Episodes
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Mentre imperversa il tormentone del “non si può più dire niente”, permane il silenzio attorno ad argomenti tabù che non trovano spazio nel discorso pubblico: la sessualità - segnatamente quella femminile -, l’educazione sessuale nelle scuole, l’autodeterminazione dei corpi.
Ne abbiamo parlato con Elisa Giannini, autrice e attrice teatrale, che con lo pseudonimo di Teresa Cinque ha da poco dato alle stampe il suo romanzo-memoir “Autobiografia clitoridea” (Longanesi). -
Ospedali in cui l’obiezione di coscienza raggiunge il 100%, dati ufficiali fermi al 2021, donne costrette a macinare centinaia di chilometri per accedere all’aborto farmacologico e antiabortisti che offrono ricariche paypal sperando così di far cambiare idea a chi vuole interrompere una gravidanza.
Nel Paese dove, secondo la ministra Roccella, abortire sarebbe più facile che partorire, il diritto all’Ivg - una pratica medica che rientra nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e dovrebbe quindi essere garantita a tutte ovunque - diventa una corsa a ostacoli fatta di disinformazione, violenze psicologiche e servizi assenti.
Ne abbiamo parlato con Federica di Martino, psicoterapeuta e fondatrice della piattaforma “Ivg e Sto benissimo”. -
Episodes manquant?
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Luciano Canfora è tra le figure intellettuali più importanti del nostro Paese.
E, come noi è appassionato dall’analisi storica e politica del fascismo, come fenomeno che non si può certo relegare a una stagione storicamente conclusa e definita.
Ne parliamo partendo da "Il fascismo non è mai morto", che Canfora ha pubblicato per le edizioni Dedalo. -
Senza retorica e però con molta politica (e anche tanta cultura).
Parliamo di antifascismo, della sua storia ormai centenaria e delle sue parole chiave, con Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax e di Spartiti, autore con Arturo Bertoldi del libro "Storie di antifascismo senza retorica" edito da People. -
Marco Omizzolo denuncia il sistema del caporalato e dello sfruttamento da molti anni: il caso di Satnam Singh non è isolato ma inserito in un vero e proprio sistema produttivo, sociale e politico.
Non riconoscerlo è grave, non intervenire è complice. -
In Italia il razzismo non esiste, sostengono tutti quelli che si ribellano se li inviti a riflettere sul loro e nostro razzismo interiorizzato.
Nogaye Ndiaye, attivista e scrittrice, nota per il suo account "Le regole del diritto perfetto", ci parla del suo incontro, quotidiano, con i pregiudizi e i bias di chi parla male (e, soprattutto, pensa male) e non sembra nemmeno rendersene conto. -
Le elezioni europee confermano l’avanzata della destra, che si afferma nei paesi centrali dell’Unione, in uno scenario sempre più inquietante.
La maggioranza Ursula tiene ma è venuto il momento di proporre qualcosa di diverso dal semplice cordone sanitario per evitare che i fascisti arrivino al governo: una politica capace di rappresentare le persone e le sfide che hanno di fronte. -
Per People Stefano Catone ha dato alle stampe "Uniti nella stessa lotta", un libro (che è anche una graphic novel, a cura di Tommaso Catone) dedicato a Giacomo Matteotti.
Il centesimo anniversario del suo omicidio politico per mano del regime fascista cade nelle stesse ore del voto delle elezioni europee del 2024: Matteotti si era battuto in Parlamento perché il diritto al voto libero e consapevole non fosse calpestato dal fascismo, di cui aveva più volte denunciato la violenza politica e i brogli elettorali.
Ricordarlo oggi non è solo un fatto storico, legato alla storia del nostro Paese e alla sua memoria, ma una precisa indicazione politica: per la difesa delle istituzioni e della conversazione democratica, che grazie all’antifascismo sarebbero diventati i cardini della nostra Costituzione repubblicana. -
Con Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage.it e autore de "Il generale al contrario" (People), affrontiamo il fenomeno Vannacci, non solo per ciò che scrive o dice ma per ciò che rappresenta.
Dichiarandosi vittima del “non si può dire più niente”, il generale-candidato dà voce alle pulsioni più spudorate e eccessive: ciò lo porta ogni giorno ad assumere posizioni lontane dalla Costituzione e dalla tradizione democratica del nostro Paese.
Per queste stesse (pessime) ragioni, un partito di governo, la Lega di Salvini, lo ha scelto come portabandiera, andando a rappresentare compiutamente una destra che si sposta sempre più a destra, senza limite alcuno. -
Partecipa Daniele Soffiati, già voce di Non siete fascisti Ma e animatore con Alberto Grandi di DOI, Denominazione di Origine Inventata, un podcast e una campagna culturale che riguarda la cucina italiana (e non solo).
Dall’invenzione della tradizione alla tradizione dell’invenzione, il passo è stato compiuto, all'insegna di un identitarismo che nega le contaminazioni e che si dimostra, puntualmente, inconsistente e menzognero. -
Un filo nero collega le forze politiche dell’estrema destra a livello europeo.
Da sempre euroscettiche, ora vogliono prendersi l’Europa, guidate da Viktor Orbán e Giorgia Meloni.
Non siete fascisti BUT ripercorre le loro campagne, tra lobby, teorie del complotto e svolte autoritarie. -
Sulla sua pagina Instagram si definisce “nichilista, torinese e disoccupato perché dire rapper fa subito bimbominkia e dire cantautore fa subito festa dell'Unità”.
La prima stagione di “Non siete fascisti MA” si chiude con una chiacchierata assieme a Willie Peyote, artista musicale amatissimo che ha sempre dichiaratamente promosso battaglie civili e politiche, rivendicando il dovere morale di “fare schifo” in un mondo di finti vincenti. -
Quello del duce che ha fatto anche cose buone è un tormentone duro a morire, e mai come oggi è necessario smentire, ancora una volta, le idiozie che continuano a circolare sul fascismo.
Lo facciamo con Francesco Filippi, storico della mentalità e formatore, che con i suoi libri di grande successo ha sfatato tutti i falsi miti su Mussolini. -
In nome della natalità ci spiegano come vivere, come amare, come avere figli e quanti averne (anche perché non bastano mai).
Le parole chiave sono maternità e famiglia. Quella tradizionale, s’intende… di questo e molto altro parliamo con Laura Campiglio, giornalista e scrittrice, autrice del libro “Il cuore è a sinistra”. -
Viviamo il paradosso di un Paese che si vanta di essere meta del turismo globale, ma pretende di decidere come, quando e verso dove si debba spostare metà del pianeta; che ritiene italiane persone che mai hanno messo piede in Italia e considera straniero chi qui è nato e cresciuto; che mette alla guida delle istituzioni nostalgici del ventennio e dimentica il passato coloniale; che accusa i migranti di rubare il lavoro e si inorgoglisce per il made in Italy costruito sul loro sfruttamento; che si straccia le vesti per il calo demografico ma condanna chi arriva e ignora chi parte.
Un Paese di stranieri per sempre, che rifiuta di fare i conti con se stesso e le proprie contraddizioni. -
Le parole “piagnucolate” della destra e quelle “troppe” della sinistra; i giovani che hanno – eccome – voglia di lavorare, se vengono pagati; i danni provocati da “quelli che benpensano”.
Di questo e molto altro parliamo con Frankie HI-Nrg, primo amatissimo rapper italiano, da trent’anni figura di riferimento della scena musicale e interprete della vita del Paese tra i più sensibili. -
Le pietre d’inciampo, i sampietrini dorati che negli ultimi anni abbiamo visto comparire lungo le nostre vie in ricordo delle vittime della Shoah: ne ripercorriamo la storia, parlando anche di memoria condivisa, con Francesca Druetti, scrittrice, storica e attivista.
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La separazione dei poteri, le garanzie liberali e la libertà di stampa stanno perdendo un pezzo dopo l’altro in Polonia e Ungheria, paesi a cui la destra di Meloni e Salvini guarda con esplicita ammirazione.
Ne parliamo con la giornalista de “La Repubblica” Tonia Mastrobuoni, autrice del libro “L’erosione”, inquietante reportage sull'Europa sovranista e oscurantista dei diritti cancellati e delle libertà negate. -
Il motto “italiani, brava gente” si è diffuso nel secondo dopoguerra per indicare una generale attitudine, attribuita al popolo italiano in contrasto con quello tedesco, a non essere mai veramente crudele, violento e razzista, ma piuttosto empatico, bonario, al massimo vittima…
Le cose stanno davvero così? Ce lo spiega uno dei più influenti storici contemporanei: Eric Gobetti, studioso del fascismo, della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento. -
La storia incredibile e poco conosciuta di Michael Seifert, “la bestia di Bolzano”, e la memoria pasticciata e modificata dalla neolingua della destra, che si permette di utilizzare impunemente espressioni come “Sostituzione etnica” e “Lobby Gay”.
Ne parliamo con lo studioso del fascismo e scrittore Stefano Catone. - Montre plus