Episodit
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Con l’arrivo dell’estate sento che per me è ora il momento di tirare le somme, e fermarmi un momento a riflettere su ostacoli, difficoltà e fallimenti. Con questa decima puntata ho deciso di chiudere la seconda stagione!
Per capire che direzione prendere e come poterti offrire ancora più valore. Proprio per questo ti chiedo di darmi una mano: compila il form con il sondaggio e fammi sapere se hai commenti o idee.
So che questo è un argomento difficile e potenzialmente attivante. Per questo offro durante tutto l’episodio dei momenti di embodiment e delle pratiche per esplorare somaticamente che cosa risuona in te.
Per risintonizzarti su di te, un respiro alla volta.
Come sempre ringrazio Luca Mazzillo per avermi concesso il brano, Breathe Again.
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Questo mese ho invitato a fare una chiacchierata con me Valentina Lucia Fontana, educatrice e consulente mestruale, nonchè presidentessa di Eva in Rosso e creatrice di un evento unico a livello mondiale!
Qual è? Il Festival del Ciclo Mestruale! ...hai capito bene: un evento interamente dedicato alla ciclicità dei corpi che mestruano.
Valentina spiega come è arrivata a concepirlo assieme alle sue colleghe (spoiler: nasce tutto da un podcast!) e racconta come il proprio viaggio alla scoperta della sua stessa ciclicità sia stata un'epifania.
Scoprendo per la prima volta l'importanza di tutte le fasi del ciclo ha deciso di dedicarci un festival e di farne una professione.
Ma ci porta anche importanti insight sugli ultimi studi scientifici e soprattutto -come sempre a fine puntata- ci indica tante letture ma soprattutto una pratica che potrebbe rivoluzionare la conoscenza del nostro corpo.
E quindi anche il nostro rapporto con esso!
La 3ª edizione del festival del ciclo mestruale si tiene a Milano il 23, 24 e 25 maggio 2024.
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Puuttuva jakso?
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Andrea Staid, antropologo, scrittore e docente ci racconta come l'antropologia possa cambiare la nostra relazione con il vivente.
Ad oggi, infatti, la maggior parte di noi esseri umani pensa di essere il centro della vita della Terra.
Nella nostra bellissima chiacchierata abbiamo discusso e cercato connessioni tra le pratiche somatiche (spesso ereditate da popolazioni che hanno dei paradigmi molto diversi da quelli occidentali) e il grande cambiamento di direzione che è avvenuto nel campo dell'antropologia negli ultimi 20 anni, chiamato ontological turn.
Con la sua enorme capacità di rendere accessibili a tuttə concetti molto complessi, Andrea offre una vera e propria lezione su come possiamo guardare il mondo attraverso una lente differente, quella dell'antropologia.
E guarda caso, è proprio un'esperienza di vita molto distante dalla nostra che si fa portatrice di nuovi paradigmi.
Approcci alla vita che sono molto più incarnati (embodied) ci mostrano come possiamo smettere di sentirci noi gli unici protagonisti della vita sul pianeta.
Ti presento quindi un'antropologia che può farsi corpo e spostare profondamente il nostro modo di esistere in relazione con tutto il resto del vivente.
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🇬🇧 Episode in English with a brief intro in Italian!
Quando l'embodiment incontra l'attivismo il potere del cambiamento si amplifica. Rae Johnson phd (they/them), scholar e formatorə che si situa nell'intersezione tra studi somatici, queer theory e giustizia sociale, ci mostra un possibile cammino nel suo libro Embodied Activism.
Nella nostra ricchissima chiacchierata, tocca i punti principali del suo libro e alla fine guida una splendida pratica per connettersi al piacere delle sensazioni nel corpo. Perchè anche riprendersi il gusto di vivere incarnati è una pratica che propone, come ingrediente fondamentale.
Ma cos'è quindi l'embodied activism? Ecco cosa ci dice:
“Nonostante amassi il mondo della somatica, mi rendevo conto che lasciava fuori ogni analisi politica. Non c'era alcuna conversazione in questi spazi che affrontassero come le difficoltà individuali vissute nel corpo siano di fatto modellate dagli ambienti politici nei quali viviamo. E allo stesso tempo, trovavo gli spazi politici e di attivismo troppo focalizzati su questioni intellettuali e comportamentali.”
Un episodio bellissimo e davvero pienissimo di spunti per riflettere e provare a portare un’approccio embodied alla nostra pratica politica, quotidiana e non.
🇬🇧When embodiment meets activism the power of change is amplified. Rae Johnson phd (they / them), a scholar and practitioner working at the intersection of somatic studies, queer theory and social justice, shows us a possible path in her book Embodied Activism.
In our very deep chat, she touches on the main points of her book and at the end of the episode leads a wonderful practice for connecting to the sensations in the body. Because getting back the touch with the pleasure of our embodied experience is also a practice that she proposes, as a fundamental ingredient.
But what is embodied activism? Here's what he tells us:
“Although I loved the world of somatics, I realized that it lacked any political analysis. There was not ever any conversation in any of those communities about how our individual challenges experienced in the body are in fact shaped by the political environments in which we live in. And at the same time, I found political and activist spaces too focused on intellectual and behavioral issues.”
A beautiful episode and truly full of ideas to reflect and try to bring an embodied approach to our political practice, both daily and otherwise.
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Vuoi avere consigli specifici per nutrire veramente il tuo corpo, la tua mente, ma soprattutto la tua anima?
In questa puntata densa di consigli chiacchiero con Elena Rossi, nutrizionista olistica e naturopata, fondatrice di Amiria Studio, che ci offre tantissimi spunti su come migliorare il modo in cui ci alimentiamo per supportare una vita che sia più piena e un sistema nervoso più capace di auto-regolarsi per il benessere.
Come ha potuto sperimentare nella propria vita, il cibo può essere una vera e propria medicina per renderci più resilienti e forti davanti ai cambiamenti che la vita naturalmente ci offre.
A fine episodio un sorprendente consiglio per rivoluzionare come inizi la giornata.
Una nutriente chiacchierata da ascoltare possibilmente mentre cucini!
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Se ci fosse una parola, una sola parola, per descrivere il mio 2023 sarebbe: difficoltà. Di fatto, praticamente ogni mese dell’anno, ogni stagione, ogni condizione meteo, che ci fosse il sole o la pioggia, si è portata dietro un’informazione difficile da processare e una situazione impellente di cui era necessario occuparsi.
Ti racconto come, a partire dalla più grande e difficile, ma tenendo presenti anche tutte le altre, ho fatto un bilancio: ho voluto trarre insegnamento da questo 2023, che posso con certezza affermare sia stato l’anno più duro della mia vita.
Ho avuto l’enorme privilegio di potermi dedicare del tempo per processare tutto ciò che mi è accaduto. E ci sono riuscita grazie a tante pratiche che ho appreso in tanti anni e che hanno costituito la mia cassetta degli attrezzi somatici da usare al bisogno.
Sviluppare risorse è fondamentale, così come è fondamentale sapere che sono gratuite, accessibili e alla portata di tutti. Io sono profondamente convinta
Per questo per me è fondamentale poter divulgare e rendere accessibili le cose che ho imparato. Alla fine dell’episodio, come sempre ti guido in una breve pratica somatica per accogliere e ricevere le emozioni difficili.
Se vuoi restare sempre up to date con la pubblicazione di nuovi episodi e ricevere ancora maggiori risorse da sfruttare quando ne senti la necessità ti invito a iscriverti alla newsletter.
Per ringraziarti, subito per te una pratica fondamentale che puoi usare tutte le volte che hai bisogno di fare un check-in del tuo stato attuale.
Nell’episodio parlo di Pema Chodron, di cui ti consiglio “Così viviamo così moriamo" e del libro “Tu Non Sei Dio" di Gancitano e Colamedici.
Come sempre la musica è di Luca Mazzillo, cui offro la mia immensa gratitudine!
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🇬🇧 Episode in English with a brief intro in Italian. 🇮🇹 Puntata in inglese con solo il cappello introduttivo in italiano.
Licia Sky è la CEO e co-fondatrice della Trauma Research Foundation assieme a Bessel van der Kolk. Da oltre 25 anni aiuta le persone a risolvere gli effetti del trauma, guidando esperienze trasformative che sfruttano movimento, il tocco, il suono e la voce, per portare l'esperienza nel presente, grazie al corpo.
In questo episodio ci racconta in esclusiva come un'esperienza di vita molto personale da bambina l'abbia cambiata profondamente ed indirizzata in questo ambito, facendole perseguire la sua missione.
Licia ci introduce come sia meglio pensare il trauma, quali siano le parole migliori da usare, ma soprattutto come sia fondamentale per le persone imparare nuovi modi di riuscire ad affrontare le esperienze quotidiane, in modo da disinnescare quei meccanismi di difesa automatici che non consentono di vivere una vita piena e soddisfacente.
Una puntata importantissima e davvero speciale, per chiudere questo 2023 con uno sguardo di speranza su ciò che possiamo veramente fare per il nostro cammino personale, sia che si tratti di poter risolvere i nostri traumi che di aiutare altri a farlo.
Come sempre la musica è di Luca Mazzillo che ringrazio di cuore.
Buon ascolto!
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La passione per il respiro ha unito me e Carolina Benzi in una bellissima chiacchierata sul perchè esso sia un potente strumento per tutti noi, per imparare a migliorare lo stato in cui siamo.
Carolina, insegnante di yoga e founder di Nalu, prima scuola di Surf e Yoga a Fuerteventura a portare i principi di diversity & inclusion come valori fondanti, ci guida in un'esplorazione attenta e consapevole del mondo della respirazione. Forte della sua lunga esperienza con questo strumento offertale anche dall'apnea, che pratica sin da bambina, Carolina con cuore aperto ci introduce al mondo del breathwork e del pranayama.
Il respiro è una delle poche attività che ognuno di noi fa indipendentemente dalla nostra volontà ed è regolato da un precisissimo meccanismo guidato dal nostro sistema nervoso autonomo.
Imparando ad utilizzare consapevolmente il respiro e conoscendo anche i rischi di alcune pratiche, possiamo veramente imparare a guidarlo per riportarci in equilibrio, un respiro alla volta.
Una puntata speciale ed importante, da ascoltare tutta di un fiato e con un bel regalo finale di una pratica guidata da Carolina.
Come sempre la musica è Breathe Again di Luca Mazzillo, che ringrazio di cuore.
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Riconoscere ed imparare a stare nelle emozioni, anche negative, è un dono incredibile che le opere d'arte ci possono regalare. Provare a raccontarle e nominarle, tramite l'esperienza artistica, è anche un'occasione per integrare e facilitare un'esperienza positiva.
Il lavoro dell'associazione Art Up di Milano, con cui ho chiacchierato in questa puntata parte proprio da qui. L'associazione è nata da un esperimento con alcune persone che provenivano da strutture milanesi di cura del disagio mentale, e la loro attività è cresciuta fino a concretizzarsi in un palinsesto di attività rivolte a differenti pubblici che va avanti da oltre 10 anni.
Un team multidisciplinare che ha messo a punto un'esperienza dell'opera d'arte che si è rivelata positiva per tantissime persone che vivono con disagi mentali.
I facilitatori, coloro che offrono le letture ad altri cittadini, sono a loro volta persone che grazie ad un percorso con Art Up hanno imparato ad integrare le proprie difficoltà, trasformandole in una finestra di dialogo con sé stessi e il mondo, grazie all'arte.
Per questa puntata la pratica è l'invito a provare a fare esperienza dell'arte in un modo nuovo, restando in ascolto delle informazioni emozionali (e fisiche) che l'esperienza di stare davanti a un'opera offre.
Ringrazio Barbara Garatti e Anton Giulio Messina per questa chiacchierata di grande ispirazione!
Buon ascolto.
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Una bellissima chiacchierata (in inglese) con la riconosciuta scrittrice Sally Bayley, autrice di fama internazionale i cui libri sono tradotti anche in Italiano, con un nuovo in uscita questo autunno con Edizioni Clichy.
Sally ci racconta come il suo rapporto con le parole abbia formato il suo mondo e come la scrittura sia un processo completamente embodied, incarnato.
Sulla falsa riga di ciò che propone nel suo podcast, "A Reading Life, a Writing Life" alla fine dell'episodio ci propone una meravigliosa lettura interpretata di un brano dal suo ultimo libro, The Green Lady.
Anche qui la bellissima musica è di Luca Mazzillo, Breathe Again.
Per poter seguire la traduzione in Italiano, presto verrà pubblicato il video con la trascrizione sul mio CANALE YOUTUBE.
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Un'altro podcast? Sì...ma non esiste nulla di simile!
Perchè? Self Tune Podcast è uno spazio originale e unico, dove ti offro tante risorse efficaci e spunti di riflessione per vivere meglio.
Nato come un racconto personale di come sono riuscita a integrare le difficoltà della vita grazie allo Yoga e a tante altre pratiche che ho provato nel corso degli anni, qui ho la missione di fartele provare, così che tu possa trovare quello che meglio funziona per te. E scoprire che stare bene può essere veramente anche per te.
In questa nuova stagione ti porto anche delle interviste esclusive con personalità di vari settori che hanno sviluppato degli strumenti efficaci per avere sempre nuove risorse al servizio del tuo cammino.
La splendida musica che accompagnerà questa stagione è "Breathe Again" del compositore e pianista contemporaneo Luca Mazzillo che ringrazio per avermi concesso di usarla.
La trovi su Spotify!
Buon Ascolto...e fammi sapere cosa ne pensi
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"Se avessimo raccontato ad un antico romano che dal 20° secolo in poi ci sarebbe stato bisogno di una pratica apposita per entrare in contatto con la natura, si sarebbe messo a ridere!" c.b.
Dagli anni 80 in avanti, dallo Shrin-Yoku al Forest Bathing, passando per l'Ecopsicologia, sono nate e cresciute sempre più, numerose modalità di cura dell'essere umano che mirano a migliorare lo stato di salute e benessere grazie al contatto con la natura.
Secondo parecchi studi clinici compiuti per dare credibilità a queste pratiche, l'immersione completa nella natura (ma anche il semplice contatto) ha provati benefici sia su pazienti in fase di recupero che chiunque si senta in uno stato costante di stress. 🌳
Ma cosa succede se non puoi immergerti in un ambiente naturale? Di questo ed altro parlo a ruota libera in questa puntata.
E, come sempre, alla fine dell’episodio (min 20'15'') ti guido in una pratica di visualizzazione, da fare dove vuoi, per provare a entrare in contatto con la Natura, qualcosa che io ti invito a pensare come qualcosa che esiste sempre sia fuori che dentro di te. Per combattere l'idea che noi esseri umani siamo superiori e separati - e quindi in grado di controllare la Natura.
👉🏽 Informazione di servizio: ultimo episodio della prima stagione, ci rivediamo il 22/9 con una nuova veste e un nuovo formato!!
Curios*? seguimi per restare aggiornat*!!
🌞 buona estate 🌳
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Tra tutte le pratiche che ho provato nel mio percorso di benessere post traumatico, per cercare di liberarmi dalle pesanti eredità della mia infanzia traumatica, lo Yoga è stato senza dubbio il mio più costante e duraturo alleato.
In questo 7° episodio ti racconto in maniera molto libera quali sono stati tutti i regali che lo Yoga mi ha dato nella vita e soprattutto gli strumenti che si sono rivelati fondamentali per accompagnarmi nel mio percorso.
La cosa più importante di tutte credo sia stata il senso di avere una pratica.
Alla fine dell'episodio ti offro una breve sequenza che è la mia personale risorsa quando ho poco tempo. Puoi andarla a seguire sul canale youtube!
Informazione di servizio: la prima stagione si chiuderà il 22/07 per poi riprendere a settembre.
🙏🏻 Grazie di cuore per essere qui 💚
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Non avevo pianificato questo tema, così come non mi aspettavo di dover affrontare la perdita più difficile della mia vita, quella di mio padre. Ho deciso di raccontarti come, in queste prime settimane, sto affrontando l'elaborazione del lutto.
Non credo che l'esperienza della morte possa essere decodificata in un linguaggio universale e valido per tutti: le mie sono solo riflessioni personali su ciò che sto vivendo e di cosa mi sta aiutando. Non credo assolutamente che ciò che ti sto presentando io sia sufficiente a superare il lutto, ma ci sono sicuramente degli spunti che puoi prendere, se ti va, per aiutarti nel tuo processo di integrazione.
Se stai anche tu vivendo un lutto sappi che hai tutta la mia vicinanza e ti auguro di trovare le tue modalità per affrontarlo in modo da non esserne sopraffatto.
Ho trovato tante descrizioni delle fasi di elaborazione del lutto e di come si possa superarlo. Io per ora mi fermo a dirti cosa sta aiutando me in qualcosa di ancora molto vivo e difficile.
Ho provato a farlo col sorriso, nonostante l'emozione fosse forte, e come sempre alla fine ti offro una pratica per contattare le difficoltà nel corpo e per portare amore, compassione e benevolenza a ciò che trovi.
Come sempre, se senti di essere in difficoltà, se stai affrontando un momento difficile e non hai gli strumenti per superarlo, ti invitto a cercare un supporto professionale.
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Ecco la quinta puntata di Self Tune Podcast, il benessere dopo il trauma!
Oggi ti parlo di uno strumento completamente gratuito e accessibile se non hai problemi che ti impediscono di muoverti: camminare.
Camminare da un lato ha un valore simbolico molto profondo (pensiamo ai cammini spirituali) ma anche un valore pratico di grande efficacia.
Qui ti offro qualche consiglio su come usare il cammino consapevolmente e come strumento terapeutico di embodiment.
Nel video ti parlo di neuro-plasticità, teoria polivagale e di una definizione di Mente Incarnata (embodied mind).
Ho sintetizzato questa definizione mettendo insieme idee dal libro importantissimo di Francisco Varela e dal dott. Dan Siegel, colui che ha coniato il termine Finestra di Tolleranza, un termine molto importante per capire dove noi esseri umani siamo meglio in grado di rispondere agli stimoli esterni.
Chi ha vissuto traumi (e a molti di noi è capitato) ha spesso una finestra di tolleranza ridotta e una maggiore sensibilità a ciò che accade intorno, sia da un punto di vista sensoriale che da quello emotivo.
Se come me ritieni che il tuo corpo e la tua mente non sono separati, allora puoi capire bene come questi due aspetti siano anche intimamente legati.
A fine puntata ti guiderò in una pratica di camminata consapevole che è disponibile solo in formato audio attraverso tutte le maggiori piattaforme di podcasting.
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A un mese esatto di distanza, eccomi di ritorno con le mie riflessioni freestyle sull'importanza del corpo, nella formula per trattare il trauma.
Trauma che spesso si manifesta sotto altre condizioni specifiche, come ad esempio gli attacchi di panico, di cui io stessa ho sofferto intorno ai 20 anni e che è parecchio difficile sciogliere e integrare solamente
Il mio cammino di guarigione infatti è coinciso con la scoperta di un corpo, che per molto tempo, non volevo né sentire né vedere .
Ascoltare il corpo, contattarlo e contattare (se accessibile) il respiro, ti da una grandissima mano nel calmare il tuo sistema nervoso e aumentare la resilienza.
Ascolta la mia storia!
Alla fine, una breve ma curata pratica che sto sperimentando anche io e che sto amando molto. Fammi sapere cosa ne pensi!
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Con un tempismo perfettamente sbagliato mi dedico a parlare di uno dei temi preferiti a inizio anno: le intenzioni, meglio conosciute come i buoni propositi.
Avevo intenzione di pubblicare questo podcast mesi fa, e avevo già iniziato ben 2 volte a scrivere il testo dell’episodio e poi…e poi, nonostante la mia intenzione fosse di finirlo e pubblicarlo, alla fine non l’ho fatto.
Allora mi dirai: forse questo dovrebbe essere un episodio sulla procrastinazione … oppure un episodio sul perfezionismo, o sulla paura di portare avanti le cose. sulla costanza, sull’impegno…sull’ansia?
E potrei forse andare avanti ancora. Perchè questi sono tutti "sintomi" di quello che sono, una Trauma Survivor.
Detto ciò mi considero una survivor di successo, perchè fin'ora ho lavorato incessantemente al mio benessere, il benessere consapevole che si può raggiungere tranquillamente anche dopo il trauma.
Ma quindi...perchè quindi le nostre intenzioni falliscono?
Ascoltami e poi dimmi cosa ne pensi.
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Qual è il momento più importante di qualsiasi cammino verso il benessere?
In questo episodio ti racconterò come penso che la consapevolezza sia uno dei momenti cruciali del nostro percorso verso la guarigione e di come giochi un ruolo fondamentale nel regolare le nostre risposte emotive e fisiologiche allo stress.
Perché? Perché ci aiuta ad avere un atteggiamento nuovo ed uno sguardo più lucido rispetto a ciò che ci accade.
Ma non è solamente un percorso mentale...è fondamentale portare questa consapevolezza nel corpo.
Ascolta come attraverso un percorso ad ostacoli io sia riuscita a vivere le difficoltà come grandi maestri!
Come sempre grazie a tutty quelli che mi supportano e mi aiutano nel mio percorso e in questo progetto.
La musica che senti è "Good for your Karma" di Mahadev Ok/Jeremy Rassat. La trovi su Spotify!
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Anche io fino a qualche tempo fa non mi ero mai molto soffermata a pensare a cosa significasse: poi, ad un certo punto, la parola resilienza era sulla bocca di tutty. Tanto da essere uno degli argomenti più cercati sul web in Italia nel 2021. E forse è anche un tantino di moda...
Questa montagna di informazioni e contenuti sulla resilienza che sono state prodotti negli ultimi due anni sembra indicare una cosa ben chiara: questa qualità che noi umani abbiamo in qualche modo mutuato dai materiali e dalle piante pare essere fondamentale per la nostra sopravvivenza.
Ma che cos'è esattamente, e perchè se ne parla tanto? Ma soprattutto perchè sembra così fondamentale averla?
Bene, io ti dico che non è qualcosa che devi imparare.
Se vuoi sapere perchè, ascolta il primo episodio del mio podcast!
La musica che senti è "Good for your Karma" di Mahadev Ok/Jeremy Rassat. La trovi su Spotify!
Un enorme ringraziamento a tutty coloro che hanno contribuito e partecipato al mio primo episodio.