Episodit
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In compagnia di Enrico Gaudenzi e con Michela Gorini si torna a parlare del cinema di un secolo fa attraverso quattro mostri sacri della cinematografia che nel 1924 firmano quattro opere straordinarie:
"L'ultima risata" (Der letzte Mann) di Friedrich Wilhelm Murnau
"La palla numero 13" (Sherlock Jr.) di Buster Keaton,
"Rapacità" (Greed) di Erich von Stroheim,
"Matrimonio in quattro" (The Marriage Circle) di Ernst Lubitsch.
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Classico del genere western ma soprattuto grande classico del cinema in questo episodio coadiuvati dai pistoleri più veloci del podcast: Fabio "Wolf" Gorini e Luca Antoniazzi ripercorriamo le eroiche gesta dei tanti personaggi, veri e propri archetipi, che raccontano della fine di un epoca in "C'era una volta il West" forse il film più completo, maturo e spettacolare di Sergio Leone...e dopo la puntata non perderti lo speciale sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dove Francesco Menici racconta le musiche che Ennio Morricone nei film western di Sergio Leone:
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Puuttuva jakso?
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Folk horror italiano datato 1963 “Il demonio” diretto da Brunello Rondi si ambienta in un borgo rurale della Basilicata.
Tra antropologia e mistero quest'opera in bianco e nero è una lucida analisi sulle ossessioni di un popolo retrogrado ossessionato dalla presenza del diverso.
Violenza, sessualità repressa, ipocrisia e paura dell'ignoto sono le tematiche affrontate in un film che riesce a stupire ancora.
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Torna Edoardo Saccone per chiudere la trilogia dedicata ai Fratelli Coen iniziata con la puntata 217 (il loro cinema negli ’90), la 231 (gli anni 2000) e in questo episodio parliamo dei titoli più importanti che la coppia di registi ha realizzato dal 2010, in scaletta:
[5:41] “Il Grinta” (True Grit, 2010)
[13:53] “A proposito di Davis” (Inside Llewyn Davis, 2013)
[22:18] “Ave Cesare” (Hail, Caesar!, 2016)
[30:31] “La ballata di Buster Scruggs” (The Ballad of Buster Scruggs, 2018)
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Puntata interamente dedicata al cinema horror italiano degli anni '60 dove insieme a Filippo Reina parleremo di un cinema inquietante e morboso ancora carico di grande fascino.
Con Riccardo Freda ("I vampiri del 1958) e Mario Bava ("La Maschera del demonio" del 1960) parte un genere costruito con pochi soldi ma tante idee che sarà apprezzato dai registi di tutto il mondo.
In questo episodio ripercorriamo i titoli più importanti di una fase storica che aprirà le porte al cinema di Dario Argento, Lucio Fulci e al giallo all'italiana degli anni '70.
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Insieme a Filippo Reina parliamo de "Il ladro di bambini", una storia toccante e intensa sui temi dell'infanzia e dell'abbandono.
Diretto da Gianni Amelio la trama racconta di Rosetta, una ragazzina di undici anni che, insieme al fratellino Luciano, viene allontanata dalla madre a causa di una situazione familiare difficile. I due bambini vengono affidati a un istituto e devono affrontare un viaggio verso la nuova struttura accompagnati da Antonio, un giovane carabiniere calabrese.
Durante il viaggio, Antonio, inizialmente distaccato si lega profondamente ai due piccoli, scoprendo le loro storie e i loro traumi. Nasce così un legame inatteso e profondo tra l'adulto e i bambini.
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Grande classico della commedia americana “Colazione da Tiffany” (Breakfast at Tiffany’s) di Blake Edwards è un film che rese immortale Audrey Hepburn.
Holly Golightly è una giovane donna affascinante e mondana che vive a New York. Holly sogna una vita lussuosa e trascorre le sue giornate tra feste e uomini ricchi, ma sotto la sua superficie frivola nasconde una profonda vulnerabilità e solitudine. Insieme a Gabriella Maldini scopriamo tutti i segreti di un personaggio che è passato alla storia e delle sue origini che partono dal breve racconto scritto da Truman Capote a cui il film si è ispirato.
E dopo l'episodio non perdere la bellissima puntata dedicata alla colonna sonora di "Colazione da Tiffany" del grande Henry Mancini che puoi ascoltare sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema":
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In questo episodio, sempre in compagnia di Filippo Reina, parliamo dell'opera prima della regista italiana Francesca Archibugi: "Mignon è partita" un film datato 1988 che, nonostante all'epoca riscosse grandi consensi da parte della critica e ricevette numerosi premi, sembra essere stato un po' dimenticato.
Mignon una quindicenne parigina sofisticata e snob viene mandata a Roma per vivere con i suoi parenti italiani dopo che il padre si trova coinvolto in un’inchiesta giudiziaria in Francia. Mignon si trova a disagio nella nuova famiglia composta da personaggi molto diversi da lei ma sviluppa un legame speciale con il cugino tredicenne Giorno che si innamora di lei.
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Ambientato nella splendida cornice della Costa Azzurra "Caccia al ladro" (To Catch a Thief) di Alfred Hitchcock è un film che mescola ironia, azione, romanticismo e un pizzico di suspence.
Datato 1955 la storia ruota attorno a John Robie (Cary Grant) un ex ladro che viene accusato di una serie di furti di gioielli che imitano il suo stile. Per riabilitare il suo nome Robie deve trovare il vero colpevole mentre intreccia un'intrigante relazione con la bella e ricca ereditiera Frances Stevens (Grace Kelly).
Ne parliamo insieme a Massimiliano Bolcioni.
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"Chi ha incastrato Roger Rabbit" di Robert Zemeckis è forse il film più sperimentale e pop degli anni '80, cartoni animati e attori interagisco in una storia che si ispira al genere noir degli anni '40. Un esperimento costoso che poteva trasformarsi in fallimento e invece da questa pionieristica e bizzarra operazione ne esce fuori un campione di incassi ancora tutto da gustare.
Ne parliamo insieme a Luca Mancini.
E dopo l'episodio non perdere la super puntata che puoi ascoltare sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dedicata alle musiche e alle canzoni nei film pop dal 1980 al 1989:
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“Pane e Cioccolata” è un film del 1973 diretto da Franco Brusati e interpretato da Nino Manfredi.
Giovanni Garofoli è un emigrato italiano in Svizzera che cerca disperatamente di integrarsi e trovare un lavoro stabile, nonostante i vani tentativi di adattarsi a una nuova cultura, il nostro protagonista finirà per smarrire se stesso in un ambiente a lui estraneo che finirà per diventare ostile.
Una commedia amara che mescola umorismo, sarcasmo e non nasconde una profonda critica alla cultura dell'italiano medio all'estero.
Ne parliamo insieme a Filippo Reina.
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Gli anni '80 sono stati un periodo d'oro per il cinema horror, un decennio dove si sono affermati grandi registi di genere che hanno costruito icone indimenticabili anche grazie ai maestri artigiani che si occupavano degli effetti speciali.
Slasher, splatter, sovrannaturale, tanta sperimentazione e a tratti anche molta ironia.
Insieme a Michela Gorini ripercorriamo questo decennio soffermandoci su due film cult in particolare:
“Nightmare dal profondo della notte” di Wes Craven (1984) e “Hellraiser oltre ogni limite” di Clive Barker (1987)
E dopo l'episodio non perdere la sesta puntata che puoi ascoltare sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dedicata alle musiche e alle canzoni nei film del 1987/1988/1989:
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Con Michela Gorini che ha vissuto in quel di Venezia le prime giornate del Festival parliamo al volo di alcuni film e di qualche evento che si è svolto in laguna:
“Ecce Bombo” versione restaurata
“Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton
Leone d’oro alla carriera per Sigourney Weaver
“Nonostante” di Valerio Mastandrea
“Maria” di Pablo Larrain
“Leopardi poeta dell’infinito” di Sergio Rubini
“El Jockey” di Louis Ortega
“Campo di battaglia” di Gianni Amelio
“One to One: John & Yoko” il documentario su John Lennon e Yoko Ono di Kevin Macdonald
“The Order” di Justin Kurzel
"Wishing on a Star" di Peter Kerekes
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Si torna a parlare di anni '80 con gli iconici film sul ballo che caratterizzarono quel periodo storico, insieme a Michela Gorini e Alberto Riccio parliamo di:
"Saranno famosi" di Alan Parker (1980)
"Flashdance" di Adrian Lyne (1983)
"Stayng Alive" di Sylvester Stallone (1983)
"Footlose" di Herbert Ross (1984)
"Dirty Dancing" di Emile Ardolino (1987)
e con qualche accenno anche a
"Victor Victoria" di Blake Edwards (1982)
"Grasso è bello" di John Waters (1988)
"Etoile" di Peter Del Monte (1989)
E dopo l'episodio non perdere la quinta puntata che puoi ascoltare sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dedicata alle musiche e alle canzoni nei film del 1986:
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Un film con sole donne che parlano continuamente di uomini che non vediamo mai.
Il regista George Cukor con questa commedia satirica, in originale "The Women", prende di mira l'alta società e i suoi vizi, con un occhio critico verso le relazioni coniugali, l'amicizia femminile e la superficialità.
Un grande cast: Norma Shearer, Joan Crawford, Rosalind Russell, Paulette Goddard, Joan Fontaine, per un film che ha gettato le basi per il genere "queer" e "camp" e ha ispirato registi come Pedro Almodovar e John Waters.
Ne parliamo insieme a Massimiliano Bolcioni.
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Classico del cinema fantasy anni '80, "Conan il barbaro" diretto da John Milius e interpretato da Arnold Schwarzenegger è un film ispirato alle opere dello scrittore Robert E. Howard, un'avventura epica che ci trasporta in un mondo barbarico e violento, dove la forza bruta e la sopravvivenza sono le leggi fondamentali.
Ne parliamo insieme a Luca Antoniazzi e a Fabio "Wolf" Gorini.
E dopo l'episodio non perdere la quarte puntata che puoi ascoltare sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dedicata alle musiche e alle canzoni nei film del 1985:
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"La donna del ritratto" è un classico del cinema noir diretto dal grande Fritz Lang.
Datato 1944 il film racconta di un professore universitario che, ossessionato dal ritratto di una donna misteriosa, finirà per incontrarla. A questo punto la donna lo trascina in un vortice di eventi inquietanti, sospetti e pericoli. Un atmosfera cupa e una trama avvincente fanno di questo film un capolavoro del genere, esplorando temi come l'ossessione, l'inganno e la fragilità della mente umana dove il sogno gioca un importate ruolo.
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Con "Il tempo delle mele" (1980) parte un decennio di film romantici che culmina con "Harry ti presento Sally" (1989) un percorso che inizia con le prime cotte adolescenziali di Vic (Sophie Marceau) e culmina con l'inizio della vita adulta di Sally (Meg Ryan).
Ma nel bel mezzo, oltre ai film citati, c'è anche altro, insieme a Michela Gorini e al ritorno di Sabina Spazzoli parliamo di alcuni importanti film romantici di quell'epoca:
'Laguna blu" (1980)
"Ufficiale e gentiluomo" (1981)
"Paradise" (1982)
"La mia Africa" (1985)
"Camera con vista" (1985)
"L'insostenibile leggerezza dell'essere" (1988)
E dopo l'episodio non perdere la terza puntata che puoi ascoltare sul podcast "Cinescore le musiche nel cinema" dedicata alle musiche e alle canzoni nei film del 1984:FEED RSS: https://anchor.fm/s/e8b73778/podcast/rssSpotify: https://goo.by/mHApwFApple Podcast: https://goo.by/aWLxWt
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Emilio Occhialini ci racconta la sua esperienza all'ultima edizione del Cinema ritrovato un festival internazionale che si è tenuto nelle sale e nelle piazze di Bologna dal 22 al 30 giugno e che grazie alla Cineteca di Bologna ha riproposto il cinema d’autore per tutti, con un cartellone che comprende capolavori del passato e film sperimentali.
Alcuni tra i tanti titoli citati:
"Lo Squalo" di Spielberg (1975) (vintage edition)
"Napoleon" di Abel Gance (1927)
"Hellraiser" di Clive Barker (1987)
"Lanterne Rosse" Zhang Ymou (1991)
'I disperati di Sandor" di Miklos Jancsò (1964)
"Sugarland Express " di Steven Spielberg (1974)
'I compari" di Robert Altman (1971)
"Tokyo Drifter - Il vagabondo di Tokyo" di Seijun Suzuki (1972)
"Fase IV: Distruzione terra" di Saul Bass (1974)
"Godzilla" Hishiro Honda (1954)
"Bona" Lino Brocka (1980)
"Camp de Thiaroye" di Ousmane Sembène (1988) -
Si torna a parlare di anni '80 con i film per teenager che segnarono un epoca.
Dalla fine della "New Hollywood", quella degli autori, negli Stati Uniti e in Europa comincia una nuova era di cinema per i giovani, in questa puntata insieme a Michela Gorini parliamo di alcuni titoli iconici che hanno creato un immaginario di storie per ragazzi ricordate ancora oggi, quale fu la chiave del successo?
In scaletta:
[7.52] “Labyrinth” di Jim Henson (1986)
[14.26] “La storia infinita” di Wolfgang Petersen (1984)
[21.02] “I Goonies” di Richard Donner (1985)
[30.01] “Gremlins” di Joe Dante (1984)
con qualche accenno nel finale anche a “Breakfast Club” di John Hughes (1985) e "Schegge di follia" di Michael Lehmann che forse sancisce la fine di un sogno.
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