エピソード
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Che anno pieno, anche di cose belle. Vi racconto quali sono stati per me i film e le serie tv che hanno reso questo 2020 un po' meno 2020.
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"Come le rondini di un continente che lo stesso giorno s'accorgono che è giunta l'ora di mettersi in viaggio, era giunta l'ora di resistere."
Vi do un pezzettino del mio cuore parlando di Rondini, cortometraggio che ho scritto e diretto nel 2019. -
エピソードを見逃しましたか?
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Il fantastico podcast di Roger Deakins e Sam Mendes sul loro modo di lavorare mi ha dato spunti di riflessione sulle dinamiche di lavoro tra il regista e il direttore della forografia. Di come l'armonia tra queste due figura possa paragonarsi a quella di un balletto.
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After Life è triste ma triste bella. Una serie scritta, diretta e interpretata da Ricky Gervais che attraversa l'elaborazione del lutto, l'autocommiserazione, il suicidio, la depressione o più semplicemente il senso della vita. Riderete, piangerete, mi ringrazierete.
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Rising Phoenix è un documentario prodotto da Netflix sulla nascita dello sport paralimpico, ed è fatto davvero bene. La storia è raccontata in prima persona da chi l’ha vissuta e la vive ancora adesso e parla di chi, come la fenice, è risorto dalle ceneri. Mi ha fatto riflettere, mi ha emozionato, mi ha gasato. Regia e fotografia di altissimo livello, diretto da Ian Bonhôte, Peter Ettedgui.
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Oggi si parla di drama, come quasi sempre, ma non in senso classico. Di come i colori nella fotografia possano rappresentare emozioni, di come certe volte per fare il drama sia meglio non farlo e di come il dark side of slidingtheory ogni tanto torni a bussare. D'rama o non d'rama? Storyboard is back.
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Qui Piove. E io vi racconto una storia, come farebbe Papà Castoro. Ma è una storia di fantasmi, A Ghost Story. Che parla di cose in sospeso, di tempo, di amore, di tutto quello che voglio vedere in un film e lo fa ribaltando la prospettiva di tutto. 1917 mi insegna tutto quello che un piano sequenza possa fare in un film.
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Un viaggio nella storia di una leggenda del jazz, Chet Baker, che parla di talento, amore, tossicodipendenza e dentiere, insieme a una serie, The Eddy, che omaggia la musica in una nuova costruzione narrativa che mette l'importanza dei personaggi al centro di tutto. Un podcast molto intimo e un po' triste ma triste bello.
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Ivan Sorgente lavora come Senior Digital Compositor presso Framestore, una delle case di produzione di visual effects leader al mondo. Con lui ho parlato di una partita di ping pong a due contro koreani ubriachi, di cosa fa un digital compositor e di come, il miglior effetto visivo è probabilmente quello che non vedi.
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Di come A può essere B, è la storia di come un incontro con un estraneo possa cambiare il tuo modo di vedere le cose. La storia di come in Arrival di Denis Villeneuve, il modo di percepire il tempo possa influenzare le nostre scelte. La storia di come Kobe Bryant ci abbia insegnato a capire il viaggio che fanno gli altri, per aiutarci a creare il nostro. La storia di come 10 decisioni possano formarti la vita, raccontata insieme a Giulio Scarano, accompagnati dai The Strokes.
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Questa puntata è un viaggio nei ricordi, di come le serie tv in qualche modo ci hanno reso le persone che siamo. Ma quindi sono meglio i film o le serie tv? Chiedilo a un uomo primitivo e probabilmente farà dei versi incomprensibili, riuscendo comunque a rispondere alla domanda.
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Vi racconto il mio processo di scrittura dei podcast e di quanto sia diverso dalla regia e di come probabilmente, senza How I Met Your Mother, non ci sarebbe stato Better Call Saul.
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Non c'è momento migliore per parlare di depressione artistica, di quando si è sereni. Vi parlo della mia esperienza su questo tema, collegando bambole assassine con Euphoria (HBO), Billie Eilish e il meme del signor Burns.
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Come si fa a collegare le pubblicità sul Covid al disastro di Chernobyl, il disastro di Chernobyl al riscaldamento globale, il riscaldamento globale a Will Smith e Will Smith agli scoiattoli? Così.
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L'importanza che la musica ha nel video, e il video nella musica. Un viaggio che parte da Guccini e Bob Dylan, passando per Kanye West, per finire su End of the Fu**ing World e Cowboy Bebop. Se l'amore fosse briciole, io vi amerei un panino.
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Nel primo episodio vi ho detto che faccio il regista, ma la maggior parte di voi probabilmente non ha molto chiaro che cosa voglio dire, oltre l'immagine stereotipata. Quindi il punto è: Che cosa fa un regista? Come funziona questo lavoro? Perché ho l'impressione di fare il baby sitter?
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Volevo fare il portiere, però ero basso. Volevo fare il programmatore, ma in realtà no. Mi sono trasferito a Cambridge per fare grafica e mi sono ritrovato a Milano a lavorare come regista.