Episodios
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52 giorni di Donald Trump alla Casa Bianca. 52 giorni che sembrano due anni. Dazi, guerre commerciali, guerre verbali, annunci e marce inidetro. Ma il mondo pare stia cambiando molto velocemente. E in tutto questo, come cambiano i rapporti fra America e India? Ne abbiamo parlato con i giornalisti del Sole 24 Ore Luca Orlando, Marco Masciaga (corrispondente da Nuova Delhi) e all’analista dell’ISPI, Nicola Missaglia.
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Dazi minacciati, imposti, tolti, sospesi, raddoppiati: è bastato un mese e mezzo di presidenza Trump per gettare le multinazionali americane (ma anche i preziosi consumatori) nel panico. Difficile infatti gestire un business in queste condizioni. Ma davvero il tycoon potrebbe innescare una recessione nella maggior economia mondiale? Da Philadelphia l’analisi di Marco Valsania
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Oggi a Macro, il podcast con le riflessioni sulle notizie a impatto globale, discutiamo su una decisione che ha avuto un impatto significativo sulla scena globale: la cancellazione dell'83% dei programmi dell'Usaid, l'agenzia americana per lo sviluppo internazionale. Esploreremo le conseguenze di questa decisione nell'intervista di Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, con la nostra ospite Maria Laura Conte, direttrice della comunicazione di Avsi, una ONG con programmi di cooperazione in tutto il mondo.
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Il terremoto geopolitico mondiale innescato da Trump ha dato la sveglia a Bruxelles sulla difesa, con l’annuncio del piano ReArm Europe da 800 miliardi. Ma quali sono le grandi sfide da affrontare per dare vita a forze armate comuni, riconvertendo struttura industriale e ricerca tecnologica in ottica militare? Quale la futura catena di comando? Da Bruxelles l’analisi di Beda Romano
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L’isola contesa va alle urne: domani tra grandi tensioni geopolitiche si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento della Groenlandia, il protettorato danese che Trump vuole comprare (nonostante sia già ufficialmente sotto controllo militare statunitense). Dalle urne uscirà l’indipendenza? L’analisi di Roberto Da Rin.
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La svolta americana e la minaccia russa spingono l'Unione europea e la Gran Bretagna a ridisegnare le alleanze politico-militari, per tutelare l'Ucraina e difendere se stesse. Ne parliamo insieme ai nostri ospiti in questa puntata di Macro.
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Trump annuncia il blocco degli aiuti militari all’Ucraina, intelligence compresa. Una sospensione temporanea, chiarisce lo speaker repubblicano alla Camera Mike Johnson, ma dalle conseguenze comunque molto pesanti. Quanto potrà resistere Kiev agli attacchi di Mosca senza il sostegno americano? L’analisi di Antonella Scott
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Oggi a "Macro, le notizie a impatto globale", il podcast che esplora storie di rilevanza mondiale attraverso una lente critica e il più possibile informata, proviamo a dare una risposta, forse più risposte, alla seguente domanda: che fine ha fatto il diritto internazionale? E le organizzazione internazionali? Con Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, ascoltiamo le riflessioni del professor Francesco Mancini, docente di governance globale all'Università nazionale di Singapore e con un'importante esperienza negli staff della diplomazia Usa all'Onu e nello staff di un inviato Onu in Libano.
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Sorpresa in Austria: a cinque mesi dal voto finalmente nasce un Governo, ma senza i vincitori delle elezioni, l’ultradestra filorussa ed euroscettica del Partito della libertà. Alla fine a spuntarla è stata una “grosse koalition” tra popolari, socialdemocratici e liberali. Riuscirà a governare o farà la fine della coalizione semaforo tedesca? L’analisi di Michele Pignatelli
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Nel mondo ribaltato da Trump anche l’Asia è costretta a trovare nuovi equilibri: l’India ricorre al suo antico mantra del “non allineamento”, aprendo a un accordo commerciale con l’Europa, mentre Vietnam e Taiwan offrono contratti a Musk e comprano armi americane. Ma i ramoscelli d’ulivo offerti alla Casa Bianca basteranno? Da Nuova Delhi l’analisi di Marco Masciaga.
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Le elezioni tedesche di domenica scorsa hanno visto reggere l'argine nei confronti dell'Afd, che pur avendo praticamente raddoppiato i voti, è stata tenuta a distanza dalla Cdu di Friedrich Merz. Il leader dei cristiano democratici si avvia a costruire una "grosse koalitione" con i socialdemocratici dell'Spd, gli sconfitti della tornata elettorale. Ma quale sarà l'agenda di Merz e dove porterà un paese che è diventato il malato d'Europa? Ne parliamo insieme ai nostri ospiti in questa puntata di Macro
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Il premier britannico Starmer vola alla Casa Bianca con un regalo per Trump: l’aumento delle spese militari inglesi. Vuole rinsaldare lo storico asse con gli Stati Uniti ma allo stesso tempo diventare un partner strategico della difesa comune europea. Qual è il nuovo ruolo di Londra nei delicati equilibri euroatlantici? L’analisi di Nicol Degli Innocenti
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Da quando Donald J. Trump è ritornato alla Casa Bianca come 47° presidente degli Stati Uniti, l'omologo francese Emmanuel Macron si è messo alla testa di un processo che potrebbe portare alla nascita di una vera difesa comune europea. Intanto Londra si riavvicina all'Unione europea e la Germania prova a ritrovare una nuova stabilità. E' davvero la volta buona per questo ambizioso progetto comune? E sarà la Francia a guidare la "coalizione dei volenterosi". Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, ne discute a Macro con Jean-Pierre Darnis, docente di relazioni italo-francesi all'Università di Nizza - Costa Azzurra e di storia contemporanea alla Luis, e autore del volume "Transalpini" (Luiss)
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Doveva durare tre giorni, è arrivato a compiere tre anni: il conflitto in Ucraina conta centinaia di migliaia di vittime ma la pace resta molto più lontana di quanto si creda. Quanto durerà ancora l’“operazione speciale” voluta da Putin prima che la macchina da guerra russa si inceppi? L’analisi di Antonella Scott
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Nel voto in Germania (record per affluenza) vince la Cdu, l’ultradestra di Alternative für Deutschland dilaga, la Spd frana ma resta al Governo, la Linke sorprende. Il leader dei cristianodemocratici Friedrich Merz prenota la poltrona da cancelliere. Ma con chi governerà? E riuscirà a sospendere il “freno al debito” facendo ripartire l’economia? Da Berlino l’analisi di Gianluca Di Donfrancesco
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Deregulation e facilitazioni per aumentare la produzione da fonti fossili, eolico e solare esclusi dal decreto sull’emergenza energetica nazionale, che il presidente americano Donald Trump ha promulgato con uno dei primissimi ordini esecutivi del suo mandato. È cominciato così il nuovo corso della politica energetica a stelle e strisce. E il 14 febbraio il presidente ha anche dato vita al National Energy Dominance Council, organismo che dovrà promuovere le industrie energetiche nazionali. L’obiettivo è abbassare i prezzi, spingere Pil e bilancio ma anche sostenere lo sviluppo di settori chiave come quello dell’intelligenza artificiale. È un piano che avrà successo? Ne abbiamo parlato con il corrispondente da New York del sole 24 Ore Marco Valsania e con la collega esperta di materie prime Sissi Bellomo.
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La bozza di accordo presentata dalla Casa Bianca a Kiev il 7 febbraio (e rifiutata da Zelensky) si sarebbe tradotta in una «colonizzazione economica perpetua» secondo The Telegraph, con condizioni più pesanti di quelle imposte nel 1919 a Versailles alla Germania sconfitta. Cosa vuole guadagnare davvero Trump dalla pace in Ucraina? Dagli Stati Uniti l’analisi di Marco Valsania
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Con il ritorno alla Casa Bianca di Donald J. Trump, 47° presidente degli Stati Uniti, la divaricazione di interessi strategici tra le due sponde dell'atlantico è diventata plateale nell'entità e irrituale nei modi. Basta pensare al discorso del vicepresidente J. D. Vance alla conferenza di Monaco. E' una rottura epocale? Che effetti può avere sui due scenari di guerra, in Ucraina e a Gaza? Che cosa deve fare l'Europa per conquistarsi un posto al "tavolo degli adulti"? Basterà la strigliata di Mario Draghi per far fare uno scatto di maturità alla politica europea? Il vicedirettore del Sole 24 Ore, Daniele Bellasio, ne discute a Macro con Alessia De Luca, esperta di politica statunitense e di vicino oriente, e responsabile dell'Ispi Daily Focus, newsletter quotidiana dell'stituto per gli studi di politica internazionale.
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La Città Stato produce il 10% dei chip mondiali, come tutti i Paesi Ue messi assieme. E punta sul data storage, business in grado di oscurare finanza e logistica, i due tradizionali pilastri dell’economia locale. Quali sono le ambizioni di Singapore nel Risiko mondiale tech? L’analisi di Rita Fatiguso
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In Germania a pochi giorni dalle elezioni cresce la tensione, dopo l’auto sulla folla a Monaco, gli attacchi antieuropei del vicepresidente Usa JD Vance, la disinformazione russa al lavoro sui social e le manifestazioni di piazza contro l’ultradestra di Alternative für Deutschland. Dove finirà il voto degli indecisi? Da Berlino l’analisi di Gianluca Di Donfrancesco
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