Episodes
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C'è un podcast di Marco Damilano che potrebbe interessarti: si chiama Ex voto ed è un viaggio nelle campagne elettorali di ieri e di oggi per capire come, voto dopo voto, gli italiani hanno “perso” le elezioni. Andando avanti e indietro nel tempo, Damilano racconta aneddoti, retroscena e intrighi delle campagne elettorali del passato. Fino al voto che ci aspetta tra pochissimo: quello del prossimo 25 settembre. Per ascoltarlo, cerca Ex voto sulla tua piattaforma di ascolto.
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La seconda Repubblica comincia il 26 gennaio 1994 con la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Per diciassette anni i rapporti tra il Cavaliere e gli inquilini del Quirinale saranno segnati da un conflitto strisciante destinato a esplodere in contrasto aperto. Mentre Berlusconi è alla presidenza del consiglio, al Colle si alternano Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Con tutti e tre l’uomo di Arcore finirà per scontrarsi, fino all’epilogo del novembre 2011, quando proprio il Quirinale porrà fine alla permanenza del Cavaliere a palazzo Chigi. Irene Pivetti, presidente della Camera nel 1994, rivela un retroscena inedito sulla caduta del primo governo Berlusconi.
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Se Sandro Pertini è stato il presidente più amato dagli italiani, Francesco Cossiga è stato il più incompreso, e indecifrabile. I due sono diversissimi, ma ad accomunarli c’è la stessa smania di condizionare direttamente la vita politica e la stessa volontà di forzare i limiti del loro mandato. Entrambi arrivano ad attaccare il funzionamento di quello Stato di cui rappresentano il vertice. Dalla lotta al terrorismo alle sconcertanti rivelazioni sulla rete Gladio, dal terremoto in Irpinia ai violenti conflitti istituzionali che preannunciano l’inizio di Mani pulite, Pertini e Cossiga hanno picconato le fondamenta della prima Repubblica.
Ep.6: fuori il 16 dicembre
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Nel 1971 Aldo Moro è la figura più in vista della scena politica italiana ed è anche il favorito per la presidenza della Repubblica. Lo ferma un colpo di palazzo organizzato dal suo amico di partito Giulio Andreotti. Contro Moro si muove anche la loggia P2 che sta cominciando a infiltrare i livelli più alti dello Stato. Sette anni più tardi, alle presidenziali del 1978, la strada del Colle sembra spianata per il presidente della Democrazia cristiana. Sembra davvero la volta buona. Ma la mattina del 16 marzo ’78, in via Fani, a Roma, Moro viene rapito da un commando delle Brigate rosse. Verrà ucciso dopo cinquantacinque giorni di prigionia.
Episodio 5: 9 dicembre
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Tra gli anni Cinquanta e i Sessanta, il Quirinale è il centro di oscure manovre. Dietro la patina scintillante del Boom economico e della dolce vita, si consuma una stagione segnata da ricatti, trame occulte e scontri sotterranei tra gli apparati d’intelligence. I capi dello Stato Giovanni Gronchi e Antonio Segni coltivano il sogno dell’uomo forte al Colle. Gronchi punta sul governo Tambroni per realizzare una svolta presidenzialista, ma fallisce. Quattro anni dopo, Segni tenta di bloccare il centro-sinistra e durante una crisi di governo convoca al Quirinale il generale dei carabinieri Giovanni de Lorenzo. Si ode il tintinnar di sciabole. Comincia a circolare una parola impronunciabile: golpe.
Episodio 4: fuori il 2 dicembre
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Alle elezioni del 2013 il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo incassa il 25 per cento dei voti. È un terremoto e il sistema si avvita su se stesso. Il Partito democratico esplode bruciando nella battaglia per il Quirinale i suoi candidati migliori. Poi, il colpo di scena: la congiura che affonda Romano Prodi, padre nobile del Pd.
Raccolte in presa diretta all’indomani di quei drammatici eventi e proposte per la prima volta in questo podcast, le voci di Romano Prodi e Massimo D’Alema svelano i retroscena di uno dei momenti più convulsi della recente storia d’Italia.
Episodio 3 online giovedì 25.
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Maggio 1992. L’inchiesta di Mani Pulite punta in alto: punta ai vertici del sistema politico. Mentre la prima Repubblica si sgretola sotto una valanga di avvisi di garanzia, un parlamento di inquisiti si prepara a eleggere il nuovo capo dello Stato. La battaglia per il Quirinale dilania la Democrazia cristiana, lacerata da un furibondo scontro interno. Passano i giorni e i grandi elettori non trovano un accordo. Intanto, misteriose centrali lanciano messaggi obliqui, evocano lo spettro di una soluzione violenta per superare lo stallo. La soluzione è il boato del tritolo: il botto della strage di Capaci.
Due giorni dopo Oscar Luigi Scalfaro viene eletto presidente della Repubblica.
Episodio 2 online il 18 novembre!
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È da secoli circondato da superstizioni e leggende nere. È stato il palazzo dei papi e dei re d’Italia. Oggi il Quirinale è il centro del potere italiano. Tutto ruota intorno alla presidenza della Repubblica: interessi politici ed economici, equilibri interni e assetti internazionali, trame occulte e campagne mediatiche. Per questo tutti i principali leader hanno coltivato l’ambizione di occuparlo. Per questo ogni sette anni le elezioni presidenziali si trasformano nel palcoscenico su cui consumare gli intrighi repubblicani. Romanzo Quirinale racconta le stagioni più misteriose della storia d’Italia.
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