Episodit
-
Un viaggio di quattro puntate nella vita e nelle opere di Nawal Al Sa'dawi, scrittrice,
militante, dottoressa, insegnante, femminista egiziana. Una donna dai mille volti e dai
mille destini, una figura tra le più carismatiche del Novecento arabo-africano. Al Sa'dawi ha sempre lottato per migliorare la condizione femminile e il mondo: lo ha
fatto con i suoi libri, come il romanzo di culto Firdaus e il saggio che fece scandalo
Donne e sesso, e lo ha fatto con ogni scelta della sua vita. Per questo è stata
incarcerata, minacciata di morte, costretta all’esilio in America, ma ha continuato a
lottare. Una donna e un’autrice da conoscere e da amare.
Scritto da Igiaba Scego. -
“Riconoscere il privilegio è il primo passo per renderlo accessibile a un più largo uso. Ognuna possiede una sua particolare fortuna che la riconosca o no. E ognuna di noi a un certo punto della vita, deve aprirsi all’interno di quella particolare fortuna uno spazio in cui radunare le risorse di cui dispone per fare quel che va fatto.”
AUDRE LORDE (1934-1992)
Questo podcast racconta la poeta e attivista Audre Lorde, che ha fatto della sua vita e delle sue esperienze uno straordinario strumento di impegno politico e di lotta collettiva. Cresciuta in un'America di metà Novecento profondamente intrisa di razzismo, Lorde ha cercato strade di libertà e di uguaglianza, non solo per sé ma anche per le altre. E ha trovato le parole per raccontare il dolore, la passione, la malattia, la sorellanza. Le ha trovate per tutte e tutti noi.
Di Caterina Venturini. -
Puuttuva jakso?
-
Il mondo di Duras è quello dello sfruttamento coloniale, dei campi di concentramento, della
bomba atomica, della follia, della condanna al dolore e alla morte. È il nostro mondo. La scrittura
non può certo affrancare dalla morte, né riempiere il vuoto di Dio. Ma è la maniera che Duras ha
trovato per approssimarsi alla totalità che sfugge a ogni comprensione. Per assecondare il suo
anelito d’assoluto: destinato, come per chiunque, a rimanere insoddisfatto.
Di Rosella Postorino. -
Duras è la scrittrice del desiderio, inteso non solo come pulsione sessuale, ma come
rivendicazione di esistenza. Il desiderio distingue ciò che è umano da ciò che non lo è. Con la sua violenza, quello erotico recide il cordone ombelicale, separa dalla gabbia della famiglia, fa
approdare a un’intelligenza nuova. Mostra alle donne le sbarre dietro cui sono rinchiuse: ha la forza di un’apocalisse, che distrugge e resuscita. È paragonato a Dio.
Si ringrazia per il contributo Ester de Miro d’Ajeta, studiosa di cinema sperimentale, che ha
realizzato a Genova l’unica retrospettiva completa dei film di Marguerite Duras.
Di Rosella Postorino. -
La madre di Duras, ossessione infantile e dell’intera esistenza, è uno dei suoi personaggi per
antonomasia. Figura mitologica, drammatica e grottesca, con la sua devozione edipica al
primogenito, la madre è scandalosa e ingiusta, come la vita stessa. L’amore materno, d’altronde, è sempre contraddittorio, perché mettere al mondo significa anche dare la morte: ce lo ricordano diverse protagoniste durassiane.
Si ringrazia per il contributo Edda Melon, francesista e fondatrice di Duras mon amour,
gruppo di studiose e studiosi italiani su Marguerite Duras.
Di Rosella Postorino. -
La scrittura è un destino che cova nell’infanzia. Marguerite Duras è nata nell’Indocina
francese ed è cresciuta tra risaie, foreste, solitudine. La sua scrittura germina tra le pietre della digache la madre aveva fatto costruire per arginare addirittura il Pacifico. Germina dal crollo di quella diga, dalla miseria, dalla follia. Come il desiderio sessuale, la scrittura è la forza centrifuga che libera dalle catene della famiglia, se non dall’infanzia.
Di Rosella Postorino. -
Il 4 aprile 2024 Marguerite Duras avrebbe compiuto 110 anni, se non fosse morta nel 1996,
consacrata nel mondo come una delle più importanti autrici del secolo. Scrittrice, drammaturga,
sceneggiatrice, regista di cinema, sfrontata opinionista sui giornali, ha attraversato il Novecento con le sue tragedie: dal colonialismo alla guerra alla Shoah alla crisi del comunismo. E ha cercato un linguaggio nuovo per raccontare la condizione umana fino all’estremo.
In questo podcast Rosella Postorino, che la legge da trent’anni, parte dai suoi personaggi e
dalle sue storie per farci entrare nel suo immaginario e rivelarne le ossessioni.
Di Rosella Postorino.