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I Copernicani presentano un secondo dialogo sulla New Space Economy, la svolta epocale che ha visto l’ingresso delle imprese private nell’esplorazione e nella ricerca spaziale. Dopo il dialogo introduttivo con Marco Zambianchi è ora il momento di approfondire alcuni aspetti costitutivi della New Space Economy: gli spazi di business che si aprono per gli operatori privati, l’ecosistema industriale che si sta sviluppando, il ruolo del capitale privato. Ma non solo, perché la New Space Economy ha anche un rilievo specifico negli equilibri geopolitici. Discuteremo di questi argomenti con Raffaele Mauro – General Partner in Primo Space, fondo di venture capital specializzato nella new space economy e nelle startup deep tech. In passato Managing Director di Endeavor Italia, si è occupato di investimenti in imprese innovative presso il gruppo Intesa Sanpaolo e in fondi di venture capital. Raffele Mauro è anche autore del libro “I cancelli del cielo: economia e politica della grande corsa allo spazio 1950-2050” edito da LUISS University Press. L’appuntamento sarà moderato da Nino Gualdoni.
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Secondo estratto dell'episodio completo pubblicato il 6 di questo mese.
Il prossimo episodio uscirà il 6 del prossimo mese
Il podcast è disponibile su copernicani.it/podcast -
Primo estratto dell'episodio completo pubblicato il 6 di questo mese.
Il prossimo estratto uscirà il 26 di questo mese.
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Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambio di paradigma nell’esplorazione e nella ricerca spaziale: agli attori storici, gli enti spaziali governativi, si sono affiancate le imprese private che hanno introdotto approcci, metodi, obiettivi radicalmente differenti dai precedenti. È nata la New Space Economy, che significa da una parte nuove tecnologie, nuovi metodi di ricerca e progettazione, dall’altra l’ingresso di logiche e processi strettamente imprenditoriali, come la costituzione di newco, la ricerca di nuove opportunità di business, l’ingresso di investitori privati, la ricerca di mercati e profitti. Si tratta letteralmente di una svolta epocale che è iniziata per non fermarsi, con prospettive di costituzione di un mercato di trilioni di euro e la necessità di regolare aspetti fino ad ora rimasti privi di una legislazione. I Copernicani propongono un evento introduttivo alla Space Economy, discutendone con Marco Zambianchi, fondatore della Italian Space and Astronautics Association nonché Ground System Engineer presso Visionspace/Agenzia Spaziale Europea: un’occasione unica per comprendere caratteristiche e dinamiche di questa “next big thing”. L’appuntamento sarà moderato da Nino Gualdoni. Le domande da rivolgere agli ospiti possono essere caricate su slido.com, codice evento COPMarco e votate fino a due ore prima dell’evento.
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Secondo estratto dell'episodio completo pubblicato il 6 di questo mese.
Il prossimo episodio uscirà il 6 del prossimo mese
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TITOLO: "Prevenire il crimine con AI"
OSPITE: Elia Lombardo
INTERVISTATO DA: Valentino Spataro
DESCRIZIONE: Prevenire i crimini secondo la logica della previsione: intelligenza artificiale per la giustizia predittiva o come ausilio alle indagini investigative? I Copernicani incontrano Elia Lombardo, il ricercatore esperto di Sicurezza Urbana che si è chiesto se si poteva evitare la pre-crime di Minority Report ma al tempo stesso realizzare un software efficace, utilizzato con efficacia e rispettando i diritti. Immaginate che ci siano ricorrenze nel commettere reati. Nulla di nuovo: in ogni città ci sono quartieri ben noti. Senza scomodare il degrado, il codice penale prevede aggravanti per reati commessi in luoghi di maggior passaggio come le stazioni. Pensate di investigare ma avere anche la passione dei numeri. E magari muovervi con i primi pc. Fianco a fianco con le forze dell'ordine. Ad un certo punto vedi che qualcosa si può fare e, con la collaborazione giusta, ottenere conferme alle prime intuizioni. Questo è un racconto da marketing. Nella realtà gli errori sono molti. Numerosi. Importanti. Metodologici. Etici. Si pesano gli equilibri, le forze, le convenienze. Certo, ma chi di noi sa come Google valuta quanto e come applicare l'intelligenza artificiale? Elia Lombardo ha raccontato in tempi non sospetti in un libro, "Sicurezza 4P", i dubbi e gli errori commessi. E le nuove opportunità delle soluzioni che ha adottato. Per esempio, scoprire in che orari vengono commessi più reati (durante le partite di calcio, quando le forze sono concentrate allo stadio). La differenza tra usare i numeri per capire fenomeni e governarli, oppure usare i numeri per governare le persone senza capire i fenomeni. Nell’ambito del ciclo dei Dialoghi Copernicani, martedì sera 19 ottobre ore 21.00, un incontro con Elia Lombardo sui temi della giustizia predittiva, dell'indagine forense "a strascico" e dei geofence warrents, che hanno già mandato in carcere persone totalmente estranee ai fatti. Autore di numerosi saggi sulla Polizia Predittiva per la Sicurezza Urbana, Elia Lombardo collabora con molte università ed è l’inventore di XLAW un trovato d’Intelligenza Artificiale con il quale si è sperimentato per la prima volta e con successo la Polizia Predittiva in Italia. Per spostare il costrutto strategico dell’azione di controllo da una visione riparatoria del danno ad una visione probabilistica del rischio, quindi da una logica di rincorsa dei problemi e degli effetti che essi generano tipica della permanente emergenza, ad una che lavora sugli schemi della prevenzione.
Elia Lombardo, Sicurezza 4P. Lo studio alla base del software XLAW per prevedere e prevenire i crimini
Modera Valentino Spataro. -
Secondo estratto dell'episodio completo pubblicato il 6 di questo mese.
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TITOLO: "Blockchain e tutela del copyright"
OSPITE: Matteo Fedeli
INTERVISTATO DA: Gian Luca Comandini
DESCRIZIONE: Quale ruolo per la Blockchain nel settore della musica e del diritto d’autore? Prospettive, minacce e aspettative dell’applicazione della blockchain sono analizzate da una duplice angolatura. Si tratta di una soluzione rivoluzionaria per remunerare i titolari di copyright nell’ecosistema della circolazione della musica digitale? Oppure siamo ancora ad un livello sperimentale, per cui molti progetti basati sulle blockchain finiscono con l’essere delle operazioni pubblicitarie, senza un beneficio reale per autori ed editori?
Matteo Fedeli, Direttore della Divisione Musica di SIAE.
Modera Gian Luca Comandini. -
TITOLO: "E la fusione nucleare? DTT il progetto italiano"
OSPITE: Piero Martin e Federico Testa
INTERVISTATI DA: Andrea Poggio
DESCRIZIONE: La notizia, risalente allo scorso dicembre, che il reattore a fusione sperimentale JET ha prodotto per circa 5 secondi 59 megajoule di energia ha galvanizzato la comunità scientifica europea. È un importante risultato che conferma le teorie e le simulazioni numeriche e dimostra che siamo in grado di produrre e mantenere reazioni di fusione nucleare nelle condizioni previste dal reattore ITER in corso di finalizzazione in Francia. Con questo progetto di ricerca pubblica internazionale da 22 miliardi di dollari, si aumenta la superficie magnetica del tokamak rispetto a JET e i primi test sono previsti per il 2025. Crescendo l’urgenza strategica di avere una fonte di energia pulita, abbondante e continua, si moltiplicano gli sforzi e anche gli investimenti privati per realizzare il salto tecnologico decisivo nella fusione termonucleare. Uno di questi si sta realizzando nel centro ricerche Enea di Frascati con il polo scientifico-tecnologico DTT Divertor Tokamak Test.
Piero Martin, accademico, ricercatore nel settore della fusione termonucleare e Chief Physicist di DTT. Federico Testa, accademico ed ex-presidente ENEA sotto la cui presidenza è stato avviato il programma.
Modera Andrea Poggio.
Questo è il terzo episodio di una trilogia sul nucleare -
EP2 TITOLO: "I reattori di quarta generazione progetti e sperimentazioni"
OSPITE: Alessandro Dodaro e Stefano Buono
INTERVISTATI DA: Stefano Quintarelli
DESCRIZIONE: Anche se la fusione rimane il Sacro Graal della generazione elettrica inseguita da oltre sessant’anni, la fissione continuerà a svolgere un ruolo importante a livello mondiale nel fornire il carico di base e mitigare i rischi del cambiamento climatico. Le varianti tecnologiche del reattore nucleare sono numerose e la loro evoluzione viene correntemente classificata con il concetto di “generazione”. Oggi nel mondo ci sono 440 centrali, quasi tutte di seconda generazione, come l'Epr in Francia o gli AP1000 negli Stati Uniti, progettate in maggioranza 15 o 20 anni fa. Le decine di centrali in nuove centrali in costruzione soprattutto in Asia, appartengono alla Generazione III+. Spesso si sente affermare, dagli opponenti del nucleare civile: “Le attuali centrali nucleari sono vecchie. Perché non attendere la IV° generazione?”. I sistemi nucleari di svolta che subentrano all’attuale generazione di reattori a neutroni termici refrigerati ad acqua, sono reattori piccoli, modulari, più sicuri, meno costosi e quasi senza scorie. Insomma, è il superamento dei limiti della generazione elettrica atomica che a tutt’oggi rappresenta il più grande successo dell’ingegno umano. In via di sviluppo o in fase di prototipo, questi reattori avanzati sono molto promettenti e fruibili anche per usi non di generazione elettrica, come la produzione di idrogeno, per alimentare le navi super-cargo, o per la produzione di calore. Al momento solo un paio di progetti piloti sono operativi ma una sessantina sono in fase di sviluppo a vari gradi di avanzamento e la cui disponibilità su scala commerciale è prevedibile dal 2030. Uno di questi è Newcleo, startup italiana fondata dal fisico Stefano Buono e dall’ingegnere nucleare Luciano Cinotti e inaugurata nell’agosto 2021. L’azienda lavora su diversi filoni di ricerche tra cui un reattore di piccole dimensioni raffreddato a piombo.
Alessandro Dodaro, ingegnere nucleare con oltre un quarto di secolo di esperienza sul campo e Direttore Dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare presso l’ENEA. Stefano Buono, fisico nucleare e CEO di Newcleo.
Modera Stefano Quintarelli.
Questo è il secondo episodio di una trilogia sul nucleare - Show more