Episodit
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L’epidemiologia, che è lo studio della frequenza, distribuzione e determinanti di salute e malattia nelle diverse popolazioni, è stata ed è tuttora fondamentale per sorvegliare e gestire la pandemia da Covid-19.
Ma come è stata gestita questa sorveglianza nel nostro paese?
Come sono stati raccolti e interpretati i dati?
L’epidemiologia può aiutarci non solo a monitorare l’evoluzione di un’infezione, ma anche a prevederla.
In questa puntata ne abbiamo parlato con Donato Greco, specializzato in malattie infettive e tropicali, igiene e medicina preventiva e statistica sanitaria. Greco ha diretto il Laboratorio di epidemiologia e biostatistica dell’Istituto Superiore di Sanità e, sempre all’Iss, del Centro nazionale di epidemiologia. Ha condotto più di trenta indagini su epidemie infettive, di queste nove all’estero per conto dell’OMS. Ha partecipato alla costruzione dell’ECDC, l’agenzia Europea per le malattie infettive ed è attualmente consulente per l’OMS e per gli ECDC. -
La sanità privata nel nostro paese non è sempre ben considerata, anche se a ben vedere durante la pandemia è stata comunque di supporto per fornire posti letto e, in generale, sopperisce laddove il pubblico non riesce, ora per carenze manageriali, ora perché il numero di richieste di prestazioni continua a crescere. E da solo, il pubblico, rischia di collassare.
In questa puntata, con l’aiuto della dott.sssa Jessica Faroni, Presidente Aiop Lazio, Associazione Italiana Ospedalità Privata", e all’avvocato Giuseppe De Marco, cerchiamo di capire meglio quale può essere il valore aggiunto del privato al sistema sanitario nazionale e come si delinea il rapporto pubblico-privato nel contesto giuridico. -
Puuttuva jakso?
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Intelligenza artificiale: quali sono i risvolti per la sanità?
Quali sono i rischi per i medici che usano questi sistemi?
L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale, potenzialmente molto utile per la salute dei cittadini e la sostenibilità del sistema sanitario, è ancora avvolta dall’incertezza soprattutto sotto il profilo della responsabilità sanitaria, ma i timori riguardano anche i risvolti etici dell’utilizzo di queste tecnologie, non ancora sufficientemente indagati.
Angelica Giambelluca, giornalista medico scientifico ne parla con Giuseppe De Marco, fondatore di LegalSanità ed esperto di diritto sanitario e l’avvocato Rita Tuccillo, Professore a contratto in Diritto dell'informazione digitale presso l'Universita degli Studi della Tuscia. -
La comunicazione del rischio sanitario non è qualcosa che si improvvisa e che dura il tempo di un’emergenza sanitaria. È un’azione di informazione costante e pianificata, che inizia in tempi ordinari e prepara per quelli straordinari, che lavora per ottenere la fiducia consapevole dei cittadini, non per pretenderla.
In questo anno e mezzo di pandemia abbiamo assistito a una comunicazione istituzionale del rischio piuttosto carente, ora paternalistica, ora allarmistica.
La comunicazione del rischio deve saper diffondere informazioni in modo trasparente, corretto e continuo.
Chi si occupa di comunicazione deve saper entrare in empatia con le persone, ascoltarle, prenderle per mano. È un lavoro complesso ma è fondamentale per gestire una crisi sanitaria.
In questa puntata Giuseppe De Marco intervista Angelica Giambelluca sul tema della comunicazione del rischio e su quanto si è fatto in Italia durante questa pandemia.
Per alcuni spunti sono state riprese fonti di Epicentro, portale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità -
Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo riscoperto il valore della salute e soprattutto la necessità di poter contare su un sistema sanitario nazionale in grado di erogare cure in modo puntuale ed efficiente.
Il diritto alla salute è sancito dall’art. 32 della Costituzione, ma si tratta davvero di un diritto assoluto, che deve prevalere sempre e comunque su tutti gli altri?
È un diritto individuale o un diritto collettivo?
Vale sempre, o dipende dalle risorse economiche del momento?
Angelica Giambelluca, con domane puntuali e a tratta provocatorie, pone la questione all’avvocato Giuseppe De Marco, esperto di diritto sanitario.
Ne esce una lucida analisi della tutela costituzionale della salute, anche alla luce delle criticità del periodo pandemico, che offre importanti spunti di riflessione sul sistema sanitario italiano e sui livelli essenziali di assistenza.