Episodes
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Non avremmo mai immaginato di poter parlare di una graphic novel qui a TLUF, invece siamo riuscite a portare direttamente Chiaralascura ai nostri microfoni e a farci raccontare da lei cosa ha significato scrivere questo libro, come sta andando, dove potremo andarla a trovare nelle diverse città del tour in corso con BeccoGiallo e se ci saranno altre graphic novel firmate da lei. Buon ascolto!
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Finalmente siamo tornate a parlare di libri e femminismo ma da quest'anno abbiamo deciso di cambiare qualcosa e creare una stagione più dinamica e leggera. Oltre alle solite puntata a cui siete e siamo abituatə, pubblicheremo puntate in cui chiacchiereremo delle nostre ultime letture preferite, intervisteremo autrici, autori e autorə dei libri che vi proporremo e ospiteremo le penne di qualsiasi persona che vorrà presentarsi a TLUF e contribuire alla costruzione di questa mega libreria che stiamo alimentando da quasi 5 anni. In questa puntata in particolare, vi parleremo delle nostre letture estive, suggerendovi dei testi e facendovi scoprire un po' di più di noi e delle nostre vite. Buon ascolto!
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Episodes manquant?
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Giugno è ovviamente il mese del Pride e non a caso abbiamo scelto un libro di un’autrice lesbica che parla di relazioni, argomento di cui adoriamo parlare come sapete benissimo. Il libro in questione è "Per una rivoluzione degli affetti: pensiero monogamo e terrore poliamoroso" di Brigitte Vasallo, scrittrice e attivista femminista spagnola conosciuta soprattutto per il suo lavoro sull’islamofobia di genere, per la sua critica all’omonazionalismo e per la sua difesa del poliamore nella sfera relazionale. Una peculiarità di questo libro che non ha a che fare piú di tanto con il contenuto ma con una scelta politica, è l’impiego del femminile sovraesteso e del maschile intenzionale che abbiamo apprezzato parecchio così come la critica al poliamore come unico modello valido. Non vediamo l'ora di leggere le vostre suggestioni. Buon ascolto!
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Questo mese siamo felicissime di aggiungere alla nostra libreria femminista un testo che arriva dal passato. Un passato non troppo lontano ma che ci aiuta ancora a posizionarci e non perdere la bussola. Sputiamo su Hegel si pone a metà strada tra l’elaborazione filosofica e il manifesto politico ed è infatti un testo concepito in modo un po' diverso da quelli a cui diamo abituat3. Non è strutturato organicamente, ma piuttosto è il frutto di un insieme di testi scritti tra il 1970 e il 1972, alcuni dei quali firmati collettivamente dal gruppo di Rivolta Femminile, creato proprio nel 1970 da Carla Lonzi insieme all’artista Carla Accardi e la giornalista Elvira Banotti.
Anche questo è un testo scomodo, soprattutto perchè ci mette di fronte ad un'evidente realtà: la lotta di classe si aggiunge a quella di genere. Per una persona socializzata donna essere povera e socializzata donna sono due istanze che si vanno a sommare. Un uomo povero è comunque un uomo in una società patriarcale che ha il potere di decidere, agire, fare. Non ce lo dimentichiamo.
Buon ascolto! -
Questo mese aggiungiamo alla nostra libreria femminista un testo molto famoso che, attraverso il racconto personale dell'autrice, esplora e aggiunge riflessioni sullo stupr0 ma anche sulla pornografia. Questo testo in Francia è uscito nel 2006 e in Italia è arrivato solo nel 2019, già solo questa informazione potrebbe aiutarci a rispondere a tante altre domande che ci siamo fatte e continueremo a fare nel nostro percorso di fioritura e decostruzione dello status quo.
Speriamo la puntata vi piaccia, gli argomenti trattati sono delicati, se non ve la sentite di ascoltare, è ok. Prendetevi cura di voi e della vostra salute mentale. Buon ascolto! -
Nuova puntata, nuovo libro da aggiungere alla libreria femminista!
Questo mese parliamo di "La rete non ci salverà" di Lilia Giugni meravigliosa ricercatrice, seminarista e autrice partenopea che indaga la rivoluzione digitale in una società patriarcale e capitale. Senza demonizzare i dispositivi digitali e pur riconoscendoli come strumenti di libeazione per tante soggettivita, l'autrice ci accompagna verso una ridefinizione dei tempi, degli spazi digitali e delle nostre responasabilità rispetto al loro utilizzo.
Nella puntata parliamo di Reclaim the tech, un'officina di saperi e pratiche per la giustizia digitale sociale e di genere, un evento organizzato dal basso che è collettivo e plurale. La prossima edizione si terrà il 17, 18, 19 maggio a Bologna. Per capirci qualcosa in più, ti lasciamo il sito: https://reclaimthetech.it/
CW: Questa puntata contiene riferimenti a diverse vicende davvero terribili, fra cui violenze sessuali e storie di suicidi, per cui vi consigliamo di procedere nell’ascolto a vostra discrezione e facendo sempre quello che è più giusto per salvaguardare la vostra salute mentale.
Sappiamo che questo avviso non è condiviso da tutte le persone che si occupano di giustizia sociale, questioni di genere e femminismi, ma considerando che noi tendiamo a non polarizzare le nostre idee e le nostre pratiche e che negli spazi online le opinioni sono molto divise, e che non ci costa davvero nulla aggiungere questo avviso, preferiamo tutelare chi ancora lo ritiene utile per la propria salute e metterlo. Capiamo le istanze di chi non lo usa, ma la nostra lotta comincia dalla cura reciproca e preferiamo far così.
Buon ascolto. -
Questo mese parliamo di "Age Pride: Per liberarci dei pregiudizi sull’età" di Lidia Ravera. Si tratta di un saggio piuttosto breve e anche piuttosto diverso dagli altri testi che vi abbiamo proposto finora, si tratta infatti di un misto di memoir, saggio e flusso di coscienza, infatti vi preannunciamo che anche questa puntata sarà un po’ diversa dalle altre a cui vi abbiamo abituato. Noi stesse abbiamo delle opinioni un po’ miste, nel senso che, mentre riconosciamo la necessità di incorporare questo argomento all’interno del discorso femminista italiano, allo stesso tempo abbiamo trovato questo testo sicuramente contraddittorio e confusionario ma con diverse riflessioni valide e che quindi vogliamo proporvi. Buon ascolto!
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Buon anno a tuttə! 🥳
Vogliamo cominciarlo aggiungendo alla nostra libreria femminista un libro che affronta un argomento di cui ci ritroviamo spesso a discutere fuori e dentro i nostri spazi politici e soprattutto un saggio che ha la particolarità di essere il primo libro accedemico sull'argomento in Italia. Oggi parliamo di grassofobia e della nascita dello stigma del corpo grasso con Fat Shame di Farrell. Lo studio si concentra soprattutto sull'America e l'Inghilterra, ma ci permette di avere una panoramica chiara della nascita di questa discriminazione - che abbiamo anche fortemente interiorizzato. Attraverso esempi e riflessioni, l'autrice ci guida in un percorso di consapevolezza e liberazione dallo stigma del grasso ricordandoci che la guerra contro il grasso, può diventare una guerra contro le persone grasse. Ovviamente non è un caso che arriviamo a gennaio con questa puntata, è una scelta dettata dal fatto che durante le feste tendiamo a commentare molto i corpi, nostri e delle altre persone, e questa pratica violenta, dobbiamo smettere di metterla in atto. Questo libro è un primo passo per costruire una cassetta degli attrezzi utile ad arginare la grassofobia. Buon ascolto. -
A metà fra saggio e memoir Girls will be girls di Emer O’Toole, che ci è stato gentilmente omaggiato da Le Plurali, è un libro su come interpretiamo il genere, sulla performance, e su come i corpi vengano usati per definirci e inserirci nella società che abitiamo. Comune denominatore del testo è la distinzione fra struttura e agentività; mentre l'agentività concerne il singolo individuo, la struttura riguarda la società, ovvero il contesto che ha prodotto l’individuo e in cui l’individuo agisce. Il dibattito su quale delle due sia il fattore preponderante nel determinare la vita di una persona, è antichissimo, affascinante e molto complesso, ma soprattutto è un dibattito politico che proveremo a restituirvi attraverso le nostre riflessioni. Buon ascolto.
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Il libro che questo mese aggiungiamo alla nostra libreria femminista è Specchio delle Mie Brame della filosofa e scrittrice Maura Gancitano. Specchio delle mie brame tratta di un tema che ritorna di frequente nel discorso femminista e anche qui in casa TLUF, ovvero la bellezza, e come questa rappresenti ancora uno strumento di controllo dei corpi, dei pensieri e delle scelte di vita delle persone socializzate donne. A differenza però di altri libri su temi simili, Gancitano approccia l’argomento da un punto di vista filosofico, sociale, politico, economico e culturale, concentrandosi sul periodo tra la fine del Settecento e l’inizio del Novecento. Il testo è davvero ricco di spunti di riflessione e temi trattati, nell'episodio di oggi inevitabilmente abbiamo tagliato molti concetti concentrandoci sugli aspetti a cui volevamo dare più risalto rispetto al nostro progetto di divulgazione. La nostra pretesa infatti non è quella di essere esaustive, ma piuttosto di aprire delle riflessioni che possano portare anche a confronti collettivi. Buon ascolto!
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Torniamo dalla nostra pausa estiva con un libro che volevamo portare da tempo, questo mese analizziamo "La città femminista" della scrittrice, urbanista e attivista canadese Leslie Kern. In questo testo l’autrice esplora i modi diversi in cui uomini e donne, per usare un linguaggio molto binario, esperiscono lo spazio urbano L’esperienza urbana delle donne è infatti determinata, fra altri fattori, anche dal genere. Tutte le forme di pianificazione urbana, scrive Kern, derivano da un insieme di valutazioni sul cittadino tipico, che non a caso si declina al maschile. Anche la maternità è un punto centrale del libro e di come questa esperienza cambi quella che poi facciamo una volta che diventiamo genitori. Ma non solo, l'autrice ci spiega anche cosa sia la gentrificazione e perchè è il contrario della collettività.
Come sempre vi suggeriamo di dare uno sguardo al libro se vi interessa l'argomento perchè, passando per lo spazio urbano, Leslie kern tocca diverse tematiche da diversi punti di vista. Insomma, aggiungiamo un altro interessante pezzo di puzzle che stiamo costruendo insieme. -
Come al solito durante il mese del Pride ci piace proporvi un libro a tema, e quello che vi portiamo questo Giugno è un libro molto breve ma non per questo meno incisivo (anzi!), di una delle figure più influenti in materia di biopolitica, sessualità, pornografia e teoria queer; parliamo dell’autore e filosofo spagnolo Paul B. Preciado. Parliamo di "Terrore Anale: Appunti sui primi giorni della rivoluzione sessuale" e originariamente pubblicato come postfazione all’edizione del 2009 Il Desiderio Omosessuale di Guy Hocquenghem. E’ un libro che ci è piaciuto molto ma che vi consigliamo soprattutto se non siete completamente a digiuno di teoria queer, se avete già letto Foucault e se apprezzate letture che viaggiano sul confine fra letterale e simbolico. Un altro tassello da aggiungere alla nostra meravigliosa libreria femminista! Buon ascolto.
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Questo mese vi parliamo di Vietato Scrivere: come soffocare la scrittura delle donne dell’autrice e studiosa americana Joanna Russ, edito nella sua prima versione nel 1983 e portato in Italia da Enciclopedia delle Donne. Fra l’altro questa edizione ha la prefazione di Jessa Crispin, autrice nota per il suo Perché non sono femminista, di cui vi abbiamo parlato qualche mese fa. Nonostante sia un libro scritto 40 anni fa, risulta ancora molto attuale, e nonostante la tematica possa apparentemente risultare banale per chi è in un percorso di decostruzione patriarcale e capitale, è in realtà un libro che apre a tanti spunti di riflessione, soprattutto nel finale dove si parla di margine. Tema molto caro a noi di TLUF!
Buon ascolto. -
Oggi finalmente parliamo di un libro che avete richiesto tantissimo. Non vi neghiamo che fin’ora abbiamo aspettato a proporvelo proprio perché è effettivamente un libro molto conosciuto nonostante sia abbastanza recente e può benissimo, ad oggi, essere considerato un classico moderno del pensiero femminista contemporaneo.
Parliamo di "Il mostruoso Femminile" che più che un saggio è una vera e propria enciclopedia dell’orrore. L’obiettivo di Sady Doyle è infatti subito chiaro: illustrare e indagare tutte le varie forme che il femminile ha assunto nell’immaginario horror collettivo, partendo dalle sue manifestazioni più pop fino ad arrivare a rintracciare le storie vere dietro quelle di fantasmi, fate, vampiri e streghe. Il femminile, in una società patriarcale concepita da, per e con gli uomini, è sempre dipinto e percepito come mostruoso. -
Non vedevamo l’ora arrivasse questo mese per parlare di disabilità e abilismo, un argomento che spesso abbiamo affrontato sulla nostra pagina instagram ma mai in puntata!
Aggiungiamo alla nostra libreria femminsita "Felicemente seduta" di Rebekah Taussig edito da Le Plurali.
Un memoir in cui l’autrice racconta la propria esperienza personale come bambina e successivamente ragazza e donna disabile, inclusi i diversi modi in cui l’abilismo ha fatto parte della sua vita e come questo danneggi in realtà tutte le persone e tutti i corpi, disabili e abili. Un altro pezzetto di strada insieme per continuare a decostruire e fiorire tenendoci per mano. -
Anche questo Febbraio abbiamo deciso di parlare di amore e di relazioni, ma in modo diverso da come succede di solito, perché parliamo di non monogamie: un tema che abbiamo trattato più volte su Instagram, ma mai qui sul podcast. Il libro del mese è La Zoccola Etica di Dossie Easton e Janet Hardy, pubblicato per la prima volta nel 1997 e tradotto in Italia soltanto nel 2014. Perché si parla di non monogamie in un podcast transfemminista? Perché le strutture relazionali non monogame ci consentono di riflettere in modo più ampio sui concetti di possesso, autodeterminazione, indipendenza ed altri che hanno molto a che fare con le questioni di genere e la nostra società patriarcale. Riscrivere i modelli relazionali oltre quello mononormato singifica mettere in discussione tutto quello che ci è sempre stato detto sulle relazioni. Un altro tassello molto importante da aggiungere alla nostra libreria femminista nella crescita collettiva che stiamo facendo insieme attraverso i libri!
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Buon anno a tutte le persone che sono qui con noi dal giorno uno e a tutte quelle che sono arrivate oggi qui e continueranno ad arrivare nei prossimi mesi! Il libro di Gennaio è Afro-ismo: cultura pop, femminismo e veganismo nero, di Aph e Syl Ko, che ci ha incuriosite subito dal titolo e che abbiamo effettivamente apprezzato moltissimo perchè è uno di questi testi che scomoda e prova a decostruisce un certo modo di vedere e vivere il mondo. È costituito da un insieme di saggi brevi pubblicati originariamente su un blog, fra il 2015 e il 2016; in questo testo si trovano anche delle preziosissime riflessioni sull’attivismo, sui social media e sugli spazi di lotta che noi abbiamo amato per mettere in discussione prima di tutto il nostro modo di stare in questi spazi. Anche il veganismo stesso viene trattato da una prospettiva inedita per noi persone bianche, quella dell’animalità; questo libro infatti come dicevamo potrebbe causare sensazioni scomode in un pubblico bianco e in realtà è proprio per questo che ve lo consigliamo di cuore! Aggiungiamo un altro tassello alla nostra libreria femminista e cominciamo questo viaggio! Buon ascolto.
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In altre parole è un libro che abbiamo apprezzato soprattutto per la sua semplicità, chiarezza e scorrevolezza, e che consigliamo a tutte le persone appassionate di parole come le sottoscritte. È strutturato proprio come un dizionario, nel senso che ogni parola costituisce un capitolo a sé stante e il tutto segue un ordine alfabetico. Acanfora non si limita però a dare definizioni; oltre a spiegare perché è bene che determinate parole entrino a far parte del linguaggio comune, e perché altre sarebbero invece da abbandonare, l’autore condivide la propria esperienza di persona autistica e omosessuale in una società prepotentemente neurotipica ed omofobica. Ci siamo poi accorte che anche l'anno scorso a Dicembre, invece di UNA femminista abbiamo letto e approfondito UN femminista. Quindi siamo arrivate alla conclusione che...Dicembre è il mese dell'uomo in casa TLUF! :D
Buon ascolto! -
Questo mese alla nostra libreria femminista aggiungiamo un libro scomodo ma necessario per decostruire il nostro razzismo sistemico. Se come noi siete persone bianche pronte ad ammettere i propri privilegi e il proprio razzismo in un mondo biancocentrico, allora beh...questa è la puntata che stavate aspettando! Buon ascolto.
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Con una scrittura lapidaria Jessa Crispin, fondatrice ed editorialista del magazine online Bookslut e giornalista che conta fra le proprie pubblicazioni testate come il New York Times, the Guardian, e the Washington post, mette in discussione il metodo femminista "della scelta", quello che premia l'empowerment o, come abbiamo imparato a chiamarlo, neoliberista. Un libro che ha il potenziale di innervosirvi, ma che vi invitiamo a leggere per farvi travolgere da una serie di sentimenti contrastanti che inevitabilmente smuoveranno il vostro pensiero critico. È ormai da tempo che volevamo parlarvene e finalmente lo aggiungiamo alla nostra libreria femminista: perchè non sono femminista. Un manifesto femminista!
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