Episodit

  • Proviamo a fare chiarezza sul video pubblicato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per difendere le sue ragioni contro la Procura di Palermo, che ha chiesto una condanna a sei anni di carcere nei confronti di Salvini, accusato di sequestro di persona e di omissione di atti d’ufficio.
    Qual è la vera storia del presunto sequestro della nave Open Arms, e cosa c’è di vero in quanto detto dal ministro?

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili
    Il fact-checking del video di Salvini sul processo Open Arms

    CREDIT BRANI
    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Russian roulette” di Gvidon

  • In questa puntata di Poteri forti facciamo i conti con il ritorno di Giorgia Meloni ed Elly Schlein, che in due lunghi interventi (la prima al Forum di Cernobbio, la seconda alla festa dell’Unità) hanno commentato l’operato del governo Meloni. Nonostante le differenze, i due discorsi avevano una cosa in comune: entrambi erano pieni di errori e imprecisioni. Proviamo a segnalarli e correggerli, separando la propaganda e il racconto politico dai fatti e dai dati.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili:
    Il fact-checking di Meloni a Cernobbio
    Errori e omissioni di Schlein alla Festa nazionale dell’unità

    CREDIT BRANI
    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Lonely drunk midnight blues” di lemonmusicstudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Puuttuva jakso?

    Paina tästä ja päivitä feedi.

  • Nella prima puntata dopo la pausa estiva proviamo a rispondere a tutte le domande su cittadinanza e ius scholae, un tema sollevato ad agosto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Quanti studenti sarebbero interessati da questo principio? E davvero, come dice la Lega, la legge sulla cittadinanza non va cambiata perché è già la più generosa d’Europa? Facciamo chiarezza.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili:
    Le posizioni dei partiti sulla riforma della legge per la concessione della cittadinanza
    La legge italiana sulla cittadinanza non è la più generosa in Europa
    Quanti studenti stranieri otterrebbero la cittadinanza con lo ius scholae?
    Azione ha cambiato idea sullo ius scholae?
    Non è vero che nessun Paese Ue ha lo ius scholae

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Sexy fashion promo” di ComaStudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Ultimamente i giornalisti non raccontano solo le notizie, ma ne sono anche protagonisti: è successo con l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, in cui si è parlato molto del metodo usato dalla giornalista per raccogliere il materiale. E in questi giorni si sta parlando molto dell’aggressione subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly dopo che era stato visto riprendere i festeggiamenti per l’anniversario di un circolo di Casapound a Torino.
    Prima Meloni su Fanpage, poi La Russa sul giornalista de La Stampa, hanno criticato questo modo di fare giornalismo, ossia quello di infiltrarsi all’interno di un’organizzazione politica senza dichiarare la propria identità. Ma come testimoniano varie norme e sentenze, questo è un comportamento assolutamente legittimo, anzi: il giornalismo d’inchiesta è una delle espressioni più alte dell’informazione.

    Link utili:
    Perché le inchieste giornalistiche sotto copertura sono legittime

    CREDIT BRANI
    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “At the fork” di lemonmusicstudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Dopo oltre un mese dalle elezioni europee, questa settimana dal 16 al 19 luglio si è tenuta a Strasburgo la prima sessione plenaria del nuovo Parlamento europeo, che ha eletto le nuove presidenti della Commissione europea e dello stesso Parlamento.
    Di novità però si può parlare fino a un certo punto, perché queste due presidenti sono le stesse che hanno concluso la scorsa legislatura e anche la nuova maggioranza parlamentare, formata da popolari, socialisti e liberali con l’aggiunta dei verdi, è praticamente quasi identica a quella che ha governato l’Unione europea negli ultimi cinque anni.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili:
    Il nuovo Parlamento europeo non è troppo diverso dal precedente

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Midnight blues” di Lemonmusicstudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Nonostante il caldo e l’estate, il Parlamento nelle prossime settimane avrà parecchio da fare: per esempio, tra metà luglio e i primi di agosto, la Camera sarà chiamata ad esaminare e convertire 7 decreti-legge del governo, che altrimenti rischiano di decadere.
    Anche a causa di questo calendario dei lavori così fitto di impegni e scadenze, in questa legislatura il Parlamento è diventato velocissimo e ormai approva più di una legge alla settimana, un record negli ultimi dieci quindici anni. Ma questa velocità è sinonimo di efficienza? In realtà no.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili:
    Il Parlamento approva una legge dietro l’altra, ma non è per forza un bene

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Russian roulette” di Gvidon

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Il 2 luglio la Commissione europea ha dato la sua valutazione positiva preliminare sull’erogazione della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. Il governo Meloni aveva richiesto il pagamento di questa quinta rata lo scorso dicembre e questo primo parere positivo è senza dubbio una buona notizia, visto che parliamo di 11 miliardi di euro di fondi.
    La decisione dei vertici europei è stata ovviamente celebrata dal governo italiano, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato un video sui social network in cui ha detto che l’Italia è prima nella realizzazione del Pnrr. La realtà però è un po’ diversa.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili:
    L’Italia non è prima nella realizzazione del Pnrr, nonostante Meloni lo ripeta
    L’Ue ci fa sempre le solite cinque raccomandazioni

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Perfect crime” di Gvidon

    CREDIT FOTO: ANSA

  • La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato su tutti i social un video per difendere il disegno di legge sull’autonomia differenziata e criticare i partiti di opposizione, dicendo che questa riforma «non è un’invenzione del centrodestra» ma «era già in Costituzione grazie alla sinistra». Facciamo un passo indietro nel tempo e vediamo se ha ragione.
    Parlando di storia più recente, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha detto che di maggiori autonomie per le regioni parlavano i programmi dei due governi Conte e che anche il governo Draghi ha lavorato nella stessa direzione. Insomma, alla fine chi ha voluto davvero l’autonomia differenziata?

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    Link utili:
    Sì, l’autonomia differenziata in Costituzione l’ha voluta il centrosinistra
    L’autonomia differenziata era nel programma dei due governi Conte

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Dust on the road” di lemonmusicstudio

  • Il Parlamento italiano è tornato al lavoro dopo le elezioni europee e lo ha fatto in grande stile, dato che in questi giorni sono stati approvati due provvedimenti centrali nel programma del governo Meloni: l’autonomia differenziata, in via definitiva, e il premierato nel suo primo passaggio al Senato.
    Il voto su queste leggi è stato piuttosto movimentato, con forti proteste da parte dei partiti di opposizione, che alla Camera sono culminate in una vera e propria rissa tra parlamentari. Tralasciando questo episodio che non fa onore alle nostre istituzioni e ai suoi rappresentanti, andiamo al nocciolo della questione e proviamo a capire che cosa c’è scritto e cosa prevedono queste due leggi, quali saranno i loro sviluppi e perché faranno discutere ancora a lungo.

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    Link utili:
    Che cosa prevede la riforma sull’autonomia differenziata
    Che cosa prevede la riforma del premierato approvata dal Senato
    Che cosa è successo nella rissa alla Camera
    Quali sono le sanzioni per i deputati coinvolti nella rissa alla Camera

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “At the fork” di lemonmusicstudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Dopo mesi di attesa lo scorso fine settimana in Italia e negli altri 26 Stati dell’Unione europea si sono tenute le elezioni europee per il rinnovo del Parlamento europeo.
    Chi ha vinto queste elezioni e chi invece le ha perse? Come si rifletteranno questi risultati sul nuovo Parlamento europeo? È possibile, come dicono alcuni, che in Europa si stia facendo strada un’ondata di estremismo di destra? In questa puntata rispondiamo a tutte queste domande, con un ospite speciale, il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni. E facciamo poi il punto sul lungo percorso che porterà alla creazione della nuova Commissione europea.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link utili:
    Chi ha vinto e chi ha perso le elezioni europee
    L’ennesimo record negativo dell’affluenza al voto
    No, Meloni non è l’unico leader di partito e di governo ad aver vinto le europee
    Le previsioni dei leader per le europee invecchiate proprio male
    La strada per formare la nuova Commissione europea è lunga
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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Lonely drunk midnight blues” di lemonmusicstudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Ci siamo, mancano poche ore e anche in Italia inizieranno le elezioni europee con cui eleggeremo i nostri rappresentanti al Parlamento europeo.
    Prima di andare al seggio però, ripassiamo un po’ tutto quello che c’è da sapere per votare in modo informato e consapevole: quando e come si vota? Chi eleggeremo e quali saranno i compiti degli europarlamentari italiani?
    Per non farci mancare nulla, questo fine settimana verrà eletto il sindaco in 3.711 comuni, tra cui 29 capoluoghi, e anche il presidente della Regione Piemonte. Che alleanze hanno stretto i partiti per queste elezioni amministrative? Facciamo chiarezza.
    Buon voto!

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Tutto sulle elezioni europee, in dieci risposte
    Il nuovo podcast che ti spiega le elezioni europee
    La Guida di Pagella Politica alle elezioni europee
    Quali sono le alleanze tra i partiti alle elezioni comunali
    Solo un candidato sindaco su cinque è donna, e nove su dieci hanno più di 40 anni
    In Piemonte il centrodestra punta alla prima riconferma in 25 anni
    Quale regione è davvero l’Ohio d’Italia

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Russian roulette” di Gvidon

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Quando sono in campagna elettorale i nostri politici si lasciano un po’ andare e pur di convincerci che la loro proposta è la migliore esagerano nelle dichiarazioni, rischiando di essere scorretti o fuorvianti.
    Dal videomessaggio di Meloni a Salvini e i tappi delle bottigliette di plastica, passando per gli slogan di Forza Italia e le dichiarazioni di Conte e Schlein, in questa puntata di Poteri Forti facciamo il punto degli errori più grossi commessi dai leader dei cinque principali partiti italiani in vista delle europee.

    Il nuovo podcast che ti spiega le elezioni europee

    La Guida di Pagella Politica alle elezioni europee

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Dust on the road” di lemonmusicstudio

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Quella che state per ascoltare è la prima puntata di Brussèl, il nuovo podcast di Pagella Politica sulle elezioni europee, che in dieci brevi puntate vi racconta tutto quello che c’è da sapere per arrivare preparati al voto dell’8 e 9 giugno.

    In questa prima puntata, che per oggi sostituisce il solito Poteri Forti, spieghiamo che cos’è e come funziona il Parlamento europeo. Le altre nove puntate di Brussèl, con l’accento sulla E, sono disponibili su tutte le piattaforme che usate per ascoltare i podcast. Vi lasciamo comunque un paio di link in descrizione Buon ascolto!

    Il nuovo podcast che ti spiega le elezioni europee

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    Spreaker

    Apple podcast


    CREDIT
    Sigla Poteri Forti
    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    Musiche Brussèl
    “Europe Travel” di Lexin Music
    “Documentary Background” di Lexin Music

  • Finalmente i partiti hanno accolto il nostro appello e hanno pubblicato i programmi elettorali per le europee. Abbiamo già iniziato a confrontare i programmi sui principali temi del dibattito, ma questa settimana non si è parlato solo di elezioni.
    Il “duello” televisivo tra Meloni e Schlein, previsto per il 23 maggio, è stato annullato tra le polemiche, mentre la presidente del Consiglio ha detto che da quando è al governo il TG1 ha dedicato a lei meno tempo rispetto ai suoi predecessori: peccato che non sia vero. Si è parlato anche di Superbonus, e Conte ha detto che la misura ha creato «140 miliardi» di gettito in più. Il presidente del Movimento 5 stelle però sbaglia, e di parecchio.
    Infine, vi raccontiamo qual è la tecnica utilizzata dal governo per “affossare” le proposte dell’opposizione su temi molto popolari (come il salario minimo) senza rischiare di bocciarle con un voto in Parlamento.

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link Utili
    Tutti i programmi dei partiti italiani per le elezioni europee
    Trova i tuoi candidati per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno
    Meloni sbaglia: non è la premier con meno spazio in Rai, anzi
    Il Superbonus non ha creato 140 miliardi di euro di gettito in più
    Boccia ha la memoria corta sul supporto del PD al Superbonus
    Il governo ha una tecnica per “smontare” le proposte dell’opposizione

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Blues vibes 100 bpm” di Michael Kobrin

    CREDIT FOTO: ANSA

  • Questa settimana dobbiamo registrare l’ennesima strage sul lavoro del 2024 dopo che a Casteldaccia, vicino Palermo, cinque operai sono morti a causa delle esalazioni di gas mentre riparavano la rete fognaria. Ma qual è la situazione dei morti sul lavoro in Italia? In breve: i numeri sono in calo, anche se rimangono sopra la media Ue.
    Secondo la ministra del Lavoro Calderone questo dato è viziato dalla Covid-19, ma le cose non stanno proprio così. Il problema della sicurezza è collegato alla precarietà lavorativa, ma il governo continua a esaltare il record di occupati, aggiungendo che i contratti a termine sono «ai minimi storici». Sarà vero?

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    Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci

    Link Utili
    Com’è cambiato il numero dei morti sul lavoro in settant’anni
    L’Italia ha un numero di morti sul lavoro più alto della media Ue
    No, il precariato non è ai livelli più bassi di sempre

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Blues vibes 100 bpm” di Michael Kobrin

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  • Questa settimana è iniziata ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni europee, che in Italia si terranno l’8 e il 9 giugno.
    Mercoledì 1° maggio sono state presentate le liste dei candidati e alla sfida parteciperà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha chiesto di scrivere sulla scheda soltanto il nome “Giorgia”. Questo è possibile ma, come vedremo, potrebbero esserci problemi. Meloni è l’unico capo di governo nell’Ue a essersi candidato, ma non è l’unica leader di partito in Italia che parteciperà alle europee. Tra gli altri c’è anche il segretario di Azione Carlo Calenda, che nel candidarsi ha però smentito sé stesso.
    Al di là del dibattito politico, le europee di giugno presentano già una novità importante: la possibilità per gli studenti fuorisede di votare nel comune dove abitano e non in quello di residenza. Per votare dovranno seguire una procedura particolare, che vi spieghiamo in questa puntata.

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    Link Utili
    Il fact-checking del comizio con cui Meloni ha annunciato la sua candidatura alle europee
    Alle europee si potrà votare Meloni scrivendo solo “Giorgia”?
    Meloni è l’unico capo di governo nell’Ue candidato alle europee
    Come possono votare gli studenti fuorisede alle europee
    Il modulo da compilare per gli studenti fuorisede

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Lonely drunk midnight blues” di lemonmusicstudio

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  • Archiviate le elezioni regionali in Basilicata, la politica italiana può concentrarsi finalmente sulla tornata elettorale più importante dell’anno, ovvero le elezioni europee dell’8 e 9 giugno.
    In realtà, su queste elezioni qualcuno si sta concentrando da settimane, presentando candidati su candidati e, soprattutto, simboli su simboli: stiamo parlando di Cateno De Luca, l’estroso leader di Sud Chiama Nord che nella sua lista “Libertà” raggruppa 19 simboli elettorali, un record.
    Ma chi è Cateno De Luca? Da dove arriva e che cosa vuole? Proviamo a capirlo insieme.

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    Da dove arriva Cateno De Luca, l’uomo dietro la lista con 19 simboli elettorali

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    “Blues vibes 100 bpm” di Michael Kobrin

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  • Questa settimana si è parlato molto di due temi che ciclicamente tornano nel dibattito politico italiano: il diritto all’aborto e l’imparzialità dell’informazione.
    Del primo si sta discutendo perché un emendamento di Fratelli d’Italia potrebbe, secondo i critici, permettere alle associazioni antiabortiste di entrare nei consultori familiari e condizionare psicologicamente le donne che vogliono praticare l’interruzione volontaria di gravidanza. Per tutelare il diritto all’aborto c’è anche chi ha pensato di inserirlo nella Costituzione.
    Di informazione invece si parla perché un altro emendamento della maggioranza ha modificato le regole sulla par condicio e, secondo le opposizioni, favorirebbe il governo durante la campagna elettorale per le elezioni europee. Proviamo a capire se queste critiche sono fondate oppure no.

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    Le omissioni di Meloni su par condicio e carcere per i giornalisti
    C’è una nuova proposta in Parlamento per inserire l’aborto in Costituzione
    È vero che il governo vuole modificare la legge 194 sull’aborto?
    La Rai sta diventando davvero il “megafono” del governo?

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    “Sport fashion rock” di ComaStudio

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  • Questa settimana parliamo del “piano invasi” promosso da Coldiretti, un piano che propone di accumulare e mettere da parte il 50 per cento di tutta l’acqua piovana che ogni anno cade nel nostro Paese per riutilizzarla in vari modi e ridurre gli sprechi. Un’iniziativa condivisibile, se non fosse che così il nostro Paese rimarrebbe praticamente senz’acqua, con enormi danni per l’ambiente e l’economia.
    Questo piano, che nonostante venga rilanciato da anni non ha ancora un testo ufficiale, poggia su premesse sbagliate e rischia di causare gravi danni agli ecosistemi. Ma allora perché se ne parla?

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    Coldiretti ha un “piano” per lasciare l’Italia senz’acqua
    Non ci sono prove che l’80 per cento delle case abbia irregolarità edilizie
    “Un milione di posti di lavoro”: lo slogan che accomuna Conte, Renzi, Salvini… e Berlusconi
    C’è confusione su quanto spenderemo per strade e ferrovie in Calabria e Sicilia

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    “Right on target” di Lemonmusicstudio
    “Russian roulette” di Gvidon

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  • Questa settimana parliamo di scuola e integrazione, partendo da alcune dichiarazioni del ministro Salvini che ha proposto di mettere un tetto massimo di studenti stranieri nelle classi italiane, ignorando però che un limite simile esiste già.
    Dal caso di Pioltello alla presunta «islamizzazione» della scuola italiana, vediamo perché gli studenti musulmani in Italia sono meno di quanto pensano alcuni, anche se incontrano problemi maggiori rispetto agli altri studenti.
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    Sì, la dispersione scolastica è più alta tra gli stranieri
    Gli studenti musulmani sono meno di quanto pensa la destra
    Dal Ramadan agli studenti stranieri: il fact-checking di Salvini sulla scuola
    Salvini non sa che c’è già un numero limite di studenti stranieri per classe

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