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Nel 1955 la Fiat mostra al mondo la prima auto italiana realmente accessibile a un pubblico molto vasto. La Fiat 600 è stata la prima utilitaria del Bel Paese economica, moderna e capace di trasportare quattro persone. Un simbolo indelebile del miracolo economico italiano del dopoguerra.
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Antesignana delle auto governate dalle intelligenze artificiali, ma dotata di un elemento in più: l’empatia, la capacità di giudizio, la forza di essere la spalla ideale per le indagini e le imprese di Michael Knight. Kitt non è solo una macchina, è un’amica.
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Puuttuva jakso?
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Amata, utilizzata e apprezzata dalla polizia americana anni ’70, la Dodge Monaco Berlina grazie al film “The Blues Brothers” passa alla storia come la Bluesmobile, acquistata da Elwood a un’asta nell’Illinois, protagonista al pari di Dan Aykroyd e John Belushi.
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Nata dall’idea “snob” di auto, in risposta ai grandi modelli della Fiat di quegli anni, come la 500 e la 600, ma passata alla storia come l’auto del Ragionier Ugo Fantozzi, emblema della sfiga del lavoratore dipendente.
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Se un’auto viene guidata da James Bond, solitamente, già solo per questo motivo è destinata a entrare nella storia. La Aston Martin DB5, a partire da Goldinger (1964), sarà la compagna di avventure dell’agente segreto anche in altre sue pellicole.
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Squadrata, figlia del suo tempo, versatile, utile. Popolarissima, economica e affidabile. La Fiat Panda nella sua versione originale, con il passare dei decenni, ha assunto un’aurea di mitologia. Apprezzata e amata anche dall’avvocato Gianni Agnelli in persona.
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Piccola nelle dimensioni, ma grande nel suo successo: un’icona di stile, prodotta nella stessa maniera per decenni, amata da artisti e anche dalla famiglia reale inglese. La Mini.
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Poco importante in termini di vendita, ma rimasta per sempre nella storia del cinema grazie a “Ritorno al Futuro” di Robert Zemekis. La DeLorean DMC-12 resterà per sempre l’auto per viaggiare nel tempo.
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ran parte del successo del marchio Alfa Romeo passa da qui, dalla Giulietta: auto che ha fatto da volano al gruppo italiano, sia in termini di vendita che di popolarità.
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Come potevamo ignorare un'auto prodotta in più di 21 milioni di esemplari e venduta in ogni angolo del mondo? Stiamo parlando del Maggiolino Volkswagen, l'auto del popolo voluta da Adolf Hitler che dalla Germania ha conquistato tutti, anche con comparsate da più o meno protagonista in alcuni film rimasti indimenticabili.
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Se dobbiamo pensare a un’auto che racchiuda in sé made in Italy, design, storia e costume, la risposta è una sola: la Fiat 500. L’auto più iconica del nostro Paese. Progettata da Dante Giacosa, già padre della Topolino, la 500 è stata per milioni di italiani una vera rivoluzione nelle abitudini e nella vita di tutti i giorni.