Episodit
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E poi cosa succede? Il voto dell’8 e 9 giugno non è un traguardo, è un punto di partenza. Alla definizione della composizione del Parlamento europeo, seguirà l’elezione di una nuova Commissione europea che avrà il compito di indicare la direzione politica per i prossimi cinque anni. A promuovere o a bocciare i commissari saranno proprio i parlamentari che tutti noi votiamo. Per questo è fondamentale scegliere l’Europa che vogliamo. Quali saranno gli scenari, le alleanze e le priorità della prossima legislatura? Ne parlo con Renato Coen corrispondente Sky a Bruxelles.
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Siamo cresciuti con l’idea che la guerra alle porte di casa fosse qualcosa di superato per sempre. Con l’ingiustificata guerra di aggressione di Putin in Ucraina, questa convinzione è drammaticamente crollata. L’Unione europea non ha mai tentennato: saremo a fianco del popolo ucraino finché sarà necessario. Lo dobbiamo fare per difendere i valori di democrazia e di libertà, ma anche per la nostra sicurezza. Lavorando sempre per un unico obiettivo: la pace. La crisi in Medio oriente ha poi sconvolto gli equilibri internazionali, ma anche i nostri animi, di fronte alla morte di decine di migliaia di civili. È sufficiente la cassetta degli attrezzi europea per affrontare queste tragedie? Ne ho parlato con Nello Scavo, corrispondente di guerra.
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Puuttuva jakso?
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Zahara mi chiama sorella, perché quello che abbiamo vissuto insieme mentre lei cercava di scappare da Kabul in quell’agosto del 2021 e io, dall’altro capo del telefono (e del mondo), la guidavo tra i check point è qualcosa che ci legherà per sempre. Le donne e le ragazze afghane sono vittime di un regime che vieta loro di lavorare, studiare, mostrarsi in pubblico, di esistere insomma. Tante donne nel mondo vivono questa situazione, ma altrettante sono le donne che si ribellano. Dall’Iran all’Ucraina e persino nella nostra Unione europea, perché nessun diritto è per sempre. Ne parlo con Cecilia Sala che ha visto con i propri occhi queste battaglie negli scenari più difficili del mondo.
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Penso che la salute sia il primo diritto da difendere, perché senza salute non si va da nessuna parte. Ce lo ha insegnato la pandemia, a cui l’Unione europea ha risposto con una prontezza e una efficacia inimmaginabile fino a qualche anno fa, ma non solo. I sistemi sanitari sono ancora ostaggio di discriminazioni: chi si ammala al nord Italia ha più probabilità di guarire di chi si ammala al sud e la stessa differenza è reale anche tra est e ovest Europa. Ma c’è un’altra discriminazione: quella di genere. Le donne sono ancora sottorappresentate nella ricerca medica e i diritti sessuali e riproduttivi sono questioni di serie B per molti governi. Ne parlo con Arianna Marchente di FREEDA e con Sasha Damiani, medica anestesista.
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Obiettivo? Essere il primo continente ad emissioni zero. Ecco la bussola che ha guidato le mosse del Parlamento europeo negli ultimi cinque anni. Dai banchi della Commissione Ambiente, ho seguito passo passo questa rivoluzione green, lavorando in prima linea per stabilire un nuovo modo di progettare i prodotti, affinché siano sostenibili in ogni fase della loro vita. Nel mirino, ci sono in particolare gli articoli di abbigliamento e quello shopping sregolato con cui tutti ci siamo scontrati qualche volta. In questa puntata, io e Matteo Ward smascheriamo la fast fashion e tutto ciò che nasconde.
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Sono passati cinque anni da quella nottata in cui aspettavo trepidante i risultati dello spoglio dei voti che avrebbe decretato la formazione dei deputati italiani al Parlamento europeo. Sono passati cinque anni e oggi, dopo una pandemia, guerre, crisi energetiche e pure la Brexit, ci troviamo di nuovo a correre per continuare a costruire un’Europa migliore. Come sta andando questa campagna elettorale in vista del voto dell’8 e 9 giugno? Ne parlo con Martina Carone di YouTrend.
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L’8 e 9 giugno 2024 i cittadini dell’Unione saranno chiamati al voto per rinnovare la composizione del Parlamento europeo. Ma come appare il Parlamento visto dall’interno, attraversando i suoi corridoi e abitando le sue aule? Ve lo racconto!
Sono Alessandra Moretti e sono una deputata al Parlamento europeo.
Ho vissuto cinque anni a Bruxelles, sopravvivendo alla Brexit, alla pandemia e a mille altre peripezie. In queste puntate, insieme a tanti ospiti, vi riporto le battaglie intraprese dall’Unione europea nella legislatura che oggi volge al termine.
Il mio obiettivo? Convincervi che l’Unione europea è in grado di cambiare le nostre vite e che noi insieme, con il nostro voto, possiamo dare forma a un’Unione migliore.