エピソード
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Attorno alla vita di Marcella Di Folco c’è una lunga pagina del nostro Paese, quella che porta alla legge 164 del 1982 - che introduce la possibilità di cambiare sesso e il riconoscimento anagrafico della persona operata - e che comprende la battaglia per i diritti civili delle persone transgender. È la storia del MIT di cui Marcella è stata presidente (e che allora si chiamava movimento italiano transessuali), è la storia di migliaia di persone alle quali una vicenda personale è capace di fare da eco. È la storia - fra le altre cose - della prima persona trans al mondo eletta a una carica pubblica. Federico Fabiani l’ha raccontata insieme a Francesca Sciacca, in un podcast indipendente: Mai annoiata, la vita e le lotte di Marcella Di Folco. Ospite: Federico Fabiani, co-autore e co-host di “Mai annoiata”
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Grazia nel 1959 è una brillante ventenne che si trova a Londra per studiare inglese. La sua voce, per timbro e dizione, ricorda certi film in bianco e nero. Nel 2023, dopo più di 60 anni, Gaetano Cappa, suo figlio, decide di fare un podcast a partire dal ritrovamento di vecchi nastri incisi con un registratore Geloso. Contengono la preziosissima corrispondenza vocale fra Grazia e la sua mamma - registrazioni da un’ora che viaggiavano, fisicamente, da Londra a Milano e viceversa - e regalano uno spaccato unico e autentico di come una parte della società di allora vedeva, interpretava e descriveva il mondo. Gaetano Cappa ha messo in questo podcast una pagina di storia personale e l'esperienza trentennale nella radio e nei radiodrammi. “My fair mommy” è una produzione Chora Media in collaborazione con Istituto Barlumen. Ospite: Gaetano Cappa, autore e host di “My Fair Mommy”
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Simonetta Cesaroni avrà per sempre vent’anni. Nell’immaginario collettivo il suo ritratto è nella foto che la ritrae sullo sfondo del mare, i capelli mossi dal vento, lo sguardo profondo, la posa nel costume bianco intero. Un’instantanea talmente nitida, a 33 anni di distanza, da far apparire tutti gli altri personaggi che ruotano attorno a questo mistero ancora irrisolto, pallidi e sfocati. Eppure quel passato lontano avrebbe bisogno di una luce chiara e di contorni definiti. Il cadavere di Simonetta Cesaroni viene ritrovato il 7 agosto del 1990 nel palazzo di Via Poma, nella capitale, dove quell’estate la giovane lavorava come segretaria. Sul suo corpo 29 ferite causate probabilmente da un tagliacarte. Un delitto rimasto senza un colpevole, che Giacomo Galanti ha raccontato ricostruendo fase per fase la vicenda, ne “Le ombre di Via Poma”, prodotto da Gedi Visual per Huffington Post e OnePodcast. Ospite: Giacomo Galanti, autore e host de “Le ombre di Via Poma”
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Adulti, anziani, donne, uomini. Dalla sensosfera si salvano soltanto i bambini. Siamo nel futuro immaginario dipinto da Senso, eco-thriller ideato dall'agenzia di sound branding di Trento oSuonoMio. L’inspiegabile patologia, che si diffonde senza contagio, provoca la perdita di sensi e colpisce chiunque, senza distinzioni. La storia dei gemelli Bruno e Benji porta l’ascoltatore a immergersi in un’atmosfera distopica dove prendono forma ansia e paure, ma anche sentimenti come la riscoperta della propria identità e il valore della cooperazione. I due fratelli - che trovano la soluzione nella produzione di una resina alpina capace di guarire chi ha perso l'udito, la vista, la memoria, oppure l'uso della parola - rappresentano l'identità singolare di chi abita la Val di Sole. Ospite: Emanuele Lapiana, fondatore di oSuonoMio, curatore del suono e co-autore di Senso.
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Rosalina Ravasio è a capo di Shàlom, comunità di recupero che si trova in provincia di Brescia, dove si pratica la Cristoterapia. La comunità terapeutica, che si occupa - come si legge sul sito - della "riabilitazione e del reinserimento sociale dei tossicodipendenti con patologie associate”, è stata oggetto del primo podcast italiano realizzato sotto copertura, dal team di inchiesta di Fanpage. Di "Shalom - le terapeute di Cristo" parliamo in questo episodio con Cristiana Mastronicola, fra gli autori e narratrice dell’inchiesta che ha fatto luce sulle condizioni degli ospiti della comunità e sui metodi che al suo interno vengono applicati. Il processo che ha riguardato la comunità di Shalom nel 2016 si è concluso, dopo due gradi di giudizio, con una piena assoluzione di tutti i 42 imputati. E anche dopo l'inchiesta di Fanpage, tutto dentro la comunità è rimasto invariato. Ospite: Cristiana Mastronicola, autrice e host de “Shalom - Le terapeute di Cristo”
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Luana Ilardo dal 1996 è alla ricerca della verità sulla morte del padre. Una donna coraggiosa e fragile, la cui vita incarna le contraddizioni di ciascuno di noi, in maniera per forza di cose netta ed estrema. Gino Ilardo è “l’infiltrato”, l’uomo d’onore che durante gli anni trascorsi in carcere decise di collaborare - dall’interno di Cosa Nostra - con lo Stato. Ucciso a colpi di pistola davanti alla sua casa di Catania, a quattro giorni dal suo ingresso nel programma di protezione dei collaboratori di giustizia. Alla sua storia sono dedicate due puntate de “Gli Ammutati”, podcast di RaiPlay Sound che solleva tante riflessioni sulle verità non dette riguardo alle stragi di Capaci e via d'Amelio. In questo episodio andremo al di là dei fatti giudiziari: io e l’autrice Michela Mancini cercheremo di portarvi - provando a sospendere il giudizio - dentro la storia d’amore fra un padre e le sue figlie. Ospite: Michela Mancini, autrice e host de “Gli Ammutati - uccisi perché sapevano”
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Massimo di Pietro è orfano di madre. Alessandra Maffezzoli, maestra elementare, fu uccisa dall'ex compagno l'8 giugno del 2016 a Pastrengo, nel Veronese. Massimo aveva soltanto 17 anni. Alla sua storia è dedicato uno degli episodi di Respiro, podcast realizzato da Roberta Lippi con Terre des Hommes dedicato agli orfani di femminicidio. L’assassino di Alessandra Maffezzoli è stato condannato ad appena 15 anni di carcere. Per Massimo rimane ancora tanta rabbia e una mancanza che non potrà essere colmata. Ospite: Roberta Lippi, autrice e host di “Respiro”
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“Se potevi cambiarmi il carattere nascevo word” conta 356 puntate e tre stagioni. La quarta sta per uscire e Marcello Forcina, il suo creatore, ha in cantiere anche altre novità per i suoi follower. Che gli suggeriscono i temi, lo contattano in privato sui social, e vogliono bene al suo “personaggio” (che poi coincide perfettamente con il se stesso “reale”). Chi è Marcello Forcina, il digital strategist 43enne che ha fatto della passione per il podcasting anche un lavoro, e cosa c’è dietro la costruzione degli episodi che escono tre volte a settimana sulle tematiche più disparate. E soprattutto perché ogni puntata dura esattamente 4 minuti e 37 secondi? Ospite: Marcello Forcina, creatore del podcast “Se potevi cambiarmi il carattere nascevo word”
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Piano Zero Media è una giovanissima podcast company, nata a gennaio 2023 dall’idea di alcuni allievi della seconda edizione della scuola di podcast di Chora Media. Il lavoro corale emerge dai primi interessanti esperimenti pubblicati, dove tutto il team si mette in gioco lasciando a ciascuno uno spazio di libertà, come autori e host. «La nostra è stata una necessità - spiegano - quella di raccontare delle storie e di raccontarle a modo nostro». Ospite: Niccolò Maria Santi, tra i fondatori di Piano Zero.
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Un podcast fiction, nato nel settembre del 2020 che, con le sue tre stagioni (e la quarta già in cantiere) ha creato e coinvolto una fortissima fan base, fonte di ispirazione - grazie a vere e proprie call to action - per contribuire a tessere una trama surreale ed esilarante: quella delle vicende che accadono a Villamara, l’epicentro del “Triangolo delle Bermuda padano”. Cani scomparsi, eventi inspiegabili, auto fantasma… Sono raccontate da Nicolò Valandro, che passa dal lavoro dietro le quinte in teatro a vestire i panni di Johnny Faina, voce narrante e figura principale anche su tutti i canali social del Grande Nulla Agricolo. Ospite: Nicolò Valandro, autore e host di “C’è vita nel Grande Nulla Agricolo?"
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Una vicenda giudiziaria e mediatica che è stata raccontata in libri e documentari, blog e graphic novel. Francesca Zanni, giornalista e podcaster, l’ha fatto in un modo nuovo, nel 2022, 17 anni dopo i fatti. “Rumore”, il podcast sulla morte di Federico Aldrovandi, avvenuta durante un controllo di polizia il 25 settembre 2005, non sarebbe stato possibile senza il contributo di Lino Aldrovandi, il padre di Federico. Francesca Zanni lo racconta, svelando anche alcuni aspetti inediti dietro la costruzione di quello che è stato premiato come podcast indie dell’anno al Pod 2023. Ospite: Francesca Zanni, autrice e host di “Rumore”
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Un giudice che non aveva mai dato un ergastolo in vita sua e che accetta di presiedere il Maxiprocesso a Cosa Nostra, idea rivoluzionaria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che decisero di mettere a processo la Mafia intera. Un barbiere palermitano che conosce il giudice Borsellino come pochi altri, che lo ha visto apprendere la notizia dell’attentato all’amico Giovanni, e che non ha smesso di dedicargli poesie di speranza ricordandogli che “non è morto invano”. Due vicende “minori”, che ricordano l’umanità dei due giudici troppo spesso ricordati “soltanto” come eroi. Ospite: Francesco Oggiano, co-autore e host di “Cosa resta”.
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Fabio Ragazzo è il direttore artistico del Pod 2023 ovvero il premio che assegna gli Oscar italiani ai migliori podcast, suddivisi per categorie e che incorona, fra l’altro, il podcast dell’anno e quello più votato dal pubblico. Questo episodio di Onde, un po’ diverso dagli altri, è la prima di alcune puntate che ogni tanto dedicheremo ai protagonisti del podcast in Italia, per scoprirne i dietro le quinte, i meccanismi e qualche curiosità. Una chiacchierata sui podcast in Italia, a partire dall'osservatorio privilegiato degli Italian Podcast Awards.
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Un uomo che ha vissuto tutta la sua vita entrando e uscendo dal carcere, un rapinatore con un’esistenza fatta di soldi e hotel a cinque stelle, vizi e abiti firmati, latitanza e fughe. Il cui destino è segnato per sempre, con una condanna complessiva di 57 anni di reclusione, e che si ritrova - improvvisamente - ad essere un uomo libero. Oggi Lorenzo S. è un mediatore penale e sociale esperto in giustizia riparativa. Un epilogo da fiction: il rapinatore seriale che esce di galera all’improvviso e diventa una persona nuova. Ma questa non è una storia di finzione, è il racconto reale della rinascita di un uomo che come tutti ha le sue ombre e le sue paure, i suoi timori, che come tutti si trova a fare i conti con se stesso. Ospite: Mauro Pescio, autore e host di “Io ero il Milanese” (RaiPlay Sound).
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Parlare di psicoterapia, a cena, fra amici. Mariachiara Montera lo ha fatto per un podcast ("Guscio", originale Storytel) con Massimo, Marianna e Sara, persone con le quali ha in comune l'aver intrapreso un percorso per conoscersi meglio, amarsi e perdonarsi (oltre a una grande passione per il cibo). In questa puntata di "Onde" accogliamo quella stessa naturalezza, quella leggerezza verso un tema non ancora "per tutti". Per ribaltare la prospettiva e provare a regalare la ricetta ideale a chi magari rimane sulla soglia di uno studio di psicoterapia, spesso per timore di bussare, fare un passo in più, e lasciarsi prendere per mano. E per condividere la consapevolezza che “La psicoterapia ti aiuta a cambiare la tua opinione su di te e, in maniera sostanziale e concreta, la vita di tutti i giorni”. Ospite: Mariachiara Montera, autore e host di “Guscio”
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Un ragazzo poco più che maggiorenne che lascia la provincia di Salerno e scommette su Milano. La sua sfida non si basa su libri e aule universitarie, esami da superare e stage sottopagati. Federico mette su un’agenzia che fa un sacco di soldi, offrendo un servizio di gestione di contenuti pornografici a chi li crea e li vende sulla piattaforma OnlyFans. Un fatturato con parecchi zero, dove tutti i personaggi in gioco hanno qualche rischio da mettere in conto: che non ha a che fare coi soldi, ma con la vita privata e con la propria psiche. L'ospite di questo episodio è Daniele Vaschi: conduttore radiofonico e dj, ha scritto e condotto il podcast “Comprami”, prodotto da Il Sole 24 Ore.
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La storia di uno strappo che ha generato una separazione lunga quarant'anni e di una donna divisa fra due mondi e due famiglie. Quella sarda, dove è approdata, bambina, a soli quattro anni. E quella biologica, lasciata in Cile, senza portarne il ricordo. Soraya è una dei 500 bambini “rubati” al Paese sudamericano che sono arrivati in Sardegna tramite adozioni illegali. Un traffico che va avanti dal 1950. Nell'intervista a Elena Basso, co-autrice del podcast “Figli del Silenzio” (prodotto da Irpi Media), riscopro una storia che tocca nel profondo: avete mai immaginato che qualcuno, da un momento all’altro, vi porti via un figlio o un fratello?