Episoder
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In quel tempo c’era un uomo che viveva nella grande povertà. Per campare poteva solo sperare sull’elemosina che riceveva per compassione dalla gente del villaggio. Le sue giornate trascorrevano lunghe e dolorose nel chiedere un sostegno qualsiasi ai passanti mentre stava inginocchiato presso gli scalini e i marciapiedi di strade e piazze. Quando si è soli e poveri, ahimè, la mente s’affolla di tanti pensieri tristi, dove le speranze spesso svaniscono nella disperazione.Ma poi venne quella mattina. [...] Continue reading
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Questa è la storia di Alice Cascherina, che cascava sempre e dappertutto.Il nonno la cercava per portarla ai giardini: - Alice! Dove sei, Alice?Sono qui, nonno. - Dove, qui?Nella sveglia.Sì, aveva aperto lo sportello della sveglia per curiosare un po', ed era finita tra gli ingranaggi e le molle, ed ora le toccava di saltare continuamente da un punto all'altro per non essere travolta da tutti quei meccanismi che scattavano facendo tic-tac.Un'altra volta il nonno la cercava per darle la merenda: - Alice! Dove sei, Alice?Sono qui, nonno. - Dove, qui?Ma proprio qui, nella bottiglia. Avevo sete, ci sono cascata dentro. [...] Continue reading
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Manglende episoder?
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- Prendi il fucile, Giuseppe, prendi il fucile e vai a caccia, - disse una mattina al suo figliolo quella donna. - Domani tua sorella si sposa e vuol mangiare polenta e lepre.Giuseppe prese il fucile e andò a caccia. Vide subito una lepre che balzava da una siepe e correva in un campo. Puntò il fucile, prese la mira e premette il grilletto. Ma il fucile disse: Pum!, proprio con voce umana, e invece di sparar fuori la pallottola la fece cadere per terra. [...] Continue reading
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Una volta un ragazzo di nome Tonino andò a scuola che non sapeva la lezione ed era molto preoccupato al pensiero che il maestro lo interrogasse.«Ah, – diceva tra sé, – se potessi diventare invisibile…»Il maestro fece l’appello, e quando arrivò al nome di Tonino, il ragazzo rispose: – Presente! – ma nessuno lo sentì, e il maestro disse: – Peccato che Tonino non sia venuto, avevo giusto pensato di interrogarlo. Se è ammalato, speriamo che non sia niente di grave. [...] Continue reading
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Un vecchio topo di biblioteca andò a trovare i suoi cugini, che abitavano in solaio e conoscevano poco il mondo. – Voi conoscete poco il mondo, – egli diceva ai suoi timidi parenti, – e probabilmente non sapete nemmeno leggere. – Eh, tu la sai lunga, – sospiravano quelli. – Per esempio, avete mai mangiato un gatto? – Eh, tu la sai lunga. Ma da noi sono i gatti che mangiano i topi. – Perché siete ignoranti. [...] Continue reading
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Era una topolina assai graziosa. Con due occhietti neri neri, le orechiette vivaci, un musetto baffuto e svelto sempre pronto ad annusare ogni cosa, ma soprattutto, quella creaturina non era mai stanca di saltellare di qua e di là. Poi capitò quel giorno in cui la graziosa topolina, spinta dalla curiosità, istinto che tutti possediamo, e soprattutto i giovani, lasciò il proprio nido per fare una passeggiata nel grande cortile di casa. Tanta era la voglia di scoprire un mondo nuovo, che la topolina si ritrovò, chissà come, lontana lantana dal proprio nido. [...] Continue reading
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In quasi ogni villaggio vive un uomo illuminato. Di solito è un anziano, che negli anni ha saputo conquistare il rispetto e la fiducia della comunità. Ce n’era uno tra questi uomini saggi che s’era meritato una fama straordinaria, tanto che una moltitudine di gente si rivolgeva a lui. Parecchi venivano a consulto nella sua capanna. [...] Continue reading
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C’era una volta una fanciulla assai bella che si chiamava Annìka. Era buona, giudiziosa, e assai gentile: il padre e la madre l’adoravano tanto che non avevano occhi che per lei. Ma un triste destino volle che Annìka restasse orfana di madre quando aveva appena nove anni. Qualche anno dopo il padre decise di risposarsi, perché voleva che Annìka non restasse senza madre. [...] Continue reading
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C'era una volta un contadino che dietro la sua casetta aveva un piccolo orto. Vi coltivava cavoli, lattughe, sedani e cipolle. Sua moglie lavorava quanto lui. Filava, tesseva, cuciva. E di quel che tutt'e due guadagnavano non spendevano neppur la metà. Pensavano all'avvenire della loro unica figliola che cresceva bella e buona e aveva sette anni. La bambina passava molte ore della giornata nell'orto dove, in un cantuccio, coltivava dei fiori. Un giorno, mentre la bambina parlava col babbo o con la mamma, le parve di sentirsi chiamare dall'orto. [...] Continue reading
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C’era una volta un mercante assai ricco che possedeva migliaia e migliaia di capi di bestiame di ogni tipo e razza. Mucche, tori, cavalli, pollame, grossi maiali, pecore, cinghiali e capre. Le sue terre si perdevano all’orizzonte, dove coltivava grano, cereali, mais e frutta d’ogni tipo. Al suo servizio stavano migliaia di lavoratori. La sua casa, o si potrebbe dire meglio, il suo castello, aveva un’infinità di servi e fattori. Non era avaro. Spendeva parecchio denaro ed era benvoluto per la sua generosità, fatto questo davvero assai strano per un uomo molto ricco; ma così era, perché così raccontano ancora. [...] Continue reading
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C’era un paese che in quel tempo fu colpito da una grave e mortale carestia. Uomini e animali non riuscivano a sopravvivere. I gatti soprattutto ne soffrirono, e assai più dei topi, loro eterni nemici e prede: non riuscivano più a trovare cibo, persino i vermi di sottoterra erano scomparsi. Per i topi invece, la carestia non fu così drammaticamente mortale, anzi, furono loro i primi a trarne vantaggio. [...] Continue reading
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C’era una volta un gruppo di asini che viveva nella foresta. Questa era ricchissima di erba novella ed era attraversata da numerosi corsi d’ acqua fresca. Grazie a tutti questi doni della natura, gli asini erano ben nutriti e vivevano felicemente. Ogni giorno ballavano ragliavano, al colmo della gioia. Ma anche se la vita era così generosa con loro, uno del gruppo non riusciva a essere felice. Quello che lui voleva ere un bel paio di corna sulla testa, come quelle che hanno il toro o il bufalo d’acqua. Gli sembrava che la vita senza un bel paio di corna sulla testa non fosse degna di essere vissuta. [...] Continue reading
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C’era una volta una bellissima ninfa che diede alla luce un bambino: il piccolo Narciso. Questo era il suo nome. Egli cresceva accanto a sua madre, dalla quale era amato come pochi al mondo lo sono mai stati. Per lui nulla era troppo bello, troppo delicato o troppo prezioso. Un giorno volendo conoscere il destino del suo adorato figlio la ninfa si recò dall’indovino Tiresia, la cui sapienza era leggendaria: - Mio figlio vivrà fino a una felice vecchiaia? - gli domandò. - Sì - rispose Tiresia - Se non conoscerà se stesso. […] Continue reading
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[...] Medusa era circondata da centinaia e centinaia di uomini che erano diventati statue di pietra per aver fissato lo sguardo su di lei. "Come faccio a ucciderla senza guardarla?" si chiedeva Perseo, preoccupato. Un raggio di sole si rifletté sullo scudo di Atena, e Perseo ebbe un'idea. Si mise lo scudo davanti al viso e volò all'indietro trasportato dai sandali alati. Riuscì cosi a guardare il mostro, riflesso nel metallo lucidissimo. [...] Continue reading
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[...] Medea prepara per Giasone un unguento magico che lo proteggerà dal fuoco sputate dai due tori e gli dona un rubino fatato, capace di proteggerlo dai guerrieri della seconda prova. Nonostante Giasone abbia superato le prove, Eeta rifiuta di cedere il Vello d'Oro, allora Giasone, sempre aiutato da Medea, addormenta il drago, messo a guardia del Vello, se ne impadronisce e torna con la nave verso Iolco con Medea. [...] Continue reading
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Ma alla dea dell’Amore, Afrodite, non fece piacere che qualcuno osasse mettere a confronto la sua bellezza con quella di una semplice mortale. Ma quando vide Psiche riconobbe, suo malgrado, che quella bellezza meritava davvero lodi e apprezzamenti assai maggiori. Afrodite decise di vendicarsi. Continue reading
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Semiramide fu una grande regina della città di Babilonia. Donna affascinante, bella, indomabile, di immenso valore e di grande coraggio mostrato nelle imprese e nell'esercizio delle armi. Ogni fatto della sua vita ebbe inizio nella regione della Siria, e precisamente nella città di Ascalona, dove si venerava Derceto, una dea che si pensava vivesse nelle profondità di un lago vicino alla città. [...] Continue reading
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Nell'Olanda del Nord viveva in un villaggio un modesto mugnaio che lavorava da mattina a sera per soddisfare i bisogni della sua famiglia. Una volta, mentre stava al lavoro, udì una vocina che chiedeva disperatamente aiuto. Il mugnaio si precipitò nella direzione da dove proveniva il grido d’aiuto e, con grande stupore, vide un esserino simile a una bambolina che stava per essere schiacciato dalla macina del mulino. [...] Continue reading
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