エピソード
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"Parthenope" è il decimo film di Paolo Sorrentino, il terzo ambientato a Napoli, e arriva dopo l’acclamato e pluripremiato "È stata la mano di Dio", che segnava l’inizio di una nuova fase nella filmografia del regista. Pur con un rinnovato impianto visivo, il film si inserisce perfettamente nel percorso cinematografico avviato da Sorrentino oltre vent'anni fa, dove ironia, libertà narrativa e manierismo formale si fondono in un'opera che divide nettamente pubblico e critica: c’è chi critica Sorrentino e chi lo ama profondamente. Anche noi siamo divisi su questo, e ne parliamo in questo episodio.
Con Federico Allocca e Simone Corti
Riprese Gianlorenzo Bernabò Di Negro
Musica DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio Gallmann
Animazione sigla Ida Corti
Logo design Chiara Quagliarella
Post-produzione audio Matteo Fusi
Con il sostegno di Associazione La Terza Via, GYBE Studio e Sidereus
Un grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu -
FILM CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO DELL'EPISODIO ▼
• Borom Sarret – Ousmane Sembène, 1963
• La noire de... – Ousmane Sembène, 1966
• Mandabi – Ousmane Sembène, 1968
• Contras City – Djibril Diop Mambéty, 1969
• Touki Bouki – Djibril Diop Mambéty, 1973
• Hyènes – Djibril Diop Mambéty, 1992
• Atlantiques – Mati Diop, 2009
• Mille Soleils – Mati Diop, 2013
• Atlantics – Mati Diop, 2019
"La storia del cinema africano, che vede Mambéty spiccare con la statura di un vero eroe, è intrecciata a quella di un gruppo di coraggiosi e intrepidi registi che hanno forgiato la storia di una collettività e la sua identità culturale e spirituale. […] Secondo Mambéty, un regista doveva essere per la società come un griot, cioè colui che custodisce e tramanda la memoria delle genealogie, dei miti e della tradizione orale […] Mambéty credeva che gli africani dovessero "reinventare" il cinema, ed è esattamente ciò che lui ha fatto."
Con queste parole, Martin Scorsese introduce un fondamentale libro di critica sull'opera di Djibril Diop Mambéty (1945-1998), considerato insieme a Ousmane Sembène uno dei padri del cinema senegalese e africano. Il volume, che porta lo stesso titolo di questo episodio, è curato da Cinzia Quadrati e Simona Cella, amica carissima di questo podcast che ci guida attraverso aneddoti inediti sulla vita e l'opera di Mambéty, rivelando l'innovazione e lo spirito rivoluzionario e contemporaneo che caratterizzano il cinema del visionario regista senegalese.
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エピソードを見逃しましたか?
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Nel 2024 sono stati rilasciati due film dedicati al kaiju più famoso della storia del cinema: "Godzilla x Kong: The New Empire", ultimo capitolo del MonsterVerse di Legendary, e "Godzilla Minus One", il 33° film prodotto dalla Toho, la casa nipponica che ha dato origine a Godzilla. Questi due film, diversi per qualità, produzione, contenuti, approccio e ambientazione, rappresentano le due facce del Re dei Mostri e, al contempo, le due facce dell'industria cinematografica che lo porta sullo schermo: Hollywood e il Giappone. Mentre uno tenta di ripartire, guardando al proprio passato e proponendo un modello lavorativo più sano e sostenibile, l'altro appare come una gigantesca macchina dispendiosa, incapace di creare film realmente rilevanti e piacevoli da guardare.
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PLANET HONG KONG ▼
Sabato 12 ottobre, dalle 11:00 alle 19:00, saremo in diretta per la nostra prima live streaming sul canale YouTube di @DoppiaVisione con "Planet Hong Kong", un'emozionante maratona di 8 ore dedicata alla scoperta e all'esplorazione del Cinema di Hong Kong. L'evento sarà un omaggio a David Bordwell, critico, storico e scrittore cinematografico che ha raccontato Hong Kong come nessun altro in Occidente. Ovviamente non mancheranno sorprese importanti, quindi non mancare!
The Killer (1989) di John Woo è uno dei capolavori del regista, considerata una delle opere più influenti nella storia del Cinema hongkonghese (e internazionale), con un impatto rivoluzionario sul genere action, diventando il modello per i film d'azione contemporanei a Hollywood e ad Hong Kong. Quest'anno celebriamo il 35º anniversario della sua uscita, che coincide con l'attesissimo remake diretto ancora una volta da John Woo, girato a Parigi e disponibile in streaming su Peacock. Per l'occasione, abbiamo invitato come nostro primo ospite Ares Guidetti di Murph Magazine, amico e collega a cui abbiamo fatto conoscere il cinema di Hong Kong attraverso la visione dell'originale The Killer, sperando che la nostra discussione vi ispiri a scoprire questo film iconico e il mondo da cui proviene.
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Il 24 luglio 2024 abbiamo registrato il nostro primo episodio dal vivo. È stato un momento magico in cui finalmente si sono rotte le barriere digitali e si è creato un dialogo aperto sul Cinema. Durante la serata abbiamo invitato il pubblico a partecipare attivamente, consigliandoci film che secondo loro meritano una seconda occasione, magari perché stroncati da altri spettatori. La partecipazione è stata straordinaria, e l’entusiasmo inaspettato ha reso la serata davvero speciale, come testimonia l'episodio. Il Cinema è ancora vivo e la voglia di condividerlo è forte e pulsante; questo per noi è solo l'inizio!
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"L'estate di Giacomo" (2011) e "Gigi la legge" (2022) sono due tra i più bei film del Cinema italiano contemporaneo, prodotti da Okta Film e diretti dal talentuoso friulano Alessandro Comodin, che mette in scena tutta la sua poetica della natura, dell’estate e della provincia italiana. Le due opere mescolano realtà e magia, creando atmosfere mai esplicite e mai virtuose ma invece pervase del quotidiano e della vita delle persone che lo attraversano, spettatori compresi. Ed è dunque impossibile non farsi coinvolgere da Giacomo, Stefy, Gigi e Paola, persone e personaggi, che rappresentano i lati piccoli e nascosti della vita e del quotidiano, a cui noi voltiamo troppo spesso le spalle.
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Le dichiarazioni di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, al Bellaria Film Festival evidenziano un problema critico dell'industria cinematografica italiana: “Le velleità autoriali ammazzano l’industria. Sono una palestra ma non hanno pubblico.” Del Brocco ha sottolineato che sebbene le opere prime siano considerate una palestra per i registi emergenti, spesso mancano del sostegno del pubblico. In un momento in cui il mercato cinematografico italiano sembra non essere in grado di assorbire i titoli prodotti, emergono interrogativi cruciali. È davvero insostenibile investire in opere prime autoriali se il pubblico non le apprezza più? Attraverso recenti articoli che coinvolgono anche il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, discutiamo e approfondiamo la situazione attuale dell'industria cinematografica italiana, cercando di comprendere le sfide e le opportunità che i registi emergenti devono affrontare oggi. Tra questi Simone Bozzelli, regista di Patagonia, fra le opere prime sostenute da Rai Cinema nel 2023 e presente tra il pubblico del Bellaria Film Festival.
Come sempre un grande grazie va a Sidereus, amici e rental di fiducia, che ci ospitano nel loro Studi0, accogliendo con entusiasmo il progetto.
Maggiori informazioni sul loro sito!
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"Poor Things" e "Kinds of Kindness" rappresentano due aspetti distinti del regista Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d'oro alla 80ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nonostante i due film condividano parte del cast e uno stile visivo apparentemente simile, differiscono notevolmente dal punto di vista strutturale e narrativo. Questo contrasto ha polarizzato il pubblico, dividendo gli spettatori tra chi apprezza uno dei due film e chi preferisce l'altro. Mossi dal successo di "Poor Things" e dalla negativa accoglienza di "Kinds of Kindness", abbiamo deciso di approfondire la discussione su queste opere e il nostro mancato rapporto con Lanthimos come autore.
Come sempre un grande grazie va a Sidereus, amici e rental di fiducia, che ci ospitano nel loro Studi0, accogliendo con entusiasmo il progetto.
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Nel contesto cinematografico, il termine "needle drop" si riferisce all'inserimento di una canzone preesistente nella colonna sonora di un film. Questo termine deriva dall'azione fisica di posizionare la puntina ("needle") di un giradischi sul vinile per riprodurre una traccia specifica. Per gli autori, il "needle drop" è uno strumento potente per arricchire la narrazione e l'impatto emotivo delle loro opere. Per i produttori, rappresenta un'opportunità di espandere i profitti generati dal film. In ogni caso, molte pellicole ci rimangono impresse nella nostra memoria per la loro colonna sonora, che continuiamo ad ascoltare anche fuori dalla sala. A volte però, la popolarità delle tracce inserite può finire per eclissare il film stesso.
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Sabato 20 aprile, al Cinema Godard di Fondazione Prada, si è svolta una Masterclass con Jia Zhangke, il principale rappresentante della sesta generazione di registi cinesi. Jia, recentemente in concorso a Cannes con "Caught by the Tides" e considerato uno dei cineasti più importanti al mondo, ha condiviso la sua esperienza e il processo di sviluppo dietro i suoi film. Abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di partecipare a questo evento, prendendo appunti che abbiamo poi discusso insieme in questo episodio.
Grazie ancora a Sidereus, amici e rental di fiducia, che ci hanno ospitati nel loro Studi0 e hanno accolto con entusiasmo il progetto. Maggiori informazioni sul loro sito e in puntata!
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Mad Max: Fury Road, quarto capitolo della saga, è considerato all'unanimità il più importante action-blockbuster hollywoodiano contemporaneo, in grado di coinvolgere intelligentemente lo spettatore in uno spettacolo audio-visivo senza precedenti. A distanza di quasi dieci anni, George Miller torna al franchise con Furiosa: A Mad Max Saga, prequel dallo sviluppo vacillante che torna sui passi del capitolo precedente. Visto l'impatto enorme che hanno sul pubblico, quanto è cambiato il Cinema blockbuster hollywoodiano in questi dieci anni?
Grazie ancora a Sidereus, amici e rental di fiducia, che ci hanno ospitati nel loro Studi0 e hanno accolto con entusiasmo il progetto. Maggiori informazioni sul loro sito e in puntata!
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L'ultima uscita targata A24 è "Civil War", film diretto da Alex Garland, che immagina il viaggio di un gruppo di reporter nei futuri Stati Uniti coinvolti in una guerra civile. Espandendo lo sguardo di immagini reali (l'assalto al Campidoglio) e immagini possibili, Civil War, apoliticamente, vuole essere una riflessione sull'informazione, sull'etica e sull'immediato, in cerca del consenso di tutti.
Grazie ancora a Sidereus, amici e rental di fiducia, che ci hanno ospitati nel loro Studi0 e hanno accolto con entusiasmo il progetto. Maggiori informazioni sul loro sito e in puntata!
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Molti generi e impianti visivi sono stati sorpassati da immagini ultra dinamiche, pop e rapide che hanno cambiato radicalmente la percezione del linguaggio cinematografico delle nuove generazioni di spettatori. Oggi i film in bianco e nero, con lunghe inquadrature e intensi silenzi, sono considerati noiosi e pesanti, a prescindere dalla visione o dalle motivazioni dietro tali scelte. Qual è la ragione di questa evoluzione?
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Perfect Days, ultimo film del grande Wim Wenders, ha illustrato la società giapponese come immagine e metafora delle trasformazioni sociali e del rapporto tra generazioni, temi molto cari al grande maestro del Cinema Yasujirō Ozu. Approfittando del successo del film, abbiamo accostato a Perfect Days una delle più grandi opere di Ozu: Buon giorno (Good Morning), film del 1959 che anticipava già la perdita delle tradizioni. Il dialogo nato tra i due universi cinematografici è oggi più contemporaneo che mai.
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Per molti le videoteche sono ormai un debole ricordo, sostituite rapidamente dall'arrivo degli acquisti digitali e dei più famosi servizi streaming. Le poche videoteche rimaste al mondo sono frequentate dai più accaniti amanti del Cinema, che fanno del mercato fisico una politica di ribellione alla digitalizzazione cinematografica di massa, che trasforma sempre di più i film in contenuto. La domanda è dunque ancora presente ed è sempre più forte e radicata. Pura nostalgia o gesto necessario per salvare il Cinema?
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NOTEBOOK é una rivista dedicata all'arte e alla cultura cinematografica, creata, redatta e pubblicata da MUBI.
Dal terzo numero viene introdotta una rubrica intitolata "Things a Filmmaker should know" (Cose che un Filmmaker dovrebbe conoscere), una lista di "consigli" per Filmmaker, stilata da persone rilevanti nel contesto cinematografico contemporaneo.
La seconda lista é di Pedro Costa, regista portoghese, vincitore della 72esima edizione del Locarno Film Festival con "Vitalina Varela", il più importante film europeo contemporaneo. Pedro Costa è l'autore occidentale ad oggi più rilevante, per il suo approccio unico, vivo e consapevolmente distante dalle norme standard di sviluppo cinematografico odierno.
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De Palma e Hitchcock, Sorrentino e Fellini, Koreeda e Ozu: oggi è prassi paragonare importanti autori ai grandi registi della storia del Cinema, definendoli spesso dei veri e propri eredi.
Ma cosa significa essere eredi dei classici? Esiste l'eredità cinematografica o è semplicemente influenza? È una necessità o è solo una semplificazione?
Abbiamo deciso di riflettere su queste domande, discutendo l'importanza del classico attraverso la sua eredità e ragionando sulle mancanze attuali nel Cinema italiano.
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19 anni dopo l'uscita del capitolo conclusivo della trilogia cult di Indiana Jones, il trio Spielberg-Lucas-Ford si riunisce per dare vita ad un quarto attesissimo film della saga, con protagonista l'archeologo più famoso del mondo. "Il regno del teschio di cristallo", uscito nel 2008, è una pellicola dall'enorme successo finanziario ma che ha creato uno spaccato senza precedenti nella storia del Cinema. Considerato spesso il peggior sequel mai fatto, il film ha spento le speranze dei fan di veder tornare nuovamente in azione il grande Indy in un successivo capitolo, fino all'acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney, che ha messo in cantiere un quinto film della saga. Distribuito nel 2023 con il titolo "Indiana Jones e il quadrante del destino" e con un Harrison Ford ormai ottantenne, il film è un flop al botteghino, primo e unico della serie né diretto da Steven Spielberg, né con una storia scritta da George Lucas.
Come mai questi due ultimi film non sono riusciti a valorizzare l'eredità di Indiana Jones?
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Lucasfilm Games e Bethesda Softworks hanno recentemente annunciato un nuovo videogioco intitolato "Indiana Jones e l'antico Cerchio", dimostrando che l'interesse verso l'archeleogo più famoso e amato del mondo è ancora vivo e pulsante, nonostante il discreto risultato dell'ultimo film della saga cinematografica targato Disney. Approfittando di questi nuovi sguardi sul personaggio, abbiamo deciso di ripercorrere la storia di Indy partendo dalla trilogia classica firmata da Lucas e Spielberg, scambiandoci opinioni sui film e discutendo i motivi che hanno fatto innamorare milioni di spettatori in tutto il mondo.
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Magnolia è il terzo lungometraggio di Paul Thomas Anderson, considerato il regista statunitense più importante della sua generazione. Seguendo 9 storie interconnesse, il film è forse il più importante punto di riferimento per il cinema indipendente hollywoodiano di fine anni '90, grazie ad una brillante struttura narrativa e al forte simbolismo pervadente. Uno dei simboli più celebri del film è il numero 82, che fa riferimento al capitolo 8, versetto 2, del Libro dell'Esodo. Approfittando della data, abbiamo deciso di celebrare il film, discutendo di quest'opera ancora oggi profondamente contemporanea.
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