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I cambiamenti climatici e la paura delle loro conseguenze hanno un effetto su come percepiamo le relazioni e il nostro immaginario di futuro. Proprio per questo, sempre più spesso viene utilizzato il termine ecoansia. Ma cosa significa, davvero? I giovani di oggi ne hanno sentito parlare? Lo abbiamo chiesto a loro e ne abbiamo parlato con Matteo Innocenti, psichiatra e psicoterapeuta presidente dell’Associazione Italiana Ansia da Cambiamento Climatico.
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Viviamo un momento storico in cui le relazioni, come le abbiamo conosciute fino a ieri, stanno assumendo contorni diversi, soprattutto per le persone più giovani. Sempre più spesso si sente parlare di iperfamiglia e i termini “fluidità di genere” o l’acronimo LGBTQIA+ sono molto frequenti ed utilizzati dalle nuove generazioni. Questo anche perché i modelli stanno cambiando. Questo come potrebbe cambiare la nostra idea di socialità in futuro? Lo abbiamo chiesto alle nuove generazioni e ne abbiamo parlato poi con Marta Marabelli, psicoterapeuta che tratta i temi dell’affettività, delle relazioni e della sessualità.
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In che modo l’intelligenza artificiale e i social stanno cambiando il modo in cui comunichiamo? Tra i ragazzi e le ragazze che oggi frequentano ancora le scuole medie o superiori c’è chi spende un paio d’ore al giorno sui social, informandosi, mentre c’è chi ne passa ben più di due. Con l’avvento di innovazioni tecnologiche, come l’intelligenza artificiale, anche il linguaggio con cui comunichiamo sta cambiando. Abbiamo chiesto ai ragazzi in che modo, secondo loro, la comunicazione e il linguaggio cambieranno in futuro e ne abbiamo parlato con Martina Pennisi giornalista del Corriere della Sera e vice caporedattrice del sito del quotidiano milanese.
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Entrando nelle scuole medie e superiori ci si rende conto che c’è chi ha già le idee molto chiare già a 14 anni, mentre chi a 18 non ha ancora messo a fuoco cosa vorrà fare una volta terminata la scuola. C’è chi vuole fare il poliziotto, chi la dottoressa e chi il cantante. Quello che è certo è che in tanti, vedendo i propri genitori molto assorbiti dal proprio lavoro, hanno paura di essere fagocitati in quel mondo. Le paure e le aspettative, però, sono le più svariate. Ne abbiamo parlato con Biancamaria Cavallini, psicologa del lavoro e direttrice operativa di Mindwork, e insieme abbiamo discusso di come il mondo del lavoro sta cambiando.
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Come si immaginano il futuro i ragazzi e le ragazzi che oggi sono ancora a scuola? Come immaginano sarà il mondo del lavoro? Come evolverà il mondo della comunicazione e le relazioni, una volta finite le scuole superiori? E come vivono gli impatti del cambiamento climatico?
Abbiamo provato a capire quali sono i sogni, le paure e i desideri di chi oggi è ancora a scuola. Per farlo siamo andati a parlare direttamente con loro, con i ragazzi e con le ragazze che oggi, quel futuro, se lo immaginano. Siamo entrati nelle scuole medie e superiori in Lazio, Lombardia e Piemonte e, contemporaneamente, abbiamo contattato ragazzi e ragazzi che vivono in Sicilia, Sardegna, Campania, Veneto, Emilia Romagna tra i 14 e i 21 anni. A tutti abbiamo chiesto una serie di domande dalle quali poi siamo partiti per costruire un dialogo sul tema del lavoro, comunicazione, relazioni e clima. Abbiamo ascoltato le voci delle nuove generazioni e ne abbiamo parlato con alcuni esperti ed esperte che ci hanno aiutato ad entrare in connessione con loro.