エピソード
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di Mapi Danna |
realizzato in collaborazione con Marlù |
In questo episodio di Scatenate Mapi Danna incontra Carolina Bocca. Sebastiano, uno dei figli di Carolina, inizia giovanissimo a sviluppare una dipendenza da cannabis che lo porterà a comportamenti altamente disfunzionali. Carolina e Sebastiano si mettono in cammino, ognuno sul proprio sentiero, per riscrivere e curare la relazione con se stessi e con l’altro.Devono affrontare il conflitto, il distacco, il dolore, la necessità per Sebastiano di stare due anni in casa educativa. Questo racconto sottolinea la fatica che ogni genitore deve affrontare per riuscire a vedere nel figlio, nella figlia, un’identità complessa e misteriosa, spesso diversa da come se l’era immaginata. Il racconto sottolinea come il riconoscimento, al netto delle aspettative, sia la vera impresa da compiere per permettere a noi stessi e alle persone che amiamo di vivere consapevolezza, autodeterminazione, felicità, libertà. -
di Mapi Danna |
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In questo episodio di Scatenate Mapi Danna incontra Pegah Moshir Pour. Indimenticabile il suo commovente monologo sul palco del festival di Sanremo 2023, un grido di allarme e dolore che racconta tutti i diritti negati e la repressione che vivono le persone, in particolare le donne, in Iran.Pegah in Iran è nata ma è cresciuta in Italia, è attivista per i diritti umani e digitali. Divulga attraverso i social, la stampa e la televisione la cultura della consapevolezza e la denuncia del regime islamico.In questo episodio racconta aspetti delicati e potenti della sua vita e del suo attivismo, racconta la forze e la ribellione delle donne iraniane e ci porta a riflettere sulle catene che ancora, in tutto il mondo, anche nelle nostre case e città, si stringono attorno al corpo femminile, all‘identità femminile, alla voce femminile, alla libertà femminile. -
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di Mapi Danna |
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In questo episodio di SCATENATE - LIBERE DALLE CATENE, Mapi Danna ci accompagna nella storia di vita e di rinascita di Giorgia Cirulli. Giorgia è affetta da rettocolite ulcerosa e la sua è una storia di trasformazione e di formazione. Ci racconta quante siano le risorse inaspettate che possono permetterci di riscrive l’esperienza della malattia trasformandola, prima in rivoluzione, poi in consapevolezza ed evoluzione. Il senso di questo episodio sta nella capacità di accogliere l'imperfezione e il dolore: solo la fragilità ci permette di fiorire, di diventare davvero abili. Giorgia ci spiega come, per tanto tempo, lei abbia praticato l’autoalienazione, la negazione, l’isolamento. Ha messo una parte del suo corpo contro l’altra, comunicava in maniera ostile con il suo trauma. Fino a toccare il fondo e risalire. Il suo è stato un lungo viaggio, un’impresa in cui, anche se in un primo momento non comprendeva il perché di ciò che le stava accadendo, è riuscita poi a trovarne il senso. Il valore.
Questo episodio è stato registrato live al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno in occasione dell'Asculum Festival. -
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Cathy La Torre, avvocata e attivista, si batte da sempre per la giustizia e l’equità, per l’abbattimento dei pregiudizi e delle prevaricazioni. Il suo studio legale si chiama Wildeside Human First: le persone prima di tutto. In questa puntata di SCATENATE ci racconta come ci si può difendere da tutti i tipi di violenza e dalle discriminazioni. Ci spiega come si possa avviare un percorso di rinascita che parte dalla consapevolezza e passa dalla capacità di chiedere aiuto, dal sapere dove trovarlo. Dalle CATENE dell’ingiustizia ci si libera come ci insegna lei: insieme. -
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Benedetta Giovanola titolare della prima cattedra europea Jean Monnet di etica dell’intelligenza artificiale ci accompagna oltre lo schermo. Ci aiuta a farci delle domande e ci dà delle risposte sulla potenza dell’impatto che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale avrà sulla nostre vite. Ci spiega quanto l’IA stia già modificando le nostre relazioni affettive sociali e professionali. E ci racconta che, se saremo in grado di nutrire di dati etici il mondo digitale, liberandolo da discriminazioni e pregiudizi, faremo di quel mondo un campo di fioritura. Un ecosistema alleato che non ci ruberà emozioni, competenze e creatività ma che ci restituirà strumenti per accrescerle. Siamo in tempo. Ci sono ancora l’uomo, ancora la donna al governo delle proprie esperienze. Ma bisogna stare allerta, sostituire la paura con la consapevolezza e la conoscenza. -
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Alessia Zecchini, apneista. Ha vinto 17 ori olimpici, detiene 38 record mondiali, ha toccato la profondità di 123 metri in assetto costante. In questo episodio di Scatenate Alessia ci racconta che cosa siano per lei passione e sfida, come si supera il limite e quale sia il limite da non superare mai. Alessia ha paura ed è fragile, come tutte noi, è imperfetta eppure eroica. Ha vinto tanto e perso tanto. Fa i conti, tutti i giorni, con il senso di colpa per la scomparsa di un uomo che ha dato la vita per lei, ma proprio per questo cerca di fare della sua un capolavoro, una nuova nascita. -
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Barbara Alberti, scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga e personaggio televisivo, in questo episodio di SCATENATE distrugge le catene dell’ageismo, ovvero del pregiudizio che svalorizza gli individui per la loro età. Ci accompagna nei suoi ricordi di gioventù e nei suoi progetti futuri con la passione, l’entusiasmo e la lirica di una donna che ha fatto della propria storia una bandiera contro ogni tipo di stereotipo. Non esistono, per lei, differenze tra giovani e anziani, se non per la quantità del tempo che rimane. Un tempo che va sempre, ad ogni età, riempito di gratitudine e azione. E di spensieratezza. -
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La direttrice d’orchestra Cinzia Pennesi ci racconta la sua storia di donna in un mondo maschile. “Comandare a bacchetta“ che cosa significa veramente? È un tema di potere, ma anche di responsabilità. E una donna quanta fatica deve fare per salire sul podio? Orchestrare la propria vita, i propri sogni e le proprie relazioni significa saper usare la bacchetta, farla diventare magica. Una bacchetta che tutte le donne possono impugnare per mettersi al governo della propria vita. -
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Daniela Galliano, specializzata in Medicina della Riproduzione, Responsabile del Centro di procreazione medicalmente assistita IVI Roma, ci accompagna in un viaggio senza catene attraverso due nuovi mondi: quello della scienza della procreazione assistita e quello del sogno, della speranza e del desiderio dei nuovi volti e delle nuove voci della maternità oggi. Al centro le scelte libere e consapevoli di ogni donna e la battaglia contro un linguaggio che la ferisce. -
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In questo episodio di SCATENATE Azzurra Rinaldi, economista e femminista, ci racconta con grande empatia che cosa sia il Dream gap. La disparità di sogno. Gli stereotipi sulla narrazione del femminile e della maternità sacrificale incatenano le donne in ruoli che non permettono loro di diventare ciò che sentono di essere. L’indipendenza economica è libertà, è riconoscimento, è voce, è spazio. La dipendenza economica infantilizza la donna e la fa restare bambina. La violenza economica ne distrugge l’identità. -
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Quando si dice che la fortuna è cieca si intende che la sorte non gode di una equa distribuzione, infatti non segue le aspettative umane. Le cose belle accadono a caso. Quando abbiamo incontrato Annalisa Minetti lei ci ha raccontato che aver avuto la sfortuna di diventare cieca è stata una forma di salvezza: con gli occhi chiusi è riuscita ad aprire il cuore, sviluppare la concentrazione e la forza. Annalisa ci racconta del suo essere libera dalle catene dell’abilismo, ovvero del pregiudizio che ci vuole perfettamente funzionanti per essere “normali”. Ma ci racconta anche del valore della fiducia, del coraggio, dell’ascolto, della sfida, del suo rapporto con la bellezza e con l'amore. Del bisogno del controllo, ci racconta dei suoi bambini. Della vera libertà. Sua e nostra. -
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Esistono un gran numero di schiavitù, incatenanti, abrasive e dolorose che non permettono alle donne di vivere in piena libertà il proprio corpo, i propri sogni, propri talenti, il proprio futuro. Ma esistono anche donne, non eroiche, non perfette e non irraggiungibili, donne come tutte noi, che sono state capaci di trasformare le proprie ferite da muri in orizzonti, in nuovi mondi possibili. Scatenate, libere dalle catene, è un podcast che racconta le storie di queste donne. Le abbiamo incontrate e intervistate e loro ci hanno raccontato come si sono liberate dalle catene del pregiudizio, del potere, dell’impossibilità di agire. Queste storie sono tutte collegate: la catena delle storie è l’unica di cui non dobbiamo liberarci perché ci unisce le une alle altre. Ci fa sentire sorelle. Non ci fa sentire sole.