Episodes
-
In una vita lunga 80 anni, 26 li passiamo a dormire. Il sonno, e anzi, il sonno di qualità è essenziale al nostro organismo: di mezzo ci sono funzioni cognitive e non solo. Su Der Spiegel è comparso un articolo, pubblicato in Italia da Internazionale, che racconta, tra le altre cose, cosa si rischia a dormire poco e male. Cita, ad esempio, uno studio del 2023 dell’American college of cardiology che ha dimostrato che chi soffre di disturbi del sonno incorre in un rischio maggiore del 69% di avere complicazioni cardiologiche. Ecco, le persone a cui viene diagnosticato un vero e proprio disturbo del sonno sono sempre di più. Una condizione che ormai riguarda soprattutto le società occidentali. Ma perché? Ne parlo con Ilaria Albano.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
In Europa, a qualche giorno dalle elezioni, si continua a parlare, tra le altre cose, di Ucraina. La recente visita di stato del presidente francese Macron in Germania è servita proprio a ricompattare le due potenze attorno al conflitto in corso. In passato, infatti, il cancelliere tedesco si era dimostrato distante da alcune posizioni tenute dal suo collega francese, in particolare rispetto alla possibilità di permettere all’Ucraina di attaccare il territorio russo con le armi donate dall’occidente. Ecco, questo limite, i due, hanno deciso di superarlo. Certo, ci sono dei paletti: Kiev potrà colpire soltanto i siti da cui partono gli attacchi verso il territorio ucraino. Con questa scelta l’Europa, però, ha dimostrato di potere tenere una posizione autonoma rispetto al conflitto in corso. Ecco, ma il conflitto a che punto è? L’Ucraina è in forte difficoltà, c’è chi sostiene che il fronte possa crollare da un momento all’altro. La Russia, infatti, continua a spingere e lo fa soprattutto nell’area di Kharkiv. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Missing episodes?
-
In questi giorni una notizia partita da Roma ha fatto il giro del mondo. Mi riferisco a Papa Francesco e a ciò che avrebbe detto, secondo Dagospia, il 20 maggio, nell’incontro a porte con i vescovi italiani arrivati a Roma per l’assemblea generale. Si parlava di un tema molto serio: ammettere, o meno, nei seminari dei candidati omosessuali. Al riguardo Papa Francesco avrebbe risposto di no. Ma perché? Ne parlo con Marco Grieco.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
La visita di stato non è un semplice incontro tra uomini di potere. È la massima espressione delle relazioni amichevoli bilaterali. E avviene quando un capo di stato di un determinato paese invita un altro capo di stato a fare visita. Ecco, questo per dire che, ad esempio, quando Gorgia Meloni va in Germania a incontrare Olaf Scholz non è in visita di stato, anche perché il premier e il capo dello Stato rappresentano due figure molto differenti. Ecco, dividere il senso di questo tipo di incontri ci aiuta a capire meglio il senso della puntata di oggi. Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, è andato in visita di stato in Germania, un fatto che non accadeva da 24 anni. Una visita, dunque, tutt’altro che scontata. Ma perché? Ne parlo con Chiara Piotto.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Irlanda, Norvegia e Spagna riconosceranno la Palestina. Una decisione che ha fatto infuriare Israele, il quale infatti ha subito richiamato gli ambasciatori dei relativi paesi per consultazioni, alla luce della decisione di annunciare il "riconoscimento di uno Stato palestinese". Nel frattempo però è accaduta un’altra cosa: Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu, per il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, per il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, per il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e per il capo delle brigate al Qassam, Mohammed Deif. Un fatto, questo, dalla portata enorme, che acuisce le distanze tra il mondo occidentale e Israele. Il conflitto intanto va avanti e i negoziati, nonostante gli incontri di oggi, fanno fatica a ripartire. Ma perché? Ne parlo con Luciana Coluccello.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Quella dei tassisti è una delle categorie più criticate in Italia. I motivi ruotano essenzialmente intorno ad un unico tema: il numero insufficiente di licenze che possano far fronte alla domanda in aumento. Secondo Il Sole 24 ORE a Milano le licenze sono circa 4.900, proprio come nel 2006. I residenti in città, però, dal 2006 a oggi sono circa 100mila in più. Ma oltre a questo c’è anche altro. A non convincere i cittadini sono gli incassi dichiarati. I tassisti, secondo i dati che loro stessi hanno trasmesso, tra il 2017 e il 2019, guadagnano in media 1.250 euro mensili lordi. Una cifra poco credibile. Ma perché? Ne parlo con Robero Red Sox
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
In questi giorni il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha pubblicato sul suo profilo Instagram diversi post che hanno alimentano un dibattito nel nostro paese. Nulla di eclatante per carità: la tv, per esempio, ha quasi del tutto ignorato quei contenuti, ma diversi utenti e alcuni giornalisti si sono accorti invece della grande rilevanza di questi post. Per ora vi basti sapere che lo slogan della campagna di Salvini è “meno Europa, più Italia”. Il che fa sorridere dato che siamo chiamati a votare proprio per il rinnovo del Parlamento europeo. Ma non è tanto questo il punto, piuttosto sono le immagini che il ministro ha utilizzato per i suoi post. Immagini che non hanno alcun senso. Ma perché? Ne parlo con Francesco Crippa.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
A quanto ammonta l'evasione fiscale in Italia? Se consideriamo quella che l’ISTAT chiama economia non osservata, ovvero quell’economia composta da attività produttive che, per motivi diversi, sfuggono all’osservazione diretta del fisco e che comprende l’economia sommersa e illegale, la cifra raggiunge i 192 miliardi. Questi sono i dati ISTAT riferiti al 2021 che includono quindi non solo l’evasione fiscale, ma anche le attività illegali come gli affitti e il lavoro in nero. Insomma, c'è tanto lavoro da fare e ogni tanto qualcuno ci prova anche. Lo scorso 7 maggio, per esempio, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, aveva firmato un decreto ministeriale per introdurre il cosiddetto "redditometro". Apriti cielo. Il governo ha subito fatto marcia indietro. Ma perché? Ne parlo con Giulia Cimpanelli.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Ebrahim Raisi, ottavo presidente della Repubblica Islamica dell’Iran è morto in un incidente in elicottero il 19 maggio. Ad annunciarlo è stata la televisione di Stato. Una notizia che, come potrete immaginare, ha fatto il giro del mondo. Il presidente era di ritorno dall’inaugurazione di una diga a Khoda Afarin nella regione dell’Azerbaigian Orientale. Un uomo che non è mai stato un vero carismatico, ma che ha saputo scalare le gerarchie di una delle teocrazie più importanti del mondo. Vicino da sempre ad Ali Khamenei, la seconda Guida Suprema dell’Iran e di cui, secondo molto analisti, avrebbe un giorno potuto prendere il posto. Ecco, la sua morte potrebbe, forse, rimescolare le carte in Iran. Ma perché?
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Negli scorsi giorni alcuni giornali locali del nord est sono tornati a parlare di Unabomber. Ma chi era Unabomber? La persona o il gruppo di persone che dal ‘94 al ‘96 e dal 2000 al 2006 ha scatenato il panico tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, con una serie di attentati dinamitardi. Tubi bomba, ma anche ordigni camuffati all’interno di oggetti comuni. L’identità di Unabomber rimane ancora un mistero ed è questo il motivo per cui nel 2022 io, Ettore Mengozzi e Francesco Bozzi, abbiamo deciso di raccontare questa storia all’interno di un podcast dal titolo Fantasma - Il caso Unabomber. Abbiamo però provato nel ripercorrere gli eventi a fare un passo in avanti chiedendo assieme a Greta Momesso e Francesca Girardi - vittime del bombarolo - la riapertura delle indagini. Il procuratore capo di Trieste ci ha dato ascolto e le indagini sono ripartite. Ma torniamo agli articoli di questi giorni: si parla di importanti novità. Dunque, non è esattamente di novità che si può parlare, ma forse è vero che siamo di fronte ad una possibile svolta. Ma perché? Ne parlo con Antonio Bacci.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Il rapporto annuale dell’Istat pubblicato la settimana scorsa ha certificato che sì, i lavoratori italiani si sono impoveriti. Gli stipendi nel nostro paese sono cresciuti molto meno di quelli del resto d'Europa. La situazione macroeconomia ha avuto un impatto molto forte non c’è dubbio, ma è pur vero che nel nostro paese di soldi non si parla molto. Insomma il nostro è anche un fatto culturale. Un esempio su tutti? Non riusciamo a chiedere l’aumento dello stipendio al lavoro. Ma perché? Ne parlo con Azzurra Rinaldi.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
“Le tasse sono una cosa bellissima” . Questa frase fu pronunciata dall’ex Ministro dell’economia Padoa-Schioppa nel 2007, governo Prodi II. Come potrete immaginare quelle parole crearono una grande polemica, nonché un assist a favore del centro destra allora all'opposizione. Eppure Padoa- Schioppa con quella frase, forse, intendeva dire altro. E cioè che le tasse ci permettono di partecipare, come cittadini, alla crescita di un paese e ai servizi che questo può offrire. Quindi potremmo metterla così: le tasse sono una cosa bellissima se spese nel modo giusto. Però, quando parliamo di tasse, non ci rendiamo conto che ne esistono di nascoste: spese che pensiamo di non sostenere, ma che in realtà sosteniamo eccome. Una su tutte? L’inflazione. Ecco l’inflazione, è bene saperlo, ci sta impoverendo. Ma perché? Ne parlo con Raffaele Ricciardi.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
L'alleanza tra Xi Jinping e Putin non è ideologica. I due sono alleati non perché condividano un modello di sviluppo simile o un’alleanza militare paragonabile a quella tra i paesi membri della Nato. Xi e Putin stanno insieme perché hanno un obiettivo in comune: indebolire l’occidente. La Cina sa perfettamente che la guerra in Ucraina non è la sua guerra, anzi Xi lo ha proprio detto un anno fa a Macron “questa non è la mia guerra” e di fatti non partecipa, per il momento, direttamente al conflitto. È cambiato qualcosa nell’ultimo anno? È giusto chiederselo, partendo da un fatto importante. Vladimir Putin è tornate a Pechino per incontrare il suo amico Xi Jinping. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
In nord Italia continua ad esserci mal tempo. La pioggia, come sappiamo, viene misurata in mm attraverso i pluviometri. Dei recipienti che misurano l’accumulo dell’acqua in altezza. Ad ogni mm corrisponde 1 litro d’acqua per metro quadro. Ecco, ve lo dico che interpretare al meglio le parole di Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune di Milano, il quale ha detto "La nostra città il 15 maggio ha vissuto una giornata molto difficile: 120-130 mm localizzati di pioggia, in un solo giorno, non era mai capitato negli ultimi 170 anni, e il record era 98 accaduto nel 1990. Bisogna precisare che il problema non riguarda soltanto Milano, ma tutto quanto il nord Italia, dove da diverse settimane piove quasi incessantemente. Ma perché? Ne parlo con Antonello Pasini.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
“Non è come sembra”. Si potrebbe riassumere così, come nella scena di tradimento di un film dei fratelli Vanzina, il fulcro delle poche, pochissime parole pronunciate dal presidente della regione Liguria Giovanni Toti e dal suo avvocato. Ma ecco, chi è Giovanni Toti? Prima di tutto è un giornalista, la sua carriera comincia a Mediaset nel ‘96 a 28 anni. In poco tempo arriva a ricoprire importanti ruoli: nel 2007 diventa vicecapo ufficio stampa e nel 2009 viene nominato co-direttore di Studio Aperto, per assumerne la direzione nel 2010, alla quale si aggiunge due anni dopo quella del TG4, in sostituzione a Emilio Fede, Giovanni Toti è direttore non di uno, ma di due TG. Il salto vero, però, arriva nel 2014, lascia il giornalismo per la politica. Nel 2015 si candida e vince le elezioni per la presidenza della sua regione: la Liguria. Nel 2021 tenta una nuova avventura politica, questa volta non più sotto l’ala di Berlusconi: fonda assieme al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro il partito “Coraggio Italia”. Il 7 maggio del 2024 viene arrestato. Un colpo durissimo. Meloni dice “Aspettiamo la sua versione dei fatti”... Anche se in realtà le dimissioni sembra l'unica soluzione. Ma perché? Ne parlo con Federica Olivo.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Nella puntata 324 di "Ma perché?" avevamo parlato di TikTok e del suo difficile rapporto con il governo deli Stati Uniti. Quest’ultimo, infatti, ha avanzato la possibilità di mettere al bando la piattaforma cinese controllata dalla società ByteDance. Il 24 aprile il presidente Joe Biden ha poi firmato un disegno di legge che dà a TikTok nove mesi di tempo per vendere la propria tecnologia ad una società non cinese. Oggi ripercorriamo questi fatti, partendo però da un importante aggiornamento. La settimana scorsa TikTok ha fatto causa al governo americano. Ma perché? Ne parlo con Lorenzo Ancona.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
I negoziati tra Israele e Hamas sono di nuovo in stallo. I mediatori non sono riusciti a trovare un accordo durante i lunghi colloqui che si sono tenuti al Cairo. A nulla sono valse le pressioni fino ad oggi degli Stati Uniti su Israele. Biden si è sempre dichiarato contrario all’invasione di Rafah, l’ultima città a sud di Israele anche se nelle ultime ore l’IDF, ovvero l’esercito israeliano, è tornato a muoversi anche a nord dove dice che Hamas starebbe rimettendo insieme le forze. Ma quindi? Qual è lo scenario che sta per aprirsi? Il mondo fa pressione, spinge per un cessate il fuoco, ma ad oggi Netanyahu non ha alcuna intenzione di fermarsi. Ma perché? Ne parlo con Luciana Coluccello.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
Il Superbonus è stato introdotto dal Decreto 34/2020 – cosiddetto “Dl Rilancio” – nell’ambito delle misure urgenti in materia di sostegno al lavoro e all'economia connesse all'emergenza Covid. Il contesto, quindi, era quello della pandemia. L’emergenza era appena cominciata e i timori per l’economia erano tanti. Giustamente. La funzione del superbonus era dunque quella di rilanciare il settore dell’edilizia passando per dei meccanismi di detrazione e rimborsi con il fine di ammodernare costruzioni e infrastrutture. Il ministro dell’economia Giorgetti ha paragonato il superbonus al Vajont, come a dire una sciagura per l’Italia in termini di spesa. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio nel 2020, e capo del governo che ha ideato il superbonus stesso continua invece a difendere quella scelta, sostenendo che in termini di costi benefici l'Italia ci ha guadagnato. In realtà le cose non stanno proprio così. Ma perché? Ne parlo con Nicola Travella.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
“Prima del ventesimo secolo, il panettone era una focaccia sottile e dura farcita con uvetta. Era mangiato solo dai poveri e non aveva legami con il Natale” e il “parmigiano originale oggi si trova solamente nel Winsconsin negli Stati Uniti”. Sono queste alcune frasi pronunciate e scritte dal prof. Alberto Grandi, docente e presidente del corso di laurea in Economia e management all’Università di Parma, e autore assieme a Daniele Soffiati di DOI, Denominazione di origine inventata, un podcast in cui ripercorrono con rigore la storia della cucina italiana. Lasciamo da parte le polemiche e atteniamoci ai fatti. Ecco, se guardiamo quelli, i due spiegano, ci accorgiamo che la cucina italiana non esiste. Ma perché? Ne parlo con Alberto Grandi.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
-
La Rai continua ad essere al centro delle polemiche. Il caso Scurati infatti continua a fomentare scontri anche accesi all’interno dell’azienda. È notizia di due giorni fa, per esempio, che Serena Bortone, giornalista e conduttrice di “Che sarà”, programma al quale avrebbe dovuto partecipare proprio Scurati per leggere un monologo sul 25 aprile, sarebbe stata chiamata a dare spiegazioni e giustificazioni in merito alla vicenda. Il tutto ruota proprio attorno al post che la giornalista aveva pubblicato il 20 aprile e nel quale annunciava che ad Antonio Scurati non era stato permesso di partecipare alla trasmissione. Insomma, le cose continuano ad accadere ed è bene stare attenti, e allora proviamo a capire quello che è successo lunedì 6 maggio, giorno nel quale per 24 ore i giornalisti Rai hanno scioperato. Ma perché? Ne parlo con Edoardo Buffoni.
See omnystudio.com/listener for privacy information.
- Show more