Episoder

  • Il ⁠⁠#plessosolare ⁠⁠ rappresenta sempre l’⁠⁠#autorità ⁠⁠ interna se è definito e ci guida attraverso i suoi movimenti ondivaghi. Portare attenzione a come ⁠⁠#respiriamo ⁠⁠ ci aiuta ad entrare in profondità e a rilassarci nel nostro ⁠⁠#processodecisionale ⁠⁠.

    Questa seconda parte di meditazione ci aiuta ad entrare in contatto, attraverso il respiro, con la profondità della nostra #consapevolezza, oltre la superficie increspata delle onde.

    Per arrivare qui occorre immergerci in "verticale", andare a fondo, dove il rumoreggiare del motore che produce l'altalena emozionale ha solo una eco lontana e tutto è quieto, silente e quasi immobile.

    Attigengere a questa saggezza richiede TEMPO, dilatazione. Un tempo verticale appunto, diverso per ogni decisione e per ogni processo.

  • Il #plessosolare rappresenta sempre l’#autorità interna se è definito e ci guida attraverso i suoi movimenti ondivaghi.

    Portare attenzione a come #respiriamo ci aiuta ad entrare in profondità e a rilassarci nel nostro #processodecisionale .

    Questa prima parte di meditazione ci aiuta ad entrare in contatto, attraverso il respiro, con le onde emozionali, con il loro andirivieni per prendere confidenza con il loro moto e riconoscere le diverse fasi.

    L'aspetto "motore" di questo Centro rende le nostre decisioni instabili, mobili, altalenanti.

    Per questo è fondamentale individuarne le caratteristiche.

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  • Ajna è un centro di consapevolezza, la consapevolezza mentale, l’intelligenza della mente che processa e organizza dati e concetti elaborando teorie, idee, opinioni. Dove c’è consapevolezza c’è anche paura, che, in questo caso, si manifesta sotto forma di ansia e preoccupazione.

    Ajna è una AUTORITA’ ESTERNA che su invito offre la sua prospettiva differenziata, non è MAI un'autorità INTERNA.

    E’ collegata con la ghiandola pituitaria o ipofisi, alla neo corteccia che elabora, processa e trasmuta in idee e opinioni il suo processo di pensiero.

    Il Centro di Ajna si è sviluppato ai tempi dei Cro-Magnon e ci è utile permettendoci di vedere; non ci serve per decidere e agire, bensì assolve la sua funzione nella capacità di vedere e proiettare la propria prospettiva quando è invitata a farlo.

    E’ collegata ad un concetto di tempo mentale lineare, nella estensione, ma nella vita è il presente l’unico tempo che siamo chiamati a vivere.

    Ajna definita ha una capacità fissa di elaborare pensieri e opinioni, ha un processore che elabora informazioni sempre nello stesso modo ed è quindi limitata dalle sue stesse definizioni.

    Un’Ajna aperta è inconsistente, è una intelligenza che muta ed elabora continuamente visioni e teorie attraverso l’esperienza del condizionamento. E' una mente aperta e mutevole, capace di intercettare le prospettive di valore.

  • Il Centro della Gola non ha un contenuto: è una scatola di trasformazione che trasmuta l’energia in parole e azioni, è una sorta di cassa di risonanza.

    Dal punto di vista biologico è collegata alle ghiandole della tiroide e paratiroide e al processo metabolico.

    Il Centro della Gola è la piazza centrale della città a cui tutti i quartieri periferici convergono; nel sé l’espressione e la manifestazione della Gola è trascendente e corretta, nel non sé è distruttiva e distorta.

    Una Gola definita è qualcuno che è in grado di esprimersi e manifestarsi in maniera fissa e consistente e dipende dalle connessioni che la legano ai vari centri coinvolti; una Gola non definita-aperta è qui per imparare a farlo attraverso il condizionamento esterno.

    A seconda delle connessioni, in un Centro della Gola definito con gli altri centri, possiamo parlare di diversi tipo di espressione e manifestazione: ·

    espressione intellettuale - Gola collegata con il Centro di Ajna; espressione del cuore - Gola collegata con il Centro G; espressione del corpo - Gola collegata con il Centro della Milza; manifestazione del fare - Gola collegata con il Centro Sacrale; manifestazione delle emozioni - Gola collegata con il Centro del Plesso solare; manifestazione del potere - Gola collegata con il Centro dell'Ego.
  • Il Centro G è la nostra bussola, il nostro centro "di gravità permanente". E' collocato esattamente al centro del nostro corpo grafico e ha un suo particolare fascino.

    G sta per geometria e gravità; ci tiene nella direzione corretta per onorare ciò che siamo ed essere in amore con noi stessi; è il centro della identità ed è la sede del monopolo magnetico, il magnete di unità che ci tiene uniti nella illusione di separatezza.

    Tutte le cellule contengono il magnete di unità che le tiene aggregate e le distingue come identità dalle altre forme viventi.Il Centro G è il conducente del nostro veicolo, del bio-veicolo che incarniamo in questa vita e rappresenta un meccanismo che ci allinea alla nostra traiettoria e ci fa vivere la nostra vera identità: è il nostro sé superiore che ci guida lungo la nostra via.

    Un centro G definito ha un navigatore inserito che lo guida e lo mantiene in rotta; un centro G non definito-aperto non ha questo navigatore fisso e consistente e quindi, attraverso il condizionamento, attinge a navigatori esterni che filtra attraverso il proprio processo decisionale.

    Allo stesso modo un centro G definito incarna una propria identità unica e consistente ed ha una direzione prestabilita da seguire, mentre il centro G non definito-aperto non esperisce la propria identità in maniera fissa e non ha un modo fisso di amare se stesso/a, ma lo fa attraverso il condizionamento.

    Tra di loro, centro G definito e non definito c'è un naturale magnetismo che permette al primo di "specchiarsi" e percepire l'amore a se stesso/a e all'altro di fare un'esperienza di "pieno d'amore" senza attaccamento.

  • Il Centro dell’Ego è un centro motore che esprime coraggio, egoismo, valore ed è collegato al potere materiale e spirituale. Ha a che vedere con la competizione e l’autostima, il misticismo e la forza del coraggio.

    Organicamente è collegato al muscolo cardaco, alla cistifellea, al timo, allo stomaco e a parte del sistema immunitario.

    L'Ego definito implica avere un proprio potere fisso econsistente, la ricerca di un equilibrio tra il lavoro eil riposo, e la capacità di materializzare e soddisfare i propri materiali primari (denaro, cibo, tetto etc…).

    L'Ego è anche il centro del misticismo individuale; un terzo dell’umanità ha un ego definito e sono qui per dimostrare il proprio valore in onore alla propria unicità e per vivere l’egoismo in maniera sana e illuminata senza voler soverchiare l'altro o imporsi.

    Il Centro dell’Ego presiede l’appartenenza ad unatribù da sostenere e da cui ricevere supporto facendo sforzi che non pesano in cambio di gratificazione.

    L’Ego non definito-aperto non è consistente e funziona in modo condizionato: il valore di sé, il potere, la relazione con la materia e i bisogni, il supporto, vannosperimentati attraverso gli altri e il campo.

    L'Ego non definito-aperto non è qui per fare fatica o sforzo, ma per riconoscere chi ha potere, coraggio, chi dispone di forza di volontà per potercisi appoggiare senza identificarsi.

    Facile per un Ego non definito-aperto cadere in dinamiche di competizione, dimostrazione, paragone e perdersi nel senso del dovere e di lealtà.

    Le dinamiche distorte legate al Centro dell’Ego sono molto radicate perché la storia ci mostra come le gerarchie su cui si fonda l’Ego necessitano di una profonda comprensione di quale posto si occupa senza paragonarsi continuamente all’altro o abusare del proprio potere.

  • Il Centrodella Milza è il centro di intelligenza del corpo ed ha circa 4 milioni di anni.

    Presiede il gusto, l’intuito e l’istinto e definisce cosa ci protegge a livello fisico, cosa ci mantiene in salute, cosa è per noi "etico" ed è inoltre connesso con l'estetica intesa nella sua accezione etimologica, ovvero come stato di benessere emanato esteriormente.

    La parola "aesthetica" ha origine dalla parola greca αἴσθησις, che significa "sensazione", e dal verbo αἰσθάνομαι, che significa "percepire attraverso la mediazione del senso".

    Con il Centro della Milza siamo collegati con l’organo della milza, con il sistema linfatico e una parte del sistema immunitario; si tratta di un centro di consapevolezza che ha guidato l’uomo di Neanderthal fin nell'antichità al fine di garantirgli la sopravvivenza.

    All'epoca era infatti l'autorità interna deputata ad ascoltare i segnali del corpo come fonte primaria di preservazione da pericoli.

    Oggi quei segnali sono più sottili e impercettibili ma tuttavia utili per la nostra salute e sicurezza e funzionano momento per momento, nel qui e ora.

    E' importantissimo coglierli perchè non si ripetono e ci mantengno in salute segnalandoci situazioni, persone, ambienti tossici o benefici.

    Se il Centro della Milza è definito abbiamo una consistenza nel corpo consistente e un sistema di salute fisso, se è non-definita/aperta si tratta di un apprendimento dato dal condizionamento e un sistema più delicato.

    Se l'Autorità è in questo Centro occorre seguire sempre ci che l'intelligenza dl corpo indica perchè ci mantiene in vita facendoci fare le esperienze corrette.

  • Il Centro del Plesso solare è il più recente nellastoria dell'umanità: ha "solo" 2500 anni.
    E' connesso al sistema nervoso centrale, al sistema digestivo, ai reni, al pancreas, alla pelle, alla prostata, aipolmoni e all’intestino: organi vitali e dalla struttura complessa, esattamente come è complesso questo centro.
    Si tratta infatti di un centro dalla duplice funzione di motore e di intelligenza legati alle emozioni, ai sentimenti, alla sensibilità, alla passione, alla irrazionalità.
    Qui ci sono processi da digerire poco alla volta e con lentezza.
    Il Plesso solare quando è definito produce emozioni proprie fisse e consistenti e dispone di un'intelligenza emozionale propria e affidabile se c’è la pazienza di respirare nelle proprie emozioni per arrivare alla chiarezza. Un Plesso definito è sempre l' autorità interna,che, come tale, ha bisogno di un suo tempo per emergere sull'energia delle onde navigando in verticale, fin negli abissi, a scoprire i tesori.
    C’è un processo di instabilità come quella del mare in cui occorre surfare, tra un'onda alta e una bassa.
    Il Plesso non definito/aperto amplifica le emozioni e i sentimenti del campo e funziona in modo condizionato.

    Facimente è stato aggredito sin da piccolo e si è disconnesso per non sentire il dolore, evitando così il confronto con la verità per paura delle conseguenze.
    Ha la tendenza a compiacere oppure a reagire sfogandosi, creando un cono d’ombra che accentua la sua separatezza.
    Un Plesso non definito/aperto è delicato emozionalmente, vulnerabile e ha paura di dire la verità per dispiacere l’altro o essere ferito, ma nel farlo non se ne rende conto perché ci sono strati sepolti di ferite molto antiche.
    Il suo compito è di vivere la vasta gamma di emozioni, sentimenti e sensibilità umane senza attaccamento e identificazioni, quale esperto di commedie e tragedie umane, troppo umane, riconoscendo quando allontanarsi dal campo emozionale senza paura di dire la sua verità.

  • Senza il Centro Sacrale non esisterebbe la vita sulla terra.
    E’ un centro motore che produce energia vitale; è il fondamento della vita come capacità fertile di creare e procreare, è un'energia di devozione per creare a livello sessuale e di creatività progettuale.
    Il Centro Sacrale è un meccanismo che funziona in risposta alla vita; è un centro mammifero meccanico.
    A livello organico è connesso con le ovaie e i testicoli, organi di riproduzione.
    Questo motore produce vitalità per tutta la vita, produce energia di dedizione attraverso il fare, un FARE SACRO in ogni gesto e azione.
    Il Centro Sacrale appartiene alla tipologia dei Generatori puri e manifestanti ed esprime un fare in risposta con proposito, un fare in cui ci si concede totalmente.
    Con un Centro Sacrale definito si produce continuamente energia fertile e creativa che si auto-ricarica, come un pila stilo, un magnete vivente che emana un'aura di disponibilità che attira a sè persone e situazioni a cui rispondere.
    La sua voce è una voce mammifera, ancestrale, primordiale e si esprime attraverso il MUGUGNO.

  • Il Centro della Testa è un Centro di pressione che ospita il Cristallo di Consapevolezza o di Personalità, che sborda dal profilo del corpo grafico. Questo ci dice che tale Cristallo è ospite della bio-forma ma è connesso anche con i piani alti dell'esistenza.

    Da un punto di vista organico, il Centro della Testa è connesso con la ghiandola pineale e le profonde aree grigie del cervello nelle quali sono depositate ispirazioni,visioni, suoni e informazioni; è un’antenna che ci tiene collegati alla fonte, alle nostre origini stellari.

    Come centro di pressione è fonte di ispirazioni che ciarrivano dall’alto, dal cosmo, da dio, dall'universo.

    Tutta la pressione di questo Centro viene filtrata dal Centro di Ajna per poter essere trasmutata ed espressa.

    Nel Centro della Testa troviamo 3 tipi di ispirazioni:

    1. Ispirazione logica: relativi ai dubbi che mettono in discussione il modello, l'architettura della vita e le sue leggi.

    2. Individuale: relativa ai grandi misteri e ai perchè esistenziali.

    3. Astratta: relativa alla confusione, al passato, alla ricerca di senso, che opera su piani dimensionali multipli e complessi.

  • Il Centro della Radice in Human Design rappresenta il centro di radicamento a terra.
    E' un centro di pressione ed è anche un motore; la sua energia è vulcanica, esplosiva perchè ci serve per soddisfare i nostri bisogni esistenziali e alzarci dal letto la mattina.
    E' una fonte di stress da utilizzare nella maniera corretta: senza questo stress non esisterebbe la vita e non esisterebbe nemmeno la possibilità di differenziarsi nella forma.
    La Radice ci collega con il centro della terra ed è connessa con la adrenalina, la noradrenalina e il cortisolo e alle ghiandole surrenali che li producono: questi tre ormoni agiscono in sinergia di fronte ad una situazione che richiede un surplus di energia aumentando la pressione sanguigna e permettendo così al corpo di reagire a situazioni di allerta e stress.
    Il cortisolo raggiunge i suoi picchi massimi la mattina prima del risveglio, per permettere all’organismo di passare dallo stato di rilassatezza del sonno alla veglia.
    Si tratta di un surplus che non può essere costante e duraturo, pena effetti degenerativi nell'organismo.
    Una Radice definita ha una produzione fissa e consistente di stress, adrenalina e pressione che ha necessità di scaricare e gestire; una Radice non definita/aperta ha da imparare l'arte di radicarsi sulla terra appoggiandosi alle adrenaline compatibili.
    Il Centro della Radice non è MAI un'Autorità e questo significa che non va utilizzata la sua pressione per iniziare un movimento, neanche in un veicolo da Manifestatore/trice.

  • Human Designè un sistema visuale che ci presenta la struttura del nostro bio-veicolo in forma stilizzata.

    Se osserviamo il nostro Disegno vediamo che, all'interno della figura umana rappresentata, ci sono 9 figure geometriche disposte in maniera armonica.

    In Human Design queste figure si chiamano Centri e rappresentano una sorta di magazzini di smistamento energetico, ciascuno con una propria frequenza evibrazione.

    Pur essendo differenziati lavorano in sincrono quando prendiamo le decisioni corrette mantenendoci in salute, allineati alla nostra traiettoria, vitali e in grado divedere come coscienza auto-riflessa il nostro viaggio su questo piano.

    Sono stazioni di servizio che svolgono determinate funzioni vitali e possono essere così raggruppati:

    2 centri di pressione: la Testa ela Radice. 4 centri motore: Radice,Sacrale, Plesso solare, Ego. 3 centri di consapevolezza: Milza,Ajna, Plesso solare. 1 meccanismo di allineamento interno: il centro G 1 centro di trasmutazione: il centro della Gola.

    Ogni centro è connesso a uno o più organi interni e svolge una precisa funzione.

    I centri possono essere definiti - colorati o non definiti/aperti - non colorati.

  • Nel nostro Corpo Grafico convive la dualità: la dualità tra conscio e inconscio e anche la dualità tra parti definite e parti non definite. Le parti definite sono i nostri talenti, le parti non definite le aperture all'esperienza.
    Ma c'è un'altra dualità da considerare: quella tra il Sè e il Non Sè.
    Sin da piccoli chi ci ha educati nel ciclo dei primi 7 anni di vita non ci ha trattati in accordo con la nostra natura, almeno non nella maggior parte del tempo.
    Il condizionamento può essere temporaneo o di lunga durata: quello di lunga durata - tipicamente quello che viviamo con la nostra famiglia di origine - crea modelli particolarmente resistenti da scardinare.
    Tale condizionamento non è diventato un apprendimento da sperimentare e lasciar andare, bensì una gabbia invasiva e rigida; una impalcatura distorta che impedisce al nostro vero Sé di esprimersi e brillare, opacizzando anche le nostre parti definite e consistenti.
    Nelle parti aperte riceviamo e amplifichiamo, nelle parti definite trasmettiamo e veniamo amplificati.
    Il Sè è essere centrati su di noi usando gli aspetti definiti secondo i loro talenti e farci condizionare nelle aperture per fare un’esperienza senza attaccamenti.
    Il Non Sè è invece identificarci con tutto ciò che è non definito e quindi non usare per la funzione loro propria nemmeno gli aspetti definiti.

  • Nel nostro Corpo Grafico convive la dualità: la dualità tra conscio e inconscio e anche la dualità tra parti definite e parti non definite. Le parti definite sono i nostri talenti, le parti non definite le aperture all'esperienza.
    Ma c'è un'altra dualità da considerare: quella tra il Sè e il Non Sè.
    Sin da piccoli chi ci ha educati nel ciclo dei primi 7 anni di vita non ci ha trattati in accordo con la nostra natura, almeno non nella maggior parte del tempo.
    Il condizionamento può essere temporaneo o di lunga durata: quello di lunga durata - tipicamente quello che viviamo con la nostra famiglia di origine - crea modelli particolarmente resistenti da scardinare.
    Tale condizionamento non è diventato un apprendimento da sperimentare e lasciar andare, bensì una gabbia invasiva e rigida; una impalcatura distorta che impedisce al nostro vero Sé di esprimersi e brillare, opacizzando anche le nostre parti definite e consistenti.
    Nelle parti aperte riceviamo e amplifichiamo, nelle parti definite trasmettiamo e veniamo amplificati.
    Il Sè è essere centrati su di noi usando gli aspetti definiti secondo i loro talenti e farci condizionare nelle aperture per fare un’esperienza senza attaccamenti.
    Il Non Sè è invece identificarci con tutto ciò che è non definito e quindi non usare per la funzione loro propria nemmeno gli aspetti definiti.

  • Il Cammino umano inizia da lontano e vede la mutazione della struttura del Disegno a seconda delle varie tappe evolutive.
    Ai tempi del Neanderthal la sopravvivenza della specie era la necessità primaria che caratterizzava l'Essere Umano. Questo ha fatto sì che il Corpo Grafico fosse disegnato con 5 Centri perfettamente attrezzati per rispondere a questo meccanismo esistenziale di attacco-fuga. Il Centro della Milza è l'autorit interna che presenza questo essere primitivo.
    Il Cro Magnon presenta invece una struttura più evoluta: 7 Centri con Radice, Sacrale, Milza, Gola, Centro G, Plesso fuso con il Centro dell'Ego e Testa e Ajna indifferenziati.
    Il Centro di Ajna diviene l'autorità che guida alla sopravvivenza strategica, basata sulla capacità di prevedere e pianificare, sulla base del passato, il futuro.
    Arriviamo all'Homo Sapiens - in Transitus - che è la nostra specie: 9 Centri con il Plesso come motore e Centro di consapevolezza distinto dal Centro dell'Ego e Testa e Ajna separati.
    Cambiano i bisogni e il "Vivere" si sostituisce al semplice sopravvivere. Il Plesso è il Centro che presiede la complessità delle emozioni umane, della spiritualità, della relazione tra sè e l'altro.
    Ma come Esseri Umani siamo destinati ad estinguerci per lasciare spazio alla nuova specie dei Rave che inizieranno a nascere a partire dal 2027.

  • 𝗣𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝗳𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮?
    Human Design è una scienza rivelata che condensa in sé diverse conoscenze antiche e moderne e ci permette di svelarci nel profondo secondo quel monito che i nostri antenati greci ci hanno restituito in tutta la loro saggezza: “conosci te stesso”.
    Mai come in questi tempi di transizione abbiamo bisogno di:

    essere solidi nelle decisioni che prendiamo essere ancorati e radicati nella nostra unicità per poter sostenere il cambiamento, la destabilizzazione, l’inaspettato. affidarci a noi stessi quando le circostanze esterne non possono fornirci certezze.

    Human Design è uno strumento pratico e sperimentabile che ci connette alla nostra genetica differenziata come fondamento per le nostre scelte affidabili.
    Ci insegna 𝗹'𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 che è altro dal sopravvivere: vivere significa provare dolore e piacere e non prevedere quando si è chiamati a vivere ora l'uno, ora l'altro.
    Tuttavia, dentro questa altalena, si trova sempre il proprio punto di appoggio stabile.

  • Alla base di Human Design ci sono diverse conoscenze antiche e più contemporanee.
    Saperi e sistemi millenari combinati e sintetizzati in maniera innovativa e rivoluzionaria.
    Non esiste alcun sistema più completo e chirurgico, che condensa al proprio interno l'intero corpus di leggi e meccanismi che regolano la vita sulla terra.
    I-Ching cinese, la Cabala di tradizione ebraica, il corpus di conoscenze dei Chakra indiani, l'Astrologia e l'Astronomia, la Genetica ed Epigenetica, l'Astrofisica e la Fisica quantistica.
    Tutti questi saperi sono identificabili all'interno del Corpo Grafico di HD e codificati sotto forma di simboli e segni. Ne rappresentano le fondamenta.
    Ogni corpo grafico racchiude il sè la complessità e la semplicità allo stesso tempo, il microcosmo e il macrocosmo, con le proprie regole.
    Ognuno con la propria impronta unica e differenziata.