Episoder
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Nella puntata di oggi parleremo di giornalismo e informazione con Emma lo Conte, coordinatrice editoriale di University network e aspirante giornalista.
Come di diventa giornalisti? Ha senso prendere il patentino da giornalista? Come è cambiato il giornalismo dopo l'avvento dei social media?
Se siete curiosi di sapere le risposte a queste domande non potete perdervi questa puntata
Un nuovo episodio ogni martedì alle ore 12:30
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Buon ascolto
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Oggi da FUTURO vi portiamo la storia di Alessandro Saldutti, Country Manager di Scalable Capital Italia
Con Alessandro ripercorriamo il suo percorso accademico e lavorativo
Da Goldman Sachs a Zurigo, una carriera apparentemente da sogno, fino alla realizzazione di non voler rimanere rinchiuso in una professione molto remunerativa ma poco soddisfacente dal punto di vista personale
Alessandro ci racconta il ruolo del Country Manager e del percorso da seguire per ricoprire questo ruolo
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Manglende episoder?
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Uno dei ruoli più richiesti sul mercato del lavoro, il "Data Scientist"
Ma come si diventa Data Scientist? Di cosa si occupa un Data Scientist?
Abbiamo parlato di questo ed altro con @leonemonica giovane Data Scientist da #Amazon
Cercando di andare oltre il titolo che fa figo! -
In questa seconda parte della puntata con Antonio, scopriamo il suo lato innovatore
Antonio ci racconta cos'è il legal tech, come approfittare delle innovazioni tecnologiche anche in settori più tradizionali come la giurisprudenza e di come l'essere sempre curiosi porta i suoi frutti
Antonio offre nella parte finale dei preziosi consigli a chi si sta avvicinando al mondo del lavoro e deve prendere le prime scelte verso la carriera futura
Buon ascolto
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Oggi a FUTURO portiamo la storia di un giovane visionario - Antonio Ravenna
Antonio ci racconta la sua storia, da Cagliari a lavorare per i più grandi studi legali a Milano e a Londra
Antonio ci racconta il suo percorso e come si è appassionato al mondo dell'innovazione ma sopratutto di come si è reso conto di non voler fare l'avvocato
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Oggi da FUTURO esploriamo la carriera da sarta con Anna Biondi, studentessa di sartoria e founder del brand rricciolydoro
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Hai mai sognato di fare l'attore? Ti sei mai chiesto come un attore si prepara, qual è il percorso di studi da seguire?
Beh se hai risposto si a queste domande no puoi perderti la nuova puntata di FUTURO dove abbiamo intervistato Damiano Pacchiani, un giovane aspirante attore.
Damiano nasce a Firenze e dopo gli studi Liceali si trasferisce a Milano dove per seguire le orme paterne, decide di studiare Economia e Finanza
Durante gli studi però Damiano si rende conto che lavorare in banca non è quello che vuole fare e dopo aver conseguito la laurea decide di trasferirsi a Londra per studiare teatro e cinema in una delle più prestigiose accademie.
Damiano ci racconta delle difficoltà che prendere questo tipo di scelta ha comportato, di come affrontare i momenti di incertezza e sopratutto ci fa scoprire il dietro le quinte del mondo del cinema e come fare l'attore sia tutt'altro che un lavoro semplice.
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In questa seconda parte della puntata con Nicolò parliamo della sua esperienza in America, del suo sogno di lavorare in NBA e di come avere un obiettivo chiaro nella vita possa fare la differenza
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Nella prima parte dell’intervista a Niccolò abbiamo parlato del suo percorso accademico e del suo amore per lo sport in generale ma soprattutto per il Basket.
Partire da una città come Milano è stato un grande vantaggio secondo lui e ci spiega il perché. Niccolò ci ha raccontato come è entrato a far parte del mondo dello scouting e di che tipo di lavoro ha dovuto fare e fa per tenersi sempre aggiornato.
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Nella seconda parte dell'intervista con Daniele ripercorreremo la sua carriera lavorativa, un viaggio partendo dall'Asia fino a fondare Mapo Tapo
Dalle sue radici in Italia, Daniele ha avuto l'opportunità di studiare in Canada e in Cina, arricchendo così la sua prospettiva con un bagaglio di conoscenze internazionali.
Le sue esperienze lavorative lo hanno portato in luoghi diversi, dall'Indonesia all'Europa, dove ha lavorato per giganti del commercio online come Amazon, acquisendo competenze strategiche e commerciali di grande valore.
Tuttavia, è stato il suo amore per l'avventura che lo ha spinto oltre i confini convenzionali, portandolo a esplorare luoghi esotici come il Nicaragua, il Madagascar e le Filippine, dove ha coltivato la sua passione per lo surf e l'arrampicata.
Durante l'episodio, Daniele condivide le sfide e i successi del suo percorso, raccontando aneddoti intriganti e momenti significativi che hanno plasmato la sua visione del mondo e della vita.
Attraverso le sue storie, scopriamo la sua determinazione nel superare gli ostacoli e la sua capacità di adattarsi a nuove situazioni con resilienza e creatività.
L'episodio ci ispira a guardare oltre i confini convenzionali, sia fisici che professionali, e a seguire le nostre passioni con coraggio e determinazione.
Con Daniele come guida, ci rendiamo conto che il vero viaggio non è solo quello che ci porta in luoghi lontani, ma anche quello che ci porta a esplorare il potenziale illimitato che risiede dentro di noi.
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Nella prima parte dell’intervista a Daniele abbiamo parlato del suo percorso accademico.
Daniele ha scelto di studiare economia alla Bocconi. Da qui ha avuto la possibilità non solo di fare un’esperienza in Canada ma anche di prendere una doppia laurea in Cina.
Daniele ci spiega questa possibilità e come questa esperienza gli ha cambiato la vita.
Prima di terminare con dei consigli ci ha raccontato come ha vissuto questi tre modi diversi (Italiano, Canadese/Americano e Cinese) di approcciare allo studio universitario.
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Se vi dicessero che avete conosciuto uno svizzero che lavora a Caserta nel 2024 sicuramente non ci credereste.
Qui entra in scena Leo Loprieno, con una scelta di vita controcorrente rispetto a tutto il mondo. Leo ci spiega come è arrivato a Caserta, le difficoltà durante gli studi di alcune materie e come ha preso le sue scelte di vita e di ricerca.
Abbiamo affrontato con Leo la tematica del cambiamento climatico, sempre molto delicata. Leo ci ha raccontato la sua ricerca, di come funziona lavorare sui modelli e su cosa ci aspetta in futuro.
Quando siamo arrivati a chiedergli di come il cambiamento climatico viene raccontato dai giornali e i social media, Leo ci ha tenuto tantissimo a spiegare quanta disinformazione ci sia e come potrebbe essere combattuta.
Insomma Leo va ascoltato più che descritto semplicemente perché una storia come la sua è unica.
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In questa intervista accompagnati da Tiffany Pickles siamo entrati nel mondo di un gigante della tecnologia. Ovviamente avete pensato proprio a Google e non vi deludiamo.
La vita di Tiffany è inizia in Francia, a Parigi con mamma Italiana e papà Inglese. Da subito catapultata nel salotto di casa all’Europa senza nemmeno saperlo.
Tiffany ci ha raccontato il suo percorso di studi e le sue esperienze in giro per l’Europa prima di arrivare a Google. L’importanza di fallire, ricevere dei NO aiuta lei e tutti quelli come lei che hanno ambizioni elevate nella vita.
Ci ha raccontato di come è la vita a Google, di come funziona lavorare per un colosso del genere e come si è trattati in questo ambiente.
Le curiosità che sono uscite fuori sono state tante che si poteva continuare per ore a parlarne e infatti ci siamo fatti promettere da Tiffany di tornare a trovarci.
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Con Pietro abbiamo affrontato il percorso per poter entrare nel mondo della moda e i vari aspetti del suo lavoro.
Esiste la fortuna, ovviamente come ci dice Pietro, alcuni modelli sono “scoperti” per strada per puro caso, altri invece devono intraprendere un percorso più lungo.
Il lavoro di Pietro e quello dei suoi colleghi non è come molti pensano: “Basta essere belli”.
Pietro ci ha spiegato come le sue giornata per esempio sui set iniziano la mattina presto e terminano la sera tardi, come bisogna prepararsi a seconda dello stilista per cui si posa, della location, trucco, cambio vestiti e tanto altro.
Ancora diversa è una giornata dedicata alle passerelle, Pietro ci spiega come si provi incessantemente per settimane per poi sfilare solo per qualche minuto, un po’ quando si studia per un esame per settimane o mesi, ma l’esame dura solo 15 minuti.
L’intervista si è poi conclusa con qualche curiosità e retroscena che vi invitiamo a sentire proprio dal lui negli ultimi minuti di video.
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In questo episodio speciale, esploriamo le prospettive di carriera nell'ambito dell'Open Innovation, con Davide Rapidà, giovanissimo ragazzo siciliano che lavora in un fondo di investimenti ad Amsterdam
L'avventura di Davide ha avuto inizio a Roma, dove ha iniziato a coltivare la sua insaziabile curiosità e a stringere legami con persone provenienti da culture e background diversi. Questa ricerca di esperienze oltre la sua zona di comfort lo ha successivamente condotto in Spagna, aggiungendo un nuovo capitolo alla sua storia di scoperte e crescita personale.
Tuttavia, la sua avventura non si è fermata lì. L'ultima tappa del suo viaggio, almeno fino a oggi, lo ha portato nei Paesi Bassi, un paese noto per la sua mentalità aperta e il suo ambiente propizio all'innovazione. È qui che Davide ha iniziato la sua carriera professionale nel mondo dell'Open Innovation
Davide ha accumulato esperienza lavorando dal più grande incubatore online in Italia a uno dei più autorevoli acceleratori e VC nel nord Europa. Le sue esperienze sono un tesoro di conoscenze, dal fervore degli inizi nel mondo delle startup in Italia fino alla sua attuale immersione nel dinamico panorama dell'innovazione olandese.
In questo episodio speciale, Davide condivide la sua straordinaria storia, offrendo una prospettiva unica sulla sua crescita professionale, le sfide incontrate nel percorso e la sua passione per l'innovazione aperta.
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Iniziamo subito dicendo che Beatrice era più a suo agio di noi.
Beatrice ci ha spiegato il suo percorso e le sue scelte, l’importanza di buttarsi e di non avere paura.
Viaggiare è una delle parole uscita più e più volte nell’intervista, l’importanza di spostarsi con facilità e non temere la cultura di un paese straniero.
Il mondo della Luxury hospitality è complesso, non si basa solo sugli hotel, ma su tutto quello che c’è attorno, i servizi, la cura ai dettagli e al creare i ricordi.
Da qui Beatrice prova a farci viaggiare con i ricordi ci chiede “Un hotel che vi è rimasto impresso?”.
Una domanda semplice ma allo stesso tempo difficile, ci dice di non pensarci troppo ma di pensare alle emozioni che ci portiamo dentro… ed eccole li le risposte spontanee ci escono senza pensarci.
Continuiamo la chiacchierata su come vengono giudicati gli hotel, sulla formazione dello staff e il legame imprescindibile tra cucina e l’hospitality.
I retroscena, le curiosità e il messaggio finale di Bea come sempre però vi invitiamo ad ascoltarli proprio da Beatrice negli ultimi minuti di video.
