Episodios
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Per gli amanti dell’odore di benzina e del rombo del motore, l’elettrico sancirebbe la fine del divertimento alla guida. In realtà, le vetture a elettroni riescono ad avere prestazioni inimmaginabili per chi non ne ha mai provata una. Almeno, questo dice chi le difende. La passione per le auto può rimanere inalterata, anche se i cavalli sono quelli sprigionati da silenziose batterie al litio?
È quello che indagheremo in quest’ultimo episodio assieme all’ingegner Claudio Rossi, Professore ordinario di Sistemi di propulsione elettrica all’Università di Bologna e coordinatore del Corso di laurea magistrale in Ingegneria dei veicoli elettrici alla MUNER, la Motor Vehicle University dell’Emilia Romagna. -
In quella che assomiglia a una lotta tra tifoserie, i fan dei motori tradizionali sostengono tra l’altro che le batterie delle auto elettriche siano molto inquinanti e che, siccome sono difficili da smaltire, non ce ne libereremo mai. Tra i problemi ci sarebbe la grande quantità di materiali che contengono e i sistemi di estrazione. Cosa ce ne faremo delle batterie, una volta che sarà finita la loro vita all’interno di un’automobile? Questo è uno dei dubbi che proviamo a sciogliere in questo episodio assieme a Nicola Armaroli, chimico e dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore della rivista Sapere e membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze.
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¿Faltan episodios?
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Le due parole magiche sono «emissioni zero». Uno slogan che ha permesso di introdurre l’auto elettrica, prima ancora che sul mercato, nell’immaginario comune. Ma è davvero così? Le auto elettriche non inquinano? Anche in questo caso, c’è chi sostiene l’esatto contrario, cioè che per produrre una vettura a batterie si genera tantissima CO2.
Cercheremo di capire da che parte sta la verità assieme a Enrico Al Mureden, avvocato e ordinario di diritto civile all’Università di Bologna e docente alla Motorvehicle University of Emilia-Romagna a Modena. -
Le colonnine sono poche e quando se ne trova una libera, prima di ricaricare la batteria bisogna aspettare delle ore: molto più facile e veloce fare un pieno di benzina o di gasolio! Questo è un altro dei pensieri fissi per chi si avvicina all’acquisto di un’auto elettrica: i disagi che si devono affrontare per poterla ricaricare. Ecco, quindi, il nuovo capo di imputazione del nostro processo, arrivato alla quarta udienza: ricaricare è scomodo e complicato. Per la difesa, Gianluca Bertazzoli, direttore di E_mob, il tavolo permanente degli stakeholder della mobilità elettrica in Italia.
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Possiamo fidarci dei chilometri di autonomia che ci indica la nostra auto elettrica? Come mai ci sembrano sempre pochi? Ma, soprattutto, è vero che l’autonomia delle vetture a batteria è scarsa? Questi sono solo due dei tanti dubbi che proviamo a sciogliere in questa terza puntata.
Per la difesa, questa volta abbiamo chiamato a testimoniare Nicola Armaroli, chimico e dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore della rivista Sapere e membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze. -
Quante volte avrete sentito dire: «Interessanti, le auto elettriche, ma se parto da Milano e voglio andare a Roma, non è che rischio di rimanere a piedi? Ci sono abbastanza colonnine per le ricariche?». Questi sono solo due dei tanti dubbi che proviamo a sciogliere in questa seconda puntata.
Una delle accuse più frequenti è, infatti, quella secondo cui in Italia mancano le infrastrutture. Ma è davvero così? Per la difesa, abbiamo chiamato a testimoniare Gianluca Bertazzoli, direttore di E_mob, il tavolo permanente degli stakeholder della mobilità elettrica in Italia. -
Cominciamo il «Processo» dall’accusa più frequente: l’auto elettrica costa troppo. Si sente spesso dire che il prezzo di un’auto a batteria è mediamente più alto del 20% rispetto a quello del suo corrispettivo con motore termico. È davvero così? E se sì, per quale ragione? A rispondere a questi e altri dubbi frequenti abbiamo chiamato Enrico Al Mureden, avvocato e ordinario di diritto civile all’Università di Bologna e docente alla Motorvehicle University of Emilia-Romagna, a Modena. -
Dal 12 ottobre, per sette giovedì, una nuova serie del Corriere della Sera dedicata alle auto elettriche condotta da Francesca Cibrario e scritta con Edoardo Nastri.
Accolte inizialmente come la panacea di ogni male, oggi si trovano spesso sotto accusa. È vero che costano troppo e che hanno un’autonomia troppo limitata? Ci sono abbastanza colonnine, in Italia? Ed è facile usarle per la ricarica? È quello che si cercherà di capire in questo podcast realizzato dalla redazione Motori, che ha istruito un vero processo, con numeri, dati e perizie di parte. In ogni puntata, la difesa è affidata a esperti del settore: professori universitari, ricercatori, analisti, guru delle corse. Vedremo se alla fine si riuscirà a emettere una sentenza definitiva, in grado di sciogliere qualche dubbio e sfatare un po’ di leggende metropolitane.