Episodes
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Mentre singolari escursioni di temperatura colpiscono il nostro territorio nell’oceano assistiamo al 4 evento globale di sbiancamento dei coralli in dieci anni e nella penisola arabica è andata in scena una delle tempeste più devastanti della storia.La cosa più incredibile è stata la reazione del mondo a qualcosa che, pur palesemente errata, è stata “inseminata” a dovere dal sistema che premia la bugia invece che la logica.
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Una puntata speciale dedicata a quegli uomini che lasciano solchi nella conoscenza e nell’esperienza, a quelli che antepongono il dovere legato alla conoscenza alla fatica, agli interessi, a se stessi. A quegli uomini che in qualche modo riescono a cambiare la vita degli altri tramite esempio e competenza. E bontà.
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Missing episodes?
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Due settimane di caldo estivo, stabile, senza precipitazioni. No, non è normale. Come non è normale continuare a contar vittime, sfollati, danni per eventi sempre più frequenti ed estremi. solo per questi eventi negli ultimi 50 anni abbiamo avuto numeri impressionanti. Eppure la prevenzione non paga. Almeno non paga in termini di consenso.
Il clima, nonostante i disagiati, ha impatti su tutto, genera altre crisi e sposta economie e produzioni, anche di quei prodotti in cui noi eravamo dei “mammasantissima”.
Conviene continuare a mentire a noi stessi?
Fonti dati:
https://polaris.irpi.cnr.it/report/rapporto-periodico_01-2023/
https://www.nature.com/articles/s43017-024-00521-5 -
Il termine pasqua deriva dall’ebraico “Pesah” che significa “passare oltre”. In quest’anno di trasmissioni sono “passato oltre” moltissime volte di fronte agli insulti, alle ovvietà vomitate da negazionismi che mi scrivono per gli argomenti che tratto qui e in pagina. Ultimamente ho ricevuto minacce per aver raccontato gli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vinicola. Ecco. A tutti loro auguro di risorgere davvero. Lo faccio con una preoccupazione di Gavin Schmidt, Climatologo e direttore dell’Istituto Goddard per gli studi spaziali della NASA.
Buon “passare oltre” a tutti.
Fonte: https://www.nature.com/articles/d41586-024-00816-z -
E' uscito da poco il rapporto sui trasporti pubblici italiani delle aree urbane, si chiama “pendolaria” e lo trovate in sinossi. L’Italia esce con le ossa rotte da questo rapporto mentre facciamo le faccine o bubusettete sotto i vestiti per finire sulal copertina del New York Times. Poi parliamo di vortice polare, degli effetti e, come al solito, di bugie...
link al report: https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2024/03/Pendolaria-2024-speciale-aree-urbane.pdf?_gl=1*1dvyyhy*_up*MQ.._ga*MjEwMzE0OTg4Mi4xNzExMTE2Njk5_ga_LX7CNT6SDN*MTcxMTExNjY5Ni4xLjAuMTcxMTExNjcxNy4wLjAuMA.. -
Immaginate uno scenario di invivibilità nelle aree più popolose del pianeta, dove per temperatura e umidità la vita diventi sofferenza anche per le cose più semplici. I dati climatici ci raccontano che tutto quello che prevedevamo fra decenni sta accellerando ed in alcuni casi sta avvenendo ora. In questi scenari ci sono quelli, a cui abbiamo devoluto il futuro dei nostri figli, che la buttano in “caciara”, che svuotano il senso del problema così tanto che alal fine non rimane nulla, tutto viene cancellato dalle banalità, dalla retorica del consenso. Come dire: “vogliono salvare il pianeta dai peti delle mucche…” quando invece il pianetà si salverà comunque. Noi no, invece.
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In un momento in cui spesso rischio reale e rischio percepito differiscono sostanzialmente grazie alle sciocchezze che ci propinano per mantenere alta l’attenzione sul consenso, c’è qualcuno che va controcorrente e che prova a cogliere delle opportunità.
Un plauso a chi ha il coraggio di applicare la legge della diffusione dell’innovazione. E per aumentare la quantità degli utilizzatori precoci confido nel proibizionismo (riportando l’esempio di ciò che accadde negli USA e quello che ancora accade per altro). -
Ho ricevuto una lettera da un ascoltatore che oltre a sovrastimare molto le mie capacità mi ha chiesto una domanda che mi chiedono in molti e che in tanti stanno inziando a chiedersi anche senza ascoltare questi contenuti: che cosa si può fare? Cosa e come possiamo cambiare le cose, come possiamo partecipare al cambiamento che dovremo necessarimanente affrontare in funzione del “cambiamento” del clima? Provo con degli esempi a raccontare cosa dovremmo fare, in un mondo che ci continua a dire l’esatto contrario.
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Nonostante le piogge di questi giorni siamo in pieno deficit nivologico. Una nota positiva c’è: la situazione dell’inquinamento da particolati sulla pianura Padana è decisamente meno preoccupante anche se l’area è e rimane una vera e propria fogna.
Le ultime polemiche sulle misurazioni hanno dato il termometro di come il consenso tenda a normalizzare la devianza, con il sindaco di Milano e i rappresentanti della regione che hanno minimizzato un pericolo che esiste giornalmente. Il problema, oltre che legato ahimè al consenso, è fondamentalmente culturale. Trasporti, industrie, agricoltura sono fissati su dei bis cognitivi, esacerbati dai politici, che sono l’antitesi delle soluzioni.
E di questo passo dovremo “inchiodare” mentre continuiamo a viaggiare a velocità folli.
Da inconsapevoli.
E… ma se me lo dicevi prima… -
Ormai è andato, l’inverno intendo. Ancora poco e ci ritroveremo con 5 mesi di autunno, fra l’altro mite e poco bagnato. 21 gradi a Febbraio sono un’eresia anche solo a pensarli eppure passano inosservati mentre intorno continuiamo a parlare d’altro. Questa puntata è dedicata al “prosciutto sugli occhi” a quel vecchio detto che ci fa filtrare consapevolezza a comando e che ci carica cognitivamente di sensazionali sciocchezze mentre ci ributta nel limbo, fallimenti epocali.
Non è una critica ma una presa di coscienza.
Quella che non riusciamo più a trovare, nemmeno di fronte a tre morti al giorno. -
Nella settimana più cool dell’anno, almeno per la RAI, fra musica, dibattiti ideologici sui temi presentati, balli del qua qua e pubblicità (tanta pubblicità), succedono cose che fanno comprender perfettamente il piano. Il mondo, almeno quello che vediamo intorno a noi, si sta preparando per l’anno delle elezioni, in cui un nuovo nemico si affaccia. Il green e le politiche ambientaliste saranno il nuovo mostro da abbattere. Con il meteo attuale invece, che dovrebbe farci premere per un cambiamento graduale. Invece, chi vive di consenso ci porterà ad “inchiodare”, a fare una frenata così brusca che poi rimpiangeremo ciò che non abbiam voluto fare, anzi, nemmeno pensare.
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Mentre in Italia la stabilità meteo, le inversioni e ahimè, l’inquinamento, fanno nevicare senza la presenza di nuvole, il mondo affronta estremi eccezionali che chiaramente, non vengono nemmeno raccontati. Come non viene raccontata la differenza fra blocchi stradali, alcuni intollerabili altri molto meno, come non viene calcolato un altro dei rischi che il cambiamento climatico potrebbe portarci dal “passato”.
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avevamo avuto degli accenni ma quest’anno sembra iniziare con anomalie termiche piuttosto importanti in diverse parti del mondo. Sembra veramente che gennaio, notoriamente il mese più freddo, sia destinato a passare con un periodo di stabilità marcata e di temperature miti. Nel passato era successo, ma per altri motivi. Eppure c’è speranza…
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Un gioco di parole per raccontare come la politica mondiale e le multinazionali provano a sotterrare, a nascondere il problema del cambiamento climatico per evitare di perdere denaro e popolarità e come invece, i dati dovrebbero esser visti e letti come opportunità per lo sviluppo di azioni azioni rapide, immediate, repentine.
Un esempio paradossale viene dal Global Risk report 2024 del World Economic Forum, con una prospettiva pessimistica a due anni e ancora peggiore a dieci.
Eppure noi siamo qui parlare di Scemenze giornaliere date in pasto all’opinione pubblica come medicina per nascondere l’incapacità di agire. -
Come ampiamente previsto, il 2023 è stato l’anno più caldo della storia dell’uomo e probabilmente il più caldo degli ultimi 100 mila anni. Ma sarà di sicuro il più fresco dei prossimi, grazie all’incapacità di osservare i segnali della Terra e alla nostra naturale predisposizione per essere cretini. Inazione, disinformazione, consenso, propaganda hanno normalizzato la devianza. I nostri figli non ce la perdoneranno mai.
fonte: https://climate.copernicus.eu/copernicus-2023-hottest-year-record -
Un riassunto di ciò che è stato e di ciò che faremo. Poco in realtà, ma con la speranza che le persone possano prendere consapevolezza per il tramite di una stampa e di una società civile troppo spesso distratte da una leadership troppo impegnata a mantenere consenso.
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Un caldo anomalo sta provocando incendi e temperature fuori scala in gran parte della penisola. Sarà un Natale ricordato perché ha infranto ogni record di temperatura. Mentre noi ci facciamo letteralmente investire da futili notizie, utili solo a chi conduce campagne ideologiche basate sul mantenimento o sul consolidamento di interessi, il mondo continua a riscaldarsi. Quando ci accrogeremo che non possiamo avere un altro pianeta?
Fonte: https://www.thebureauinvestigates.com/stories/2023-11-29/pro-meat-misinformation-rife-on-social-media-says-report -
34 parole hanno dato al mondo un risultato che solo il futuro potrà indicare come valido o meno. 34 parole che definiscono che il mondo dovrà muoversi per seguire ciò che dice la scienza. Mentre Elon Musk, invitato ad Atreju dice che non ci dobbiamo preoccupare. Come al solito i fatti contano sempre meno delle opinioni. Specie se le opinioni vengono espresse da personaggi con un certo ascendente. E i fatti, vengono costantemente aggiornati da nuovi studi, l’ultimo dei quali dice che …
Fonti: https://www.science.org/doi/10.1126/science.adi5177 -
Dopo le critiche mosse agli organizzatori della COP28, per dei palesi conflitti di interesse, altri dati fanno assumere sembianze imbarazzanti ad una conferenza sul clima che sembra una parodia e la cui riuscita è già stata messa in discussione da parecchi dei partecipanti. Un esercito di lobbisti delle compagnie fossili hanno letteralmente invaso il palco della COP palesando, anche se non c’era alcun bisogno, la vera faccia di una conferenza, che tutto vuol fare meno che giungere ad un risultato tangibile di phase out del petrolio. Fra presidente negazionista, propaganda degli stati del nord del mondo e mancanza di fiducia degli attivisti, la COP così com’è è assolutamente inutile anche se, ahimè, il mondo continua a riscaldarsi e a cancellare record climatici ogni giorno.
E noi, forse, a questo punto, nonostante siamo la maggioranza, siamo la colpa di tutto.
Fonte: https://www.globalwitness.org/en/press-releases/record-number-fossil-fuel-lobbyists-granted-access-cop28-climate-talks/
https://wid.world/news-article/climate-inequality-report-2023-fair-taxes-for-a-sustainable-future-in-the-global-south/?utm_source=substack&utm_medium=email -
Quello che è accaduto, che accade e accadrà questa settimana dal punto di vista meteorologico, climatico e politico. Si apre la conferenza sul clima a Dubai, una conferenza viziata da un evidentissimo conflitto di interessi e con un mondo che, parallelamente, non sembra nemmeno provare a fermare la corsa alle emissioni, anzi, sembra mentire anche a se stesso
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