutti i fan di ArteFatti.

    In questa puntata si parla di Umberto Galimberti, Günther Brus, Otto Muehl, Rudolf Schwarzkogler, Hermann Nitsch, Egon Schiele, Gustav Klimt, Chuck Close, Adolf Loos, Sifgmund Freud, Ludwig Wittgenstein, Banksy, Henry Kissinger, Gerry Scotti, Carmelo Bene, Dario Cecchini, Justice Yeldham, Valie Export, Gina Pane, Marina Abramović, Slobodan Milošević, Carolee Schneemann, Robert Morris, Claes Oldenburg, Sabina Ciuffini, Mike Bongiorno, Donald Judd, Walter De Maria, Paula Cooper, Holly Solomon, Marian Goodman, Yoda, Midnight Cowboy, Madame Claude, Ana Mendieta, Fidel Castro, Sara Ann Otten, Carl Andre, O.J. Simpson, Frida Kahlo, David Alfaro Siqueros, Leon Trotsky, Leigh Bowery, Alberto Angela, Colonnello Bernacca, Damien Hirst, Alexander McQueen, Anthony d’Offay, Paolina Borghese, Nicola Bateman, Lucian Freud, Chris Burden e Tino Sehgal.

  • L’arte contemporanea e la spiritualità hanno più punti in comune di quanto non si creda. In fin dei conti, gli spazi bianchi e silenziosi delle gallerie e dei musei ricordano sempre più la sacralità di un tempio e molti artisti hanno fatto il possibile per creare attorno a sé una vera e propria aura mistica. Costantino e Francesco parlano di asceti come John McCracker e Agnes Martin, di sciamani come Joseph Beuys e James Lee Byers e di artisti contemplativi come James Turrell e Hilma Af Klint. Inoltre, conosceremo Desirée, la cagnolina di Francesco, massima esperta
    di reincarnazione.
    In questa puntata si parla di Bruce Nauman, John McCracken, Stanley Kubrick,
    Arthur C. Clarke, David Zwirner, James Hayward, Desirée (detta Desi), James
    Turrell, Pippo Baudo, Giambattista Tiepolo, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio,
    James Lee Byars, Harald Szeemann, Joseph Beuys, Ötzi, Arlecchino, Pulcinella,
    Gino De Dominicis, Urvasi, Gilgamesh, The Blues Brothers, Kenneth Anger,
    Lucifero, Louise Bourgeois, Martin Scorsese, David Lynch, Hilma Af Klint,
    Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Vasilij Kandinskij, Kenneth Noland,
    Wojciech Fangor, Ugo Rondinone, On Kawara, Agnes Martin, Ralph Waldo
    Emerson, Henry David Thoreau, Walt Whitman e Richard Tuttle.

  • La parola può essere uno slogan pubblicitario, un grido politico ma anche un’immagine. In questa puntata, Costantino e Francesco mettono a confronto il serioso Joseph Kosuth e il giocoso Lawrence Wiener, ci spiegano come fare arte fotocopiando un vocabolario e parlano dei neon logorroici di Maurizio Nannucci, di come un marchio di moda si è appropriato dello stile di Barbara Kruger e di quanto Jenny Holzer terrorizzasse i galleristi. Infine, Francesco ci propone la sua distinzione tra artisti-mattone e artisti-colonna e cerca di far luce su uno dei più grandi gialli del nostro tempo: Costantino è davvero stitico o ha solo un bagno deprimente?

    In questa puntata si parla di Joseph Kosuth, Ferdinand de Saussure, Ludwig Wittgenstein, Dawn French, Jennifer Saunders, Jacopo da Pontormo, Lawrence Wiener, Tino Sehgal, Maurizio Nannucci, Bruce Nauman, Kerry Hill, Geoffrey Bawa, Sophie Calle, Barbara Kruger, Guerrilla Girls, Cartesio, Jenny Holzer, Helmut Lang, Glenn Ligon, Okwui Enwezor, The Harlem Six, Robert Barry, Richard Prince, Hito Steyerl e Alberto Manzi.

  • Può un proiettile cambiare la storia dell’arte? Sì, se se lo becca Andy Warhol. Dopo aver rischiato di morire per mano della scrittrice Valerie Solanas, infatti, Warhol cambia completamente stile, nell’arte e nella vita. Non si circonda più di artisti derelitti, ma di gente di successo e il tema della morte sparisce dalle sue opere. Ma la morte può essere sinonimo di denuncia, come nel caso di Black Lives Matter e delle opere di artisti com Arthur Jafa e Teresa Margolles. O aprire varchi su altri mondi, come nell’arte di Apichatpong “Joe” Weerasethakul. Infine, Costantino e Francesco ci spiegano perché una vespa può essere molto più letale di uno squalo.

    In questa puntata si parla di Andrej Tarkovskij, Andy Warhol, Valerie Solanas, Richard Nixon, Mao Tse-Tung, Ronald Reagan, Jean-Michel Basquiat, Francesco Clemente, Jed Johnson, Candy Darling, James Dean, Salvador Dalí, Dorothy Pobder, Matteo Salvini, Alexandre Iolas, Leonardo da Vinci, Arthur Jafa, Steve McQueen, Santiago Sierra, Achille Mbembe, Michel Foucault, Teresa Margolles, Laszlo Thot, Michelangelo Buonarroti, Paolo Bonolis, Damien Hirst, Maurizio Cattelan, Marlene Dumas, Francisco Goya, Agnolo Bronzino, Mohammed Bouyeri, Theo van Gogh, Apichatpong “Joe” Weerasethakul e Tacita Dean.

  • Nel 2020 ArtReview li ha inseriti tra le 100 figure più importanti del mondo dell’arte. Sono Priyanka e Prateek Raja, la coppia che nel 2009 ha fondato a Calcutta Experimenter, una delle gallerie più stimolanti della scena internazionale. Costantino e Francesco ci parlano della filosofia di questi due galleristi e degli artisti che rappresentano. Ma se Costantino è un loro fan, Francesco non nasconde qualche perplessità, anche se entrambi sono d’accordo su un punto: gli artisti e i galleristi italiani avrebbero solo da imparare.

    In questa puntata si parla di Priyanka Raja, Prateek Raja, Naeem Mohaiemen, Salvador Allende, Augusto Pinochet, Inti-Illimani, Susan Buck-Morss, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, CAMP (Shaina Anand, Ashok Sukumaran), RAQS Media Collective (Jeebesh Bagchi, Monica Narula and Shuddhabrata Sengupta), Banksy, Ai Weiwei, Sohrab Hura, Samson Young, Edvard Munch e Bani Abidi

  • Nell’arte la parola acqua ha sempre fatto rima con viaggio. Stavolta, però, il viaggio è burrascoso, perché Costantino e Francesco si scontrano sull’americana Roni Horn e la scoperta dell’acqua calda, su polli e balene, sul ruolo di Willy il Coyote nell’arte concettuale e sulla doppia vita del padre di William Turner: William Gayone Turner. Infine, dei prestigiosi ospiti si uniscono al cast di ArteFatti: due dei maggiori critici di design al mondo, amici intimi di Francesco Bonami.

    In questa puntata si parla di Roni Horn, Bas Jan Ader, Thierry De Cordier, Hiroshi Sugimoto, Gordon Matta-Clark, Simon Starling, Willy il Coyote, Fabrizio Plessi, Claudio Monteverdi, Luigi Tenco, Peter Fend, Colin De Land, Andrea Fraser, Cady Noland, Rob Scholte, Tacita Dean, William Turner, William Gayone Turner, Mike Leigh, Nanni Moretti, Guy Bourdin, Vaginal Davis, Gustave Moreau, Thomas Chippendale, Laura Ashley, Antonio Citterio, Dan Graham, Donald Judd, Gerrit Rietveld e Gio Ponti

  • Dai tempi del Vietnam, la guerra ha abbandonato le trincee e si è riversata in tv. Ma se tra eserciti e media non c’è più distinzione, come possiamo fidarci dell’informazione? Costantino e Francesco ci spiegano che sul filo spinato che divide realtà e finzione vivono alcune delle voci più interessanti dell’arte contemporanea, ma anche il personaggio più amato da chi di arte non ne capisce assolutamente nulla: Banksy.

    In questa puntata si parla di Buffy Sainte-Marie, Francisco Goya, Ernest Meissonier, Régis Debray, Martha Rosler, Harun Farocki, Robert Capa, Phil Collins, Marina Abramović, Hans Haacke, Hito Steyerl, Marco Travaglio, Trevor Paglen, Walid Raad, Akram Zaatari, Bernard Khoury, David Mamet, Bernard Stiegler, Banksy, Ezio Greggio, Tracey Rose, Fernando Botero, Igor Mitoraj, Lucio Fontana, Pablo Picasso e Tony Shafrazi

  • Da quando Marcel Duchamp ha ribaltato un orinatoio e l’ha piazzato in una mostra, i musei e le gallerie sono diventati dei supermercati in cui si possono trovare oggetti di uso comune, lattine di birra e cibi di ogni tipo. In questa puntata Costantino e Francesco ci dicono che ruolo ha il Pad Thai nell’arte contemporanea, esplorano il rapporto tra artisti italiani e ferramenta e ci spiegano perché non dovremmo mai fidarci di un sacchetto di patatine.

    In questa puntata si parla di Willem de Kooning, Jasper Johns, Leo Castelli, Marcel Duchamp, Jean Arp, Brian Eno, Pierre Pinoncelli, Sherrie Levine, Andrea Fraser, Nicolas Bourriaud, Ralph Fiennes, Rirkrit Tiravanija, Dan Graham, Tino Sehgal, Maurizio Cattelan, Jorge Pardo, Donald Trump, Darren Bader, Andreas Gursky, Wayne Thiebaud, James Rosenquist, Man Ray, Claes Oldenburg, Gabriel Orozco, Piero Manzoni, Mario Merz, Jannis Kounellis, Michelangelo e Lawrence Abu Hamdan

  • Partendo dall’“Origine del mondo” di Courbet e dallo “Studio di un culo” di Vallotton, Costantino e Francesco mettono a confronto i loro inconciliabili punti di vista su arte e sesso. Una puntata che fa luce su questioni delicate come: c’è una relazione tra il collezionismo di Costantino e il suo calo del desiderio? Che cosa c’entra la pornografia con il crollo del comunismo? E, soprattutto, i delfini ce l’hanno la prostata?

    In questa puntata di parla di Gustave Courbet, Félix Vallotton, Michael E. Smith, William E. Jones, Luca Guadagnino, Sarah Lucas, Richard Hawkins, Gary Indiana, Carroll Dunham, Lena Dunham, Laurie Simmons, Andy Warhol, Halston, Victor Hugo, Andrea Fraser, Zanele Muholi, Anne Imhof, Tracey Emin, Lydia Silvestri, Monica Bonvicini, Giulia Crispiani, Jane Fonda, Vito Acconci, Louis C.K. e Salvador Dalí.

  • In questa prima puntata, Costantino e Francesco parlano dell’arte meno artefatta che ci sia: l’Outsider Art, l’arte di chi vive ai margini della società e della cultura, oltre i confini - geografici e mentali - della “normalità”. Storie di persone messe a dura prova dalla vita che nell’arte hanno cercato il proprio riscatto, cadendo il più delle volte nelle trappole di artisti e critici molto più furbi di loro.

    In questa puntata si parla di Jean Dubuffet, Roger Cardinal, Henry Darger, Judith Scott, Esko Männikkö, Alfred Wallis, Ben Nicholson, Christopher Wood, Clementine Hunter, Guo Fengyi, Antonio Ligabue e Carlo Zinelli.