Episoder
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L'ambiente naturale offre una serie di stimoli molto interessanti per la crescita delle bambine e dei bambini come le variazioni di temperatura, di umidità, profumi tipici di diversi ambienti che cambiano durante le diverse stagioni. Come è buono l'odore della pioggia sulla terra, e il profumo delle mattine di primavera? L'odore del mare, il silenzio profondo di una nevicata.
Sono tutte cose che si scrivono nei nostri sensi e se abbiamo l'opportunità di viverle fin da piccoli ci segnano nel profondo.
Impariamo molte cose passeggiando, toccando un tronco, sentendo l'erba sotto i nostri piedi o la sabbia o le rocce. Impariamo anche molte parole, perché ce le dicono mamma e papà mentre viviamo il nostro contatto con la natura.
È liscio, è ruvido, è freddo, caldo, morbido… impariamo anche l'originalità e tutte le particolarità.
E anche se le cose della natura le vediamo dal passeggino in qualche modo ci stimolano perché sono ogni volta diverse e nuove.
Buon ascolto! -
l bambini e bambine, soprattutto quando sono molto piccoli, hanno bisogno di avere una routine, ossia una certa regolarità negli orari della giornata e di alcuni rituali nei gesti e nei comportamenti di chi si prende cura di loro.
I rituali hanno una caratteristica comune: danno sicurezza e serenità, a piccoli e a grandi.
Ogni famiglia ha ritmi e riti propri, basati sulle esigenze, per questo non esiste “la ricetta perfetta per creare una routine” ed è importante che ogni famiglia crei gesti e parole “propri”, che accompagnano momenti della giornata, come quello della nanna, quello del bagnetto o della pappa.
Tutto questo permetterà ai più piccoli, piano piano, di essere più indipendenti e di avere la concezione del tempo, per questo è utile avere routine diverse per il mattino e per la sera, per il pisolino pomeridiano e per la notte.
Buon ascolto! -
Manglende episoder?
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Nonostante i bambini e le bambine oggi abbiano camerette piene di giochi, scatole ricche di stimoli e ceste traboccanti di 1000 oggetti e siano di fatto super accessoriati, sembra che la noia sia una delle compagne più frequenti nel gioco.
Quando i bimbi e le bimbe arrivano con la terribile domanda “Che cosa posso fare, mi annoio!”, si può superare insieme il momento facendone a propria volta una domanda... scopriamola assieme!
Buon ascolto! -
Gli strumenti digitali ormai fanno parte delle nostre vite sin da subito, ma anche se sembra bellissimo vedere un bimbo o una bimba molto piccoli che usano smartphone o tablet perché pensiamo che siano dei piccoli geni, bisogna ricordarsi che non è proprio così: non bisogna confondere il fatto che "stiano" buoni con il floro stare bene.
Bambini e bambine stanno bene se fanno attività utili alla loro crescita e condividono la vita quotidiana con mamma e papà, altri bambini e bambine, o altre persone che si prendono cura di loro.
In questa puntata del podcast alcuni spunti e suggerimenti per "mettere giù il telefono e stare bene assieme".
Buon ascolto! -
Il gioco ha un ruolo importante nella vita di una persona, sin dalla nascita e continua per tutta la vita.
Si gioca per conoscersi e conoscere gli altri, per il gusto di giocare senza altri fini se non la leggerezza, il divertimento, la spontaneità e il piacere di farlo.
Il gioco è un’attività dalle molte dimensioni spesso compresenti per questo è così coinvolgente.
Per bambini e bambine, fin da piccoli, giocare è un’attività molto “seria” che impegna tutto il tempo libero dai sonnellini e dalle poppate, perché attraverso il gioco maturano tante abilità e competenze, cognitive, fisiche ed emotive, ma l’importante non è tanto a dove un gioco porta, il suo fine, ma come un gioco fino a lì ti accompagna.
Buon ascolto! -
Oggi capita sempre più spesso di vedere i papà vivere dei momenti da soli con i loro piccoli o le loro piccole. Li vediamo al parco, al supermercato, in giro per le strade con passeggini e marsupi.
Sono sempre di più e non dobbiamo continuare a pensare che siamo una rarità.
I papà possono dare un apporto originale allo spazio della cura e, quando si occupano dei loro bambini o delle loro bambine non solo imparano molte cose di sé stessi, di quello che sanno fare e mettere nella relazione con i loro figli, ma possono arricchire quello spazio con idee diverse, modi nuovi e creatività.
Vivere il ruolo paterno non è dare un aiuto alla mamma, anche se poi il risultato è anche questo, ma significa permettere a una parte profonda del maschile di esprimersi, trovando posto nella famiglia.
Ne parliamo in questo terzo episodio del nostro podcast. -
Con la voce possiamo parlare, cantare, sussurrare, possiamo leggere e raccontare storie.
Storie inventate o reali, storie di desideri o di ricordi, storie che “solo” grazie alle parole, tessono una relazione fra genitore e bambino o bambina.
Quando le bambine sono molto piccole e i bambini molto piccoli , delle nostre parole ascoltano il suono, non sanno ancora quale significato abbiano, non sanno “cosa vogliono dire” ma “le sentono” e danno un significato tutto loro: "ti voglio bene" , "ciao piccolina!" "buonanotte piccolino" vogliono dire tutte la stessa cosa: "sono qui per te".
In questo secondo episodio del podcast "Benvenuti Genitori. La tua voce crea un legame fra me e te"
vedremo sia come le parole dette piano, sorridendo e dette tra una carezza e un bacio vogliano dire presenza, amore, intimità e creano un legame, sia come la quantità e la qualità di queste parole influisce sul legame fra genitore e bambino o bambina.
Buon ascolto! -
Episodio 1 - Ci vuole poco
Nella vita di un adulto ci sono molte cose e capita spesso di sentirsi in colpa, a disagio, sempre di fretta e mai all'altezza. Ciò succede perché molto spesso vogliamo rispondere alle aspettative degli altri e nostre in modo adeguato e questo richiede attenzione, concentrazione, energie, emozioni e soprattutto tempo.
Ad esempio, quando da due si diventa tre, quattro o da tre si diventa quattro o più, quei “primi mille giorni” sono sempre gli stessi ma sono da “rifare” e richiedono di prendersi un tempo per riorganizzarsi: perché la famiglia cambia e noi stessi cambiamo.
È naturale all’inizio sentirsi spaesati, anche se si è al secondo figlio, così come è naturale vivere lo stesso spaesamento a ogni cambiamento che i bambini e le bambine fanno, perché ogni novità richiede di adattarci di nuovo, rimettere in equilibrio i diversi tempi di vita, perché “fare spazio e tempo” per il nuovo nato o la nuova nata è una delle prime cose.
E come si fa?
Ne parliamo in questo episodio ma iniziamo a dirvi che per trovare un equilibrio, a volte bisogna perderlo.
Buon ascolto! -
Benvenuti Genitori è un podcast per scoprire tutto quello che è bene sapere e si può fare per lo sviluppo delle bambine e dei bambini fin dai primi 1000 giorni di vita.
Otto episodi di circa quattro minuti per parlare di sostegno alla genitorialità e buone pratiche per stare assieme. Il valore del tempo condiviso, il potere di una voce che legge e canta, i momenti all'aperto e anche quelli di noia e come usare bene e insieme le nuove tecnologie: troverete questo e molto altro ascoltando il nostro podcast.
Questo podcast è realizzato nell’ambito di “Benvenuti Genitori”, l'omonimo progetto del Comune di Perugia, coordinato dal Centro per la Salute del Bambino (CSB), in collaborazione con l’USL Umbria 1 e il Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione dell’Università di Perugia.
Nel periodo 2023-2024, il progetto ha previsto sia percorsi di formazione per il personale dei nidi, delle biblioteche, dei consultori e per ostetriche e pediatri/e sia delle attività gratuite per genitori, bambini e bambine.
Grazie a questo progetto i genitori hanno avuto e avranno l’opportunità di ricevere informazioni puntuali e scientificamente valide su tutto quello che è bene sapere e si può fare per lo sviluppo del bambino o della bambina nei primi 1000 giornidi vita e sulle buone pratiche che possono favorirlo, come ad esempio lalettura condivisa, l’esperienza sonora, il “giocare con poco”.
Le neo mamme e i neo papà hanno potuto anche conoscere i nuovi servizi proposti dal progetto.
Il podcast di Benvenuti Genitori è stato scritto da Elisa Maria Colombo e Monica Castagnetti, con la supervisione editoriale e post produzione di Matteo Cavezzali e Gianni Gozzoli.