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È uno dei uno dei più grandi innovatori della storia. Un italiano che, per scrivere il proprio nome nel pantheon di coloro che hanno accelerato la corsa del progresso scientifico e tecnologico, ha dovuto ragionare da imprenditore, affidandosi a contributi economici esterni. Ti parliamo di lui e di una fonte di quei contributi, importantissimi per alimentare la ricerca scientifica: i premi.
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Di sé disse: "Sono un professore, non un industriale". Infatti non brevettò la sua scoperta più importante, il motore a induzione, lasciando ad altri la resa economica di un dispositivo che tuttora è parte integrante della nostra vita quotidiana. Ma chiese, e ottenne, di esserne riconosciuto come "padre scientifico". Questa è la storia di Galileo Ferraris, pioniere dell’utilizzo della corrente alternata, professore amatissimo dai suoi studenti, mente grazie alla quale l'uomo ha compiuto un passo gigantesco sulla strada del progresso scientifico e sociale.
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Ai suoi tempi, era ritenuto il maggiore astronomo vivente, universalmente riconosciuto tra i grandi della scienza per il suo lavoro sulla Teoria del movimento della Luna. Ma Giovanni Plana è stato anche altro: patriota, presidente dell'Accademia delle Scienze. E padre di un calcolatore formidabile, quasi una specie di computer ante litteram.
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Secondo Presidente della Repubblica Italiana, economista e storico tra i più autorevoli, liberale di ferro. Luigi Einaudi, però, non fu solo questo: fu anche socio e tesoriere dell'Accademia delle Scienze. Un CEO ante litteram, che di fatto introdusse l'economia tra le discipline dell'istituzione torinese.
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E' noto per la sua monumentale opera, La Pomona Italiana, primo trattato di pomologia pubblicato nel nostro Paese, fondamentale per la sua classificazione dettagliata delle piante da frutto. Ma Giorgio Gallesio non era solo uno scienziato: la sua carriera copriva la politica e l'imprenditoria agricola, riflettendo un impegno profondo per lo sviluppo rurale e l'innovazione agronomica. Ecco il ritratto di un uomo decisamente poliedrico.
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E' considerato uno dei padri della botanica moderna, autore di un trattato fondamentale per la diffusione delle idee rivoluzionarie del celeberrimo collega svedese: questa è la storia del "Linneo italiano"
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In un'epoca in cui la parola "guerra" è di drammatica attualità - anche nella sua prospettiva peggiore, quella nucleare - le parole pronunciate da Norberto Bobbio all'Accademia delle Scienze in piena Guerra Fredda tracciano una strada: quella verso un pacifismo ragionato e realista. E verso una pace difficile, ma possibile.
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Questo è un episodio speciale, pubblicato in occasione di Archivissima - Il festival e la notte degli archivi, e realizzato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino e con il Museo di Antropologia ed Etnografia del sistema museale di ateneo dell'Università di Torino. Il protagonista è un altrove chiamato Egitto, la passione di Ernesto Schiaparelli e Giovanni Marro.
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25 luglio 1783. Dalla sua residenza estiva di Moncalieri, il re Vittorio Amedeo III di Savoia rilascia un documento ufficiale. Quattro pagine, che segnano la nascita dell'Accademia di Torino, e coronano un sogno cominciato 26 anni prima.
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2721. Tante sono le voci del Repertorio indispensabile di famiglia, edito da Giuseppe Pomba. Sei volumi con consigli e suggerimenti per fare di tutto, dai savoiardi alla trasformazione del ferro in acciaio. Una grande opera editoriale, per mettere in moto "l'industria degli uomini".
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Fu lui il primo a usare quel termine: fotografia. Lo fece dal Brasile, dove era andato per partecipare a una spedizione in Amazzonia. E dove rimase tutta la vita, a creare, inventare e dare forma a mille idee e soluzioni. Questa è la storia di Hercule Florence, una delle menti più fervide dell'Ottocento.
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Torino, 11 gennaio 1864.
Al Teatro di Chimica, in via Po, è in programma una conferenza, dal titolo L’uomo e le scimie. Sarà una serata storica, dalla quale nascerà un libro agile, di sole 60 pagine, grazie al quale le idee di Charles Darwin cominceranno a diffondersi nel mondo accademico italiano.
L'autore è Filippo de Filippi, e questa è la storia di quel libro. -
L’Accademia delle Scienze di Torino ha avuto un ruolo decisivo nella propagazione delle idee e nel progresso delle industrie – di ogni tipo – in Piemonte, a cavallo tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento. Ha avuto quel ruolo perché ha alimentato la creatività degli inventori, degli imprenditori e di chi, semplicemente, volesse migliorare qualcosa, o risolvere un problema, o fare ciò che prima non si poteva fare. L’Accademia lo ha fatto in due modi: sia diventando responsabile dell’istruttoria scientifica che decideva su cosa valesse la pena di tutelare con un privilegio, sia stimolando direttamente i potenziali inventori.
Questa è la storia di quel periodo fecondo, che comincia da un cioccolatino. -
Se per conoscere e capire l’antico Egitto non si può non andare a Torino, lo si deve a una lettera della Regia Segreteria di Stato datata 6 novembre 1820 e firmata da Prospero Balbo: già sindaco di Torino, presidente dell’Accademia delle Scienze, in quel momento ministro degli Interni. In nome del Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I, Balbo chiede al destinatario di cedere, dietro congruo corrispettivo, la sua collezione di reperti dell’antica civiltà egizia.
Il destinatario è Bernardino Drovetti, e in quel momento è depositato il seme del Museo Egizio di Torino.
Ma come si è arrivati a quel punto? E chi è Drovetti?
CREDITS
"La scienza, che storia!" è un podcast dell’Accademia delle Scienze di Torino prodotto da Podcast Italia Network.
I testi sono di Igor Principe, con la collaborazione di Elena Borgi e Chiara Mancinelli.
Editing e Sound Design: Massimo Giglio per Podcast Italia Network
LE VOCI DI QUESTO EPISODIO (in ordine di apparizione)
Flaminio Spinetti
Igor Principe -
La nitroglicerina. Ma anche il sobrerolo, il principio attivo impiegato in numerosi farmaci per combattere la tosse e il raffreddore. L'inventore, o lo scopritore, è lo stesso: uno scienziato, un Accademico delle Scienze di Torino, un medico con la passione per la chimica. E un uomo convinto che la scienza debba essere a servizio dell'umanità, per il suo progresso.
Il suo nome è Ascanio Sobrero.
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I testi sono di Igor Principe, con la collaborazione di Elena Borgi e Chiara Mancinelli.
Editing e Sound Design: Massimo Giglio per Podcast Italia Network
LE VOCI DI QUESTO EPISODIO (in ordine di apparizione)
Igor Principe
Flaminio Spinetti
Fonti utilizzate nell'episodio:
Liebig Dado per il brodo (caricato sul canale YouTube Spot TV e Video Vintage) -
Il protagonista di questa storia è ricordato come un esponente della Destra storica cavouriana, come il rigoroso statista che permise alla neonata Italia di stare in piedi rimettendo ordine nei propri conti pubblici. Ma quegli stessi libri di storia dimenticano di dire una cosa: più che politico, quel protagonista si sentiva ed era un grandissimo uomo di scienza.
Quel protagonista era Quintino Sella.
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LE VOCI DI QUESTO EPISODIO (in ordine di apparizione)
Flaminio Spinetti
Igor Principe
Fonti utilizzate nell'episodio:
Biografia di Quintino Sella (caricato sul canale YouTube Camera dei Deputati) -
Per qualcuno è la più grande teoria scientifica di tutti i tempi. Si tratta dell'evoluzione delle specie, che dal 1859 in poi ha letteralmente terremotato l'ambiente scientifico smontando certezze consolidatesi nei secoli. Il suo "papà", come è noto, è Charles Darwin, che prima di diventare un pilastro del pensiero è stato un giovane confuso: studente di medicina, poi di teologia, quindi botanico di bordo sul Beagle, nel 1831, per il viaggio che gli cambierà la vita. E la cambierà alla scienza.
La sua è anche la storia di un rapporto speciale con la città di Torino e con l'Accademia delle Scienze.
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LE VOCI DI QUESTO EPISODIO (in ordine di apparizione)
Stefano Principe
Igor Principe
Flaminio Spinetti
Anna Rigamonti
Fonti utilizzate nell'episodio:
Johann Sebastian Bach: Prelude & The Galàpagos (caricato sul canale YouTube Nataniel Barrera) -
Il rapporto tra scienza e alpinismo è sempre stato fecondo. Le grandi ascensioni alle vette più alte non sono state mosse solo dal desiderio di vincere una sfida contro i giganti di roccia, ma anche dal desiderio di raccogliere dati, effettuare misurazioni, conoscere gli abitanti di valli (un tempo) remote. La scoperta del Monte Rosa è stata una delle imprese più importanti (e affascinanti) della storia alpinistica europea, e ha coinvolto l'Accademia delle Scienze di Torino sin dai primi passi verso le vette del massiccio.
Il suo eroe si chiama Joseph Zumstein, e questa è la storia della sua impresa (e non solo).
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Editing e Sound Design: Massimo Giglio per Podcast Italia Network
LE VOCI DI QUESTO EPISODIO (in ordine di apparizione)
Igor Principe
Flaminio Spinetti
Fonti utilizzate nell'episodio:
La misteriosa epidemia cinese - Unomattina (Caricato sul canale YouTube della Rai il 22 gennaio 2020) -
Il più grande scienziato del XX secolo, e forse il più grande di sempre. Sicuramente il più noto, se non altro sul piano visivo: chi non ha visto almeno una volta la foto di questo anziano baffuto, i lunghi capelli bianchi spettinati e buttati all’indietro, che mostra la lingua all’obiettivo con uno sguardo divertito?
In questo episodio raccontiamo la storia di Albert Einstein, facendo luce su alcune leggende che aleggiano sulla sua figura (fu davvero bocciato in matematica?) e tornando su ciò che accadde intorno agli anni Venti del Novecento, e che gli impedì di far parte del novero di scienziati soci dell'Accademia delle Scienze di Torino.
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I testi sono di Igor Principe, con la collaborazione di Elena Borgi e Chiara Mancinelli.
Editing e Sound Design: Massimo Giglio per Podcast Italia Network
LE VOCI DI QUESTO EPISODIO (in ordine di apparizione)
Jacopo Principe
Igor Principe
Elena Borgi
Anna Rigamonti
Flaminio Spinetti
Fonti utilizzate nell'episodio:
President Truman Announces Bombing of Hiroshima (pubblicato sul canale YouTube della HarrySTrumanLibrary);
Adolf Hitler: Speech at Krupp Factory in Germany (pubblicato il 13 aprile 2014 sul canale YouTube di British Pathé) -
Il viaggio come forma di conoscenza e di sapere. Nella prima metà dell'Ottocento Carlo Vidua, conte di Conzano, viaggia per il mondo come nessun altro ha fatto fino ad allora, almeno in Italia. Raccoglie testimonianze, incontra popoli sconosciuti, acquista libri, scrive memorie. Mette insieme un patrimonio culturale che, in gran parte, è custodito all'Accademia delle Scienze di Torino.
Tra i suoi viaggi più importanti spicca quello negli Stati Uniti. Vidua incontra quattro presidenti (quello in carica, John Quincy Adams, e i suoi predecessori), visita gli stati della cosiddetta frontiera, studia la società di quel Paese giovane e dinamico, raccoglie materiale di ogni tipo. Con anni di anticipo, e visitando più America, fa quello per il quale Alexis De Tocqueville diviene noto all'Europa: conosce il Paese che segnerà il futuro del mondo.
Perché, allora, l'opera del filosofo francese è più nota di quella di Carlo Vidua? Buon ascolto!
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I testi sono di Igor Principe, con la collaborazione di Elena Borgi e Chiara Mancinelli.
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Igor Principe
Stefano Principe
Elena Borgi
Flaminio Spinetti - Se mer