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Lโannata 2024 si caratterizza per un'elevata piovositร , con un aumento dell'80% rispetto alla media nelle regioni del nord Italia, una piovositร del 40% inferiore alla media nelle regioni del sud Italia e condizioni intermedie nel centro Italia. Queste condizioni richiedono scelte completamente opposte nella conduzione del vigneto tra diverse zone viticole italiane. Nei prossimi mesi, questa differenza di gestione sarร ancora piรน marcata.Nella diretta con Ramon Persello, enologo esperto, abbiamo affrontato le cause di questa netta diversitร meteorologica tra nord, centro e sud Italia. Abbiamo analizzato le principali motivazioni climatiche e fornito una prospettiva sull'andamento meteorologico del mese successivo. A queste analisi abbiamo abbinato suggerimenti pratici per affrontare la stagione con un approccio scientifico, finalizzato a ottenere uve di qualitร .
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Nelle stagioni con elevate precipitazioni e numerosi giorni di pioggia, รจ fondamentale dedicare il giusto tempo al monitoraggio del vigneto. Peronospora, black rot e botrite sono rilevabili sia sulle foglie che sulle infiorescenze, e la loro precoce identificazione permette di evitare danni alla produzione e alla qualitร delle uve. Lโabilitร nel monitorare in maniera oggettiva e completa i vigneti deve essere costantemente allenata e affinata per ottenere informazioni pratiche utili nella gestione della difesa e della chioma.In questa diretta, con Alessandra Di Gregorio, senior Ampelonauta di Perleuve, abbiamo affrontato diverse situazioni con esempi pratici e suggerimenti per affrontare questa stagione, che in alcune zone dโItalia sta diventando particolarmente difficile.Buon ascolto,Giovanni Bigot
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Dott. Gilberto Bragato, agronomo specializzato in Scienza del Suolo e Primo Ricercatore presso il CREA di Gorizia, era lโospite della Conversazione Viticola di domani mattina. Le tematiche che abbiamo affronteremo insieme sono:1. L'acqua nel suolo: aspetti fisici legati alla capillaritร .2. Ritenzione idrica e riserva d'acqua per le piante.3. Infiltrazione dell'acqua nel suolo.4. Metodiche di misura (sensori di umiditร , tensiometria, misure infiltrometriche).5. Risvolti applicativi in relazione all'irrigazione.6. Rapporto porositร /compattazione/organismi del suolo (utile per chi si dedica all'agricoltura biologica).Tematiche importanti per questo periodo della stagione quindi vi aapetto puntuali domani mattina alle 7:30.
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Riccardo Bugiani, fitopatologo del Servizio Fitosanitario della regione Emilia-Romagna, era l'ospite della Conversazione viticola dedicata alla DIFESA CONTRO PERONOSPORA. Abbiamo approndito le seguenti tematiche:1. Come ci possono aiutare i modelli previsionali nel conoscere il momento delle infezioni primarie?2. Perchรฉ รจ importante monitorare in campo le prime infezioni dell'anno?3. Efficacia, modalitร dโutilizzo e caratteristiche di alcuni prodotti alternativi (o complementari) al rame nella difesa contro peronospora4. Cosa abbiamo imparato dallโannata 2023?Argomenti importanti in questo momento della stagione.
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Con la prof.ssa Silvia Laura Toffolatti dell'Universitร di Milano, ospite di questa Conversazione viticola, abbiamo parlato della maturazione delle oospore della peronospora della vite. Cercheremo di approffondire le seguenti domande:1. le infezioni primarie di peronospora da dove si originano? 2. perchรฉ รจ importante conoscere il grado la maturazione delle oospore? 3. quali sono ulteriori caratteristiche utili da conoscere delle oospore e delle infezioni primarie?4. fino a quando sono possibili le infezioni primarie? Tematiche importanti per affrontare l'inizio di questa stagione 2024.
Buon ascolto,
Giovanni Bigot
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La fase vegetativa iniziale del vigneto richiede un monitoraggio attento per comprendere le diversitร delle varietร e pianificare le attivitร future. Nella diretta di domani, ospiteremo l'Ampelonauta senior, la dott.ssa Alessandra Di Gregorio, collaboratrice di Perleuve in Piemonte. Insieme esploreremo quattro tipologie di rilievi fondamentali:1. Fenologia della pianta2. Insetti gemmivoli3. Oidio4. Descrizione del suoloPer ciascuna di queste tecniche di monitoraggio, esamineremo:- come decido in quali vigneti entrare?- come faccio il rilievo?- come utilizzo i dati che ho ottenuto dal rilievo nella pratica?
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La distribuzione dei prodotti fitosanitari (PF) in vigneto รจ una materia molto articolata che vede nel viticoltore il principale protagonista nel corretto utilizzo delle irroratrici e, quindi, dei PF che devono raggiungere il giusto bersaglio da proteggere.Ne ho parlato in questo appuntamento con il dott. Mario Tamagnone, dellโUniversitร di Torino, professore di Meccanica agraria presso il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari (DISAFA). Abbiamo affrontato le seguenti tematiche:1. regolazioni possibili delle irroratrici 4.02. quali regolazioni impostare per trattare la mia superficie vitata in un giorno3. Trattori 4.0Giovanni Bigot
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Con il Prof. Paolo Marucco dell'Universitร di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari. abbiamo approfondito diverse tematiche riguardanti l'ottimizzazione dell'uso delle irroratrici nei vigneti, tra cui l'impostazione ottimale per garantire una copertura della pagina inferiore del 35%, le regolazioni essenziali come volume e velocitร dell'aria, tipologia di ugelli e dimensione delle gocce, la valutazione dell'irrorazione durante l'operativitร e le differenze tra irroratrici pneumatiche tradizionali.
Buon ascolto,
Giovanni Bigot
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Dopo l'interesse riscontrato nella passata edizione, la nuova stagione si apre con la rubrica Clima e Vite, in collaborazione con l'enologo Ramon Persello, che analizza l'impatto del cambiamento climatico sulla viticoltura. Ramon Persello, esperto di agrometeorologia e cambiamenti climatici, ha esaminato alcuni fenomeni basandosi sui dati raccolti da diversi centri di ricerca e osservatori specializzati, illustrando gli effetti delle mutazioni del clima dagli anni '50 ad oggi, con un particolare focus sugli ultimi tre anni. Durante la puntata si รจ discusso dell'innalzamento delle temperature medie annue, dell'influsso dell'alta pressione di matrice nord-africana permanente, della difficoltร di raffreddamento invernale del mare Adriatico settentrionale e della conseguente mitigazione delle pianure prossime alla costa.Giovanni Bigot, invece, ha approfondito le conseguenze del cambiamento climatico sull'ecosistema del vigneto, come l'aumento di virulenza dei patogeni nelle diverse fasi fenologiche. La peronospora, cosรฌ come l'oidio, si sviluppa sulla base della disponibilitร termica e idrica (quantitร di pioggia, bagnatura fogliare, umiditร relativa dell'aria). ร stato osservato come l'innalzamento delle temperature abbia moltiplicato la virulenza del patogeno soprattutto nei momenti in cui le condizioni all'inizio (aprile-maggio) e alla fine (settembre-ottobre) della stagione non sono ottimali, determinando un aumento della gravitร delle infezioni.Confrontarsi e adattarsi al clima che cambia รจ possibile e necessario. Se rimaniamo ancorati alle pratiche agronomiche di sempre, i costi della difesa aumenteranno cosรฌ come il rischio di non ottenere uva sana, mettendo in crisi le strategie di protezione biologica, ultimamente additate come insufficienti e inefficaci solo perchรฉ non adattate al cambiamento climatico.
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Buongiorno a tutti voi Ampelonauti e aspiranti tali,con la diretta di mercoledรฌ 06 settembre siamo giunti al sesto incontro con lโenologo Ramon Persello, esperto di agrometeorologia e cambiamenti del clima. In questa diretta approfondiremo anche delle tematiche enologiche che sono fortemente correlate tra loro: lโevoluzione dellโuva durante la maturazione (i composti aromatici), lโandamento climatico e la data di vendemmia.Di seguito, in estrema sintesi, le tematiche in discussione:1 Clima e dintorni: cosa รจ successo negli ultimi 30 giorni in Italia?Come consuetudine, analizzeremo lโandamento meteo-climatico del mese di agosto riscontrato nelle principali zone viticole dโItalia. Grazie allโelaborazione dei dati raccolti da Perleuve - 4Grapesยฎ, confronteremo i dati 2023 con lo storico di precipitazioni e temperature massime.2 Il meteo e lโevoluzione della maturazione delle uveCercheremo di capire come questo andamento meteorologico ha influito/sta influendo sulla maturazione delle uve e a che punto รจ la maturitร tecnologica e cellulare, in modo da prevedere lโapprossimarsi della chiusura del floema - sugar loading.3 Come stanno evolvendo i componenti aromatici? Quali scelte enologiche?Approfondiremo questa tematica di grande impatto sulle prossime scelte enologiche (data di vendemmia), nello specifico analizzeremo lโevoluzione dei diversi precursori aromatici componenti delle uve/vitigni a bacca bianca e dei polifenoli totali nelle uve/vitigni a bacca nera.4 I modelli cosa prevedono per il meteo di settembre?Sulla base del nuovo modello meteorologico GSF, NAO + e NAO - vedremo quali sono le previsioni per il mese di settembre, periodo chiave per la vendemmia, in tutta lโItalia.Previsioni che analizzeremo, anche grazie ai vari modelli previsionali, con lโaiuto di Ramon, che cercherร di ipotizzare che cosa ci riservano (almeno) i prossimi trenta giorni.Alloraโฆ vi aspetto numerosi, come sempre, alle
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Il pensiero, il sentire comune, รจ che contro la peronospora non ci si poteva fare nulla e che si tratta di fenomeni legati al ciclo naturale climatico (grande piovositร a maggio-giugno).
Io sono convinto che il metodo Lean Six Sigma, che applico da anni con il mio gruppo di lavoro Perleuve, avrebbe potuto essere utile (se applicato) per limitare i danni di questa Crittogama che sta creando un danno eccezionale in tutto ilbacino del Mediterraneo.
Si tratta, di primo acchito, di un tema difficile da affrontare ma con lโaiuto del prof. Pietro Romano dell'Universitร degli Studi di Udine, docente al Master del CUOA (Vicenza) e del prof. Roberto Zironi e Alessandro Zironi, Universitร degli Studi di Udine, siamo riusciti a renderlo agibile e fruibile ai neofiti; รจ mia ferma intenzione, affrontare e approfondire questi argomenti in altre dirette future.
Il costante monitoraggio della fenologia e dellโevoluzione delle varie ampelopatie, infatti, avrebbe permesso a viticoltori e tecnici di accorgersi che la stagione 2023 era eccezionale per lo sviluppo della peronospora (a fine aprile c'eranogiร segnali evidenti) e si sarebbero potute attivare azioni correttive per limitare il problema, ad esempio, usando il metodo delle 5M per trovare le cause alla radice del problema e proporre delle soluzioni:
Materiali; Macchinari; Metodi; Manodopera; Misure e, infine, la A di Ambiente.
Ecco un sintetico elenco delle domande che ci permetteranno di sviluppare le tematiche di oggi:
Cosโรจ il metodo Lean e il Six Sigma?
Possono essere utili per affrontare il problema peronospora?
Come il Six Sigma e la Lean potrebbero supportare la competitivitร delle nostre aziende?
Certi problemi, questโanno la peronospora e lโanno prossimo lโoidioโฆ, non sono senzasoluzione ma come farsi aiutare?
Lโimprenditore vitivinicolo รจ un "artista", non un super-eroe, che deve relazionarecon persone in grado di aiutarlo nelle scelte, quali persone/tecnici?
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La stagione vitivinicola 2023, con un decorso quasi opposto al 2022, ci conferma che il cambiamento climatico, fenomeno che abbiamo recepito chiaramente nellโultimo decennio, ha un impatto sulle produzioni viti-vinicole.Si รจ assistito ad un forte incremento delle temperature medie con bilancio termico spesso troppo elevato causa, tra lโaltro, di maturazioni sbilanciate, con uve ricche in zuccheri (elevata potenzialitร di alcol), ma con polifenoli immaturi e carenti in aromi. Inoltre, la vendemmia avviene sempre piรน frequentemente ad alte temperature che favoriscono fenomeni di ossidazione polifenolica e ulteriori perdite di aromaticitร .Ricordo in estrema sintesi i fattori in gioco:- il vitigno e il terroir (temperatura durante la maturazione e stato idrico della vite);- la forma di allevamento e lโesposizione delle uve;- la gestione del vigneto nella sua interezza (approccio olistico).Spiegare con certezza quanto sta accadendo, soprattutto a carico delle uve, รจ particolarmente complesso e richiede un approccio multidisciplinare, che spazia dalla climatologia, alla pedologia, allโeco-fisiologia della vite, alla patologia vegetale e, infine, allโenologia.Di certo, a causa del cambiamento climatico di ogni singola annata, dobbiamo essere pronti a adattare la viticoltura, in particolare le tecniche di gestione del vigneto, e lโenologia in base ai mutevoli scenari con i quali ci confronteremo nei prossimi anni.Sulla base delle conoscenze acquisite a livello internazionale, dai vari gruppi di ricerca, sui meccanismi fisiologici che presiedono la maturazione delle uve, spicca la figura del Professor Alain Deloire, formatosi alla prestigiosa Scuola di Viticoltura di Montpellier (Francia) e docente presso lโattuale 'Institut Agro-Montpellier (France) โUMR UMR-LEPSE-ETAP 1083 Sciences pour lโOenologie et la Viticultureโ, ricercatore e docente con vaste esperienze internazionali quale, ad esempio, professore di viticoltura allโUniversitร di Stellenbosch, Sud Africa.Le tematiche da affrontare, che ho proposto e condiviso con il prof. Deloire, ci permetteranno di acquisire nuove conoscenze su alcuni, ma fondamentali, aspetti di fisiologia della vite; eccole in estrema sintesi:1. il trasporto degli zuccheri verso gli acini, attraverso il floema (sugar loading), come si calcola? perchรฉ รจ importante? che informazioni ne possiamo trarre?2. la chiusura del floema, a livello delle bacche, potrebbe essere codificata come nuova fase fenologica?3. i giorni che intercorrono tra la chiusura del floema e la vendemmia influenzano significativamente il futuro bouquet aromatico dei vini bianchi e rossi; come stabilire la data di vendemmia? ร sufficiente la degustazione (analisi sensoriale) delle bacche?4. sono state messe a punto delle tecniche di analisi che ci possono aiutare a seguire lโevoluzione della maturazione; in base alla sua esperienza quali consigli รจ in grado di fornire ai nostri Ampelonauti?5. la variazione del colore della buccia, nei vitigni a bacca bianca, ci fornisce indicazioni in merito allโevoluzione delle uve e qualche correlazione con le famiglie aromatiche presenti?
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โResistenzaโ รจ una parola molto comune, e un concetto fondamentale. La sua origine ci parla di un fermare respingendo, di un non cedere ad una forza, ad una spinta, e questo concetto puรฒ essere declinato in decine di modi diversi; noi ci soffermeremo sulla resistenza degli organismi viventi a sostanze che lโuomo utilizza per combatterli.Dal vocabolario Treccani rileviamo che โresistenzaโ รจ la capacitร di determinati organismi di resistere allโazione di sostanze tossiche e velenose, di microrganismi patogeni, ecc.Affrontiamo questo argomento perchรฉ, negli ultimi anni, si รจ assistito allโintroduzione di nuove sostanze attive (Prodotti Fitosanitari, PF) dotate spesso di elevata specificitร , spiccata efficacia e attivitร sistemica. Ciรฒ ha permesso di ampliare la gamma dei prodotti disponibili, ma lโuso ripetuto di questi PF ha portato, in tempi brevi, ad effetti collaterali negativi.Fra questi, il piรน pericoloso e il piรน difficile da โgestireโ รจ quello della resistenza, cioรจ una sensibilitร ridotta da parte di un parassita animale o vegetale nei confronti di un certo PF; questo fenomeno puรฒ essere il risultato di un cambiamento genetico.La Peronospora della vite, alga primitiva, microrganismo appartenente al Regno Chromista, ne รจ un ottimo esempio, in quanto ha manifestato negli ultimi trentโanni, e anche recentemente, fenomeni di resistenza a varie sostanze attive.In questo appuntamento ho avuto al mio fianco una collega molto esperta, la dott.ssa Marina Collina, professoressa associata e docente di Patologia Vegetale del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dellโAlma Mater Studiorum Universitร di Bologna. Nella sua attivitร di ricerca si รจ dedicata, tra lโaltro, allโapprofondimento dei meccanismi di resistenza dei patogeni fungini (anche Peronospora) alle diverse sostanze attive con approcci biologici e molecolari.Nella diretta abbiamo affrontato quelli che ritengo essere i punti critici della difesa della vite (in particolare di quella antiperonosporica) e, con lโaiuto della dott.ssa Collina, cercheremo la migliore risposta alle seguenti domande e a quelle che arriveranno da voi partecipanti:1. Cosa si intende per resistenza ad una sostanza attiva?2. Cosa significa sostanza attiva (s.a.) multi-sito e s.a. mono-sito?3. Le caratteristiche delle diverse s.a. come sono correlate all'insorgenza delle resistenze?4. Quali sono le strategie anti-resistenza piรน efficaci?5. In questo periodo di forte presenza di infezioni di peronospora e oidio, quali sono le indicazioni generali per non aumentare le popolazioni di Crittogame resistenti?
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In questa conversazione itorniamo con l'incontro mensile con lโenologo Ramon Persello, con lui affronteremo e approfondiremo le seguenti tematiche:1 Cosa รจ successo nel mese di giugno in Italia?Un confronto analitico tra il mese di giugno 2023 e gli ultimi 5-15 e 30 anni, in diversi areali viticoli dโItalia; scopriremo cosรฌ dove รจ piovuto di piรน o di meno evidenziando anche le ore di bagnatura fogliare. Faremo un bilancio di come รจ andata dal punto di vista idrico (precipitazioni utili) e da quello termico (temperature e giorni di caldo).2 Previsioni per lโestate secondo il modello meteorologico CFS, e gli indici AO per il mese di agosto Secondo lโindice NAO luglio e agosto con incursioni artiche in tutta la penisola: ci teniamo a precisare che di proiezioni3 Lโandamento meteoclimatico come ha influito sulla fenologia della vite?Analizzeremo lโeventuale anticipo o ritardo di Vitis vinifera nei diversi areali, stimandolo in giorni dalla possibile data di invaiatura (o vendemmia) delle uve.4 Arriva lo stress idrico, cosa fare?La vite inizia ad andare in stress idrico ed รจ fondamentale unโattenta analisi dei diversi terroir che caratterizzano la vitivinicoltura italiana, valutando i vari tipi di suoli e la loro capacitร di ritenzione idrica e progressiva cessione alle radici della vite. Irrigare o non irrigare questo รจ il dilemma!In alcune Regioni, si รจ giร iniziato ad irrigare ma vedremo come operare nella gestione del vigneto dove non รจ possibile irrigare (mancata disponibilitร della risorsa idrica).
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Le tignole della vite, Lepidotteri che allo stadio larvale sono antofagi e carpofagi, rappresentano da sempre gli ampelofagi chiave nel definire le strategie di difesa/lotta.Il controllo di questi insetti, che svolgono 3-4 generazioni allโanno, richiede, in quasi tutti gli areali viticoli, almeno un intervento insetticida o altre tecniche quali disorientamento e confusione sessuale.Proprio queste caratteristiche biologiche, che vedono le tignole presenti durante tutta la stagione vegetativa, richiedono il loro costante monitoraggio nel vigneto per seguire lโevolversi delle varie generazioni (volo dei maschi adulti, ovideposizione, larve, โฆ nidi larvali, crisalidi, โฆ) e individuare la necessitร e momenti di intervento per ridurre i pesticidi.Nella banca dati 4Grapes di Perleuve, sono archiviati e disponibili 24 anni di dati sul monitoraggio dei voli di tignola e tignoletta della vite e, da 3 anni, in collaborazione con FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), grazie al Progetto โCome ridurre l'utilizzo dei prodotti fitosanitari in viticoltura entro il 2030?โ, il monitoraggio si รจ ampliato coinvolgendo i Soci FIVI.Con il prof. Francesco Pavan, Entomologo e Ricercatore, dellโUniversitร degli Studi di Udine, che conosco da molti anni e considero lโIndiana Jones dellโentomo e acarofauna del vigneto, abbiamo affrontato la tematica tignole alla ricerca della strada per migliorare la lotta a questi insetti e la sostenibilitร della viticoltura da vino. Di seguito le domande alle quali cercheremo di dare risposta:1 Ruolo del clima sullโaccoppiamento e sulla parassitizzazione di uova e larveCome si รจ evoluto il ciclo biologico negli ultimi ventโanni (adulti 3 e 4 volo in aumento costante)2 Intervenire contro la II o la III generazione?La lotta contro la II generazione permette di abbattere la popolazione o รจ necessario un ulteriore trattamento?3 Differenze di lotta contro le tignole in vitigni precoci e in vitigni tardiviIl peso di tignola e tignoletta e di eventuali altri Lepidotteri carpofagi4 Applicare la confusione o il disorientamento sessuale necessita comunque di monitoraggio?La risposta รจ ovvia ma come deve comportarsi, in questo caso, lโAmpelonauta?5 Confusione e il disorientamento danno buoni risultati se applicati in grandi comprensori ma si segnalano danni da fitofagi minori, come agire?In base allโesperienza del prof. Pavan cosa fare?6 Posso controllare altri fitofagi assieme alla lotta alle tignole?Quali sostanze attive, loro pro e contro in termini di efficacia e conseguenze su entomo e acarofauna utile?
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Le ampelopatie arrivate dal Nuovo Mondo, che hanno devastato lโEuropa a partire dalla metร dellโOttocento, sono state nellโordine Oidio, Fillossera e Peronospora. Si tratta di un fungo (Oidio), di un insetto (Rincote, la Fillossera) e di ๐ฎ๐งโ๐๐ฅ๐ ๐ ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐ข๐ญ๐ข๐ฏ๐ , appartenente al Regno Chromista (per altri al Regno Straminipila) secondo la nuova classificazione della Peronospora. Ampelopatie ben note ai viticoltori, ma questโanno, in particolare in alcune Regioni del Centro e Sud Italia (es. Abruzzo e Puglia), la Peronospora ha fatto ingenti danni e, nella diretta del 21 giugno, cercheremo di capire quali possono essere le (vere) cause di queste infezioni. Ospite in questo appuntamento il prof. ๐๐ข๐๐ง๐๐ซ๐๐ง๐๐จ ๐๐จ๐ฆ๐๐ง๐๐ณ๐ณ๐ข, docente di Patologia Vegetale allโUniversitร Politecnica delle Marche e Presidente dellโAssociazione Italiana per la Protezione delle Piante, che รจ un profondo conoscitore della Peronospora e mi aiuterร a proporre delle linee operative per affrontare al meglio questo microrganismo. Sulla stampa si legge che le responsabilitร degli attacchi 2023 sono da attribuire alle elevate piovositร primaverili, ma vi proporrรฒ dei dati meteoclimatici che non danno forza a questa tesi. Nelle Regioni del Nord Italia piove molto di piรน, ma i viticoltori โconosconoโ la pericolositร della Peronospora cosรฌ come i viticoltori del Centro e Sud, storicamente, temono lโOidio. Sarebbe interessante proporre un confronto tra Viticoltori e Tecnici per uno scambio di esperienze almeno su queste due ampelopatie. Il cambiamento climatico ci impone perรฒ di aggiornare le nostre conoscenze e accettare i nuovi paradigmiโฆ la Peronospora puรฒ fare grossi danni in tutta Italia; dobbiamo essere preparati! Nella diretta del 21 giugno evidenzierรฒ quelli che ritengo essere i punti critici della difesa antiperonosporica e, con lโaiuto del prof. Romanazzi, cercheremo la migliore risposta alle mie domande e a quelli che arriveranno da voi partecipanti alla diretta. 1. ๐๐ข๐ข๐๐ช ๐ด๐๐ฏ๐ ๐๐ญ๐ ๐๐ณ๐๐ฐ๐๐ช ๐ฑ๐๐ถฬ ๐ง๐๐ฆ๐๐ถ๐๐ฏ๐ก๐ช ๐ค๐๐ฎ๐๐ฆ๐ ๐ด๐ ๐๐ฆ๐ ๐๐ฐ๐๐ต๐๐ฐ๐๐ญ๐ ๐๐ช ๐ฒ๐ข๐ฆ๐ ๐ต๐ ๐๐ข๐ก๐ฐ๐๐ฆ๐๐ฐ? 2. ๐๐ข๐ข๐ ๐ฬ ๐โ๐๐ฎ๐๐ฐ๐๐ต๐๐ฏ๐ง๐ข ๐ฅ๐๐จ๐๐ช ๐ช๐๐ต๐๐ณ๐ฃ๐ฆ๐๐ต๐ ๐๐ณ๐๐ท๐๐ฏ๐ก๐ช๐ฃ๐ช ๐ฆ ๐ต๐๐ฎ๐๐ฆ๐ ๐ต๐๐ท๐ ๐๐ฆ๐๐ญ๐ ๐๐ฐ๐ก๐ต๐ ๐๐ญ๐๐ข ๐ฑ๐๐ณ๐๐ฏ๐๐ด๐๐ฐ๐๐ข? 3. ๐๐ ๐๐ฆ๐ ๐ต๐๐ฐ๐๐ฆ ๐ฅ๐๐ญ ๐ด๐ข๐ฐ๐๐ฐ, ๐๐ฆ๐๐ญ๐ ๐ ๐ฆ๐๐ช๐๐ฏ๐ ๐๐ฆ๐ ๐ถ๐ฆ๐๐ต๐๐ฐ ๐ฆ ๐๐ข๐ฅ (๐๐ข๐ฃ๐ฐ๐๐ข๐ง๐ช๐๐ฏ๐ ๐ ๐๐ด๐ ๐ฆ๐๐ป๐ ๐๐ช ๐ช๐๐ฆ๐๐ฃ๐๐ฎ๐๐ฏ๐ก๐ฐ ๐ฆ ๐ฒ๐ข๐ช๐๐ฅ๐ ๐๐ช ๐ฑ๐๐ณ๐ก๐ข๐๐ป๐ ๐๐ฆ๐ ๐ ๐ถ๐๐ญ๐), ๐๐ฆ๐๐ฅ๐ ๐๐ช๐๐ง๐๐ค๐๐ญ๐ ๐๐ฏ๐ก๐ณ๐๐ณ๐ ๐๐ฆ๐ ๐ฃ๐ช๐๐ฏ๐๐ต๐โฆ ๐ฒ๐ข๐ข๐๐ฆ ๐ช๐๐ฑ๐๐ณ๐ก๐ข๐๐ป๐ โ๐ข ๐ฒ๐ข๐ฆ๐ ๐ต๐ ๐๐ด๐๐ฆ๐ก๐ต๐? 4. ๐ด ๐๐ช๐ฬ ๐ ๐ช ๐ข๐๐จ๐๐ถ๐๐จ๐ ๐โ๐๐ฎ๐๐ฐ๐๐ต๐๐ฏ๐ง๐ข ๐ฅ๐๐ญ๐๐ข ๐ค๐๐ฎ๐๐ญ๐๐ต๐ ๐ ๐๐ค๐๐ถ๐๐ข๐ก๐ข ๐ฃ๐๐จ๐๐ข๐ก๐ถ๐๐ข ๐ฅ๐๐ญ๐๐ข ๐ท๐๐จ๐๐ต๐๐ป๐๐ฐ๐๐ฆ? ๐๐ชฬ, ๐๐ข ๐ญ๐ ๐๐ณ๐๐ฐ๐๐ข๐ก๐ณ๐๐ค๐? ๐๐ ๐๐ฆ๐๐ช๐ ๐ฐ ๐ฏ๐! ๐ข๐ ๐๐ฏ๐ก๐ฆ๐๐ท๐๐ฏ๐ก๐ช ๐ค๐ข๐ณ๐๐ต๐๐ท๐, ๐ฃ๐๐ด๐๐จ๐๐ข ๐ญ๐๐ท๐๐ณ๐๐ณ๐ ๐๐ฏ ๐ฑ๐๐ฆ๐ฃ๐ฆ๐๐ป๐๐ฐ๐๐ฆ (๐๐ต๐ก๐ฆ๐๐ป๐๐ฐ๐๐ฆ ๐ข๐ ๐๐ฆ๐๐ฐ๐๐ฆ๐๐ช ๐ฅ๐ ๐๐ฆ๐ ๐ช๐ ๐ต๐๐ฏ๐ง๐ข ๐ข๐ ๐๐), ๐๐๐ฎ๐๐ฏ๐๐ป๐ง๐ช ๐ค๐๐ด๐ ๐๐ฆ ๐ฑ๐๐ฏ๐ ๐ข? 5. ๐๐ข๐ข๐ ๐ฬ ๐๐ข ๐ณ๐๐ด๐๐ฐ๐๐ด๐๐ฃ๐๐ญ๐๐ต๐ฬ ๐๐ฆ๐ ๐๐ข๐๐ฃ๐๐ข๐๐ฆ๐๐ต๐ ๐๐ญ๐๐ฎ๐๐ต๐๐ค๐ ๐๐ฆ๐๐ญโ๐ข๐ข๐ฎ๐๐ฏ๐ก๐ข๐ก๐ข ๐ค๐๐ฎ๐๐ญ๐๐ด๐ ๐ช๐ก๐ขฬ ๐ฅ๐๐ญ๐๐ข ๐ฅ๐๐ง๐๐ด๐ ๐๐ฆ๐๐ญ๐ ๐ฃ๐ช๐ก๐ฆ ๐ฅ๐ ๐ฃ๐ฆ๐๐คโ๐ช๐ ๐ ๐๐ถ๐๐ท๐ ๐๐ฎ๐๐ฆ๐๐ฐ๐๐ข๐ก๐ช๐?
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In questo Conversazione viticola abbiamo evidenziato lโimportanza del monitoraggio di tutti i dati rilevabili nel vigneto per quantificare la variabilitร intra-parcellare (il sub-vigneto) ed effettuare la vendemmia selettiva per valorizzare il potenziale enologico delle uve.Tutti pensiamo che la viticoltura di precisione sia interessante, ma ci stiamo interrogando sulle sue applicazioni e sulle azioni da intraprendere una volta caratterizzata la variabilitร intra-parcellare.Le tecnologie a rateo variabile, che permettono di adattare la gestione del vigneto (delle sub-unitร ) in base alla variabilitร osservata modulando gli interventi, rivoluzioneranno presto la viticoltura in ambiti diversi come l'irrigazione, la concimazione, l'irrorazione e la vendemmia.Nella diretta con il dott. Matteo Gatti, professore associato, docente allโUniversitร Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, affronteremo la tematica della โVendemmia selettiva: come valorizzare il potenziale enologico delle uve in vigneti eterogeneiโ che lo ha visto tra i protagonisti dellโesperienza pilota, realizzata in Piemonte, per valorizzare la variabilitร del vigneto. L'eterogeneitร intra-parcellare (sub-vigneto) รจ un ambito ancora poco studiato ma, per valorizzare al meglio le vostre uve e ottimizzare i processi enologici in funzione della loro qualitร , vanno sviluppate strategie di selezione intra-parcellare per guidare le uve verso l'itinerario tecnico piรน adatto al potenziale qualitativo (es. aromi) della materia prima.Questa mattinata sarร l'occasione per fare il punto sulle tecnologie disponibili e far tesoro dellโesperienza del dott. Gatti con il quale affronterรฒ I seguenti aspetti:- come rilevare la variabilitร del vigneto e interpretare i dati cosรฌ acquisiti (variabilitร media);- qual รจ la vigoria ottimale (equilibrio vegetativo) per raggiungere lโobiettivo enologico prefissato?Tutte queste conoscenze sono la base per programmare/attuare una vendemmia selettiva vincolata anche al cambiamento climatico della singola annata;- vendemmia selettiva manuale o meccanica? Sincrona o asincrona? in questa scelta imprenditoriale, cioรจ costi e benefici, entrano in gioco le dimensioni aziendali e la volontร di aggiungere valore ai vini ottenuti da vendemmia selettiva.ร mia opinione che la vendemmia selettiva sia possibile, e con costi limitati, in quanto le uve sono valorizzate al meglio del loro potenziale qualitativo.
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In questa diretta abbiamo approfondito varie tematiche che, di seguito, vi sintetizzo:1. Quante infezioni di peronospora sono state previste nel mese di maggio dai modelli previsionali?2. Come si sono distribuite le precipitazione in Italia nel mese di maggio e perchรฉ in Emilia Romagna sono scesi 300mm e in Sardegna 20 mm?3. Abbiamo reintegrato il deficit idrico nel diversi areali italiani?Analizzeremo lโandamento termo pluviometrico, con particolare attenzione alle ultime tre decadi, di alcune Regioni (tra queste anche lโEmilia-Romagna, devastata da alluvioni e frane) e lo confronteremo con lo scorso anno e con gli anni precedenti.Ci soffermeremo su alcuni parametri fondamentali per le loro implicazioni sulla fisiologia della vite e sul rischio ampelopatie:a. Somma delle precipitazioni e giorni di pioggia --acqua utile, acqua non assorbita e stato idrico suolib. T ยฐC media e sommatoria termica -- andamento fenologia e sviluppo germoglic. UR e bagnatura fogliare -- malattie: giorni/momenti (ore) infettanti per peronospora e oidio๐ ๐ฆ๐จ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ข ๐๐จ๐ฌ๐ ๐ฉ๐ซ๐๐ฏ๐๐๐จ๐ง๐จ ๐ฉ๐๐ซ ๐ข๐ฅ ๐ฆ๐๐ญ๐๐จ ๐๐ข ๐ ๐ข๐ฎ๐ ๐ง๐จ?
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In questo incontro abbiamo affrontato la tematica del monitoraggio della peronospora, che รจ fondamentale per rilevare i primi attacchi che si originano dalle oospore, svernate nel terreno. Germinando, esse liberano le zoospore che sono in grado di avviare le infezioni primarie.Lโobiettivo principale รจ quello di identificare il rischio di infezione in ogni singolo vigneto (o sub vigneto) per impostare le migliori strategie atte ad impedire e/o limitare le conseguenze degli attacchi di questa pericolosa crittogama (si tratta di unโalga primitiva, un Oomicete appartenente al regno Chromista).Negli ultimi anni, il clima caldo e asciutto non ha favorito lo sviluppo di questo microrganismo, ma la sua capacitร di conservazione pluriennale sui residui vegetali presenti nel terreno รจ tale da poter aggredire la vite, in condizioni umide e piovose, con gravi danni fino alla perdita totale della produzione.In alcune Regioni dโItalia questa ampelopatia รจ giร stata segnalata, con presenza di macchie esito di infezioni primarie, ma il perdurare di tempo piovoso fa prevedere il proseguire degli attacchi e lโaumento della sua pericolositร .Lโimportanza del corretto monitoraggio di questa ampelopatia, che puรฒ essere rilevata durante tutta la stagione vegetativa, ci permette di gestire, in maniera sostenibile, gli interventi antiperonosporici nellโannata in corso.Per enfatizzare il lato pratico di questa Conversazione viticola ho invitato nuovamente lโAmpelonauta senior, la dott.ssa Alessandra Di Gregorio, collaboratrice di Perleuve in Piemonte, che mi aiuterร a guidarvi nel monitoraggio della Peronospora. Insieme esamineremo gli aspetti salienti qui elencati:ยท Interpretare i dati meteo per prevedere i periodi di infezioneยท Affidabilitร dei modelli previsionaliยท Quando e dove effettuare il monitoraggio della peronosporaยท Il monitoraggio โscientificoโยท La visione di insieme del vignetoยท Alcuni concetti chiave della difesa
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Negli ultimi dieci anni Flavescenza Dorata รจ di nuovo in espansione in tutto il Nord Italia e si รจ manifestata, con danni di varia intensitร in tuttโItalia. Per un aggiornamento sulle conoscenze di questa ampelopatia ho con piacere invitato in questa diretta il ๐๐จ๐ญ๐ญ. ๐๐ข๐๐จ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ซ๐ข professore associato e docente di Entomologia allโUniversitร degli Studi di Verona, che ๐๐ ๐๐ ๐๐ง๐ง๐ข ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐๐ข๐ ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ฆ๐ฉ๐ฅ๐๐ฌ๐ฌ๐ ๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข๐ญ๐จ๐ฉ๐ฅ๐๐ฌ๐ฆ๐/๐ฏ๐๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐. Le tematiche che intendo affrontare, grazie alla sua esperienza, riguardano: 1. come monitorare lo sviluppo dellโinsetto e stimare lโentitร della popolazione presente nei vari stadi? con quali metodi e mezzi? 2. come contenere le popolazioni della cicalina in viticoltura biologica e convenzionale e con quali prodotti fitosanitari? 3. come monitorare e valutare lโefficacia degli interventi insetticidi per il controllo di St? 4. tra gli agenti di biocontrollo ci sono prodotti in grado contenere le popolazioni di St? 5. quale ruolo gioca la qualitร dellโirrorazione e lโeliminazione di polloni e succhioni presenti lungo il tronco? 6.si ipotizza lโuso di droni per rilevare FD nei vigneti? In conclusione, sono fermamente convinto che il monitoraggio del vettore St e della FD, con lโidentificazione ed estirpazione dei ceppi contaminati, devono essere effettuati collettivamente sotto il controllo di tecnici preparati (organizzazioni tecniche e professionali con la supervisione dei Servizi Fitosanitari regionali). Questa sorveglianza collettiva e la condivisione delle conoscenze e dei riscontri provenienti dai vigneti locali o regionali interessati a FD permette di trasmettere ai viticoltori le esperienze positive, con un linguaggio comune e un consenso sulle misure di gestione della lotta insetticida. Il monitoraggio della malattia, svolto in altre nazioni (es. Francia), indica che la possibilitร di eradicazione si affievolisce nel tempo mentre si costruisce, in modo esperienziale, una sorta di "convivenza" con FD.
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