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  • La scoperta di Pompei, a metà del Settecento, è una vera rivoluzione, che sposta il baricentro dell'attenzione verso Sud. L'apertura degli scavi fa cambiare le rotte del Grand Tour europeo e creano l'idea moderna di turismo, per cui a Pompei arrivano in visita intellettuali e grandi artisti: da Winckelmann a Goethe, da Mozart a Picasso, fino ai... Pink Floyd.
    Nel frattempo cresce anche l'attrazione per il momento più drammatico per la città antica: l'eruzione del Vesuvio. Gli ultimi giorni di Pompei diventano un best seller nella letteratura, nella lirica e nel cinema, dal romanzo di Edward Bulwer-Lytton a quello di Robert Harris, dal melodramma di Giovanni Pacini al film di un giovanissimo Sergio Leone. Pompei diventa così un generatore di storie, che i nuovi ritrovamenti continuano tuttora a rendere praticamente inesauribile.

    Intervengono: Maurizio De Giovanni, scrittore; Cesare De Seta, professore emerito di Storia dell'Architettura all'Università Federico II di Napoli; Luigi Farraùto, autore di guide Lonely Planet; Luigi Gallo, storico dell'arte e direttore della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino; Anna Ottani Cavina, docente di Storia dell'Arte alla Johns Hopkins University di Bologna; Paola Villani, docente di Letteratura Italiana all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

  • Uno dei ritrovamenti più recenti tra gli scavi del Parco Archeologico di Pompei è anche il più affascinante: un piccolo, delicatissimo affresco, sulla parete di una ricca domus, che ritrae Leda sedotta da Zeus. Per poterla avvicinare, il dio ha assunto l’aspetto di un cigno e si protende verso di lei quasi a chiederle un bacio.
    Le immagini a tema erotico sono molto frequenti, e non solo nelle stanze da letto delle case nobili di Pompei, il che conferma l'idea, maturata nei secoli, di una città del piacere, dove la vanità sia delle donne sia degli uomini veniva alimentata da gioielli, profumi e unguenti. Fra verità storica e leggenda, in questo episodio entriamo nei luoghi che da sempre colpiscono l'immaginario popolare e degli studiosi: il lupanare, le terme pubbliche, ma anche gli spazi privati dove alcune donne si prostituivano per arrotondare i guadagni di famiglia. Ancora oggi, dai suoi muri, la città trasuda sensualità e ci racconta un'idea di bellezza che rappresenta un punto di riferimento anche per i canoni estetici attuali.

    Intervengono: Ria Berg, docente di Archeologia e Studi Classici all'Università di Helsinki; Pappi Corsicato, regista; Catharine Edwards, docente di Classici e Storia Antica al Birkbeck College di Londra; Valeria Parrella, scrittrice; Fabrizio Pesando, docente di Archeologia e Storia dell'Arte Romana all'Università Orientale di Napoli; Danda Santini, direttore di Amica e IoDonna; Grete Stefani, funzionario archeologo del Parco Archeologico di Pompei.

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  • La storia di Pompei è anche la storia epica degli scavi, iniziati nel 1748 sotto Re Carlo III di Borbone, tuttora in corso, e con la prospettiva di altri importanti ritrovamenti nei 22 ettari ancora da scoprire. In questo episodio raccontiamo il romanzo della rinascita della città antica, una saga popolata da uomini e donne, archeologi ma non solo, che hanno restituito Pompei alla vita, spesso con veri colpi di genio: da Giuseppe Fiorelli, l'inventore della tecnica dei calchi, a Vittorio Spinazzola, che ebbe l'intuizione del museo diffuso; da Amedeo Maiuri, il “principe degli archeologi” (secondo la definizione di Guido Piovene), ad Annamaria Ciarallo, che ha ricostruito la flora del tempo, fino a Massimo Osanna, che ha aperto il Parco Archeologico anche all'arte contemporanea.

    Intervengono: Andrea Marcolongo, giornalista e scrittrice; Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei e direttore generale dei musei italiani; Valeria Parrella, scrittrice; Grete Stefani, funzionario archeologo; Luana Toniolo, funzionario archeologo; Andrea Viliani, responsabile del Centro di Ricerca del Castello di Rivoli.

  • Vivere sotto la minaccia di una catastrofe, oggi come ieri. Senza saperlo, come accadde agli abitanti di Pompei nel primo secolo dopo Cristo, oppure essendone perfettamente consapevoli, com'è attualmente per i 700.000 abitanti dei sette Comuni della vasta area vesuviana che vivono attorno al vulcano.
    La tragica eruzione che in meno di venti ore, il 24 ottobre dell'anno 79, proiettò in aria dieci miliardi di tonnellate di magma, vapori e gas, seppellendo la città, ha fornito dati preziosi alla scienza, da Plinio il Giovane alla vulcanologia moderna. E ha dato origine a una filosofia della catastrofe che ha avuto in Jean Jacques Rousseau e negli Illuministi i principali interpreti.

    Partecipano a questo episodio: Francesca Bianco, direttore dell'Osservatorio Vulcanologico Vesuviano, Napoli; Luigi Gallo, storico dell'arte e direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Urbino; Maria Pace Ottieri, giornalista e scrittrice; Valeria Parrella, scrittrice; Andrea Tagliapietra, docente di Storia della Filosofia all'Università Vita-Salute San Raffaele, Milano.

  • Oltre a essere un museo a cielo aperto, Pompei è la maggiore fonte di informazioni sulla vita quotidiana degli antichi romani. E ogni nuovo ritrovamento, come in un puzzle, compone un'immagine in perenne mutamento e regala sorprese incredibili e affascinanti.

    Seguendo idealmente due uomini nel loro ultimo giorno, prima dell'eruzione del Vesuvio, in questo episodio passeggeremo tra le strade traboccanti di vita e scopriremo la Pompei delle botteghe e la Pompei città d'arte, le taverne che si trovavano lungo le strade e le domus i cui affreschi erano simboli di status sociale. Assaggeremo il vino che oggi si è ripreso a produrre e osserveremo gli edifici che all'inizio del '900 hanno offerto al celebre architetto Le Corbusier le basi per la sua idea di architettura.

    Intervengono: Giuseppe Di Napoli, docente di Disegno e Colore allo IED di Milano; Massimo Montanari, docente di Storia dell'Alimentazione all'Università di Bologna; Fabrizio Pesando, docente di Archeologia e Storia dell'Arte Romana all'Università Orientale di Napoli; Carlo Rescigno, docente di Archeologia Classica all'Università della Campania “Luigi Vanvitelli”; Grete Stefani, funzionario archeologo del Parco Archeologico di Pompei; Marida Talamona, docente di Storia dell'Architettura Contemporanea all'Università Roma 3; Luana Toniolo, funzionario archeologo del Parco Archeologico di Pompei.

  • La città più antica del mondo vive nel presente e parla al futuro. Il clamoroso “effetto Pompei”, che ha portato il Parco Archeologico quasi a raddoppiare i visitatori nel giro di pochi anni sfiorando i 4 milioni nel 2019, è frutto di uno dei più ambiziosi interventi mai visti in Italia.
    Il Grande Progetto Pompei, avviato nel 2014 dopo decenni di incuria e cattiva gestione, ha coinciso con l'ennesima rinascita della città, un patrimonio unico al mondo che il direttore Massimo Osanna ha trasformato in un brand internazionale e in un luogo che non smette di rivelare sempre nuove, straordinarie tracce della sua storia.

    Intervengono: Maurizio De Giovanni, scrittore; Catharine Edwards, docente di Classici e Storia Antica al Birkbeck College di Londra; Antonia Falcone, archeoblogger; Francesco Jodice, artista visuale; Andrea Marcolongo, giornalista e scrittrice; Massimo Osanna, direttore generale dei musei italiani e direttore del Parco Archeologico di Pompei; Luana Toniolo, funzionario archeologo del Parco; Andrea Viliani, responsabile del Centro di Ricerca del Castello di Rivoli e co-responsabile di Pompeii Commitment.

  • Iscriviti alla serie e da venerdì 8 gennaio 2021 ascolta o scarica i 6 episodi prodotti da Piano P per il Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con Electa.

    Oltre 25 tra accademici, archeologi, artisti e scrittori racconteranno la storia e l'evoluzione di una delle più grandi ricchezze del patrimonio italiano. Maurizio De Giovanni, Valeria Parrella, Massimo Osanna, Catharine Edwards, Cesare De Seta e molti altri contribuiranno a ricostruire la vita quotidiana, le arti e i costumi della città antica - dal cibo all'erotismo, dall'architettura delle domus ai giardini - mettendoli in relazione con i nostri tempi.