Episoder
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RESPIRO
In alcune lingue antiche come il greco o il latino le parole aria, vento, soffio, sono le stesse che esprimono idee come Vita, Spirito, Dio.Nella cultura cinese e in quella orientale in generale il respiro (soffio) si identifica con quella energia vitale definita appunto soffio vitale, Qi…
Secondo la Medicina Cinse, il Polmone è l'organo di maggior contatto, governa la respirazione e il Qi. Mediante lo scambio fra corpo (pelle e polmoni) e ambiente esterno, costituisce il nostro legame con il mondo."Respiriamo la stessa aria che respira il nostro nemico"
E' una delle frasi che più mi ha fatto riflettere. Pensiamo di poterci isolare, nascondere, chiudere come un riccio, ma esisterà sempre un legame, una relazione con gli altri, con il mondo in cui viviamo. Il respiro provvede a renderci tutti connessi, che lo vogliamo oppure no, che lo giudichiamo giusto oppure no.
Ed ecco il mio invito: quando i tuoi sintomi riguardano il respiro o la pelle, chiediti:
"Che cosa non voglio più accettare/lasciar andare?""Che cosa non voglio più dare/prendere?"
"A chi desidero avvicinarmi/allontanarmi?"
In questo terzo episodio ti porto a riflettere su quanto il tuo respiro sia manifestazione del tuo rapporto con il mondo esterno, della relazione libertà-limitazione.
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Perchè è così importante "sentire"?
Puoi immaginarlo come un movimento, come il battito del tuo cuore, qualcosa di fluido che ti fa sentire viva e libera, che ti fa amare ciò che c'è.
E invece capita più spesso che preferisci farti guidare da altro, dalla ragione, dai pro e contro logici, da quei costrutti che ti sei cucita addosso con tanta dedizione.
"Le persone che non sanno che cosa sentono, non sanno che cosa vogliono e non sanno agire"
E' una di quelle frasi che anni fa mi ha tirato letteralmente un ceffone in viso.
Ricordo perfettamente la sensazione di spaesamento: avere tutto dalla vita - in teoria - senza sapere realmente che cosa volevo e come agire per. Avevo smesso di "sentire" me stessa, avevo rinchiuso le mie emozioni sotto chiave, avevo tarpato le ali alle mie verità.
Ed ecco il mio invito: non avere paura del tuo "sentire", non temere ciò che provi, anche se doloroso, inaspettato, incomprensibile agli occhi altrui.
In questo secondo episodio voglio portarti ad osservarti con onestà, per non nascondere più i tuoi reali sentimenti, per stare pienamente con te stessa senza fronzoli.
Tu come lo chiami...il sentire?Intuito?
La voce del cuore?
Spirito?
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Manglende episoder?
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L'ansia, uno dei "mali" più diffusi, uno dei sintomi più lamentati dalle persone, viene spesso scambiata per la causa invece che essere considerata per ciò che è: un contenitore, un allarme. E' una sensazione che dilaga nel corpo, oltre che nella mente, e che spesso non viene nè ascoltata, nè capita. Attraverso le parole della dott.ssa Erica Poli, voglio portarti a conoscere aspetti che forse ignoravi riguardo l'ansia, con una mia breve riflessione finale.
Qual è la tua esperienza corporea attraverso l'ansia?
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Cosa distingue la salute dalla malattia?
La guarigione è uno strumento o l'obiettivo?
In questo podcast ti parlo dell'ultimo dei tre tesori che io reputo fondamentale nel processo salute-malattia, ti parlo dell'importanza di ridare la giusta responsabilità alla persona e come fare per incentivare la guarigione.
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Con l'arrivo della Primavera, il nostro corpo è pronto per rifiorire, per aprirsi alla Vita.
In Medicina Cinese, il Fegato è l'organo che in questa stagione sarà impegnato a distribuire tutte le nostre energie principalmente per far crescere i nostri progetti, realizzare i nostri obiettivi, dare spazio a creatività e immaginazione. E soprattutto a connetterci con il nostro "sentire".
Ma cosa succede se abbiamo difficoltà a sentirci, a percepire il nostro corpo? Cosa fare se sentiamo di essere destabilizzati da lungo tempo dal nostro corpo-mente? Cosa c'entra la guarigione con il sentire
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I bisogni vengono visti come qualcosa di debole e fragile. Perchè? In realtà i bisogni sono le nostre priorità, ciò che muove ogni nostro pensiero e gesto.
Ma cosa succede se questi bisogni vengono repressi? Come fare per riconoscerli davvero? -
Spesso crediamo di poter avere il controllo di tutto ciò che ci accade. E questa credenza diventa come un macigno per le nostre spalle, per il nostro petto e per il nostro collo.
Scopriamo che l'arte di "lasciar andare" ci fa sentire più liberi e più responsabili delle nostre scelte.
Finalmente riconosciamo che nessuno può imporci di essere o fare qualcosa che non rispecchia chi siamo. -
Anche se non sembra, il momento storico attuale che stiamo vivendo con tutte le sue difficoltà e incertezze è davvero il momento perfetto per riscoprire le risorse dentro di noi. Di quali risorse parlo? Io li chiamo i TRE TESORI.
Non è facile rendersi conto e avere il giusto grado di pazienza, forza di volontà e disciplina per apportare i cambiamenti necessari.
Oggi parlo di CONSAPEVOLEZZA.
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Anche se non sembra, il momento storico attuale che stiamo vivendo con tutte le sue difficoltà e incertezze è davvero il momento perfetto per riscoprire le risorse dentro di noi. Di quali risorse parlo? Io li chiamo i TRE TESORI.
Potete immaginarli come perle preziose che tenete al sicuro dentro di voi. Di cui aver cura e su cui potete contare ogni volta che il vostro benessere viene incrinato, ogni volta che il vostro equilibrio viene meno.
Oggi parlo di ASCOLTO.
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Hai mai considerato la possibilità che il tuo mal di schiena sia il modo con cui il tuo corpo sta gestendo una paura? Oppure avevi mai pensato che la tua emicrania possa essere il modo con cui il tuo organismo cerca di lasciare andare un carico emotivo eccessivo?
Potrebbero essere domande scomode...ma il corpo non mente mai. Se ci sono sintomi o dolori che si stanno manifestando, il tuo corpo chiede solamente di essere ascoltato e compreso.
Il tuo miglior alleato potrebbe essere proprio lo Shiatsu.
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Se pensiamo al cambiamento ci immaginiamo fatica, tempo sprecato e risultati che non arrivano.
Perchè ci siamo abituati e pensiamo che tutto sommato è sopportabile, non vale la pena cambiare.
Lo Shiatsu ti accoglie con tutte le tue abitudini (fisiche, mentali, emotive, ect.) e ti supporta nel guardare proprio quell'abitudine che fa male, che non ti permette di vivere serenamente, ti limita, ingrigisce la tua vitalità.
Prenderne atto è un gesto di amore verso sè stessi.
E' avere il coraggio di guardarsi dentro per come si è e non averne paura.
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Mi capita spesso di sentire che lo Shiatsu viene chiamato massaggio, o che venga considerato allo stesso livello di un massaggio rilassante.
Non biasimo nessuno. Ad uno sguardo esterno e che non ha ancora provato direttamente dei trattamenti, posso comprendere che possano sembrare la stessa cosa.
Ma ci sono davvero alcune differenze sostanziali.E in questo podcast ve ne propongo due:
➡️ la sua origine e di conseguenza il concetto basilare di come il corpo influenzi la mente e viceversa
➡️ l'approccio alla persona e non solo al suo corpo: la capacità di instaurare un vero dialogowww.shiatsueconsapevolezza.com
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Sembra che la cosa più difficile tutt’ora sembra proprio avere fiducia nel proprio sentire, nel vedere prima di tutto la luce dentro di sè e poi negli altri.
Eppure ognuno di noi sa qual è la sensazione che si prova quando si segue il proprio “sentire”, il proprio cuore, la propria luce interiore.
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Quello che traspare in questi giorni è confusione e preoccupazione...ci facciamo un milione di domande e ci sforziamo di capire dove sta davvero la verità. Ci chiediamo soprattutto come faremo a rivedere alcune persone che amiamo senza abbracciarle strette a noi, senza toccarle. La parola chiave è CONTRADDIZIONE. Ci chiediamo se torneremo come prima...
Correvamo molto e forse corriamo tutt'ora, vedevo molta fretta, competizione e insoddisfazione... Tutta questa corsa, tutta questa distrazione non ci fa vedere chiaramente chi siamo, chi abbiamo attorno a noi, dove stiamo andando nè per quale motivo.
Se dobbiamo ripartire, facciamolo con ottimismo, non con l'ingenuo "andrà tutto bene", ripartiamo da ciò che davvero conta per noi, da ciò in cui ci riconosciamo e sentiamo di far parte.
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Da quanto tempo abbiamo smesso di guardarci negli occhi sul serio?
Da quanto tempo consideriamo gli altri come dei numeri, come dei guanti "usa e getta"?
Da quando abbiamo iniziato a considerare i nostri anziani come fastidiose presenze malaticce, possibilmente da tenere lontani dalla società moderna, troppo "antichi" e "lenti" per farne parte.
E' stato straziante per me leggere la lettera di questo nonno, ma lo ringrazio perché ha fatto emergere una situazione reale e che spesso rimane inascoltata e sottovalutata dai più.
Già da tempo, senza rendercene conto, abbiamo cominciato a frantumare la nostra coscienza umana e a voler mettere al suo posto un dispositivo ipertecnologico e sterilizzato.
Stiamo forse barattando la nostra umanità per poter assomigliare sempre di più ad efficientissimi androidi?
Io spero con tutto il cuore di no.
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Che tipo di parole stiamo usando per descrivere ciò che ci sta accadendo? Qual è il nostro atteggiamento di fronte a questi eventi? Come operatrice Shiatsu il mio messaggio vuole essere un inno alla consapevolezza vera, al diventare responsabili delle proprie azioni e del difendere la libertà, di espressione e di cura.
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Nella nostra vita abbiamo sicuramente vissuto momenti difficili, pesanti, che ci hanno fatto soffrire, che ci hanno bloccato, che ci hanno scosso.
Mi chiedevo in quell'occasione qual è stata la risorsa a cui abbiamo attinto per risalire, per superare quella difficoltà.
Ora che ci ritroviamo catapultati nuovamente in un periodo simile, a cosa possiamo fare affidamento: alla nostra Resilienza o alla nostra Resistenza?
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Ci stiamo rendendo conto, soprattutto ora durante la "quarantena forzata" , che non ci siamo presi cura della nostra salute fisica ed emotiva come avremmo dovuto. Eppure lo diciamo sempre che "la salute vien prima di tutto". Ne siamo davvero sicuri?
Grazie alle argomentazioni del dott. Ongaro, possiamo individuare tre tipi di atteggiamento che abbiamo nei confronti della nostra salute e che non ci aiutano affatto ad apportare i cambiamenti necessari al suo miglioramento e mantenimento.
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Tempo: ci sembra di averne sempre troppo o troppo poco. Ma quello che fa la differenza è come lo utilizziamo, a cosa decidiamo di dedicarlo, per noi stessi, per gli altri, per ciò che ci circonda.
Poniamo attenzione a come lo viviamo ora, perchè ci potrebbe aiutare a determinare chi saremo domani.
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Mai come ora ci troviamo ad affrontare un nuovo modo di entrare in relazione: convivenze faticose con i nostri cari, relazioni a distanza coi nostri amici e solitudini insopportabili.
Il mio spunto di consapevolezza sta nel mostrarvi come questa nuova situazione può aiutarci a ri-conoscerci e ri-conoscere le persone con cui viviamo. Riscopriamo la curiosità e la stima verso noi stessi e gli altri.
- Vis mere