Episodios

  • Come fruitore di Arte, come compositore di fotografia mi chiedo sempre come ha significato il pittore e come dare significato alle mie foto. Come funzionano le immagini? Quale il compito di un progettista di Design? Beh.. si arriva per gradi e con molto appassionato studio specialistico specie di semiotica.

    L’analisi critica artistica del quadro “La parabola dei ciechi” di Pieter Bruegel il Vecchio richiede di considerare vari aspetti, sia formali che contenutistici, attraverso il filtro della comunicazione visiva e del design. Bruegel è noto per la sua capacità di tradurre in immagini concetti complessi e di creare narrazioni visive che vanno oltre la semplice rappresentazione di una scena. Questo dipinto ne è un esempio emblematico.

    Narrazione visiva e comunicazione

    Bruegel usa la ripetizione delle figure per scomporre un movimento singolo in fasi distinte. Questa tecnica, che potrebbe essere paragonata all’effetto stroboscopico o a una sequenza animata, consente all’osservatore di cogliere l’intero processo di caduta in una singola immagine. Questo approccio non solo enfatizza il messaggio biblico, ma lo estende in modo tale da renderlo più immediato e visivamente chiaro. Ogni coppia di ciechi rappresenta una fase diversa dell’azione, trasformando un evento temporale in una narrazione spaziale.

    Dal punto di vista della comunicazione, questo metodo rafforza il messaggio morale del dipinto. La caduta dei ciechi non è un evento istantaneo, ma un processo inevitabile e ineluttabile. Bruegel comunica l’idea dell’inevitabilità e della progressione del peccato o della sventura attraverso la disposizione delle figure. L’osservatore è invitato a seguire il movimento da sinistra a destra, anticipando e comprendendo l’esito finale già dalle prime figure.

    Design e distribuzione spaziale

    Il design dell’immagine è calibrato per guidare l’occhio dell’osservatore lungo la traiettoria della caduta. Le figure sono disposte in diagonale, partendo da una posizione relativamente alta a sinistra, per poi scendere progressivamente verso destra. Questo uso dello spazio crea un senso di movimento e di declino che è centrale al tema del dipinto.

    La composizione è equilibrata ma dinamica: le coppie di ciechi sono allineate in modo tale da creare un flusso visivo, e la variazione nelle posture delle figure aggiunge varietà e interesse visivo. Questo design rende il messaggio più potente, poiché le diverse fasi della caduta sono tutte presenti in un’unica scena, ma chiaramente distinte. Ogni coppia è un elemento chiave nella narrazione visiva, contribuendo alla totalità dell’opera.

    Critica e interpretazione

    Dal punto di vista della critica artistica, l’uso della tecnica del movimento articolato permette a Bruegel di superare i limiti della rappresentazione statica, creando un senso di continuità e sviluppo temporale. La scelta di rappresentare più coppie di ciechi in diverse fasi della caduta invece di un unico gruppo che rappresenta l’intero detto biblico è una decisione significativa. Essa riflette una volontà di approfondire il concetto biblico, mostrando non solo il risultato finale (la caduta), ma anche il processo che porta a tale esito.

    Bruegel, attraverso questa rappresentazione sequenziale, accentua la tragicità dell’evento: non è solo la caduta di un cieco, ma un effetto domino in cui tutti coloro che sono coinvolti sono destinati a subire lo stesso destino. Questo non è solo un commento sulla cecità fisica, ma anche sulla cecità spirituale e morale, e l’uso di più figure per rappresentare un singolo evento enfatizza la natura collettiva e inevitabile del fallimento.

    Conclusione

    In sintesi, il design e la comunicazione visiva nel quadro “La parabola dei ciechi” sono strumenti potenti nelle mani di Pieter Bruegel il Vecchio. La scelta di rappresentare il movimento articolato attraverso figure diverse permette una narrazione visiva ricca e complessa, che comunica in modo efficace il messaggio morale e spirituale dell’opera. La disposizione spaziale, il movimento implicito e l’attenzione ai dettagli dimostrano una profonda comprensione del potere della forma visiva per trasmettere idee e storie.

  • 07 - Il metodo Sottrattivo CMYK per la stampa dei nostri elaborati grafici

    Scaletta per spiegare il metodo sottrattivo (CMYK) nel mio podcast radiofonico:

    Introduzione: - Saluti e presentazione dell'argomento.
    Breve contestualizzazione sull'importanza dei colori nella stampa e nella grafica. Spiegazione del Metodo Sottrattivo (CMYK):1. Definizione di CMYK:
    - Spiego che CMYK sta per Ciano, Magenta, Giallo e Nero.
    - Sottolinea che questo è un modello di colore sottrattivo utilizzato principalmente in stampa. 2. Colori Primari:
    - Descrivo brevemente i colori primari nel modello CMYK: Ciano, Magenta e Giallo. - Sottolineo che combinando questi tre colori primari si ottengono una vasta gamma di colori. 3. Aggiunta del Nero:
    - Parlo del motivo per cui è incluso il Nero nel modello, anche se potrebbe sembrare che possa essere ottenuto dalla combinazione dei colori primari.
    - Illustro come l'aggiunta del Nero migliora la profondità e la ricchezza dei toni scuri nella stampa. 4. Processo Sottrattivo:
    - Spiego brevemente il concetto di processo sottrattivo: la luce bianca viene assorbita dai pigmenti colorati per creare i colori desiderati.
    - Metto in evidenza che più pigmento viene aggiunto, più luce viene assorbita, e il colore risulta più scuro. Applicazioni pratiche:1. Stampa a Colori:
    - Descrivo come il modello CMYK sia ampiamente utilizzato nelle stampanti a colori per produrre immagini e documenti colorati.
    - Sottolineo la sua importanza nelle industrie di stampa e grafica. 2. Grafica Digitale:
    - Parlo di come il modello CMYK sia utilizzato anche nella produzione di grafica digitale, specialmente quando si lavora con immagini destinate alla stampa. Conclusioni:
    - Riassumo i punti chiave dell'importanza del modello CMYK nella produzione di colori nella stampa.
    - Concludo con un invito all'ascoltatore a esplorare ulteriormente il mondo dei colori e della stampa. Saluti finali:
    - Ringraziamenti per l'ascolto.
    - Invito a rimanere sintonizzati per ulteriori podcast interessanti. Spero che questa mia scaletta ti sia di aiuto per comprendere meglio il podcast!

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  • Episodio ispirato alla lezione sulla I COLORI DELLA LUCE, nella sintesi additiva del testo Click & NET, di CLITT.

    Breve Approfondimento su RGB

    Il sistema di colore RGB, acronimo di Red, Green, Blue (Rosso, Verde, Blu), è uno dei modelli più comuni utilizzati per rappresentare e visualizzare i colori nell'ambito digitale. Questo modello si basa sul concetto che la maggior parte dei colori può essere ottenuta combinando diverse intensità di luce nelle tre componenti di base: rosso, verde e blu.

    1. Fondamenti del modello RGB:
    Il modello RGB si basa sull'addizione dei tre colori primari - rosso, verde e blu - in diverse proporzioni per ottenere una vasta gamma di colori. Ogni componente può variare da 0 a 255, dove 0 rappresenta l'assenza di colore e 255 la massima intensità possibile.

    2. Combinazione dei colori:
    La combinazione dei tre colori primari avviene mediante l'illuminazione di pixel su uno schermo. Ad esempio, se tutte e tre le componenti sono impostate a 0, il risultato è il colore nero, poiché nessuna luce è emessa. Al contrario, se tutte sono impostate a 255, il risultato è il bianco, poiché tutte le lunghezze d'onda dei tre colori sono presenti.

    3. Creazione di colori intermedi:
    La varietà di colori ottenibile nel modello RGB è dovuta alla capacità di mescolare diverse quantità di luce rossa, verde e blu. Modificando le intensità di ciascun componente, è possibile creare una vasta gamma di colori intermedi. Ad esempio, combinando il rosso e il verde si ottiene il giallo, mentre la combinazione di verde e blu produce il ciano.

    4. Applicazioni pratiche:
    Il modello RGB è ampiamente utilizzato in dispositivi digitali come monitor, televisori, fotocamere digitali e scanner. La maggior parte delle immagini digitali, comprese le foto su schermo, utilizza questo sistema di colore. Inoltre, molti software di grafica e design, come Adobe Photoshop, basano le loro operazioni sul modello RGB.

    5. Limitazioni del modello:
    Nonostante la sua ubiquità, il modello RGB ha alcune limitazioni. Ad esempio, non riesce a rappresentare completamente i colori nel modo in cui l'occhio umano li percepisce, e la sua rappresentazione di alcune sfumature sottili può risultare limitata.

    In conclusione, il modello di colore RGB è fondamentale nel mondo digitale, fornendo una base solida per la rappresentazione e la visualizzazione dei colori. La sua semplicità e versatilità lo rendono uno degli standard più diffusi nella grafica digitale e nelle tecnologie visive moderne.

  • La nostra conversazione in questo episodio si centra sul concetto di Pixel contro il Punto di Stampa e sulla Definizione dello Schermo contro la Risoluzione di Stampa. Si tratta di un viaggio affascinante che vuole dipanare alcuni dubbi legittimi quandi ci si appresta a conoscere più approfonditamente il tema della produzione di contenuti digitali destinati allo schermo oppure alla stampa.
    Ti invito anche soffermarti con noi nell'ascolto degli altri episodi, a iscriverti al canale.

    I tuoi commenti sono graditi, come anche la condivisione degli episodi con i tuoi compagni di classe.

    Buon ascolto!

    #pixel #pdi #ppi #dotperinch #pixelperinch #definizione #risoluzione #stampa #schermo

  • L'episodio n. 4 indaga alcune caratteristiche: la posizione della macchina fotografica durante lo scatto, la vicinanza della stessa al soggetto, la distanza tra soggetto e sfondo. Si notano alcune caratteristiche dell'obiettivo grandangolare deformante la realtà. Si fa presente l'importanza nella cura dell'azione da fotografe del soggetto, di come è vestito. L'importanza di fotografare anche lo sfondo e di scegliere gli oggetti che saranno compresi nello scatto.
    La luce naturale e quella artificiale, l'attenzione all'equilibrio compositivo.

  • Il podcast indaga a monte della produzione fotografica le motivazione, l'organizzazione e il genere, ma anche la spendibilità del prodotto fotografico. Si sofferma, ma brevemente, su alcuni aspetti storici della produzione fotografica sui due versanti, quello ingenuo della foto privata e quello professionale con scopi economici.