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Avete sentito parlare ancora di Temple Grandin? Docente universitaria, esperta di impiantistica e attrezzature per l’allevamento dei bovini, scrittrice, è una delle personalità più famose al mondo nell’ambito dell’autismo. Alla sua vita è stato dedicato anche un film, “Temple Grandin – Una donna straordinaria”, uscito nel 2010 con la regia di Mick Jackson.
Temple Grandin oggi ha 75 anni, insegna ancora Scienze del comportamento animale presso la Colorado State University, scrive libri – l’ultimo è uscito l’anno scorso – e tiene conferenze sull’autismo in tutto il mondo, prodigandosi per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone autistiche, un impegno che ha portato avanti per tutta la sua vita.
L’abbiamo raggiunta telefonicamente nella sua abitazione in Colorado e questo è quello che ci ha raccontato sulla sua vita, sull’autismo e sull’educazione, per l’ultima puntata del nostro podcast. -
Quali sono gli indicatori che permettono di riconoscere l’autismo in bambini e bambine, quando sono ancora molto piccoli? Quali i segnali, nel comportamento infantile, a cui gli adulti dovrebbero prestare particolare attenzione? E perché è importante l’intervento precoce?
Ne parliamo con Paola Venuti, professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’università di Trento, in questa puntata rivolta in modo particolare a genitori, educatori e educatrici dei nidi d’infanzia. -
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Stefania Stellino, genitore di due persone autistiche e presidente di Angsa Lazio, si occupa di inclusione scolastica ed è cordinatrice del gruppo scuola Fish nazionale. Fa parte anche dell’Osservatorio per l’Inclusione del Ministero dell’Istruzione.
Tra famiglia, associazionismo e politica, il mondo dell'autismo viene affrontato in questa puntata con una sensibilità e un'attenzione al tema che lascia spazio a prospettive future di progettualità e consigli utili ai quali potersi ispirare... -
Un bambino con autismo può avere innumerevoli motivi per avere una crisi, perdere il controllo o esplodere. Con questi comportamenti, che talvolta possono sfociare nell'aggressività, il bambino sta cercando di comunicare che una certa situazione è andata oltre la sua soglia di autoregolazione e che qualcosa ha mandato fuori controllo la sua delicata neurologia.
Insieme a Stefano Vicari, professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della Neuropsichiatria Infantile all’ospedale, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, cercheremo di capire i motivi per cui un bambino con autismo può avere una crisi, cosa cerca di comunicare con questi comportamenti e come possiamo, come genitori, insegnanti, educatori intervenire. -
Un’associazione, una scuola di autonomie, una famiglia, un luogo in cui incontrarsi e stare bene: questo e molto altro è il Tortellante. Insieme a Erika Coppelli, presidente dell’associazione, abbiamo ripercorso la nascita e l’evoluzione di questa grande “famiglia” modenese che - attraverso la produzione di tortellini - accompagna ragazzi e ragazze autistici verso la conquista delle proprie autonomie, in un ambiente non esclusivamente assistenzialistico.
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L’esperienza di Casa Sebastiano raccontata dai protagonisti. Francesco frequenta Casa Sebastiano quotidianamente. Gabriele è Tecnico della riabilitazione psichiatrica. Le loro voci ci accompagneranno alla scoperta delle attività che svolgono quotidianamente, seguendo le inclinazioni delle persone autistiche che vivono la struttura: dalla visita al birrificio alla cura dell’orto, dalla stanza multisensoriale al teatro. E così, giorno dopo giorno, come racconta Francesco, si costruisce il sentimento più forte: l’amicizia.
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Spesso il linguaggio delle parole è un linguaggio difficile da apprendere per le persone autistiche. Molto più naturale, e spesso molto sviluppato, risulta invece il linguaggio delle immagini.
Come spiega Temple Grandin, una delle personalità con diagnosi di autismo più famose al mondo, nel TED talk «Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente»: “Io penso in immagini, non in parole. Le parole sono come una lingua straniera per me”.
Come possiamo sostenere lo sviluppo di bambine e bambine che sono “pensatori visivi”? Quali strumenti possono essere utili per esprimersi, comunicare, comprendere le situazioni sociali e svolgere con maggiore facilità le azioni della vita quotidiana?
Ne parliamo con Marco Pontis, docente, formatore e autore, esperto nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico e dei Bisogni Educativi Speciali. -
Da piccolo, Bryce era un bambino tendenzialmente tranquillo, non verbale, che ogni tanto aveva delle crisi sconcertanti. Quando, a tre anni, riceve una diagnosi di autismo, per la sua famiglia inizia un percorso di accompagnamento per insegnargli le abilità necessarie per conquistare la maggiore autonomia possibile e trovare il suo posto nel mondo.
Oggi Bryce è un giovane adulto che ha raggiunto traguardi importanti, come laurearsi, comprarsi una macchina, trovare un lavoro che gli piace. Di sé, dice: “Sapevo di non essere “autistico” e sapevo di non essere “normale”, qualunque cosa questo significhi, così ho scelto di essere qualcos’altro. Ho scelto di essere ottimista. È così che mi definisco”.
In questo episodio la madre di Bryce, Ellen Notbohm, scrittrice e autrice di “10 cose che ogni bambino con autismo vorrebbe che tu sapessi”, il libro che ha ispirato il nostro podcast, ci parla delle sfide e delle opportunità poste dell’autismo, soffermandosi in modo particolare su linguaggio verbale e linguaggio non verbale. -
Spesso non ci facciamo caso, ma la maggior parte delle nostre conversazioni sono ricche di modi di dire, di espressioni idiomatiche e metafore che le persone con disturbi dello spettro autistico non riescono a capire perché interpretano letteralmente.In che modo riuscire a comunicare con loro utilizzando le parole giuste? Ne parliamo insieme al Dott. Paolo Cornaglia Ferraris
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"Mi aiuterai indipendentemente da tutti quelli che mi dicono che per me le possibilità sono limitate?" Con questa e-mail scritta da Damiano Tercon a sua sorella Margherita è iniziata l'avventura dei Terconauti, un trio artistico nato nel 2018 e molto attivo sui social, in tv e nei teatri.
Con i loro sketch comici, Damiano e Margherita Tercon e Philip Carboni ribaltano i luoghi comuni e sorridono di loro stessi. E con l’ironia, cercano di abbattere pregiudizi e stereotipi sull’autismo. -
“E' un esercizio di comprensione della foresta e dei singoli alberi.”
Il tema dell’apprendimento è centrale nel dialogo con Giacomo Vivanti, in grado di farci comprendere quanto sia importante il ruolo del docente e dell’educatore nella formazione delle giovani menti.
Parleremo di autismo, proponendo strategie per vivere la quotidianità e il contesto scolastico, di ricerca, di differenze tra mondo europeo e statunitense e tanto altro… -
Lunny e Red FrykHey, attiviste e divulgatrici autistiche, raccontano le loro esperienze. Sfatando molti tabù.
Nella prima puntata del podcast Erickson “10 cose sull’autismo” le voci che sentirete sono quelle di Red FrykHey e Lunny: due attiviste e divulgatrici autistiche che utilizzano i social network per sensibilizzare sull’argomento. Raccontano le sfide quotidiane, le difficoltà che devono affrontare, ma anche l’orgoglio di essere persone autistiche: “non è una parola negativa, non è una vergogna. Siamo così, la nostra mente funziona così e va benissimo”, spiegano con determinazione. -
L’autismo è un una realtà complessa, che racchiude una grande varietà di situazioni e condizioni personali, anche molto diverse tra loro.