Episódios
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Negli ultimi decenni siamo abituati a pensare all’emigrazione da Sud a Nord. Ma c’è stata un’epoca in cui gli italiani partivano verso il sud, verso l’Africa, in particolare verso le colonie in Eritrea e in Etiopia. “Le invisibili”, il nuovo libro di Elena Rausa, racconta una storia corale che fa riemergere un pezzo della Storia del nostro Paese che spesso tendiamo a rimuovere.
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Origliando le conversazioni in coda negli uffici pubblici o nei bar la giornalista Irene Soave ha scoperto che parliamo sempre di lavoro. Ma perché? Perché in Italia - più che in altri Paesi - esiste ancora un problema legato all’occupazione: se una volta il tema era la disoccupazione, oggi questa sembra quasi sparita perché per mantenere una famiglia c’è bisogno di due stipendi e due lavori. Ma di che tipo di lavori si tratta? E quanto, per le donne, è più difficile conciliare lavoro e famiglia? “Lo statuto delle lavoratrici” è un’indagine sentimentale sullo stato del lavoro delle donne in Italia.
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Estão a faltar episódios?
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Una boutique romana, un giro di clienti che entrano ed escono dai camerini per provare vestiti e accessori, il mito della bellezza come passepartout per la felicità e alcune voci - false - che iniziano a circolare e che nessuno riesce a fermare. “La reputazione”, il nuovo libro di Ilaria Gaspari, racconta la nascita e l’inarrestabile corsa della calunnia.
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Un paesino affacciato sul mare, una donna misteriosa che nessuno ha mai capito fino in fondo e una avvocatessa che decide di saperne di più sulla sua strana morte.
Nel suo nuovo libro “Chi dice e chi tace” Chiara Valerio ci porta nell’Italia di provincia degli ‘90. -
“Il posto” di Annie Ernaux, “Lezioni di tenebra” di Helena Janeczek, “Lincoln nel Bardo” di George Saunders, “Primavera silenziosa” di Rachel Carson e “Il fungo alla fine del mondo” di Anna Tsing: questi sono i cinque libri che secondo Paolo Giordano possono salvare il mondo. Lo scrittore ne ha parlato con Silvia Nucini durante un incontro del Festival Chora Volume 1 che si è svolto a Milano dal 16 al 18 febbraio.
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Un libro di successo che diventa un film, una scrittrice che incontra l’attrice che la interpreta sul grande schermo. La prima è Melissa, la seconda è Clara. Clara era bellissima, aveva una promettente carriera cinematografica davanti, ma ha perso tutto, soprattutto ha perso tutti i suoi soldi. “Follow the money”, si dice in gergo giornalistico. E in nel libro “Storia dei miei soldi” Melissa Panarello mette in fila i movimenti del conto corrente di Clara per ricostruirne la storia. Perché quello che facciamo dei nostri guadagni racconta molto di noi stessi.
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Achille è convinto che i legami famigliari siano come tutti gli altri: ci si vede solo se ci va. Così, non parla con sua figlia Ilaria da sette anni. Ilaria inizia allora un’indagine famigliare e sentimentale per capire le ragioni di questa sparizione. E organizza un match di boxe per rivederlo sul ring.
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Che succede, dopo la nostra morte, alle vite di chi amiamo? Il romanzo d’esordio di Emanuele Aldrovandi, “Il nostro grande niente”, gira tutto intorno a questa domanda: il protagonista è un giovane uomo di 30 anni che muore poco prima del suo matrimonio, ma che continua a guardare la vita della sua ex futura moglie. Una vita in cui lui, a poco a poco, viene sostituito.
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Mina e suo padre hanno qualcosa in comune: lui, anni prima, era emigrato dal Marocco in Italia, lei, adesso, è partita per Londra.
Sono entrambi persone che hanno sradicato le proprie radici, ma a quelle terre continuano in qualche modo ad appartenere. Quando il padre muore, Mina lascia la sua vita londinese, la sua amica Liz e una carriera da inseguire e torna in Italia ritrovando quel che resta della sua famiglia e il bar “Tangerinn”, che suo padre gestiva e che dà il titolo al libro di Emanuela Anechoum. -
“Cuore nero”, il nuovo romanzo di Silvia Avallone è una storia piena di sentimenti difficili: c’è una donna che ha passato molti anni in carcere e c’è un uomo in fuga dai suoi demoni. I due si incontrano nel luogo che entrambi hanno scelto come rifugio da un futuro in cui non credono più: un piccolo borgo sulle Alpi piemontesi.
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Conta di più la nostra storia o la nostra geografia? E quanto sono profonde le radici che ci legano ai nostri luoghi d’origine anche quando siamo ormai scappati lontano? Le radici di Alma, protagonista dell’omonimo romanzo di Federica Manzon, affondano sotto le strade di Trieste, una città di frontiera che metterà Alma davanti a questo confine inafferrabile tra l’infanzia e l’età adulta, la famiglia e la libertà, l’eredità del padre e un futuro tutto da inventare.
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Quando aveva iniziato a scrivere “Dare la vita”, Michela Murgia pensava di avere ancora sei mesi da vivere. Invece ha dovuto scriverlo in sole sei settimane. Ma quelli della famiglia e della maternità erano per la scrittrice temi fondamentali, come dimostra il fatto che a curare questo libro postumo sia stato uno dei suoi figli d’anima, Alessandro Giammei, che in questa intervista racconta che eredità ci ha lasciatoi Michela Murgia.
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“Non ti manchi mai la gioia” è un augurio e il titolo del nuovo saggio di Vito Mancuso. Ma come si può ottenere questa gioia? Non grazie alla fortuna, né al caso - sostiene il teologo intervistato in questa puntata - quanto piuttosto al lavoro che ognuno di noi deve fare, liberandosi lungo il percorso dalla sfiducia e dalla tentazione di mettersi al centro di tutto.
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“Ho mangiato troppa carne” è la storia di un uomo che ha amato mangiare di tutto, che ha fatto del cibo la sua passione e la sua professione e che a un certo punto si è fermato un momento per cercare di capire quali sono le motivazioni per cui mangiamo così tanta carne, e quali sono le conseguenze di questo consumo smodato. Lorenzo Biagiarelli ci pone davanti a una domanda difficile: gli animali sono tutti uguali?
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Nell'agosto del 1997, sulle montagne dell'Abruzzo, due ragazze furono uccise da un pastore, mentre una terza riuscì a sopravvivere. Di quella vicenda parlò tutta l’Italia, ma gli abitanti del posto voltarono pagina rapidamente, forse per non doversi ricredere sul loro luogo di origine che avevano sempre visto come un posto sicuro. Parte da qui il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio dal titolo “L’età fragile”, in cui donne - una madre e una figlia - si ritrovano accomunate da una violenza.
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Due ragazzine per le strade di Palermo nel 1600: una è Rosalia Sinibaldi, che diventerà santa e patrona della città. L’altra è Vincenza, detta Viciuzza, in fuga da una violenza e da una madre che non si occupa di lei. Nella vita di Viciuzza, però, arriva un’altra “madre”: la pittrice Sofonisba Anguissola, che la educa, e le permette di diventare una donna capace di organizzare un movimento che sarà quasi rivoluzionario in una Palermo distrutta dalla politica, dalla fame e dalla peste. Con il suo libro “La Santuzza è una rosa” Giuseppina Torregrossa ci porta alle origini del culto di Santa Rosalia.
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Quello che sta passando Antonia, detta Toni, non è un bel momento: ha perso sua madre, si è separata dal padre di sua figlia, sente sulle sue spalle la stanchezza. È in situazioni così che rischiamo di sbroccare, e Antonia sbrocca: davanti a una platea di bambini dice che Babbo Natale non esiste. Con il suo nuovo romanzo “I sorrisi non fanno rumore”, Enrica Tesio ci porta nelle nevrosi materne, nella solitudine di tutti e nei sentimenti che sono sempre imprevedibili.
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Spinte da un desiderio fortissimo, le ragazze iraniane stanno compiendo una rivoluzione nel loro Paese: vogliono riprendersi la propria libertà, anche a costo di rischiare la vita, come è successo ad alcune di loro. Barbara Stefanelli ha raccolto nel libro “Love harder” le loro storie.
Il brano contenuto in questo episodio è "Baraye" di Shervin Hajipour, ascoltabile su Spotify. -
Undici racconti che hanno una voce narrante femminile. È la voce di Veronica Raimo, che ha raccolto storie scritte in anni diversi per ripercorrere il percorso della sua scrittura, un percorso fatto di inciampi e di mutamenti. In “La vita è breve, eccetera” si ride, si guarda indietro, si guarda avanti, ci si riconosce.
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Due fratelli che assomigliano a due alberi: Alfredo e Luigi, l’abete e il larice. Li unisce una casa che hanno ereditato, una rabbia profonda e il modo con cui dimenticarla. Li divide molto di più. Paolo Cognetti ci accompagna ancora una volta in montagna con il suo nuovo libro “Giù nella valle”.
Il brano iniziale è "Nebraska" di Bruce Springsteen, tratto dall'omonimo album pubblicato nel 1982, ascoltabile su Spotify. - Mostrar mais