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Bene. Guarda ti capisco, l’ho fatto anche io, anche se cerco di fermarmi ogni volta che mi accorgo che sto condividendo una notizia perché mi ha indignato e non perché voglio arricchire una discussione o condividere una qualche conoscenza, ecco quando me ne accorgo cerco di fermarmi. Ti faccio la stessa domanda che faccio a me stesso in quei momenti. Ora che stai per condividere quella foto terribile, sia essa la tragedia che è accaduta a Rafah, o qualsiasi altra che mostri contesti strazianti o terribili, scegli tu la disgrazia, magari è un’immagine fatta da una Intelligenza Artificiale attivista, e fai seguire questa immagine relativa a una notizia straziante alla storia di te che ti diverti a un concerto, o che festeggi un compleanno, o del tuo gatto che gioca con la pallina, non ti rendi conto che in questo modo stai per creare una narrazione distorta che contribuisce a banalizzare un messaggio che preso singolarmente sarebbe molto importante? In questo episodio spiego cosa intendo. -
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Ogni tanto siamo così presi dalle ruote su cui corriamo, dalla quotidianità che non ci accorgiamo del tempo che scorre. Iniziamo a lavorare a Gennaio e Giugno arriva senza che neanche ce ne rendiamo conto. O ancora, forse peggio, andiamo su un social e ci troviamo dopo 1 ora senza sapere come sia passato quel tempo, che è volato via per colpa della ricerca spasmodica del prossimo video divertente o la foto che non ci piace molto ma a cui diamo un cuore ugualmente. Siamo così assuefatti dal vivere il presente degli altri da gettare il nostro nelle casse di un nerd Californiano a caso. Dobbiamo avere cura del nostro presente e dargli valore. Essere presenti significa dare valore alla risorsa più importante che noi esseri umani abbiamo, l’unica a non ricrescere: il tempo, nostro e delle altre persone. La meditazione èuno degli strumenti migliori a nostra disposizionbe per allenare la nostra abilità di concentrarci sul presente.
Ogni tanto siamo così presi dalle ruote su cui corriamo, dalla quotidianità che non ci accorgiamo del tempo che scorre. Iniziamo a lavorare a Gennaio e Giugno arriva senza che neanche ce ne rendiamo conto. O ancora, forse peggio, andiamo su un social e ci troviamo dopo 1 ora senza sapere come sia passato quel tempo, che è volato via per colpa della ricerca spasmodica del prossimo video divertente o la foto che non ci piace molto ma a cui diamo un cuore ugualmente. Siamo così assuefatti dal vivere il presente degli altri da gettare il nostro nelle casse di un nerd Californiano a caso. Dobbiamo avere cura del nostro presente e dargli valore. Essere presenti significa dare valore alla risorsa più importante che noi esseri umani abbiamo, l’unica a non ricrescere: il tempo, nostro e delle altre persone. La meditazione èuno degli strumenti migliori a nostra disposizionbe per allenare la nostra abilità di concentrarci sul presente.
FONTI
Link Libro Peak Mind
Link Podcast Huberman
Colzato, L.S., A. Ozturk, and B. Hommel, Meditate to create: the impact of focused-attention and open-monitoring training on convergent and divergent thinking. Frontiers in Psychology, 2012. 3(116): p. 1-5. Davidson, R.J., et al., Alterations in brain and immune function produced by mindfulness meditation. Psychosomatic Medicine, 2003. 65: p. 564-570. Goyal, M., et al., Meditation programs for psychological stress and well-being a systematic review and meta-analysis. JAMA Internal Medicine, 2011. 174(3): p. 357-368. Farb, N.A.S., et al., Minding one’s emotions: mindfulness training alters the neural expression of sadness. Emotion, 2010. 10(1): p. 25-33. 9. Kerr, C.E., et al., Effects of mindfulness meditation training on anticipatory alpha modulation in primary somatosensory cortex. Brain Research Bulletin, 2011. 85: p. 96-103. Ditto, B., M. Eclache, and N. Goldman, Short-term autonomic and cardiovascular effects of mindfulness body scan meditation. Annals of Behavioral Medicine, 2006. 32: p. 228-234. Epel, E., et al., Can meditation slow rate of cellular aging, cognitive stress, mindfulness, and telomeres. Longevity, regeneration, and optimal health, 2009. 1172: p. 34-53. Kilpatrick, L.A., et al., Impact of mindfulness-based stress reduction training on intrinsic brain connectivity. NeuroImage, 2011. 56: p. 290–298. Ospina, M.B., et al., Clinical trials of meditation practices in health care: characteristics and quality. The Journal of Alternative And Complementary Medicine, 2008. 14(10): p. 1199–1213. Yu, X., et al., Activation of the anterior prefrontal cortex and serotonergic system is associated with improvements in mood and EEG changes induced by Zen meditation practice in novices. International Journal of Psychophysiology, 2011. 80: p. 103-111. Hölzel, B.K., et al., Mindfulness practice leads to increases in regional brain gray matter density. Psychiatry Research: Neuroimaging, 2011. 191: p. 36-43. Luders, E., et al., The unique brain anatomy of meditation practitioners: alterations in cortical gyrification. frontiers in Human Neuroscience, 2012. 6(34): p. 1-9. Hasenkamp, W. and L.W. Barsalou, Effects of meditation experience on functional connectivity of distributed brain networks. frontiers in Human Neuroscience, 2012. 6(38): p. 1-14. Carlson, L.E., et al., Mindfulness-based cancer recovery and supportive-expressive therapy maintain telomere length relative to controls in distressed breast cancer survivors. -
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L’ultima campagna contro la violenza sulle donne della regione Emilia Romagna offre degli ottimi spunti di riflessione comunicativi, ovviamente è un tema importantissimo che penso debba essere trattato con attenzione sempre maggiore.
Personalmente trovo questa campagna poco efficace per 3 ragioni:
1- Le parole fuori da un contesto sono interpretate in maniera soggettiva.
2- Collega la parola “violenza” a frasi decontestualizzate.
3- Associa frasi come “Quanto hai speso? Non sai neanche fare la spesa.” ad altre come “Puttana”.
In questo episodio descrivo il lato comunicativo di questa campagna e cosa si pò insegnare. -
La strategia di Apple tradisce il sogno di Steve Jobs - Supporta il Podcast:
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Apple ha svelato i nuovi iPad Pro, i nuovi iPad Air, una nuova Apple Pencil e una nuova Magic Keyboard. Tanti bellissimi gadget eppure sono rimasto abbastanza deluso.
Deluso perché penso che Apple si preoccupi troppo di ciò che i suoi investitori vogliono e non si curi dei bisogni dei suoi clienti. Dopo aver visto la presentazione mi pare anche che abbia un’idea poco chiara di come differenziarsi sul piano dei valori rispetto ai suoi concorrenti arrivando a mettere il piade in fallo su una pubblicità che è stata immediatamente ritirata dal mercato.
Quello che Simon Sinek chiama il "why".
Vedo essenzialmente due problemi, uno di Marketing strategico e uno di comunicazione. So che è una dichiarazione forte da fare e a rileggere queste righe mi viene da sorridere 😀.
In questo episodio spiego perché la penso così. -
Sul PD Vannacci e le narrazioni che persuadono - Supporta il Podcast:
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Trovo molto interessante una delle ultime scelte comunicative del PD: il post “Ignoralo” su Vannacci. Come efficacia comunicativa credo che sia addirittura peggio dello slogan della Elly Schlein: “amo una donna, non sono madre ma non sono meno donna”. Cosa intendo? Ne parlo in questo episodio -
Musica per concentrarsi su studio e lavoro - Supporta il Podcast:
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25 minuti per concentrarsi. Staccare cellulare, notifiche e rumore di fondo. Viene chiamata anche tecnica pomodoro. Tu chiamala come vuoi, basta che per questi 25 minuti ti concentri solo su una attività. Poi concediti una pausa e ripeti quante volte desideri. -
LINK MUSICA CONCENTRAZIONE: https://www.spreaker.com/episode/15a-musica-per-concentrarsi-su-studio-e-lavoro--59222131
DeepWork: il segreto della concetrazione - Supporta il Podcast:
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Viviamo in un mondo distratto. Noi tutti ci distraiamo costantemente e, personalmente trovo triste che sempre meno persone si annoino. Non sono solo le nostre serate a essere governate da app costruite per ridurre al minimo la nostra capacità di concentrazione e il nostro tempo disconnesso dalla rete. Anche i posti di lavoro sono sempre più progettati per interrompere e frammentare il nostro lavoro. Gli spazi di co-working con arredo mobile rendono impossibile pensare e concentrarsi in profondità su una attività alla volta. Il cosiddetto deep work - che potremmo chiamare lavoro focalizzato - è un metodo nato proprio per opporsi a un modo di lavorare superficiale e soprattutto ribellarsi a tutte quelle aziende che fanno parte della così detta Economia dell’attenzione, e che cercano in tutti i modi di possedere la nostra risorsa più importante: il nostro tempo. Lavorare in maniera focalizzata significa decidere di dedicare tutte le nostre energie mentali a una attività alla volta senza distrarsi e offre risultati straordinari. In questo episodio vediamo come.
Link al libro Deep Work -
3 tecniche per parlare meglio - Supporta il Podcast:
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Spesso nelle lezioni di Public Speaking e Negoziazione le persone che partecipano mi chiedono come migliorare la loro abilità oratoria, strumento fondamentale per portare a termine in modo efficace un discorso in pubblico o una negoziazione. Quindi ho deciso, in questo episodio e nei prossimi che saranno dedicati a questo tema, di dare degli strumenti utili a migliorare l’eloquenza, cioè l’abilità di esprimere i propri pensieri. Parleremo quindi di strumenti comunicativi che possono aiutarci a migliorare la precisione e l’efficacia dell’esposizione delle nostre idee per essere chiari, evitare fraintendimenti e, soprattutto, come dice Maya Angelou, utili a evitare la tristezza del portarci dentro una storia coinvolgente, una conoscenza interessante o un’idea geniale e non saperla raccontare.
Griglia delle emozioni: https://grigliedicristalli.blogspot.com/2020/04/la-ruota-delle-emozioni-e-cristalli.html
Elenco di frasi fatte: https://aforisticamente.com/frasi-fatte/ -
Il futuro che ci aspetta con le IA - Supporta il Podcast:
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Cosa hanno in comune Elon Musk, Aristotele, Thomas Edison, Nikola Tesla e Einstein? Una metodologia di risoluzione di problemi chiamata metodo dei primi principi.
Questa è un'approccio che aiuta a individuare soluzioni innovative ed efficaci a qualdiasi tipo di preblema. -
Risolvere i problemi con la tecnica di Elon Musk e Aristotele - Supporta il Podcast:
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Cosa hanno in comune Elon Musk, Aristotele, Thomas Edison, Nikola Tesla e Einstein? Una metodologia di risoluzione di problemi chiamata metodo dei primi principi.
Questa è un'approccio che aiuta a individuare soluzioni innovative ed efficaci a qualdiasi tipo di preblema. -
La Vision(e) di Apple e la sua strategia comunicativa - Supporta il Podcast:
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La visione di Apple
Qualche giorno fa Apple ha presentato il suo nuovo prodotto: l'Apple Vision Pro.
Questo non è solo un prodotto ma la traduzione tangibile di un elemento comunicativo fondamentale per ogni azienda, la visione, o vision.
Molte aziende si limiatano a scrivere la loro mission sul sito, altre la visualizzano atraverso una grafica o dei video come Meta.
Apple no.
Apple ha creato un prodotto epr rappresentare fisicamente la sua Visione.
Comunque la si veda è un prodotto pieno di difetti e che venderà meno del milioni di unità previsto e, secondo me, questo fallimento è qualcosa in cui Apple spera.
In questo episodio spiego perché questo fallimento rappresenta il futuro di Apple e della realtà aumentata. -
Publci Speaking - Parlare in publbico senza paura - Supporta il Podcast:
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Nella comunicazione penso non ci sia cosa più triste di una storia interessante che non riesce ad essere raccontata e che quindi non verrà ascoltata.Come far capire alle altre persone il nostro valore?In questo episodio descrivo 5 tecniche per parlare in maniera efficace in pubblico gestendo le normali paure che possiamo provare nel farlo
Se l’argomento ti interessa, nel mio libro "Comunicazione Ribelle", parlo di questo tema e molto altro in modo approfondito e consiglio anche qualche esercizio in merito. Lo puoi trovare su Amazon cercando: Comunicazione Ribelle, Manuel Reitano.
Acquistandolo contribuirai alla crescita di questo canale e mi offrirai un caffè :) quindi ti ringrazio già da ora se deciderai di farlo. Per restare in costante aggiornamento sulle future puntate puoi seguirmi su Instagram o Linkedin oppure visitare il mio sito www.manuelreitano.com Ah, se ti piace viaggiare ed esplorare il mondo puoi ascoltare l’altro mio Podcast dove racconto i miei vagabondaggi in giro per questo pianeta, si chiama i viaggi di emme. Il filo conduttore di questi due Podcast è lo stesso: la ricerca di storie e conoscenze per capire un po’ chi siamo, dopotutto la vita non è trovare sé stessi, la vita è creare sé stessi. -
6 Lezioni di vita da Aristotele - Supporta il Podcast:
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Alessandro Magno dirà una frase emblematica sul suo maestro Aristotele : “A mio padre devo la vita, al mio maestro devo una vita che vale la pena di essere vissuta”. Aristotele è stata figura importantissima per la storia dell’umanità, soprattutto per quella occidentale una di quelle figure così influenti da far risuonare l’eco delle loro azioni e parole fino ai giorni nostri. Aristotele è una figura prometeica nella storia del mondo, vissuto tra il 384 e il 322 a.c. È considerato "il padre" della logica, della biologia, delle scienze politiche, della zoologia, dell'embriologia, del diritto naturale, del metodo scientifico, della retorica, della psicologia, del realismo e perfino della meteorologia.In questo episodio parliamo di 6 dei suoi numerosi insegnamenti che sono utili anciora oggi.
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Atomic Habits: 3 idee che cambiano la vita - Supporta il Podcast:
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Tutti noi sappiamo benissimo che costruire una nuova abitudine è molto difficile, soprattutto quando questa ci farà star bene nel lungo periodo ma non ci premierà nell’immediato. Sarà perché siamo troppo pigri o abbiamo un’agenda troppo fitta di impegni, sarà perché il nostro cellulare ci risucchia le energie peggio di quanto una slot-machine risucchi denaro a un giocatore d’azzardo, la conclusione è sempre la stessa. Se vogliamo adottare una nuova abitudine, è meglio prepararsi a percorrere una strada in salita.Come fare quindi per attuare un reale cambiamento? Come evitare che una nuova attività che desideriamo intraprendere si areni sulle secche della nostra svogliatezza? Tra tutti i libri e le ricerche che ho letto mi ha colpito molto un libro che racchiude tutti i consigli che ho trovato sparpagliati nei vari testi. Il titolo del libro è Atomic Habits: piccoli cambiamenti per incredibili risultati di James Clear.
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Trasformare la vita in un gioco per migliorarla - Supporta il Podcast:
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Cosa rende un gioco appassionante e coinvolgente? Sarebbe possibile trasportare alcuni di questi elementi in altre aree della mia vita per renderle più attraenti? Da qui è partita la mia ricerca che ha trovato risposta in studi neuroscientifici, nei testi di e alcuni filosofi e in alcuni libri su quella che oggi chiamiamo gamification. Questo è ciò che ho imparato su come fare a trasformare la nostra vita, o parte di essa, in un gioco.
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Ruba come un artista - Supporta il Podcast:
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Il lavoro creativo prende le mosse da ciò che è esistito prima. Ogni idea nuova è semplicemente una combinazione di una o due idee precedenti. Questa contaminazione non è certo una novità per noi esseri umani, se, ad esempoio, si prendono una madre e un padre, la somma che danno, cioè il figlio o la figlia, è più grande dei rispettivi addendi. Noi tutti siamo la commistione di nostra madre, nostro padre e di tutti i nostri antenati. E così come esiste una genealogia famigliare, esiste anche la genealogia delle idee. Non possiamo sceglierci i genitori, ma possiamo scegliere gli amici, i libri che leggiamo, i film che guardiamo, la musica che ascoltiamo, i viaggi che facciamo, ecc. Siamo un mix di tutto quello che entra nella nostra vita.
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Negatività: come smettere di ostacolarsi - Supporta il Podcast:
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Più spesso di quanto vorrei mi capita di concentrarmi su una informazione negativa anche se il resto delle informazioni sono positive. Magari è capitato anche a te.Ogni tanto è come se focalizzassimo la nostra attenzione, ad esempio, su un brutto voto in una materia dimenticandoci i bei voti nelle altre, oppure continuiamo a mortificarci per l’unica domanda che abbiamo sbagliato all’esame e che non ci ha fatto prendere la lode ma solo 30, o ancora quando tra 10 feedback che ci danno i colleghi ci concentriamo su l’unico negativo.Grazie al libro del premio Nobel Kahneman, pensieri lenti e pensieri veloci, ho scoperto che questo accade perché la nostra mente è strutturata per dare più peso alle informazioni negative.
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Il segreto dell'empatia: i neuroni specchio - Supporta il Podcast:
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Forse ti sarà capitato di saltare sul divano quando l’Italia ha segnato quel gol alla finale dei mondiali, o ancora, hai pianto o riso vedendo un attore o una attrice farlo in un film. Potremmo riassumere questi comportamenti, a grosso modo, in empatia. Cioè l’abilità di metterci nei panni delle altre persone, capire il loro punto di vista o quello che stanno provando. Proprio gli attori sono, tra tutte le persone, quelle che maggiormente hanno capito il funzionamento di questo meccanismo che fa credere alle persone che loro stiano provando delle emozioni per poterle suscitare nello spettatore. Gli attori e le attrici sanno bene che molto più delle battute è l'espressione del loro viso a coinvolgerci e a farci piangere o ridere. Da qualche anno gli scienziati hanno anche cominciato a capire il perché: il merito va a questa scoperta fatta gli inizi degli anni ’90 in modo casuale all’Università di Parma da un gruppo di neuroscienziati guidati da Giacomo Rizzolatti.
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