Episodes
-
Chi sono io? Sono una persona spirituale? Ma ho toccatoveramente lo spirito? In questo elegante e profondo audio, Pier Giorgio ci guida attraverso domande profonde, su come molte volte abbelliamo la mente con idee e pensieri spirituali, rimanendo sempre in essa e nel gioco dell'ego, un ego che ha bisogno sempre di identificarsi con qualcosa. Qualsiasi siano i condizionamenti non abbiamo bisogno di condannarli, ma di vederli e semplicemente e amorevolmente accoglierli. Pier Giorgio con un gioco di letture citando Tolle e il Vangelo, ci porta a vedere come tutto è sempre amato e degno di essere accolto, e che ciò che siamo, è oltre qualsiasi forma.
-
In questo podcast, Pier Giorgio anche condividendo alcune righe dal libro "Un nuovo Mondo" di Eckhart Tolle, ci porta a riflettere su un demone più difficile di altri da vedere: “la normale infelicità”, uno stato di scontentezza talmente diffuso da essere ritenuto, appunto, la normalità. È possibile che prendere consapevolezza di questo aspetto, anziché nasconderlo sotto al tappeto, ci possa portare a trascendere anche questa identificazione,e a scoprire quella Felicità che i Maestri hanno incarnato ed emanato, a prescindere dalla loro esperienza terrena?
-
Missing episodes?
-
In questo breve brano tratto da una meditazione guidata, Pier Giorgio ci invita ed incoraggia a scoprire i veri doni che può portare la meditazione, andando oltre la persona che può sperimentare anche stati di profonda quiete. Possiamo ringraziare per questi doni, e lasciarli andare perscoprire lo "sperimentatore", chi veramente siamo?
-
In apertura di podcast, Pier Giorgio propone (anche con una divertente storiella, che raccontava l’amato Tony De Mello) la "pratica della voce interiore". Ci conduce poi a riflettere sulle pratiche spirituali autentiche: quelle che portano a maturare, e non a cercare di far colpo sugli altri. In quest’ultimo caso non potremmo lasciare che Qualcosa di più grande di noi, trovi posto in noi. Citando, infine, l’amato Nisargadatta (“Non esiste nessun illuminato, ma solo l'Illuminazione”), ci invita a cogliere la preziosità del significato (spesso comunemente frainteso) della resa, delpotere e dell’umiltà.
-
La felicità è ottenere ciò che si vuole? Questa non è felicità ma appagamento. A partire da questa constatazione, Pier Giorgio mette in luce uno dei più grandi fraintendimenti odierni: credere che la spiritualitàsia ottenere la realizzazione dei propri desideri, e quindi la felicità. Le grandi tradizioni spirituali (Buddismo, Cristianesimo, Induismo e Sufismo)trasmettono forse un insegnamento diverso?
-
Pier Giorgio in questo audio, giocosamente ci guida a intuire il profondo significato della resa, dell’accettazione del momento presente, qualunque esso sia, anche riscoprendo nell’origine di una antica tradizione spirituale, cara e comune a tanti popoli di varie parti del mondo, (i quali consideravano l’ospite sacro, e degno comunque di accoglienza), l'insegnamento che ciò che bussa alla porta viene accolto in ogni caso.
-
In questo podcast Pier Giorgio, ci aiuta a vedere uno deipiù grandi condizionamenti di cui siamo prigionieri. La convinzione che per raggiungere la verità o l'illuminazione, si debbano conoscere una moltitudine di complicate pratiche esoteriche. Pier Giorgio ci svela come vendendo di non vedere, sia l'inizio di potenti click interiori, che sono più importanti di tante altre esperienze sterili.
-
In questo breve ma denso intervento, Pier Giorgio propone, con amore e chiarezza, una riflessione su quella che il Buddha chiama la “visione profonda”, grazie alla quale possiamo realizzare che è andando nel cuore della paura e del dolore (anziché fuggirli e restarne vincolati) che giungono la liberazione e la possibilità di far emergere, ed offrire al mondo, i nostri talenti.
-
L’aura è ciò che emaniamo, pensieri, emozioni, paure, a prescindere da come ci sforziamo di apparire. Spesso la spiritualità è confusa con il reprimere ciò che viviamo ripetendo meccanicamente un mantra per costruire la propria realtà, oppure con il moralismo. Pier Giorgio in questo incontro spiega, con amorevole e profonda leggerezza, che sviluppare la consapevolezza attraverso un autentico contatto con sé stessi, è ciò che può far emergere, e quindi emanare, la propria unicità, la propria realizzazione. In questo consiste la rivoluzione silenziosa, come indicato da vari Maestri (tra i quali l’amato Krishnamurti) e come esemplificato da un episodio, semplice e potentissimo, della vita di Gandhi che Pier Giorgio racconta in chiusura di questo podcast.
-
In questo audio Pier Giorgio leggendo un brano tratto dallibro di Eckhart Tolle intitolato “Un nuovo mondo”, ci invita a vedere come la paura non riconosciuta, e nascosta sotto al tappeto sia nutrimento per l'ego, e che tuttavia avendo il coraggio di ri-conoscere, e portare a galla con amore lenostre paure, i nostri demoni interiori si trasmutano in angeli. Pier Giorgio ci ricorda anche che accogliendo i lati oscuri che sono in noi, emerge la luce. Questo è ciò che ci dona la pratica dell'osservazione amorevole.
-
Seguendo il metodo socratico, per il quale le domande sono più importanti delle risposte preconfezionate per approfondire la conoscenza, Pier Giorgio spazia in questoincontro tra la filosofia, le antiche scritture Veda, la Fisica e S. Agostino, per suscitare l’intuizione che ci può portare a considerare il Mistero che Siamo, e che abitualmente confondiamo solo con ciò che abbiamo e facciamo.
-
Nell'incontro da cui è tratto questo audio, Pier Giorgio leggendo un brano tratto dal libro di Eckhart Tolle intitolato “Un nuovo mondo”, ci invita amorevolmente a non etichettare tutto con l'intelletto, e a ritornare alla meraviglia dei bambini che vedono tutto con occhi nuovi, perché proprio riscoprendo il Mistero che sottendeogni cosa, potremmo scoprire l'Eterno.
-
In questo brano Pier Giorgio, ci fa riscoprire il sensooriginario e bellissimo di pratiche del Cristianesimo delle origini, quali la preghiera, la confessione e il pentimento, che nel corso dei secoli si sono ammantate del senso di colpa, mentre nel loro significato più autentico, consistono in insegnamenti spirituali potenti che possono portare ciascuno di noi, quando siamo pronti, a un risveglio della Consapevolezza sul senso profondo della vita. Infine Pier Giorgio, proponendo un lavoro di auto osservazione sui modi con i quali cerchiamo l’attenzione altrui, ci invita aportare presenza nei ruoli che inevitabilmente giochiamo nella vita di tutti i giorni, non per distruggerli, magari per cambiarli, ma comunque, per esserne consapevoli: è sufficiente questo, perché fluisca Amore attraverso i ruoli che interpretiamo.
-
In questo prezioso audio Pier Giorgio, ci mostra comereprimere la rabbia, mettendola sotto il tappeto, sia uno dei più grandi freni ai click interiori. Proprio come un alchimista che trasmuta il piombo in oro, colui che lavora su di sé, sa che non può esserci oro senza piombo. Per cuiosservare e riconoscere la rabbia, con amorevole accoglienza, permetterà a ciò che siamo oltre la rabbia, di emergere spontaneamente.
-
In questo audio Pier Giorgio legge e commenta un tratto del libro “Io sono Quello”, nel quale Nisargadatta risponde alle domande di un visitatore. Le sue semplici e meravigliose parole, sono un invito per il visitatore e per tutti noi, a mollare chi crediamo di essere.
-
Nel comune intendere, associamo la parola vacuità alla mancanza di qualcosa, alla pochezza, quasi a un difetto. Pier Giorgio condivide delle preziose intuizioni che ci conducono a scoprire come Buddha, Gesù e mistici di varie epoche indicassero la vacuità come la consapevolezza di Ciò che Siamo, e che nulla di Ciò che Esiste ha un’esistenza separata; da qui scaturisce la vera compassione verso ogni creatura. Pier Giorgio ci porta inoltre, a osservare come i Maestri di varie epoche e luoghi, abbiano indicato la ‘vacuità’ con parole o simboli diversi, ad esempio il simbolo del pesce dei primi cristiani, o del Regno dei Cieli: simboli e insegnamenti che, se profondamente compresi e interiorizzati, sono un dono immenso offerto agli uomini e alle donne di ogni tempo.
-
In questo meraviglioso video, Pier Giorgio ci guida attraverso il misterioso significato dell'Albero della vita. Ci aiuta a vedere come le qualità della personalità, che reputiamo sbagliate, siano necessarie per la fioritura della coscienza, proprio come l'albero che si nutre dalle radici, dal basso, per far germogliare i suoi rami in alto. Vedendo questo nelle nostre vite, che fine fa il giudizio? Possiamo accogliere con amore le diversità, e ciò che abbiamo reputato sbagliato fino a oggi? Ve lo lasciamo intuire da soli.
-
Pier Giorgio con la sua gioiosa e profonda leggerezza, condivide proprie esperienze e riflessioni, invitandoci a osservare come spesso tendiamo a cercare l’ordine, la perfezione, e a rifuggire il caos, e come tutto questo ci porti però a essere ripetitivi, meccanici, soffocando la luce della vera creatività, che nasce dalla consapevolezza di essere figli della Creatività Suprema, chiamati in questa vita alla felicità, e a rendere questo mondo più felice.
-
Nell'incontro da cui è tratto questo brano, citando dallibro “La Luce sul sentiero” il significato di forza, Pier Giorgio ci porta amorevolmente e con leggerezza, a farci scendere nel nostro interno una domanda profonda: quale è quella forza che ci porta ad essere meno, piuttosto che a essere più? Nel brano che proponiamo Pier Giorgio, approfondisce proprio il significato dell’essere meno, che è la vera grandezza, e che porta a conoscere il nostro vero Sé.
- Show more