Episodios
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Nell’ultimo episodio della seconda stagione di Sostenibilità for Beginners, indaghiamo il rapporto tra Coronavirus e ambiente. L’inquinamento ha favorito il contagio? E le misure di quarantena hanno favorito una diminuzione dell’inquinamento dell’aria? E come influirà l’attuale situazione su settori come cultura, edilizia e urbanizzazione? Con il contributo di ospiti speciali: Stefano Boeri, architetto e urbanista di fama internazionale, Paola Dubini, docente di Management all’Università Bocconi di Milano, Enrico Iascone, Amministratore Unico dello Studio MCA - Mario Cucinella Architects e Simone Molteni, direttore scientifico di Lifegate.
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Criptovalute: le monete del futuro, digitali e in sicurezza. La più importante? Il bitcoin, che però per essere “estratto” prevede importante dispendio di energia: per le operazioni necessarie a produrlo sono previsti calcoli e calcoli da parte di computer che consumano enormi quantità di energia elettrica. Eppure di bitcoin si parla tanto, soprattutto in relazione alla tecnologia che sta loro a monte, la “blockchain”: una “catena di blocchi” che agevola la conservazione sicura di dati Proprio quest’ultima tecnologia, in realtà, si mostra più vicina alle strade della sostenibilità rispetto alle criptovalute. Ne parliamo con Giuliano Balestreri (gior-nalista e firma di Business Insider) e con Fabio Adezio, sindaco di Miglianico, in provincia di Chieti: la sua città ha adottato la tecnologia blockchain per motivare le persone a effettuare la raccolta differenziata.
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¿Faltan episodios?
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La ricerca artistica ha fornito e continua a fornire un importante sguardo sui fenomeni climatici e le conseguenze delle nostre azioni sulla salute del pianeta. In questo episodio esploriamo i legami tra il mondo dell’arte e la causa dello sviluppo sostenibile. Lo facciamo con esponenti di spicco del settore: Giacomo Bianchi, Presidente di Arte Sella, Carlo Palmisano, fondatore e Direttore artistico di Apulia Land Art Festival e gli artisti Stefano Cagol e Fabio Ferrone Viola.
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Vivere minima significa eliminare tutto quello che può essere considerato superfluo, che non ci serve. Guardarsi attorno, eliminare le eccedenze e guadagnare spazio materiale e soprattutto mentale. Un concetto che si può declinare in diversi modi: noi lo facciamo coinvolgendo un architetto, Tommaso Ciot, e Bianca e Andrea, che vivono in van e condividono la loro esperienza attraverso un canale YouTube, chiamato "Ciao Dolce Vita".
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Oggi questi device sono al centro della nostra quotidianità. L’obsolescenza programmata ne determina però un ciclo di vita sempre più breve. Come gestire al meglio queste tecnologie, quando non sono più utilizzabili o considerate desuete? Ne parliamo con Danilo Bonato, Direttore Generale del consorzio Remedia, Daniela De Donno, Presidente e Direttore esecutivo del Jane Goodall Institute Italia, l’artista Ludovica Cirillo e Giacomo Marino Gallina, ideatore del nostro format.
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I cibi di stagione, le filiere corte, i gruppi di acquisto e il rispetto dell’ambiente... Scopriamo insieme l’importanza di consumare dei pasti a base di prodotti locali e di stagione, evitando lunghi viaggi in transatlantico o in aereo al cibo che finisce sulle nostre tavole. Con l’intervento della scienziata ambientale ed esperta di sostenibilità - oltre che giornalista e conduttrice tv - Lisa Casali, Jonathan Bazzi, autore del romanzo rivelazione Febbre e appassionato e noto vegano, Marta Galimberti di Cascina Bagaggera, “fattoria sociale” della provincia di Lecco, e Giacomo Marino Gallina che ci parla di un supermercato associativo dei produttori locali.
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Tra economia del mare e futuro dei nostri oceani, oggi parlarne significa immergersi in un dibattito di tante anime. Cosa può fare la sostenibilità per il mare? Proviamo a dare una risposta, insieme a Simone Molteni (direttore scientifico di LifeGate), Giulio Bonazzi, presidente di Aquafil, Maurizio Davolio, presidente di AITR – Associazione ItalianaTurismo Responsabile, l’ecologo Fabio Pranovi della Università Ca’ Foscari di Venezia e Valentina Prati, che cura la comunicazione della organizzazione no profit Marine Stewardship Councile.
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Micromobilità, questa sconosciuta: pochi sanno a cosa si riferisce questo nome, tanti ne traggono beneficio. Biciclette elettriche, monopattini elettrici, segway, hoverboard, monowheel... sono la migliore alternativa sostenibile per gli spostamenti a corto raggio. Impariamo qualcosa di più su quella che chiamano la “mobilità del futuro”, con Francesco Filippi, fondatore del Centro di Ricerca per i Trasporti e la Logistica della Sapienza di Roma, Luca Santambrogio, Country Manager di Helbiz per l’Italia e Luca Talotta, giornalista e blogger, tra i principali green influencer italiani.
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Come godersi l’ambiente montano senza impattare sui consumi? Tra tips e informazioni utili, si staglia un concetto importante: la montagna è un ecosistema da tutelare e amare. Intervengono Luca Albrisi, storyteller e sostenitore della cultura outdoor, il professor Antonio Massarutto, economista e docente all’Università di Udine, il contributor di LifeGate Lorenzo Brenna, Veronika Widmann, vicedirettrice di ALPARC - rete protette alpine, e Giacomo Marino Gallina, ideatore del format, che ha lavorato per ALPARC.
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Sempre più popolari, sempre più accessibili, sempre più rapidi: sono gli online store. Poco tempo fa li consideravamo un’opzione sostenibile. È ancora così? Come si riduce l’impatto dell’e-commerce? Intervengono Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco, Rossella Sobrero, Presidente di Koinètica e promotrice del Salone della CSR e Francesco Zaccariello, CEO e fondatore di eFarma.it.
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Progettare un capo d’abbigliamento significa segnarne il destino: viaggio nella sostenibilità in fatto di moda, tra sprechi eccessivi e innovazione nel settore tessile. Con l’obiettivo di combattere il fast fashion, la produzione massiccia di capi ispirati all’alta moda… che non sono alta moda. Tra gli ospiti, Paola Ungaro, fashion designer e docente di tecnologie di materiali tessili presso vari atenei e università, Enrica Arena, co-founder della startup Orange Fiber (che produce il primo tessuto sostenibile da agrumi al mondo), Francesca Romana Rinaldi, docente Universita’ Bocconi ed autrice del libro Fashion Industry 2030, e la stilista Marina Spadafora, coordinatrice italiana di Fashion Revolution.
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Vivere senza plastica: è possibile? Gli interventi, in tal senso, coinvolgono grandi industrie e legislatori in ogni dove. Il problema, però, è comprendere quale può essere il contributo di tutti noi. Nella vita di ogni giorno…
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Questa puntata di “Sostenibilità for Beginners” è dedicata alla California, uno dei modelli cui guardare quando parliamo di sostenibilità; un risultato, questo, frutto di una felice integrazione tra coraggio imprenditoriale, coscienza ambientale, innovazione tecnologica e politica lungimirante.
Per comprendere le ragioni di questo successo - la California diventa, nel 2018, la quinta economia mondiale - ne ripercorreremo la storia, dall’utopia hippie degli anni Sessanta al boom hi-tech della Silicon Valley, per toccare infine la rivoluzione verde delle cleantech degli ultimi anni.
Grazie all’operato di governatori come Jerry Brown e Arnold Schwarzenegger, la California è stata infatti anticipatrice del cosiddetto green new deal che ha caratterizzato, in piena recessione, l’amministrazione Obama. In che modo? Affrontando crisi ambientale e crisi economica insieme, scommettendo sulla green economy come soluzione per rivitalizzare l’economia del Paese. Una scommessa, è il caso di dirlo, pienamente vinta. -
In questo episodio affrontiamo un tema che diventa –e diventerà– sempre più attuale: quello degli eventi climatici estremi. Si tratta di un argomento trasversale che tocca altre puntate di questa serie che hanno come comune denominatore il fenomeno del cambiamento climatico.
In apertura cerchiamo di dare una definizione di ricorrenze climatiche estreme, dopodiché ci dilunghiamo un po' sul rapporto speciale dell'Intergovernmental Panel on Climate Change. Questo mette in luce la stretta correlazione tra cambiamento climatico ed eventi climatici anormali, sottolineando quale sia la responsabilità dell'uomo, e quindi come contribuiscano al fenomeno le emissioni di gas a effetto serra riconducibili alla nostra specie.
A questo punto a partire da una ricerca condotta da ISPRA vedremo come il clima sta cambiando nel nostro paese; mentre in chiusura parleremo della serie di incendi che hanno colpito la California e come questi siano in parte legati proprio al cambiamento climatico. -
n questa puntata ci occuperemo di CSR, acronimo inglese per Responsabilità Sociale d’Impresa.
La CSR è la responsabilità che le aziende hanno nei confronti della società e dell’ambiente in cui sono calate, perché le loro azioni e le loro decisioni hanno sempre un impatto sul contesto in cui operano. Fare CSR significa dunque pensare in ottica sostenibile; significa integrare nella propria agenda pratiche e comportamenti che generano benessere e vantaggi generalizzati.
È una radicale trasformazione nel modo di fare business: dalla ricerca del profitto “a tutti i costi” a un approccio che integra ricavi per l’impresa e benefici per la collettività. Anche le Nazioni Unite si sono fatte promotrici di questo cambiamento, chiedendo alle aziende di farsi carico della tutela dei diritti umani in tutta la loro filiera produttiva; ed enti no-profit come B Lab certificano le aziende che si muovono in tal senso. Chiude la puntata l’analisi di alcuni casi virtuosi. -
Come produrremo energia tra vent’anni? La puntata di oggi cerca di rispondere a questa domanda, trattando il tema delle Energie rinnovabili.
La domanda di energia cresce infatti, a livello mondiale, anno dopo anno; ma questa deve essere soddisfatta riducendo il più possibile le emissioni di CO2 nell’atmosfera, pena conseguenze catastrofiche sul clima e quindi sull’ambiente e la vita dell’uomo.
La soluzione universalmente riconosciuta è quella di compiere la transizione alle energie rinnovabili, ossia a quelle fonti di energia che, a differenza dei combustibili fossili quali carbone e petrolio, non si esauriscono a causa del nostro sfruttamento: eolico, solare, idroelettrico, biomassa.
Dopo una breve disamina delle energie rinnovabili attualmente più usate e di quelle che saranno le tecnologie del futuro, la puntata è dedicata all’analisi di alcuni casi virtuosi: la città di Los Angeles, per esempio, che si è impegnata a essere una città a emissioni zero entro il 2045; o l’Europa stessa, la cui la quota di elettricità prodotta da rinnovabili ha toccato la ragguardevole soglia del 32% al 2018.
Uno spazio a parte è poi dedicato alla particolare situazione italiana, in cui l’idroelettrico fa da capofila tra le rinnovabili: come vedremo, l’Italia si allinea al trend positivo europeo e si dimostra in grado, in prospettiva, di soddisfare in pieno i propri obiettivi circa le rinnovabili fissati per il 2020. -
Oggi parliamo di città, e in particolare di come queste possono diventare più sostenibili. Infatti, l'obiettivo dello sviluppo sostenibile 11 (Agenda 2030), è proprio quello di favorire la creazione di comunità e città sostenibili e resilienti.
In apertura di episodio viene data una definizione di città sostenibile attorno alla quale ruotano tutti gli argomenti successivi. Dopodiché viene delineato il fenomeno dell'urbanizzazione a livello globale viene messo in luce il suo impatto ambientale e sociale. Infatti, le città, nonostante la loro ridotta superficie, sono responsabili di circa il 75% delle emissioni di CO2 ed in esse confluiscono e vengono consumate la maggior parte delle risorse naturali.
Dopodiché si arriva a Milano. Quali sono le iniziative per promuovere lo sviluppo sostenibile di questa città? Lo scopriamo con Piero Pellizzaro, chief resilience officer del comune.
Infine, dopo aver visto il caso virtuoso del Lussemburgo che ha in programma di offrire il servizio di trasporto pubblico completamente gratuito in tutta la nazione, parliamo di architettura sostenibile. A questo proposito ci viene in aiuto Tommaso Ciot, giovane architetto che conosce in dettaglio le tecniche di progettazione e costruzione di case "sostenibili". Con lui parliamo di efficientamento energetico, ma anche di risorse rinnovabili e altro ancora. -
Annullare e abbattere la fame del mondo deve essere la priorità dei paesi sviluppati in supporto a quelli più deboli e in fase di crescita. È uno degli obiettivi per i prossimi decenni, ma per arrivarci con continuità bisogna ripensare il modo con cui abbiamo sviluppato il concetto di agricoltura nel corso del Novecento. Il modello sviluppato finora, che ha seguito i dettami della “rivoluzione verde”, non è più sostenibile: non ha eliminato la fame nel mondo, ha facilitato urbanizzazione e povertà e ha favorito, con la volontà di velocizzare la produzione, attività e tecniche dannose per l’ambiente. Diventa necessario pensare allo sviluppo rurale con incentivi che siano radicalmente distanti da quello che è stato portato avanti fino a oggi, valorizzando quei soggetti che producono seguendo modelli e pratiche sostenibili, attente alla biodiversità e alle necessità di territori, popolazioni, culture.
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A chi ci si riferisce quando si parla di migranti climatici? Quali sono gli eventi climatici estremi che causano la migrazione di intere popolazioni?
In quest'episodio parliamo delle tempeste di sabbia che hanno colpito le grandi praterie americane; del fenomeno di desertificazione che affligge la zona al confine tra Cina e Mongolia; per finire con il problema dell'innalzamento del livello del mare in Bangladesh. Cerchiamo di capire quali sono le cause del cambiamento climatico e i suoi effetti, anche attraverso un'intervista proprio sul "climate change” -
Questa settimana si parla di animali, dovrebbero essere riconosciuti loro dei diritti? Dovremmo superare la visione antropocentrica che legittima l'allevamento intensivo e quindi lo sterminio sistematico del bestiame.
Passeremo dal primo caso giudiziario per maltrattamento di animali, Bill Burns e il suo asino; per arrivare a parlare del libro "Liberazione animale" e del movimento animalista; chiudendo con un'intervista sulle api. - Mostrar más