エピソード

  • Canneto di Caronia, un paesino in provincia di Messina. E’ il 15 gennaio 2004 quando nella casa del signor Antonio Pezzino si verificano alcune anomalie agli elettrodomestici di casa, alcuni dei quali prendono fuoco spontaneamente. Da allora, tra il 2004 e il 2008, in questa piccola frazione, questi misteriosi incendi si riscontrano anche in altre abitazioni e pochi giorni dopo attirano l'attenzione dei media di tutto il mondo. Secondo le cronache gli abitanti assistono a strani fenomeni: incendi inspiegabili senza una fonte apparente, malfunzionamenti di apparecchi elettronici, anomalie elettromagnetiche ma non solo. A prendere fuoco sono anche mobili, materassi, coperte e asciugamani, anche quando vengono portati all’esterno dalle case. Telefoni cellulare che si ricaricano da soli e bussole in tilt, oltre a malfunzionamenti delle telecamere delle troupe televisive accorse nel paese per i loro servizi. Fenomeni senza alcuna spiegazione logica.

    La prima inchiesta giudiziaria archivia tutto dopo le prime indagini condotte dalla magistratura di Mistretta, che attribuì i fenomeni misteriosi alla mano dell’uomo, classificando gli incendi di origine dolosa, senza però trovare né un colpevole, né un movente. La stessa cosa accade nel febbraio 2005, quando la stessa procura avviò una nuova inchiesta, ma anche questa fu chiusa nel giugno 2008 con le stesse deduzioni.

    Nel 2005 il governo di allora istituisce il Gruppo Interistituzionale per l'Osservazione dei Fenomeni di Canneto, coordinato da Francesco Mantegna Venerando, con il coinvolgimento di esperti della Marina Militare, Aeronautica, fisici e tecnici specializzati, e, si dice, persino un esperto della NASA. Queste indagini condurranno a ipotesi davvero sorprendenti. Ma in questa storia i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo!

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  • Gennaio 2004, Canneto, Frazione di Caronìa, in provincia di Messina.
    Oggetti di uso comune, cavi elettrici, suppellettili, mobili e persino materassi prendono fuoco senza un innesco apparente.

    I fenomeni si susseguono anche nei giorni successivi con un preoccupante crescendo e la situazione diviene insostenibile.

    Telefoni cellulari che si ricaricano da soli, automobili che restano con le portiere bloccate, telecomandi in tilt. E non mancano avvistamenti di UFO e sfere luminose provenienti dal Mare, in direzione delle Isole Eolie.

    Un paese in fiamme.
    Tra pochi giorni a Storie pazzesche.

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  • エピソードを見逃しましたか?

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  • Federico Fellini, considerato uno dei più grandi registi nella storia del cinema, ha avuto una presenza costante nella vita di Gustavo Rol. Pare che Fellini fosse solito consultarsi con il sensitivo prima di intraprendere qualsiasi nuovo progetto. Un episodio emblematico riguarda le travagliate vicende del film "Il Viaggio di Mastorna", che su consiglio di Rol non fu mai realizzato e che Vincenzo Mollica soprannominò “il film non realizzato più famoso del mondo”.

    Una carrellata di testimonianze che in alcuni casi coinvolgono anche il famoso regista, parlano di Rol che cammina sulle acque, capace di catapultare all’improvviso lui stesso ed altre persone all’altro capo del mondo, oltre ad altre straordinarie capacità.

    Le teorie per spiegare questi fenomeni sono poche e divergenti. Il CICAP sostiene che Rol fosse semplicemente un abile prestigiatore, mentre altri ipotizzano che facesse ricorso ad antiche filosofie perdute e dimenticate nella notte dei tempi, come l’arte magica della teurgia, oppure la sua personale teoria che chiamò dello "Spirito intelligente".

    Indipendentemente dalle spiegazioni, Gustavo Rol viene ricordato come una persona buona e misericordiosa, che ha sempre cercato di aiutare i bisognosi senza mai sfruttare i suoi poteri straordinari per guadagnare fama e ricchezza.

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  • La seconda parte di questa lunga narrazione dedicata a Gustavo Rol inizia con il sorprendente legame tra il rapimento del Generale Dozier da parte delle Brigate Rosse e il rapimento del Dott. Luigi Giordano, amico di Rol, orchestrato dalla 'ndrangheta negli anni '80.

    Questi episodi portarono però a dubitare della genuinità dei presunti poteri di Rol, con figure come Piero Angela e il CICAP in prima linea, oltre al mago Silvan, che replicò senza difficoltà alcuni degli esperimenti di Rol. Tuttavia, Rol trovò anche sostenitori tra scienziati, altri prestigiatori e parapsicologi.

    Il racconto prosegue con numerose testimonianze sui prodigi di Rol, sia da parte di persone comuni sia di personaggi famosi e di spicco nei campi della scienza, del giornalismo, della cultura e dello spettacolo. Queste testimonianze descrivono fenomeni straordinari come la capacità di far attraversare le pareti agli oggetti, diagnosticare patologie con un semplice sguardo, dipingere quadri senza toccare pennelli e molto altro ancora.

    Un altro episodio imperdibile che continua a svelare i misteri di questo affascinante personaggio!

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  • Nella magica e misteriosa Torino, nel 1903, nasceva Gustavo Adolfo Rol. Cresciuto in un ambiente ricco e colto, frequentò sin da giovane le famiglie più in vista della città e si appassionò alle arti, cimentandosi presto nella pittura e nella musica. Plurilaureato in giurisprudenza, economia e biologia medica, iniziò ben presto a interessarsi alla spiritualità. Nel 1927 scoprì la cosiddetta “tremenda legge”, che collegava il colore verde, la quinta musicale e il calore. Questa scoperta segnò l'inizio di tutto, ma lo spaventò a tal punto da causargli problemi di salute mentale.

    Durante la Seconda guerra mondiale, Rol diventò capitano degli alpini, distinguendosi per il coraggio e l'umanità dimostrati durante i rastrellamenti nazisti. Riuscì a liberare numerosi prigionieri, convincendo gli ufficiali tedeschi grazie ai suoi straordinari poteri.

    Dopo la guerra, continuò ad affinare le sue capacità, mostrandole in pubblico durante ricevimenti nella sua abitazione a personaggi famosi della politica, della finanza, dello sport e dello spettacolo. Questi eventi portarono testimonianze delle sue abilità fino ai giorni nostri, attirando l'attenzione dei media dell'epoca.

    Un ringraziamento speciale a Sua Eccellenza Franco Bozzao per l'interpretazione di Benito Mussolini.

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  • Torino, una città intrisa di misteri e magia.
    Partendo da questa meravigliosa città, scopriremo la storia di un uomo enigmatico, un personaggio che ha affascinato e stupito chiunque lo abbia incontrato: Gustavo Adolfo Rol.

    Chi era Gustavo Adolfo Rol? Un medium? Un sensitivo? Difficile definirlo con una sola parola. Le testimonianze lo descrivono come un uomo capace di compiere azioni straordinarie che sfidavano ogni spiegazione scientifica. Dalla lettura della mente alla telecinesi, le sue abilità sembravano senza limiti.

    Gustavo Rol Un uomo con poteri soprannaturali? Oppure semplicemente un maestro dell'inganno? Un viaggio affascinante attraverso la vita e i misteri di Gustavo Adolfo Rol, tra documenti storici, testimonianze e leggende.

    Preparatevi a mettere in discussione tutto ciò che credevate di sapere.
    Tra pochi giorni a Storie Pazzesche. Il confine tra leggenda e realtà non è mai stato così sottile.

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  • Immaginate di sedervi al cinema, pronti a godervi un film, ignari delle storie oscure e delle tragedie inspiegabili che si nascondono dietro le quinte. Pensate a un grande classico dell'horror: L’Esorcista.

    Questa pellicola, accolta con entusiasmo dalla critica, divenne rapidamente un punto di riferimento nel cinema moderno, acquisendo una straordinaria popolarità e un duraturo impatto culturale. Tuttavia, dietro il successo dell'Esorcista si celano eventi misteriosi e raccapriccianti che contribuirono a consolidare la sua reputazione di film maledetto.

    Dopo le prime proiezioni, si verificarono numerosi episodi di convulsioni, svenimenti, panico e persino vomito tra gli spettatori. Una donna arrivò a incolpare il film per un aborto spontaneo. Si mormorava che chiunque guardasse il film potesse essere posseduto.
    Inoltre, alcuni racconti di spettatori che, dopo aver visto il film, affermavano di aver vissuto strani fenomeni nelle proprie case, come oggetti che si muovevano da soli o inspiegabili rumori notturni, alimentarono ulteriormente la leggenda. Alcuni sostenevano addirittura di aver percepito una presenza maligna.

    La lavorazione dell'Esorcista fu segnata da misteriosi incidenti sul set e sfortunate coincidenze. Tra il cast e la troupe serpeggiava il timore che il set fosse davvero infestato da spiriti maligni, soprattutto dopo che gran parte di esso prese fuoco inspiegabilmente dopo soli due giorni di riprese. Ma uno degli eventi più inquietanti legati al film è la morte di numerose persone associate alla produzione, compresi alcuni attori.

    Presto si iniziò a parlare di una maledizione che aveva colpito almeno 12 persone legate al film.

    Se volete conoscere nel dettaglio come andarono davvero le cose e perché L’Esorcista è considerato un film maledetto, non perdetevi questo episodio!

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  • Gavrilo Princip. Vi dice qualcosa questo nome?

    Ciò che Gavrilo non sapeva, e che nessuno poteva immaginare, è che quel suo gesto sconsiderato avrebbe innescato una catena di eventi tragici, le cui conseguenze avrebbero segnato indelebilmente il corso della storia dell’umanità.

    La prima guerra mondiale è indissolubilmente legata all’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, ucciso durante una visita a Sarajevo, città della Bosnia Erzegovina, il 28 giugno 1914. L'autore dell'attentato fu il giovane studente Gavrilo Princip, e il tragico evento avvenne mentre l'Arciduca si trovava a bordo di una Graf & Stift del 1911.

    Come se non bastasse un conflitto di dimensioni mai viste che causò un disastro di immani proporzioni, quando la Grande Guerra finì, questa misteriosa automobile ricomparve improvvisamente, causando una serie di incidenti nei quali si narra che undici persone persero la vita; secondo altre fonti, le vittime furono invece tredici.

    E della "jumping car" di Cape Town, ne avete mai sentito parlare? Ancora non si sa se questa bizzarra vicenda accaduta in Sudafrica sia frutto di un fenomeno paranormale oppure di un guasto tecnico a una vettura della Renault, ma è una storia che vale la pena di seguire attentamente.

    In questo terzo e ultimo episodio dedicato alle auto maledette, non potrà mancare un gran finale dedicato alle auto diaboliche della cinematografia, con un finale strepitoso che vi consigliamo di non perdere!

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  • Nella seconda parte di “Auto maledette” parleremo di auto che non sono protagoniste di film dell’orrore, ma di storie vere non meno terrificanti, fatte di strani incidenti, a volte fatali, oppure protagoniste di eventi alquanto insoliti che potrebbero far pensare a fenomeni soprannaturali.

    Tra le auto nate male, la leggendaria Dodge 330 che tra gli anni ’60 e ’70 seminò terrore e morte nella località di Old Orchard Beach, nello stato del Maine, ne è senza ombra di dubbio la rappresentazione più alta, perché la sua pessima reputazione riguarda in parte l’intera produzione e in parte alcuni specifici esemplari, come quella che venne chiamata Golden Eagle. Si narra che alcune di queste auto siano state coinvolte in oltre 70 incidenti, con un numero di vittime stimato tra 19 e 32. Questa fu l’auto che ispirò Stephen King per il suo romanzo Christine, la macchina infernale, a cui seguì il celebre film per la regia di John Carpenter, nel 1983.

    Ma le auto maledette non sono un’esclusiva degli Stati Uniti d’America.

    Un esempio eloquente proviene dall'Europa orientale, dove negli anni '60 e '70, specie in Russia, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Grecia e Mongolia, era diffusa la storia della "Volga nera", un'auto lussuosa costruita a Gor'kij, in Unione Sovietica, tra il 1956 e il 1970. Si narra che in questi anni questa limousine denominata GAZ 21, sia stata impiegata per rapire un numero imprecisato di persone che poi non sono più state trovare. Le presunte vittime erano belle ragazze, bambini soli o individui scomodi per la politica e la società.

    Questa terribile vicenda ispirò ben due film: “Dead End – Quella strada nel bosco”, film del 2003 diretto da Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa e “La macchina Nera”, titolo originale “The Car”, un film del 1977 diretto da Elliot Silverstein.

    …e non è ancora finita!

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  • Questa serie di episodi sulle auto maledette si apre con la tragica storia di un "Bello e dannato", un epiteto riservato a individui che incarnano una combinazione di attrattiva fisica, magnetismo personale e un'aura di tormento interiore o ambiguità morale.

    James Dean, l’incarnazione del bello e dannato. Una meteora nel mondo del cinema, passato a miglior vita troppo presto, a soli 24 anni, ma capace di lasciare un’impronta indelebile tra le più grandi stelle del cinema Hollywoodiano, una presenza che continua a risplendere attraverso le generazioni.

    Negli anni '50, il mondo delle corse automobilistiche stava vivendo un'esplosione di popolarità e anche James era un appassionato di auto da corsa e gare automobilistiche ed a un certo punto decise di acquistare una fiammante Porsche 550 Spyder, grigia metallizzata, battezzata col numero 130 e che fu soprannominata Little bastard, piccola bastarda.

    Tutti conoscono la tragica fine di James Dean, ma pochi sono a conoscenza della serie di sventure che hanno coinvolto quel che rimaneva della Porsche "Little Bastard" dopo l'incidente fatale.

    Un’aura di mistero pervade anche un’altra celebre automobile. La Ford Lincoln Continental nelle quale il Presidente USA John Fitzgerald Kennedy fu assassinato a Dallas.

    E per concludere, un gran finale che vi divertirà!

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  • Il manoscritto Voynich è un misterioso manoscritto che ha sfidato studiosi, crittografi e appassionati di enigmi per secoli. Si tratta di uno dei più grandi enigmi irrisolti della storia, un libro scritto in un linguaggio sconosciuto, pieno di strane illustrazioni e simboli indecifrabili. Nessuno sa chi l'abbia scritto con certezza, e soprattutto, quale sia il suo scopo. Nel corso degli anni, il Manoscritto Voynich è diventato una vera e propria icona nel mondo della crittografia, attirando l'attenzione di rinomati crittografi, ma anche eminenti storici, linguisti e ingegneri informatici.

    La datazione al radiocarbonio ha stabilito che il manoscritto sia stato redatto tra il 1404 e 1438.

    La storia del manoscritto è inestricabilmente legata a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari che nel 1912 lo acquistò presso il collegio gesuita di Villa Mondragone vicino a Frascati.

    Eleonora Matarrese, una brillante studiosa italiana ha finalmente gettato nuova luce su questo mistero secolare, e in questo episodio, scoprirete come la dott.ssa Matarrese è riuscita a dare una interpretazione forse definitiva a questo testo rimasto indecifrato per oltre 600 anni.

    Attraverso la sua ricerca appassionata, la studiosa ha svelato nuove prospettive sulla cultura e la storia, mettendo in risalto il valore del genio italiano, offrendo un'interessante visione sulla botanica e la storia dei popoli germanici e slavi pre-cristiani.

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  • C'era una casa molto carina
    Era alle Hawaii, ma senza piscina.
    Era infestata da un'entità,
    Molto arrabbiata, chissà chi sarà!

    Sotto la luna, ombre danzavano,
    Nel vento notturno, sussurri si elevavano.
    Casa Kaimuki, con le sue mura antiche,
    Custodiva segreti, misteri e fatiche.

    C'era una casa molto carina
    Sulle colline di Kaimuki, sì vicina,
    Ma l'aria era densa, di mistero e paura,
    Un'entità invisibile, un’ombra scura.

    Tra le sue pareti si nascondeva,
    Un'anima tormentata, invisibile, ma vera.
    Una voce senza corpo, presenza silente,
    Che infondeva terrore, ogni notte, furente.

    Non devi più spaventare,
    Questa casa è piena d'amore, è tempo di riposare.
    E la leggenda narra, di notte tra le onde,
    Si sente un marinaio che ancora le risponde.

    Ora Kaimuki è un luogo di pace,
    Dove l'aura è leggera e ogni anima tace.
    La casa è un gioiello, un vero tesoro,
    Un angolo di paradiso, un sogno d'oro.

    Ma nel buio più fitto, questo podcast si accende
    Enrico vi svelerà la verità, lui non s’arrende!
    Seguilo in questo viaggio, non restare indietro,
    E insieme riveleremo ogni segreto!

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  • Una avvincente lettura della Divina Commedia da parte di Franco Bozzao vi trasporterà nell’oscuro Inferno dantesco, quando il sommo poeta si imbatte nelle tristi vicende del Conte Ugolino della Gherardesca.

    Gli eventi che raccontano della tragica fine del Conte Ugolino, dei suoi due figli e dei due nipoti, narrati da Dante Alighieri nei canti XXXII e XXXIII dell’Inferno, saranno oggetto di analisi e ricerche da parte di Enrico De Rossi in questo episodio che ci riporta in un’epoca remota, nell’alto medioevo, nella Toscana della fine del 1200, dilaniata dalle lotte intestine tra Guelfi e Ghibellini, con Pisa al centro della scena.

    Dante incontra il conte in una delle zone più profonde dell’Inferno, dove i traditori, soprattutto i traditori della patria, sono sommersi fino al collo in un lago ghiacciato chiamato Cocito. Ma il conte attira l’attenzione di Dante perché sotto di lui c’è un altro personaggio, identificato come l’arcivescovo Ruggieri, mentre il Conte Ugolino è intento a mordergli la testa. Entrambi sono traditori della patria, ma all’arcivescovo viene riservata una pena ancor più dura in quanto responsabile della terribile morte inflitta al conte, ma soprattutto agli incolpevoli figli e nipoti di Ugolino.

    Dante, nel suo orrorifico racconto, sottintende che Ugolino si cibò delle carni dei suoi figli e nipoti per sopravvivere più a lungo. Ma è davvero questa la realtà dei fatti? Se volete saperlo non dovete perdervi questo episodio di Storie pazzesche, tra leggenda e realtà.

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  • La narrazione del progetto Montauk non è solo un affascinante racconto di pseudoscienza o fantascienza, ma possiede anche un lato oscuro.

    Nel libro di Stewart Swerdlow, intitolato "Montauk, the alien connection," si narra di numerosi bambini e ragazzi rapiti dai militari e sottoposti a esperimenti di ogni genere. Questi giovani, noti come i Montauk boys, furono persino catapultati all'interno di vortici temporali, e molti di loro svanirono nel nulla. Altri, invece, incontrarono la morte durante brutali esperimenti sul controllo mentale. La selezione dei ragazzi avveniva con cura tra coloro che già si trovavano ai margini della società, individui destinati a essere dimenticati dalla società, in modo che nessuno li cercasse.

    Vi sono anche testimonianze di persone che, al tempo dei fatti narrati, vivevano nelle vicinanze e che dichiararono di avere ricordi riaffiorati di essere stati rapiti dal personale militare per essere sottoposti a strani esperimenti all’interno della base di Camp Hero. Altri che ricordano come quella gigantesca antenna posta sulla torre principale, influenzasse le loro menti, provocando inquietudine e cattive vibrazioni, al punto tale che qualcuno di loro decise di andare a vivere altrove.

    La propensione di molte persone a credere in racconti che potrebbero sembrare leggende metropolitane o teorie del complotto, potrebbe radicarsi nelle concrete operazioni segrete e progetti controversi degli Stati Uniti d'America in un passato recente. Esperimenti come il progetto MK Ultra, l'operazione Paperclip e le sconcertanti vicende della prigione di Holmesburg hanno indignato il mondo intero. Questi fatti, lontani dall’essere mere speculazioni, sono documentati e hanno gettato ombre sulla reputazione degli USA.

    Il culmine di questo avvincente racconto si baserà proprio su tali eventi, presentando circostanze e situazioni che potrebbero ridefinire la nostra percezione del mondo democratico occidentale.

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  • Nei primi anni ’50 i ricercatori che avevano partecipato al Philadelphia Experiment, Alfred Bielek compreso, si sarebbero nuovamente riuniti per una nuova operazione. Nonostante il fallimento dell'esperimento Filadelfia e il dramma che si sarebbe consumato a bordo della USS Eldridge, le autorità non furono inclini ad abbandonare completamente i progressi raggiunti. L'invisibilità, il teletrasporto e i viaggi nel tempo, nonostante fossero sfuggiti al controllo, avevano effettivamente avuto luogo. Sarebbe stato un peccato rinunciare del tutto a sfruttare tali sviluppi. L'obiettivo, pertanto, era riprendere le ricerche sulla manipolazione del cosiddetto "scudo elettromagnetico", quello cioè che avrebbe dovuto rendere la USS Eldridge invisibile.

    Il Progetto Montauk racconta di una presunta serie di esperimenti segreti condotti dal governo degli Stati Uniti presso la Montauk Air Force Station, situata nella base di Camp Hero a Montauk, Long Island, nello stato di New York. L'obiettivo di questi esperimenti era lo sviluppo di tecniche di guerra psicologica, di controllo mentale e di approfondimento dei viaggi nel tempo.

    Tra i protagonisti di questo affascinante racconto, che sembra tratto da una sceneggiatura di fantascienza, oltre ad Alfred Bielek, un ruolo chiave è rivestito da Stewart Swerdlow, uno dei principali soggetti sottoposti a esperimenti riguardanti il controllo mentale e i viaggi nel tempo. Preston B. Nichols, uno degli scienziati coinvolti, ha successivamente condiviso le sue esperienze attraverso una serie di libri dedicati al progetto Montauk. Da non dimenticare Duncan Cameron, misteriosamente riapparso in questa trama dopo essere stato dato per disperso nell'epilogo dell'esperimento Filadelfia. Questi personaggi, con le loro storie avvincenti, aggiungono ulteriore profondità e mistero a un racconto già straordinario.

    Al Montauk project è ispirata l’intera celebre serie TV prodotta da Neflix Stranger Things.

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  • In questa seconda e conclusiva parte dell'episodio sull'esperimento Filadelfia, Enrico De Rossi si impegnerà nell'indagine per offrire una spiegazione a questo straordinario racconto.

    Numerosi sono gli interrogativi che compongono questo complesso mosaico, delineato soprattutto da personalità illustri come John Von Neumann, Albert Einstein e Nikola Tesla. Vi sono poi figure come Alfred Bielek e Carl Allen che affermano che tutto ciò è realmente accaduto, e altre personalità che nella realtà non sono mai esistite.

    La ricerca di una verità credibile passa inevitabilmente attraverso coloro che dichiarano di essere stati testimoni diretti dell'esperimento Filadelfia, con un'analisi approfondita delle loro testimonianze. L'episodio conclusivo si rivela avvincente, coinvolgendo anche una sorta di spy story legata all'FBI, diretta all'epoca dal leggendario J. Edgar Hoover.

    Non mancheranno le diverse teorie, sia quelle scientifiche che quelle più fantasiose, e il grande ritorno dell'influenza sulla cultura di massa. E se tutta questa narrazione fosse semplicemente un'interpretazione distorta di fatti reali?

    Alfred Bielek è stato interpretato da Franco Bozzao.

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  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, la USS Eldridge, un cacciatorpediniere della Marina militare americana, è protagonista di un fenomeno davvero bizzarro. Immersa in una nebbia verdastra, la nave svanisce dal porto di Filadelfia, riapparendo pochi secondi dopo a Norfolk, in Virginia, per poi ritornare a Filadelfia, nello stesso punto di partenza.
    Ma per l'equipaggio che era a bordo non si è trattato solo di un viaggio nello spazio, ma anche nel tempo.

    A raccontare ciò che successe a bordo della nave è un certo Alfred Bielek che negli anni ‘90 tiene molte conferenze e numerose ospitate a talk show radiofonici e televisivi, riscuotendo una certa notorietà e anche un buon ritorno economico.

    Questa straordinaria vicenda comincia ad essere diffusa negli anni '50, grazie ad un intreccio di libri, piccoli articoli sui giornali e una fitta corrispondenza tra lo scrittore di UFO Morris Jessup ed un personaggio misterioso che afferma di essere stato testimone diretto della sparizione della nave e della sua riapparizione al porto di Filadelfia il 28 ottobre 1943. Si fa chiamare Carlos Allende, pseudonimo di Carl Allen.

    I testimoni affermano che l’esperimento Filadelfia era un progetto top secret della Marina militare per far fronte all’affondamento delle navi da guerra degli Stati Uniti d’America da parte degli U-Boot, i formidabili sommergibili tedeschi.
    Tuttavia, sotto la guida di John Von Neumann e la collaborazione di altre menti brillanti come Albert Einstein e Nikola Tesla, il progetto sfuggì di mano, portando non solo all'invisibilità ai radar, ma anche all’invisibilità totale, con alcuni effetti collaterali come i viaggi nel tempo e nello spazio, con conseguenze terribili per l’equipaggio.

    Si tratta di uno dei più grandi misteri di cui vi abbiamo mai parlato, paragonabile al mistero del Triangolo delle Bermude, con il quale vi sono anche alcuni collegamenti. Se volete conoscerlo nel dettaglio non potete perdervi questo episodio davvero avvincente.

    Alfred Bielek è stato interpretato da Franco Bozzao.

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  • Questo episodio darà vita ad una nuova sottoserie di "Storie pazzesche, tra leggenda e realtà".

    Le piramidi non si limitano alle celebri strutture della Piana di Giza in Egitto; sono disseminate praticamente in ogni parte del mondo. Inoltre, i misteri che le circondano sono così numerosi che un singolo episodio risulterebbe insufficiente per esaurire l'argomento. Pertanto, nasce l'idea di creare una sottoserie dedicata esclusivamente alle "Piramidi". In questo primo episodio Enrico De Rossi si propone di esaminare il primo grande mistero legato alle piramidi della Piana di Giza, indubbiamente tra le più iconiche e affascinanti: come è stato possibile erigere queste imponenti strutture considerando la tecnologia rudimentale disponibile ben 4.500 anni fa? Solo grazie alla forza di migliaia di operai, oppure a causa di qualcosa di più misterioso e suggestivo come ad esempio gli alieni o una civiltà più evoluta precedente alla nostra che poi si è estinta?

    La grandiosa Piramide di Cheope, insieme a quelle di Chefren e Micerino, e la misteriosa Sfinge, sorniona ed enigmatica. Un viaggio avvincente attraverso le sabbie del deserto per svelare i segreti della costruzione di queste imponenti strutture. L'esplorazione comprende prove e numerosi esperimenti scientifici condotti nel corso degli anni, simulazioni che ricostruiscono la tecnologia disponibile agli antichi egizi e la datazione mediante il carbonio-14.

    Naturalmente non mancheranno le teorie più alternative, le recenti scoperte, nonché gli studi e gli esperimenti attualmente in corso. Un episodio maestoso ... come le Piramidi di Giza!

    Un ringraziamento speciale a Franco Bozzao per la sua partecipazione.

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  • Questo episodio sarà un viaggio all’interno del lato più oscuro del Giappone. La leggenda di Villa Himuro rappresenta infatti una delle più famose leggende del Paese del sol levante. Un racconto molto popolare in Giappone, al punto tale da ispirare uno dei più iconici videogame mai realizzati, Fatal Frame, conosciuto in Giappone con il nome originale di Project Zero.

    Una storia davvero terribile, tragica e cruenta, attraverso antichi riti shintoisti e sacrifici umani di giovani ragazze, con una tenera storia d’amore ed un finale drammatico e raccapricciante. Un vero incubo! Assieme a voi Enrico De Rossi cercherà di scoprire ancora una volta se si tratta soltanto di una antica leggenda, un racconto horror dal sapore gotico-nipponico ispirato da un fatto di cronaca nera realmente accaduto o magari da entrambe le ipotesi.

    In ogni caso si tratta di una leggenda che ha spaventato e continua a spaventare intere generazioni di giapponesi. Benvenuti a Villa Himuro!

    P.S.: all’inizio della puntata ci sarà la soluzione all’enigma di decriptazione lanciato durante l’episodio n. 39 Codice Voynich e la proclamazione dei vincitori!!!

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  • I Perron si trasferirono nella misteriosa fattoria "The Old Arnold Estate" a Harrisville, Rhode Island, nel 1971, in cerca di tranquillità per crescere le loro cinque figlie. Ma ben presto iniziarono a vivere esperienze paranormali inquietanti che sconvolsero la loro vita.

    In questo episodio Enrico De Rossi sarà alle prese con una delle storie di infestazione più discusse e affascinanti del mondo delle attività paranormali, che ha ispirato il famoso film "L’evocazione - The Conjuring." Chi era davvero Bathsheba Sherman, il presunto spirito malvagio che tormentava la povera famiglia Perron?

    Si affronterà il ruolo dei celebri demonologi Ed e Lorraine Warren, che furono coinvolti anche in questo caso e cercarono di risolvere il mistero di quella casa infestata. La loro partecipazione e il tentativo di esorcismo aggiungono molti elementi davvero avvincenti a questa storia.

    Ma non sarà trascurato il lato controverso: Enrico metterà in discussione la veridicità dei fatti e le controversie legate a Bathsheba Sherman. Cosa è realmente accaduto nella fattoria?

    Questo episodio di Storie pazzesche offrirà una visione equilibrata, dandovi la possibilità di decidere se questa sia una storia dell'orrore, un racconto di folklore o un'indagine su eventi veramente accaduti.

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