Episodios
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Raccolta di esercizi e di metodi semplici ed efficaci, riguardanti il rapporto con la vita quotidiana. Nutrizione - respirazione - purificazione.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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"La resurrezione è un processo spirituale di purificazione e di illuminazione che, portato a un certo grado di intensità, finisce per produrre effetti fin nel più piccolo atomo del corpo fisico. Risorgere significa aprire alla vita divina dei passaggi in tutte le regioni del nostro essere, poiché la caratteristica della vita è di non rimanere ferma, ma di fluire e introdursi ovunque per rinnovare tutto."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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¿Faltan episodios?
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«Quanti di voi dicono a se stessi: “Dal momento che ho la vita, posso servirmene per ottenere tutto ciò che desidero: denaro, piaceri, conoscenza, gloria...”. Così attingono, attingono, e quando non rimane loro più niente sono costretti a interrompere ogni loro attività. Non ha senso agire così, poiché se si perde la vita si perde tutto. L’essenziale è la vita, e voi dovete pensare continuamente a proteggerla, purificarla, santificarla, eliminare ciò che la ostacola o la blocca, perché in seguito è grazie alla vita che otterrete tutto ciò che desiderate: la salute, la bellezza, il potere, l’intelligenza, l’amore e la vera ricchezza».
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/la-scienza-della-vita
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Qualunque sia il grado di perfezionamento che i cinque sensi potranno raggiungere, resteranno comunque limitati perché appartengono al piano fisico e pertanto non esploreranno che questo. Ogni organo, infatti, è specializzato e procura le sensazioni corrispondenti alla propria natura. Per provare sensazioni nuove, più sottili e più spirituali occorre entrare in relazione con altri centri (i chakra) posseduti da ogni essere umano.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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“Il riso del saggio è il riso della libertà. Ciò che il saggio ha compreso, lo ha liberato degli inutili fardelli dell’esistenza, per proiettarlo fino alle regioni in cui brilla un sole eterno. La sola cosa che il saggio può dunque comunicare immediatamente è la gioia che colma il suo cuore, che trabocca dal suo cuore, e il suo riso è l’espressione di quella gioia che si può anche chiamare amore”.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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«Chi compie l’ascensione di una montagna e scopre il luogo in cui il fiume ha la sua sorgente, rimane incantato dalla purezza dell’acqua e dal suo sapore delizioso. Il fiume è un simbolo particolarmente ricco e significativo. Da tempi immemorabili, gli esseri umani hanno potuto vedere in esso una rappresentazione della vita cosmica. Infatti, tutte le energie che circolano nell’universo sono rappresentate come un’acqua, un fluido che sostiene e alimenta la vita...
«Il fiume contemplato da san Giovanni è il simbolo della vita che scaturisce scintillante e pura dalla Sorgente divina. Scende... e attraversa tutte le regioni dello spazio per nutrire, dissetare e vivificare le creature che le popolano. E per sentire questa vita divina, occorre divinizzare la propria vita. Dipende da noi rafforzare, rendere più bella, più sottile e più spirituale la vita che abbiamo ricevuto».Omraam Mikhaël Aïvanhov
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L’Albero della Vita rappresenta l’unità della vita, là dove la polarizzazione non si manifesta ancora, ossia dove non esiste né bene né male: una regione al di sopra del bene e del male. L’altro Albero invece rappresenta il mondo della polarizzazione, dove si è obbligati a conoscere l’alternanza del giorno e della notte, della gioia e del dolore... Questi due alberi sono dunque determinate regioni dell’universo o stati di coscienza, e non semplici vegetali. E se Dio aveva detto ad Adamo ed Eva di non mangiare del frutto dell’Albero della conoscenza del bene e del Male, significa che essi non dovevano ancora penetrare nella regione della polarizzazione.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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Ogni ideale, qualunque esso sia, possiede una magica virtù: noi siamo legati a lui ed esso ci comunica qualcosa della sua quintessenza. Se quell'ideale è elevato, ci trasmette continuamente particelle e correnti benefiche: dato che noi lo abbiamo formato, dato che pensiamo a lui e lo amiamo, esso è sempre presente per migliorare le condizioni, ed è così che un giorno troveremo nella nostra vita le nuove condizioni create da quello stesso ideale.
Ma affinché ciò si avveri, è necessario amarlo, pensare a lui, nutrirlo e, nonostante la sua immensità e la distanza che ci separa da lui, non dobbiamo mai smettere di cullarlo nel nostro cuore e nella nostra anima.
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/l-alto-ideale
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L’esistenza è una lunga catena di momenti che dovete vivere coscientemente, gli uni dopo gli altri. Tutti gli sforzi che fate si inscrivono in alto nel Libro della Vita, e grazie a quegli sforzi, quante benedizioni si preparano per voi! Continuate, proseguite sul cammino della luce! Cosa ci sarà all’arrivo? Lo scoprirete e ne sarete abbagliati.
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/camminate-finché-avete-la-luce
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Gesù ha spiegato tante cose ai suoi discepoli, ma gli evangelisti hanno riportato solo una piccola parte delle sue spiegazioni, e ora occorre interpretare.
A me non interessa sapere come siano stati scritti i Libri sacri o dove si trovino gli errori di traduzione e di copiatura. Ciò che mi interessa è sapere che cosa pensava Gesù, che cosa aveva nella mente e nell’anima, nel momento in cui si esprimeva in parabole; ed è difficile saperlo tramite l'esegesi. Attraverso i metodi del comune intelletto, si rimane soltanto sul piano della forma e non si riuscirà a trovare la chiave delle Scritture. Si può scoprire la verità solo elevandosi molto in alto. Se non interpretiamo i Libri sacri elevandoci interiormente, non potremo penetrarne il senso.Omraam Mikhaël Aïvanhov
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“La fede si accompagna ad un lavoro di lungo respiro, è il risultato di un impegno portato avanti giorno dopo giorno; è qualche cosa di vivo che non dobbiamo mai separare dalla vita quotidiana. Ecco cosa bisogna capire per decifrare il senso delle parole di Gesù: Se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questa montagna: spostati di là, ed essa si sposterà...”.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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“Gesù ha detto: Se un uomo non nasce dall’acqua e dallo spirito, non può entrare nel Regno di Dio. Nel linguaggio dei simboli, l’acqua rappresenta il principio femminile, la madre; lo spirito (il fuoco) rappresenta il principio maschile, il padre. L’essere umano è già nato sul piano fisico, ma deve ancora nascere sul piano spirituale... Pertanto avremo sempre bisogno della madre, l’amore, e del padre, la saggezza; allora il bambino che verrà sarà la verità: il Regno di Dio in noi”.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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Le feste del Natale e della Pasqua traggono origine da una lunga tradizione iniziatica. La loro collocazione in particolari momenti del ciclo dell’anno, solstizio d’inverno ed equinozio di primavera, ne esprime con chiarezza il significato cosmico, insegnandoci che l’uomo, per la sua appartenenza all’universo, partecipa intimamente ai processi di gestazione e risveglio che si manifestano nella natura. Il Natale (la seconda nascita) e la Pasqua (la resurrezione) sono in realtà due modi diversi di presentare la rigenerazione dell’uomo e il suo ingresso nel mondo spirituale.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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«Ciò che chiamiamo “vita” altro non è che uno scambio ininterrotto fra l’universo e quel piccolo atomo che ciascuno di noi rappresenta da qualche parte nello spazio. «La vita cosmica penetra nell’uomo, il quale la impregna delle proprie emanazioni e poi la rimanda nell’universo. Di nuovo egli assorbe quella vita, e di nuovo la rimanda... E questo scambio permanente fra l’uomo e l’universo si chiama “nutrizione”, si chiama “respirazione” e si chiama anche “amore”. La vita è uno scambio tra due mondi, e chi non fa scambi muore. Perciò si devono fare scambi con la terra per vivere sul piano fisico (il corpo), si devono fare scambi con l’acqua per vivere sul piano astrale (il cuore), si devono fare scambi con l’aria per vivere sul piano mentale (l’intelletto) e si devono fare scambi con il calore e con la luce per vivere nell’anima e nello spirito. Il giorno in cui diventerete coscienti di questi scambi, comincerete a sentire l’universo come un’immensa sinfonia».
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/armonia-il-segreto-della-salute
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La notte di Natale, il Cristo nasce nel mondo sotto forma di luce, di calore e di vita. Sì, perché prima di essere un evento storico, la nascita del Cristo è un evento cosmico: è la prima manifestazione della vita nella natura, l’inizio di tutti gli zampillii. In seguito, quella nascita è un avvenimento mistico, e ciò significa che il Cristo deve nascere in ogni anima umana come principio di luce e di amore divino. Ecco perché è così importante prepararsi con largo anticipo per la festa del Natale, al fine di comprenderne e viverne tutto il significato.
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/natale-e-il-mistero-della-nascita-del-cristo
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La felicità non consiste nella possibilità di vivere senza prove, senza ostacoli, senza sofferenze. Queste sono illusioni, sono fantasticherie! La felicità consiste nell’essere in grado di attraversare le prove senza capitolare, uscendone più ricchi e più forti. Sì, è nella vittoria sulle prove che attingerete la vostra felicità.
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/il-dovere-di-essere-felici
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Quando, il 23 settembre, il sole entra nel segno della Bilancia, è l'equinozio d'autunno. Dopo la fase ascendente (dall'Ariete alla Vergine), comincia la fase discendente (dalla Bilancia ai Pesci). La Bilancia è il settimo segno lungo il cerchio dello Zodiaco. Per quale ragione c'è una bilancia nel cielo, e che cosa ci insegna? In mezzo al susseguirsi di creature viventi, esseri umani e animali, l'unico oggetto è la Bilancia, e più esattamente è uno strumento che serve a pesare; è come se, con i suoi due piatti, tenesse in equilibrio le potenze della luce e quelle delle tenebre, le potenze della vita e quelle della morte. La Bilancia dello Zodiaco è un riflesso della Bilancia cosmica, di quell'equilibrio fra i due principi, opposti ma complementari, grazie ai quali l'universo è apparso e continua ad esistere. Il simbolo della Bilancia, che ritroviamo anche nell'Albero sefirotico, domina tutta la creazione.
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Anche se fossero d'accordo nel sopprimere eserciti e cannoni, gli esseri umani troverebbero altri mezzi per combattersi. Si può decretare la pace e cercare di imporla con la forza, ma finché gli esseri umani alimenteranno dentro di sé motivazioni di guerra, tutto sarà da ricominciare.
La pace è uno stato superiore di coscienza che possiamo raggiungere lavorando per rendere i nostri pensieri e i nostri sentimenti più disinteressati e più generosi. Sarà solo a questa condizione che conosceremo la pace e vivremo una vita per la pace
Omraam Mikhaël Aïvanhovhttps://www.prosveta.it/la-pace-uno-stato-superiore-di-coscienza
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«Ognuno mette il problema del cibo al primo posto; tutti cercano per prima cosa di sistemare tale questione, lavorano e addirittura si battono per questo. Tuttavia, l’atteggiamento nei confronti del cibo ancora non è che un impulso, una tendenza istintiva che non è entrata nel campo della coscienza illuminata. Solo la Scienza iniziatica ci insegna che il cibo, il quale viene preparato nei laboratori divini con una saggezza inesprimibile, contiene elementi magici capaci di conservare o ristabilire la salute, non solo fisica ma anche psichica. Per questo è necessario sapere in quali condizioni e con quali mezzi tali elementi possono essere captati, e sapere inoltre che il mezzo più efficace per farlo è il pensiero. Sì, perché il pensiero dell’uomo è in grado di estrarre dal cibo particelle sottili, luminose, che entrano nella costruzione del suo intero essere, ed è così che a poco a poco l’uomo si trasforma.
«Quando la comprenderete, la nutrizione diverrà per voi fonte di benefici e di prodigi, perché al di là del semplice fatto di alimentarsi per mantenersi in vita, ad essa si aggiungeranno altri significati, altre conoscenze, altri lavori da eseguire, altri obiettivi da raggiungere. In apparenza mangerete come tutti e tutti mangeranno come voi, ma in realtà ci sarà un’enorme differenza, enorme quanto quella esistente fra la terra e il Cielo».
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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